Müstair, Benediktinerinnenkloster St. Johann, XX/48 Nr. 1a-i
Pergamena · 38 pp. · 28 x 19.3 cm · Rezia curiense · VIII/IX secolo
Evangelistario
Frammento di un evangelistario scritto intorno all'800. Conteneva le pericopi necessarie per tutto l'anno liturgico. Le parti superstiti iniziano con la pericope per la domenica di Settuagesima e lasciano supporre che, oltre alle domeniche e ai giorni dell'anno, erano stati scelti anche i vangeli per ogni mercoledì e venerdì, e nel periodo di quaresima – come nel messale romano – persino per ogni giorno della settimana. Nella parte finale sono raggruppati i vangeli per le messe votive, dei quali però sono rimaste solo quattro pericopi. La scrittura rimanda ad uno scriptorium della Rezia curiense quale luogo di origine. (ack)
Müstair, Benediktinerinnenkloster St. Johann, XX/48 Nr. 9
Pergamena · 2 ff. · 29-30 x 20-21 cm · intorno all'800
Omelie di Gregorio Magno
Frammento di un esemplare delle omelie sui Vangeli di Gregorio Magno risalente agli anni intorno all'800. Sono conservate due parti: la prima, che comprende parti dei passaggi di testo del capitolo 17 (17.16-17.18), commenta Luca 10, 1-9, cioè i versi che trattano dell'invio dei 72 discepoli. La seconda, con parti dei passaggi del capitolo 18 (18.2-18.3), si riferisce a Giovanni 8.45-59. Questi versi commentano una disputa tra Gesù e «i» giudei così come il grande sacerdote, dove si tratta della testimonianza, rispettivamente della personale testimonianza, di Gesù, la cui parola viene rifiutata. (ack)
Müstair, Benediktinerinnenkloster St. Johann, XX/48 Nr. 13a
Pergamena · 2 ff. · 26.5 x 20.5 cm · XIII sec.
Innario con tropi
Frammento di un manoscritto del XIII secolo. Contiene parti dell'inno Gloria in excelsis Deo e dell'Agnus Dei. Fanno seguito cinque linee del tropo sul battesimo che inizia con il Quoniam Dominus e che finisce con coaeternum Patri. Il titolo Tropi mostra chiaramente che il testo conteneva altri tropi. (ack)
Müstair, Benediktinerinnenkloster St. Johann, XX/48 Nr. 13b
Pergamena · 2 ff. · 37.7 x 28 cm · XV secolo
Inno Gloria in excelsis Deo
Frammento manoscritto dell'inno Gloria in excelsis Deo del XV secolo. Si è conservata la parte finale [mise]rere nobis. Quoniam tu solus Sanctus, tu solus Dominus, tu solus Altissimus, Iesu Christe, cum Sancto Spiritu: in gloria Dei Patris. Amen. (ack)
Müstair, Benediktinerinnenkloster St. Johann, XX/48 Nr. 14
Pergamena · 3 ff. · 22.5 x 14.5 cm · IX/X secolo
Antifonario
Frammento di un manoscritto di pergamena del IX o X secolo contenente un estratto di un antifonario. Il testo è copiato in una minuscola carolina molto sottile e fine. Alcune iniziali, titoli e frasi sono scritte in un rosso brillante. (ack)
Müstair, Benediktinerinnenkloster St. Johann, XX/48 Nr. 15
Pergamena · 2 ff. · 27 x 18 cm · VIII/IX sec.
Cartulario
Frammento di un cartulario allestito intorno all'800. Si sono conservate le trascrizioni, in parte complete, di sei atti di donazione. Con questi, varie persone conferirono, per lo più per la salvezza della loro anima o di quella di persone vicine, dei terreni alle chiese di S. Ilario a Coira e di S. Carpoforo a Trimmis. La circostanza che entrambe le chiese, S. Ilario a Coira e Carpoforo a Trimmis, siano le destinatarie delle donazioni, rende plausibile l'ipotesi che il frammento costituisca una parte di un cartolario vescovile. (ack)
Müstair, Benediktinerinnenkloster St. Johann, XX/48 Nr. 16
Pergamena · 2 ff. · 31-31.5 x 23.5 cm · intorno all'800
Levitico 4-6
Frammento di un estratto dal Levitico copiato intorno all'800. Questo comprende i versi 4.27-6.10, che contengono una parte delle leggi sui sacrifici (cap. 4-6). La copia, che corrisponde alla versione della Vulgata, costituisce una testimonianza scrittoria dell'area retica. (ack)
Müstair, Benediktinerinnenkloster St. Johann, XX/48 Nr. 17
Pergamena · 1 f. · 31-31.5 x 23.5 cm · intorno all'800
Levitico 15-18
Frammento di un estratto dal Levitico con i versi 15.20-18.6 copiato intorno all'800. Contiene le leggi sulla purezza (cap. 15), prescrizioni sugli incontri rituali dei giorni della espiazione (cap. 16), leggi sul consumo di carne e sulle pratiche cultuali connesse (cap. 17) così come le richieste di Dio di osservare questi comandamenti, e le prescrizioni sul matrimonio e sulla castità (cap. 18). La copia, che corrisponde alla versione della Vulgata, costituisce una testimonianza scrittoria dell'area retica. (ack)
Müstair, Benediktinerinnenkloster St. Johann, XX/48 Nr. 20
Pergamena · 1 f. · 27.5 x 18.5 cm · intorno all'800
Evangelistario
Frammento di pergamena (1 foglio) con un estratto da un evangelistario databile intorno all'800. Il testo è scritto in una fine minuscola retica. I titoli sono rubricati e alcune maiuscole scritte in rosso. Vi è conservato un estratto per le domeniche di Settuagesima fino a Quinquagesima e le domeniche e i giorni feriali dalla prima domenica di Settuagesima fino alla prima domenica di passione. (ack)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, AF A1
Pergamena · 148 ff. · 26.5 x 35.5 cm · seconda metà-fine IX secolo
Piae conciones in Evangelii lectiones
Manoscritto acefalo, con margini spesso tagliati e scritto da varie mani, databile alla seconda metà- fine del sec. IX. Contiene delle letture sul testo dei vangeli per le feste dalla Natività fino alla Pentecoste e per alcuni santi. Le prime parole del testo del vangelo sono state ampliate in un secondo momento (sec. XII) nel margine esterno. Particolare rilievo viene dato al testo per la festa della natività di S. Michele arcangelo (129v-131v), segnalato da una raffigurazione a penna del santo nel margine (c. 130v) e da un segnalibro nell’angolo inferiore. La carta di guardia anteriore è costituita da uno strumento notarile del 1373 per Isabella di Neuchâtel. (ber)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, AF A2, Vol. 1
Pergamena · 181 ff. · 30.3 x 20.4 cm · XIII secolo
Lectiones evangeliorum, cum orationibus, hymnis et homeliis beati Gregorii papae
Manoscritto acefalo. Titolo aggiunto in un secondo momento (XVIII sec.?). La pergamena utilizzata è di qualità molto variata. Alla fine del medioevo, probabilmente verso la fine del XV secolo, è stato realizzato un restauro molto approfondito, che ha comportato la riscrittura di varie parti di testo. Si tratta di un libro di coro in vari volumi, destinato all’ufficio quotidiano di una comunità di chierici. Diverse aggiunte dei secc. XIV e XV attestano che venne usato presso la collegiata Nostra Signora di Neuchâtel. Sono conservati due volumi (su quattro?). Per deduzione si nota che seguono il calendario in uso a Besançon, presso il capitolo cattedrale di S. Giovanni. Il volume I comprende il santorale dal 6 maggio al 30 novembre. E’ stato donato dal Consiglio di Stato alla biblioteca di Neuchâtel nel 1813. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, AF A2, Vol. 2
Pergamena · 147 ff. · 30.8 x 21 cm · XIII secolo
Lectiones evangeliorum, cum orationibus, hymnis et homeliis beati Gregorii papae
Manoscritto acefalo. Titolo aggiunto in un secono momento (XVIII sec.?). La pergamena utilizzata è di qualità molto variata. Alla fine del medioevo, probabilmente verso la fine del XV secolo, è stato realizzato un restauro molto approfondito, che ha comportato la riscrittura di varie parti di testo. Si tratta di un libro di coro in vari volumi, destinato all’ufficio quotidiano di una comunità di chierici. Diverse aggiunte dei secc. XIV e XV attestano che venne usato presso la collegiata Nostra Signora di Neuchâtel. Sono conservati due volumi (su quattro?). Per deduzione si nota che seguono il calendario in uso a Besançon, presso il capitolo cattedrale di S. Giovanni. Il volume II comprende il temporale dal sabato santo fino all’ultima domenica dopo la Pentecoste e il santorale dal 14 aprile al 3 maggio. E’ stato donato dal Consiglio di Stato alla biblioteca di Neuchâtel nel 1813. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, AF A3
Carta · 372 pp. · 20 x 29.5 cm · XIV secolo
Favole e leggende dalle Vitae Patrum
Manoscritto cartaceo acefalo, databile al sec. XIV, scritto da varie mani che si alternano in textura e corsiva, su due colonne, e contenente una raccolta in versi di 74 favole e leggende in antico francese ispirate alle Vitae Patrum, e redatta nella seconda metà del secolo XIII da vari autori. Presenta ancora la legatura originale in pelle bianca; le carte di guardia sono costituite da un documento notarile del XIII/XIV sec. che ha lasciato traccie della scrittura anche all’interno della coperta. A c. 186v figura due volte l’ex-libris Iste liber est de Joni de Densseuto, mentre a c. 92v una nota riporta la notizia della nascita, nel 1465, del figlio di Pierre de Vatravers. (ber)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, AF A8
Pergamena · 135 ff. · 32 x 22 cm · XIV secolo
Lancelot du lac [Romanzo della tavola rotonda]
Manoscritto acefalo in prosa, in antico francese. E' scritto su pergamena probabilmente di montone, lavorata grossolanamente. Le iniziali sono rubricate con pigmenti rossi. E' stato lasciato uno spazio per qualche letterina decorata che non è stata eseguita. Testo mutilo alla fine del volume. I 135 fogli sono ripartiti in 19 quaderni. Mancano i primi e gli ultimi fogli. Il manoscritto proviene probabilmente dalla biblioteca dei conti di Neuchâtel perché viene menzionato in un inventario della stessa di Jean de Fribourg e di Rodolphe de Hochberg, allestito alla fine del XV secolo. E' stato donato dal Consiglio di Stato alla Biblioteca di Neuchâtel nel 1813, unitamente ad un lotto di altri 16 manoscritti. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, AF A20
Carta · 164 pp. · 22 x 16.5 cm · 1572-1595
Hory Blaise, Poesie in francese, latino e tedesco
Questo manoscritto su carta, con legatura in pergamena, si compone di 82 fogli, suddivisi in 12 quaderni cuciti, di cui alcuni incompleti. I testi in versi, di ispirazione religiosa, sono scritti in francese, latino e tedesco da Blaise Hory, pastore a Gléresse. Contiene delle preghiere, dei ringraziamenti e delle poesie. Questo manoscritto appartenne alla famiglia di Marval che lo offrì alla Biblioteca di Neuchâtel nel maggio 1842. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, AF A21
Carta · 142 ff. · 21.5 x 16 cm · XVII secolo, prima metà
Les Preceptes de Manuel empereur de Constantinople touchant l’éducation Royalle mis en françois par le Roy treschretien Louis XIIIe
Autografo delle lezioni impartite al giovane principe Louis XIII (1601-1643) dai sui precettori, il filosofo ed umanista Nicolas Le Fèvre (1544-1612) e Monsieur de Fleurence. Alla traduzione dal latino in francese di singoli brani dall’opera dell’imperatore Manuele Paleologo per il figlio Giovanni Praecepta educationis regiae, di mano del giovane principe, fa seguito, scritta da uno dei precettori, la trascrizione di una sentenza latina sulla quale continuare l’insegnamento. Il manoscritto venne donato nel 1796 alla biblioteca da Samuel de Chambrier, politico e storico di Neuchâtel. (ber)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, AF A25
Pergamena · 160 ff. · 21 x 13.5 cm · seconda metà del sec. XII
Adhortationes sanctorum patrum sive verba seniorum; Petrus Venerabilis, De miraculis
Manoscritto contenente le Adhortaciones sanctorum patrum (cc. 13-96v) e il De miraculis (ff. 97r-158r), una raccolta di miracoli radunata da Pietro il Venerabile, riformatore ed ultimo dei grandi abati di Cluny (1092-1156). Le carte di guardia anteriori sono costituite da un documento notarile del XIV secolo, mentre sulle carte di guardia posteriori si trovano varie note, probabilmente di possesso, erase. (ber)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, AF A28
Pergamena · 229 ff. · 14.2 x 10.4 cm · Fiandre, probabilmente Bruges · intorno al 1500
Libro d'ore
Libro d’ore ad uso di Roma, riccamente illustrato da miniature a piena pagina, quadretti e iniziali, scritto in littera cursiva (bastarda), databile intorno al 1500, con testi in latino, francese e fiamminga. Lo stile delle miniature, soprattutto dei bordi, naturalistici con fiori, insetti ma anche con raffigurazioni sceniche, sembrano tipici della scuola ganto-bruggese. (ber)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. A 40
Carta · 129 + 79 pp. · 20.5 x 16.5 cm · tra il 1654 e il 1687
"Faits et gestes" dei conti di Neuchâtel
All'inizio del manoscritto si legge (adattato in francese moderno): Faits et gestes des Comtés de Neuchâtel, depuis Conrad dixième et dernier roi de la Haute et Basse Bourgogne jusqu’au siècle courant. Description des villes et principales contrées de la Principauté de Neuchâtel en Suisse et Haute Allemagne, anciennement dite Helvétie. Description du Mont Jura. In un solo volume, questo manoscritto anonimo su carta, con una rilegatura in pergamena, appartenne nel 1687 ad un certo François Gallandre. Si compone di due parti distinte, numerate separatamente. Contiene dei racconti storici sui conti di Neuchâtel, tra il X ed il XVII secolo. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. A 45 Vol. 1
Carta · 92 pp. · 22 x 17.8 cm · [1672]
Bariller Frédéric, Cronaca di Neuchâtel 1476-1664
Questo manoscritto a carattere storico, in francese, con qualche testo in latino, è stato lasciato in eredità alla biblioteca nel 1822 dalla famiglia Merveilleux. Si presenta sotto forma di quattro fascicoli separati, cuciti, di cui uno con una legatura in pergamena. Il loro formato è irregolare, alcune pagine sono tagliate. Numerosi fogli scritti da un'altra mano sono stati intercalati e inclusi nella numerazione. Il fascicolo numero 4 contiene una lista di blasoni e stemmi con degli schizzi. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. A 45 Vol. 2
Carta · 178 pp. · 22 x 17.8 cm · [1672]
Bariller Frédéric, Cronaca di Neuchâtel 1476-1664
Questo manoscritto a carattere storico, in francese, con qualche testo in latino, è stato lasciato in eredità alla biblioteca nel 1822 dalla famiglia Merveilleux. Si presenta sotto forma di quattro fascicoli separati, cuciti, di cui uno con una legatura in pergamena. Il loro formato è irregolare, alcune pagine sono tagliate. Numerosi fogli scritti da un'altra mano sono stati intercalati e inclusi nella numerazione. Il fascicolo numero 4 contiene una lista di blasoni e stemmi con degli schizzi. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. A 45 Vol. 3
Carta · 40 pp. · 34.5 x 11. 5 cm · [1672]
Bariller Frédéric, Cronaca di Neuchâtel 1476-1664
Questo manoscritto a carattere storico, in francese, con qualche testo in latino, è stato lasciato in eredità alla biblioteca nel 1822 dalla famiglia Merveilleux. Si presenta sotto forma di quattro fascicoli separati, cuciti, di cui uno con una legatura in pergamena. Il loro formato è irregolare, alcune pagine sono tagliate. Numerosi fogli scritti da un'altra mano sono stati intercalati e inclusi nella numerazione. Il fascicolo numero 4 contiene una lista di blasoni e stemmi con degli schizzi. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. A 45 Vol. 4
Carta · 92 pp. · 34.5 x 11cm · [1672]
Bariller Frédéric, Cronaca di Neuchâtel 1476-1664
Questo manoscritto a carattere storico, in francese, con qualche testo in latino, è stato lasciato in eredità alla biblioteca nel 1822 dalla famiglia Merveilleux. Si presenta sotto forma di quattro fascicoli separati, cuciti, di cui uno con una legatura in pergamena. Il loro formato è irregolare, alcune pagine sono tagliate. Numerosi fogli scritti da un'altra mano sono stati intercalati e inclusi nella numerazione. Il fascicolo numero 4 contiene una lista di blasoni e stemmi con degli schizzi. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. A 558
Carta · 24 + 18 + 662 pp. · 35 x 22 cm · [1750-1790]
Riassunto della storia della contea di Neuchâtel e dei suoi territori
Contiene un Abrégé de l'histoire du Comté de Neuchatel et de ses dépendances, un Abrégé de l’histoire de la Souveraineté de Neuchatel et Valengin e una Sommaire description des Comtés de Neufchatel et Vallangin. Questo manoscritto, appartenuto alla famiglia de Dardel, copre il periodo storico dal 1035 al 1707. Si presenta in un solo volume, accompagnato da due quaderni separati, con delle annotazioni marginali. Il suo autore è anonimo e non è datato. Si tratta di una delle numerose copie del testo attribuito a Daniel Droz e D. Quartier-dit-Maire, scritto nel 1749 e pubblicato nel 1786 sotto il titolo Abrégé chronologique de l’histoire du Comté de Neuchatel et Valengin depuis l’an 1035 jusqu’en 1787 [sic]. A pagina 661 sono stati incollati tre fogli a stampa estratti dal Journal hélvétique dell'ottobre 1750. Riportano la notizia dell'inondazione della città di Neuchâtel dell'8 ottobre 1579, che viene descritta anche a p. 439 di questo manoscritto. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. R 17
Carta · 182 + 48 pp. · 25 x 20 cm · 1764-1767
Jean-Jacques Rousseau, Confessioni
Manoscritto dei tre primi libri delle Confessions e di una parte del quarto. Rispetto alle altre copie conosciute, questa contiene numerose correzioni e varianti. Mezza legatura in pergamena (dorso e angoli), con la segnatura n. 23 scritta a mano sul piatto, ricoperta di una fodera di protezione in carta permanente. Nella versione a stampa il testo introduttivo è stato soppresso. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. R 55
Carta · 432 ff. · 24 x 18-18.5 cm · Parigi · 1753-1764
Jean-Jacques Rousseau, Dictionnaire de musique
Prima redazione autografa incompiuta, con un certo numero di cancellature e di rinvii. Ogni fascicolo è costituito da 12 bifogli. Pagine numerate da Rousseau. Il recto dei fogli contiene il testo, il verso le correzioni e le aggiunte. Nel suo Dictionnaire de musique Rousseau riprende i circa quattrocento articoli che egli stesso aveva redatto nel 1749 per L’Encyclopédie. Dal 1753, in risposta agli attacchi ed alle critiche sollevate dalle sue note, egli si apprestò ad un lavoro di revisione e di riscrittura. Mirando all'esaustività lessicografica nel campo musicale, l'autore moltiplicò le voci nuove arrivando così a quasi novecento nuove parole. Il manoscritto è stato lasciato in eredità alla Biblioteca di Neuchâtel nel 1794 dal neocastellano Pierre-Alexandre DuPeyrou (1729-1794), amico ed editore di Jean-Jacques Rousseau. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. R 78
Carta · 140 pp. · 16.8 x 10.7-10.9 cm · Parigi · 1776-1778
Jean-Jacques Rousseau, Les Rêveries du promeneur solitaire
Copia autografa accurata delle prime sette passeggiate (sulle dieci che comprendono il testo edito), con qualche passaggio stralciato e cancellato. Ogni fascicolo è costituito da 12 bifogli. Pagine numerate da 1 a 83 da Rousseau, poi da p. 84 e seguenti da Th. Dufour. Nelle Les Rêveries Rousseau realizza un ultimo lavoro di introspezione, sotto forma di meditazioni e di riflessioni filosofiche, che lui stesso qualifica come appendice alle sue Confessions. Nella quinta passeggiata egli descrive con nostalgia i momenti di felicità solitaria passati sull'isola Saint-Pierre, sul lago di Bienne. Ultimo testo di Rousseau, Les Rêveries vennero recuperate alla morte del filosofo dall'amico ed editore, il neocastellano Pierre-Alexandre DuPeyrou (1729-1794). Quest'ultimo lasciò il manoscritto in eredità alla Biblioteca di Neuchâtel nel 1794. (beg)
Neuchâtel, Bibliothèque publique et universitaire de Neuchâtel, Ms. R 79
Carta · 25 + 33 ff. · 15.5 x 10.3 cm · 1777-1778
Jean-Jacques Rousseau, Minuta delle “Promenades”
Piccolo quaderno con legatura del sec. XVIII in cartone ricoperta di pergamena. Doppia numerazione realizzata da Théophile Dufour. Inchiostro e matita. Il manoscritto, molto corretto, contiene la minuta delle passeggiate da otto a dieci delle Rêveries du Promeneur solitaire, così come dei passaggi relativi ai Dialogues. Si riferisce anche alla botanica. (beg)
Parte di un foglio proveniente dal terzo volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Passio sanctorum Marci et Marcelliani e della Vita s. Bodardi, e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)
Orselina, Convento della Madonna del Sasso, Codice I
Pergamena · I + 177 + II-III ff. · 52.8 x 37.5 cm · Italia del Nord · sec. XIV (primi decenni)
Graduale Fratrum Minorum
Graduale ad uso francescano, scritto e decorato nell’Italia settentrionale (Padova o Bologna) e databile ai primi decenni del sec. XIV. Fu in uso nel convento di S. Francesco di Locarno che lo acquisì probabilmente – unitamente agli antifonari temporali Codice II, Codice III e all’antifonario dei santi Codice IV - in occasione di una nuova consacrazione della chiesa avvenuta nel 1316. Alla fine del testo vero e proprio (c. 181r) è stata trascritta una prefazione (Statutum pro libris choralibus scribendis) – che solitamente si trova all’inizio del graduale - contenente le istruzioni per la redazione dei libri corali dell’ordine. Sull’ultima carta il frate Giacomo di Rastelli Orelli ha ricopiato alcuni documenti riguardanti il convento: una memoria riguardante la costruzione degli armadi della biblioteca, la lettera di consacrazione del 1316 e la memoria di una donazione per l’acquisto di oggetti liturgici. (ber)
Orselina, Convento della Madonna del Sasso, Codice II
Pergamena · I-II + 162 + III ff. · 54 x 38.4 cm · Italia del Nord · sec. XIV (primi decenni)
Antiphonarium de tempore (I)
Contiene la prima parte dell’antifonario temporale (dalla vigilia della prima domenica di Avvento alla quinta domenica dopo l’Epifania) ed una scelta delle feste del Proprio dei Santi (dalla Vigilia di S. Andrea all’Annunciazione) ad uso francescano. Scritto e decorato nell’Italia settentrionale (Padova o Bologna), è databile ai primi decenni del sec. XIV. Fu in uso nel convento di S. Francesco di Locarno che lo acquisì probabilmente – unitamente al graduale ed agli antifonari temporali Codice III e dei santi Codice IV - in occasione di una nuova consacrazione della chiesa avvenuta nel 1316. (ber)
Orselina, Convento della Madonna del Sasso, Codice III
Pergamena · I + 207 + II ff. · 54.7 x 37.7 cm · Italia del Nord · sec. XIV (primi decenni)
Antiphonarium de tempore (II)
Contiene la seconda parte dell’antifonario temporale (dalla vigilia della domenica in Settuagesima alla prima domenica delle calende di novembre ad uso francescano. Scritto e decorato nell’Italia settentrionale (Padova o Bologna), è databile ai primi decenni del sec. XIV. Fu in uso nel convento di S. Francesco di Locarno che lo acquisì probabilmente – unitamente al graduale, all’antifonario Codice II ed all’antifonario dei santi Codice IV - in occasione di una nuova consacrazione della chiesa avvenuta nel 1316. (ber)
Orselina, Convento della Madonna del Sasso, Codice IV
Pergamena · 167 ff. · 54 x 38.5 cm · Italia del Nord · sec. XIV (primi decenni)
Antiphonarium in festivitatibus sanctorum
Contiene le antifone dell’Ufficio delle feste dei santi ed il loro comune, oltre all’Ufficio dei Morti ed all’Ufficio per S. Antonio. Scritto e decorato nell’Italia settentrionale (Padova o Bologna), è databile ai primi decenni del sec. XIV. Fu in uso nel convento di S. Francesco di Locarno che lo acquisì probabilmente – unitamente al graduale ed agli antifonari temporali Codice II e Codice III - in occasione di una nuova consacrazione della chiesa avvenuta nel 1316. Sulla controguardia anteriore era incollata una carta, staccata in occasione dell’ultimo restauro, su cui è disegnata sui due lati una planimetria commentata di un rivellino, opera muraria solitamente eretta nella parte anteriore di una fortificazione come primo elemento avanzato di difesa. (ber)
I 63 fogli in scrittura onciale su papiro e pergamena contengono alcune lettere e prediche di Agostino di Ippona. Il manoscritto venne redatto in Francia, forse a Luxeuil o a Lione alla fine del sec. VII o all’inizio del sec. VIII. Originariamente il manoscritto era costituito da almeno 30 quinioni, dei quali questi 63 fogli costituiscono i fascioli 4-11. Altri sette fascicoli si conservano oggi nel ms. lat. 16 della Biblioteca di Ginevra. Il fascicolo frammentario nr. 8 può essere completato tra il f. 26 ed il f. 27 da un foglio singolo, oggi conservato a S. Pietroburgo, NLR, Lat.F.papyr. I.1. (flu)
Pennsylvania, University Libraries, Rare Book & Manuscript Library, Ms. Codex 135
Carta · IV + 130 + III pp. · 19.8 x 14.8 cm · 1717-1724
Statuts criminels
Il manoscritto contiene per primo la traduzione in romancio degli statuti e delle leggi del distretto di Bergün nella revisione del 1614 (pp. V5–V7 e 1–23). Alle pp. 41–76 seguono le leggi e gli statuti del distretto di Bergün del 1680, seguiti da supplementi degli anni 1690-1724 (pp. 77–86); dal 1719 (p. 83) di altra mano. A p. 109 inizia una nuova numerazione con la traduzione del Patto delle Tre Leghe nella versione del 1544 (pp. 1–7). Segue poi un indice delle leggi intitolato «Register» (pp. 9–12), le cui ultime voci sono della seconda mano. Quale conclusione di questi testi si trova uno statuto sull’utilizzo dei boschi del 1716 (pp. 15ss.), di nuovo della prima mano. Quale copista si firma Peidar P. Juvalta, ord. 1682, † 1724, che nel 1719 eseguì una seconda copia per un altro committente (StAGR A 51). (dar)
Pennsylvania, University Libraries, Rare Book & Manuscript Library, Ms. Codex 136
Carta · 574 pp. · 21.1 x 17.4 cm · XVIII sec.
[Predgias]
Il manoscritto contiene una raccolta sistematica di 45 prediche, ciascuna delle quali comprende da sei a 17 pagine. All'inizio ci sono 20 sermoni in basso engadinese (pp. 1-281), seguiti da un sermone in tedesco (pp. 282-297). I restanti 24 sermoni sono in lingua romancia dell’Alta Engadina (pp. 298-570). Il libro si conclude con un «Register Dels Texts trattos in quaist Cudesch» (Indice dei testi [biblici] trattati in questo libro) (non pag., pp. 571-574). Questo riprende i passi biblici citati all'inizio come tema di ogni sermone. Il numero 33 è stato saltato, per cui il numero totale è 46. Due segnalibri (p. 399-s1.2 e p. 475-s1.2) identificano «Herr Präses Ulrich Vital Sins» (= Johann Ulrich Gosch Vital, Sent; 1781-1868) come proprietario del manoscritto. Il confronto con una lettera autografa e con l'ortografia delle sue opere pubblicate, dimostra che egli è anche lo scrittore e l'autore dei testi. (dar)
Pennsylvania, University Libraries, Rare Book & Manuscript Library, Ms. Codex 1265
Carta · 245 ff. · 17 x 11.3 cm · 1655-1762
Statûts Civils
Il manoscritto contiene gli statuti civili (ff. 1-128), penali (ff. 130-163) e matrimoniali (ff. 165-170) del distretto dell'Alta Engadina del 1665 con supplementi fino al 1762, quest’ultimi copiati in una scrittura diversa. Seguono la traduzione del Patto federale del 1524 (ff. 172-177) e l’alleanza ereditaria con i conti del Tirolo del 1518 (ff. 178-185). Gli statuti si concludono con un indice (ff. 187-197). Segue un elenco dei funzionari del distretto dell'Alta Engadina dal 1563-1729 (ff. 210v-226r). (dar)
Pergamena · 189 ff. · 24.5 x 17 cm · diocesi di Besançon · prima metà del XIV secolo
Breviario di Besançon
Il breviario, che contiene unicamente la parte invernale, è databile alla prima metà del XIV secolo. Proviene dalla diocesi di Besançon (alla quale era unita Porrentruy) come dimostrano alcuni santi che appaiono nelle litanie, come s. Ferreolo o s. Germano, i responsori delle domeniche dell'avvento e il triduo pasquale. (gle)
Pergamena · 401 ff. · 35.5 x 26.5 cm · intorno al 1462/1463
Missale pontificale basilieense episcopi Johannis de Venningen
Messale del XV sec. in pergamena, confezionato per il vescovo Jean de Venningen (1458-1478). Il registro delle spese del vescovo Jean de Venningen permette di seguire le tappe della confezione di questo messale. Il manoscritto è stato realizzato contemporaneamente ai ms 2 e ms 3. Nel 1462/1463 il manoscritto, quasi completato, fu oggetto di lavori di finitura, le miniature, le iniziali, le iniziali filigranate e soprattutto l'applicazione della legatura. Per ragioni di comodità, la disposizione dell'Ordo del canone è stata modificata. Inizialmente previsti all'inizio, alla fine sono stati collocati alla metà del manoscritto. (rer)
Pergamena · 147 ff. · 35.5 x 27 cm · intorno al 1462/1463
Pontificale Basileense episcopi Johannis de Venningen (pars prima)
Pontificale del vescovo di Basilea Jean de Venningen (1458-1478) e confezionato su sua commissione (prima parte). Il registro delle spese del vescovo Jean de Venningen permette di seguire le varie tappe della confezione di questo pontificale. Il manoscritto è stato realizzato contemporaneamente ai ms 1 e ms 3. Nel 1462/1463 il manoscritto, quasi completato, fu oggetto di lavori di finitura, le miniature, le iniziali, le iniziali filigranate e soprattutto l'applicazione della legatura. (rer)
Pergamena · 120 ff. · 35.5-36 x 27 cm · intorno al 1462/1463
Pontificale Basileense episcopi Johannis de Venningen (pars altera)
Pontificale del vescovo di Basilea Jean de Venningen (1458-1478) e confezionato su sua commissione (seconda parte). Il registro delle spese del vescovo Jean de Venningen permette di seguire le varie tappe della confezione di questo pontificale. Il manoscritto è stato realizzato contemporaneamente ai ms 1 e ms 2. Nel 1462/1463 il manoscritto, quasi completato, fu oggetto di lavori di finitura, le miniature, le iniziali, le iniziali filigranate e soprattutto l'applicazione della legatura. (rer)
Pergamena e carta · 200 ff. · 29 x 21 cm · Germania sudoccidentale · terzo quarto del XV secolo
Aristoteles, Ethica Nicomachea
Questo manoscritto contiene la versione latina dell'Etica Nicomachea di Aristotele, tradotta e corredata da note da Roberto Grossatesta (1175-1253), vescovo di Lincoln. La decorazione, costituita da iniziali monocolori o con filigrana rossa e blu all'inizio dei capitoli (per es. 3r), e da iniziali decorate a colori all'inizio dei libri (per es. 1r), rimanda ad una origine nella Germania sudoccidentale e ad una datazione nel terzo quarto del XV secolo. Durante la Rivoluzione francese il manoscritto, prima nella raccolta vescovile, giunse nella biblioteca del collegio di Porrentruy, e infine nel XX sec. confluì nei fondi della Biblioteca cantonale giurassiana. (wid)
Pergamena · 262 ff. · 21-21.5 x 15-15.5 cm · diocesi di Basilea · intorno al 1300
Missale Basileense
Messale ad uso della diocesi di Basilea databile intorno al 1300. Nel XV sec. è stata inserita una parte contenente l’Ordo Missae preceduta da una miniatura con la Crocifissione. La legatura è stata restaurata nel 1992 e sostituisce quella originale che non si è conservata. (rer)
Carta · 304 ff. · 40 x 29 cm · Germania sudoccidentale (Basilea?) · secondo terzo del sec. XV
Biblia Sacra, pars prima
Prima parte di una Bibbia (seconda parte Ms. 6b) contenente i libri del Vecchio Testamento dalla Genesis fino a Iesus Sirach. Il manoscritto è stato prodotto nello stesso atelier dei Ms. 6b e Ms. 6c, sulla base dello stile delle iniziali nella Germania sudoccidentale, nel secondo terzo del XV secolo. La decorazione è costituita da piccole iniziali filigranate rosse e blu per i prologhi e da iniziali decorate più grandi per l'inizio dei libri. Viene ricordato nell'inventario del principe-vescovo Philipp von Gundelsheim (1487-1553), mentre nel sec. XVIII - secondo l'annotazione a c. 1r - era in possesso del collegio dei Gesuiti di Porrentruy. Nel sec. XIX passò in proprietà al Collège di Porrentruy, per confluire poi nei fondi della Biblioteca cantonale giurassiana. (wid)
Carta · 228 ff. · 40 x 29 cm · Germania sudoccidentale (Basilea?) · secondo terzo del sec. XV
Biblia Sacra, pars altera
Seconda parte di una Bibbia (prima parte Ms. 6a), prodotta, come i codici Ms. 6a e 6c, nella Germania sudoccidentale nel secondo terzo del sec. XV. Il manoscritto è costituito da due parti delle quali la prima contiene i rimanenti libri del Vecchio Testamento (Isaia fino a II Maccabeorum), la seconda quelli del Nuovo Testamento. I libri della seconda parte (105r-219v) sono introdotti da iniziali istoriate o decorate, mentre all'inizio dei capitoli della seconda parte vi sono iniziali filigranate rosse e blu. Il manoscritto viene ricordato nell'inventario del principe-vescovo Philipp von Gundelsheim (1487-1553) mentre nel sec. XVIII - secondo l'annotazione a c. 1r - era in possesso del collegio dei Gesuiti di Porrentruy. Nel sec. XIX passò in proprietà al Collège di Porrentruy, per confluire poi nei fondi della Biblioteca cantonale giurassiana. (wid)
Carta · 241 ff. · 40 x 29 cm · Germania sudoccidentale (Basilea?) · secondo terzo del sec. XV
Paulus Burgensis
Contiene le Additiones ad postillam Nicolai de Lyra di Paulus Burgensis, o Paulus de Santa Maria, un ebreo spagnolo convertitosi al cattolicesimo e diventato in seguito vescovo, cancelliere ed esegeta. Il manoscritto è stato prodotto nello stesso atelier, probabilmente nella Germania sudoccidentale, nel quale vennero confezionati il Ms. 6a e il Ms. 6b, nel secondo terzo del XV secolo. E' elencato nell'inventario del principe-vescovo Philipp von Gundelsheim (1487-1553) mentre nel sec. XVIII – si veda l'annotazione a c. 1r - era in possesso del collegio dei Gesuiti di Porrentruy. Nel sec. XIX passò in proprietà al Collège di Porrentruy, per confluire poi nei fondi della Biblioteca cantonale giurassiana. (ber)
Pergamena · 150 ff. · 37 x 26 cm · tra il 1502 e il 1527
Missale festivum basileense episcopi Christofori de Utenheim
Messale ad uso della diocesi di Basilea fatto realizzare da Christophe d’Utenheim, vescovo-principe di Basilea dal 1502 al 1527, che vi ha fatto dipingere le armi, incrociate con quelle del vescovado, nel margine inferiore di c. 2r. Il Canone della Messa, originariamente mancante, è stato aggiunto in un secondo tempo ed è decorato da una iniziale istoriata con la Messa di S. Gregorio. La decorazione vegetale nel margine laterale e la probabile miniatura con la Crocifissione all’inizio, sono state asportate. (rer)
Carta · 346 ff. · 14.5 x 10.5 cm · Deventer (Paesi Bassi) · primo quarto del XVI secolo
Breviarium trajecense ad usum ecclesiae collegiatae Sancti Lebuini daventriae (Pars aestiva)
In accordo con la liturgia e la presenza di un ufficio dedicato al santo, il breviario proviene dalla chiesa collegiata di S. Lebuino a Deventer (Paesi Bassi). Ha appartenuto a Swibert de Keyserswerth (morto dopo il 1551), nonno paterno dell’organista e compositore olandese Jan Pieterszoon Sweelinck (1562-1621). (rer)
Pergamena · 89 ff. · 16-16.5 x 12.5-13 cm · Francia (Besançon?) · prima metà del XV secolo
Liber Horarum Bisuntinus
Libro d’ore all’uso della diocesi di Besançon con calendario in francese. Possiede una decorazione incompleta che permette di seguire le diverse tappe della sua realizzazione. (rer)
Pergamena · 212 ff. · 14.5 x 10 cm · Francia · tra 1463 e 1498
Pontificale dell'arcivescovo Carlo di Neufchâtel, arcivescovo di Besançon
Pontificale del sec. XV. Le cerimonie sono raffigurate in miniature a piena pagina con iniziali decorate, fregi marginali ed alcune linee di testo, secondo il modello dei libri d'ore, mentre lungo il testo si trovano bordure e iniziali decorate, sovente contenenti la rappresentazione degli oggetti liturgici citati nel testo. Oltre al ricorrente stemma di Melchior von Lichtenfels, principe-vescovo di Basilea (1554-1575) si trova lo stemma di Charles de Neufchâtel, arcivescovo di Besançon (1463-1498; visibile a c. 1r), che permette di precisare l'epoca di esecuzione del manoscritto. Così come altri manoscritti di proprietà di istituzioni religiose, durante la Rivoluzione francese entrò in possesso del Collège di Porrentruy, fino al sec. XX, quando confluì nei fondi della Biblioteca cantonale giurassiana. (wid)
Pergamena · 298 ff. · 29 x 21 cm · Germania meridionale · 1425
Johannes Cassianus
Contiene il De institutis coenobitorum e le Collationes patrum di Giovanni Cassiano. Fu acquistato nuovo per il convento di francese di Schönensteinbach grazie ad una donazione fatta a questo scopo dalla religiosa Magdalena Bechrerin. Appartenne François-Sigismond de Roggenbach, vescovo di Basilea dal 1782 al 1794. Un manoscritto dal medesimo contenuto e colophon, datato 1408, proviene dal convento dei domenicani di Norimberga e si trova presso la biblioteca di quella città. (rer)
Questo Vocabularius brevilogus fu copiato, secondo quanto si legge nel colophon a c. 329v, dal copista Martinus Hartmann nel 1452 ad Hildesheim. I lemma sono introdotti da iniziali rubricate, mentre per le iniziali più grandi è stato lasciato lo spazio apposito e, tranne poche eccezioni, non sono state eseguite. Nel 1505 il manoscritto fu donato dal suo proprietario, Johannes Hertlin di Augusta Regia, alla chiesa dei santi Alessandro e Teodoro di Ottobeuren; dal sec. XX si trova in possesso della Biblioteca cantonale giurassiana di Porrentruy. (wid)
Pergamena · 24 ff. · 21/21.5 x 14.5 cm · Paesi Bassi · XV secolo
Legende (olandese, frammenti)
Il codice è costituito da vari frammenti dello Speculum perfectionis attribuito a frate Leone di Assisi, della legenda di s. Policarpo, di s. Tecla, di s. Maria Romana, di s. Radegonda e da una parte della legenda di s. Elisabetta di Turingia di Dietrich von Apolda, tutti provenienti dallo stesso manoscritto e in lingua olandese. Prima di giungere a Porrentruy appartenne al canonico Nicolas-Antoine Labbey de Billy, vicario generale di Langres († 1825). (ber)
Pergamena · 92 ff. · 34 x 26 cm · Diocesi di Basilea · seconda metà del XV secolo
Psalterium-hymnarium basileense
Salterio del sec. XV secondo l'uso liturgico della collegiata di Saint-Ursanne, che nella forma e nel contenuto costituisce una copia esatta del manoscritto di Basilea AN VIII 39. Le due controguardie sono costituite da frammenti dello Speculum historiale di Vincenzo di Beauvais; nel margine di c. 36r si trova un disegno a penna della Vergine Maria del XVI sec. Il manoscritto rimase in possesso della collegiata di Saint-Ursanne fino al sec. XX, quando entrò in possesso della Biblioteca cantonale giurassiana. (wid)
Missale compositionis mixte (basileensis et lausannensis)
Messale preceduto da un calendario (settembre-dicembre) contenente santi di area losannese-basilese e la dedica delle cattedrali di queste due diocesi. Alcune parti del testo sono conformi all'uso della diocesi di Losanna, altre a quello della diocesi di Basilea. Una nota all'interno del piatto anteriore informa che il messale proviene da Saint-Ursanne. (ber)
Pergamena · 190 ff. · 31 x 22 cm · Besançon (?) · XIV secolo
Jacobus de Voragine, Legenda aurea
Manoscritto contenente la Legenda aurea di Jacopo da Voragine con lacune dovute all’asportazione di alcuni fogli, probabilmente contenenti delle iniziali istoriate. La presenza nel testo della legenda di S. Antidio e le caratteristiche della decorazione lasciano supporre una sua origine a Besançon. (rer)
Pergamena · 140 ff. · 17.5 x 12 cm · XIII/XIV secolo
Florilegium
In questo Florilegio del sec. XIII/XIV vengono citati essenzialmente i santi Bernardo, Agostino e Gregorio, libri biblici con la Glossa ordinaria, S. Ambrogio, Seneca, Aristotele e molti altri. Le controguardie sono costituite da frammenti in pergamena del sec. XII sui quali si possono leggere alcune righe delle Georgiche di Virgilio. (wid)
Pergamena · 634 ff. · 19 x 14 cm · Basilea (?) · tra il 1451 e il 1458
Breviarium basileense
Breviario ad uso della diocesi di Basilea. Le tracce ancora parzialmente visibili dei blasoni dipinti alle cc. 33r, 41r e 129r e 279r, e in seguito cancellati, permettono di attribuire il codice ad Arnold de Rotberg, vescovo di Basilea dal 1451 al 1458. Una annotazione del suo successore, Jean de Venningen (1458-1478) a c. 5r, ricorda il riscatto, il 29 giugno 1461, del castello di Porrentruy. (ber)
Carta · 100 ff. · 21 x 14.5 cm · Germania meridionale · 1453
Trattato sulla penitenza (tedesco)
Contiene un trattato sulla penitenza in lingua tedesca, ed è datato 25 aprile 1453 (c. 72r). Le controguardie sono costituite da frammenti della Prima collectio decretalium Innocentii III, di Rainerio di Pomposa. (ber)
Pergamena · 19 ff. · 16.5 x 12 cm · Germania meridionale · XIV secolo
Legendae
Costituito unicamente da 19 fogli, contiene le vite di alcuni santi dell'area della Germania meridionale quali Erardo o Adalberto. Prima di giungere a Porrentruy appartenne al canonico Nicolas-Antoine Labbey de Billy, vicario generale di Langres († 1825). (ber)
Carta · 286 ff. · 21.5 x 15 cm · Reno superiore (verosimilmente Basilea) · 1428
Trattato sulla passione Do der minnenclich got
Il trattato sulla passione Do der minnenclich got contenuto nel manoscritto è stato scritto, o commissionato, nel 1428, da Giovanna de Mörsberg, clarissa nel convento Gnadenthal a Basilea, e dal 1430 penitente del convento di S. Maria Maddalena "An den Steinen", sempre a Basilea. (ber)
Carta · 221 ff. · 22 x 16 cm · ultimo quarto del XV secolo
Grammatica
Manoscritto cartaceo, fortemente danneggiato dai tarli contenente, tra gli altri i trattati di grammatica Ars minor cum commento di Donato (1r-61r), le Regulae grammaticales cum commento di Nicolaus Kempf (69r-91r) e la seconda parte del Doctrinale di Alessandro di Villadei con commento (95r-220v). (ber)
Pergamena · I + 80 + I ff. · 33.2 x 26 cm · Basilea · intorno al 1462/1463
Pontificale di Jean de Venningen
Questo volume, rimasto a lungo in mani private, è stato acquistato all'asta nel 2023, e aumenta il numero di opere conosciute commissionate dal vescovo della diocesi di Basilea, Jean de Venningen (1458-1479). Si tratta di un pontificale appartenente, con un messale-pontificale (ms. 1) e altri due pontificali (ms. 2 e 3) allo stesso gruppo di manoscritti liturgici prodotti intorno al 1462-1463 e conservati nel fondo antico della Bibliothèque cantonale jurassienne. Con ognuna di queste tre copie ha in comune alcune benedizioni. Copiato da un unico scriba, è impreziosito da una decina di iniziali decorate o istoriate simili a quelle degli altri manoscritti di questo gruppo, attribuite, sulla base della comparsa del nome del miniatore nel registro delle spese vescovili, a un certo Hans, parroco di Hésingue (Gamper/Jurot 1999). (rou)
Jean Germain Fidèle Bajol, Appendix Basileae sacrae seu continuata episcoporum Basileensium series
Jean Germain Fidèle Bajol è l'autore e il copista di questa storia dei vescovi di Basilea in latino. Ha dedicato il suo testo al vescovo François Xavier de Neveu (pp. 7-11), il cui stemma è riprodotto appena prima della dedica (p. 6). Il testo contiene otto biografie successive: Jean Conrad de Roggenbach (pp. 13-14); Guillaume Rinck de Baldenstein (pp. 15-16); Jean Conrad de Reinach-Hirtzbach (pp. 17-23); Jacques Sigismond de Reinach-Steinbrunn (pp. 24-27); Joseph Guillaume Rinck de Baldenstein (pp. 28-33); Simon Nicolas de Montjoye d'Hirsingue (pp. 34-39); Frédéric Louis François de Wangen-Geroldseck (pp. 40-45); François Joseph Sigismond de Roggenbach (pp. 46-55); François Xavier de Neveu (pp. 56-61). L'accurata copia è strutturata in modo chiaro: un'intestazione riporta il nome del vescovo, in seguito il testo si sviluppa a piena pagina all'interno di una cornice disegnata a matita, con indicazioni di date a margine. L'ultima data è il 1803 (p. 60), che fornisce un terminus post quem per il completamento di questo volume. (rou)
Formulare curiae Basileensis; «Mémoire instructif pour instruire une procédure criminelle»
Questo manoscritto comprende due testi distinti. Il primo è una copia del formulario della curia di Basilea, in uso intorno al 1640 presso il tribunale vescovile, allora con sede ad Altkirch, e diretto da Johannis Georgius Goetzmann (p. V9). È stato realizzato ad Altkirch nel 1753 da Johannis Theobald Roeslin, notaio apostolico presso la curia vescovile di Basilea. Le formule sono principalmente in latino, ma anche in tedesco e più raramente in francese (pp. 1-365). Lo stile di scrittura varia a seconda della lingua utilizzata. Questa prima parte (pp. 369-374) è conclusa da un indice alfabetico. Il secondo testo, in francese, copiato da un certo «Vannesson», impiegato di cancelleria della curia vescovile (p. 382), riproduce le formule giudiziarie per «intentare un procedimento penale contro gli ecclesiastici» (pp. 383-465). Sono trascritte con spazi bianchi per poter inserire i nomi, i luoghi e le date dei reati da giudicare. Gli indici finali si riferiscono alla paginazione originale in numeri romani (pp. 467-470). (rou)
Pergamena · II + 46 + I ff. · 37 x 24.5 cm · 1681, 1683, 1693
Statuti del capitolo della cattedrale della diocesi di Basilea
Questo manoscritto in pergamena contiene diversi testi relativi agli statuti del capitolo della cattedrale della diocesi di Basilea, trasferitosi ad Arlesheim nel 1679. Il titolo principale, elegantemente scritto - Statuta cathedralis ecclesiae Basileensis non tam renovata quam in meliorem ordinem redacta Anno Domini 1681 - occupa l'intera pagina e precisa la data di composizione degli statuti, il 1681 (fol. 1r). Gli incipit dei quattro Vangeli che seguono sono siglati da una miniatura raffigurante il volto di Cristo in un medaglione a sfondo blu (fol. 1v-s1r). Gli statuti sono redatti in latino e, più raramente, in tedesco (con conseguente cambiamento dello stile di scrittura). Seguono una lettera del vescovo Jean Conrad de Roggenbach del 1683 (fol. 37r-37v) e una copia della conferma degli statuti da parte di Innocenzo XII, datata 1693 (fol. 38r-44v). Questo volume è stato acquistato nel 1857 alla vendita di Felicis Schneider, tipografo di Basilea, per la Bibliothèque Petro-Mariana (fol. V2r). Appartenne poi al vescovo Eugène Lachat di Basilea, come precisa Louis Vautrey nella sua monumentale Histoire des évêques de Bâle (vol. II, 1886, p. 267, n° 3). (rou)
Il manoscritto cartaceo, copiato da un unico scriba, contiene vari materiali relativi alla storia della diocesi di Basilea. Il titolo sul dorso recita: «Catalogue des Evêques d. Bâle». Si apre con informazioni generali sulla storia e l'organizzazione della diocesi, tra cui un elenco delle funzioni presso il tribunale episcopale (pp. 9-11) e uno dei vassalli del vescovato (pp. 11-13). Seguono, dopo un indice delle materie che elenca i vescovi di questa diocesi da s. Pantalus a Joseph Guillaume Rinck de Baldenstein (pp. 14-16), le sintesi in tedesco degli atti prodotti sotto i vari episcopati, le cui date vanno dal 238 al 1747 (pp. 17-131). Come indica l’ex-libris sulla controguardia anteriore, quest'opera apparteneva a Pierre Joseph Koetschet (1800-1869), quando era preside del collegio di Delémont. (rou)
Questo manoscritto cartaceo contiene diversi testi di Marcel Moreau, elencati in dettaglio in un indice (p. 436-s25). Dopo aver studiato presso il collegio gesuita di Porrentruy, l'autore entrò nell'abbazia cistercense di Lucelle, dove insegnò filosofia e teologia, come in seguito ad Hauterive e Neubourg (Alsazia). Dal 1782 lavorò come parroco a Folgensbourg (Alsazia), ed è questo il titolo che utilizza in calce alla pagina del titolo del primo testo di questa raccolta - Introductio in Historiam Patriam Veterum Rauracorum... (p. V3) - dedicato alla storia dei Rauraci, alla etimologia del nome, ai loro siti, alla loro lingua (in particolare il patois) ecc. (p. 1-76) Scritti in latino, in forma di dialogo, i sei saggi di questa storia furono dedicati nel 1784 al vescovo Sigismond de Roggenbach (p. V5-V9). Sempre di Marcel Moreau, segue la storia del monastero di Neubourg, (pp. 81-101). Vi sono poi una serie di copie di lettere inviate all'Assemblea nazionale in relazione agli sforzi per la conservazione degli ordini religiosi o per l'inalienazione dei beni ecclesiastici (pp. 105-131; 133-144; 149-160; 165-168), seguiti dalla «Correspondance d’un Suisse avec un Rauraque relativement à la révolution operée dans la principauté de Porrentruy en 1792 et 1793...» (pp. 173-216). Agli stessi anni risale il testo successivo di Moreau, «Bulletin des faits arrivé dans l'Évêché de Bâle» (pp. 225-372). Segue una seconda serie di lettere pastorali del vescovo di Alès, Louis-François de Bausset (da p. 373), e del vescovo titolare di Lydda, Jean-Baptiste Gobel (da p. 393). Gli ultimi testi di Marcel Moreau raccontano, in forma epistolare, un «Itinéraire de la Suisse septentrionale» (pp. 436-s1-436-s23) e una «Promenade fatigante mais agréable du Pichoux» (pp. 437-502). (rou)
Catalogue de Mrs les Pensionnaires du Collège de l'Abbaye de Bellelay
Il catalogo dei pensionanti del collegio di Bellelay è stato «redatto» nel 1791 come indicato dall'etichetta incollata sulla coperta anteriore del manoscritto. Tuttavia, include i nomi dei residenti che hanno frequentato la struttura dal 1772 al 1797, data alla quale sono stati registrati 464 nomi. Le ultime cinque pagine scritte, annotate da M. Jean de Montherot (nr. 305), sono datate 1835 e danno indicazioni sul percorso di alcuni di essi, elencati per numero. (rer)
Raccolta di testi concernenti la storia delle abbazie di Bellelay e di Lucelle
Raccolta di testi concernenti la storia delle abbazie di Bellelay e di Lucelle raccolti da Joseph Trouillat quando era bibliotecario presso il collegio di Porrentruy, datata 1839 (p. V2): De Bellegagiensi monasterio (pp. 1-7); Relation de l’invation de l’abbaye de Bellelay par les troupes françaises 15 novembre 1797 par le père Voirol – questo nome è cancellato e sostituito da quello di Marcel Helg, vecchio monaco di Bellelay (pp. 8-61) ; Notes diverses sur Bellelay, del padre Voirol (pp. 61-102), seguite da sigilli incollati con stemmi (p. 105) o da stemmi dipinti (pp. 111, 113, 115, 117); Notes sur l’ancienne abbaye de Lucelle, redatto in latino, con annotazioni in francese e gli stemmi dipinti dei diversi abati (pp. 121-220), così come dei sigilli aderenti (p. 192) o di un sigillo in cera (p. 208); diverse traduzioni in francese di atti in latino fatte dall’abate Grégoire Voirol (pp. 221-236). (rer)
Il volume contiene la prima parte di una serie di appunti di padre Grégoire Voirol (Les Genevez, 1751 – Porrentruy, 1827), mentre la seconda si trova nel manoscritto A2044/2. Tra i testi, copiati tra il 1770 e il 1823, si trova un Journal de 1790 à 1792; due Supplementum directorii ecclesiastici ad usum Ecclesiae Bellelagiensis, uno per l’anno 1777 (pp. 363-374), l’altro per il 1787 (pp. 375-395); delle Remarques sur la retraite les 28, 29, 30 et 31 décembre 1770, etc. Inserita in questa serie di appunti manoscritti si trova un’edizione a stampa (pp. 401-440): l’Ordo officii divini juxta rubricas breviari praemonstratensis annus 1789, edito a Charleville nel 1787. (rer)
Pergamena · 532 p. + X pp. · 19 x 13 cm · 1770-1823
Voirol Grégoire: Appunti di ogni tipo su Bellelay
Il volume contiene la seconda parte di una serie di appunti di padre Grégoire Voirol (Les Genevez, 1751 – Porrentruy, 1827), mente la prima si trova nel manoscritto A2044/1. Le annotazioni e le trascrizioni dei testi si riferiscono per la maggior parte all’abbazia premonstratense di Bellelay. Alcune pagine sono tratte da un’opera a stampa, di questa una parte del calendario è stata inserita nel manoscritto (pp. 117-124), e dieci fogli volanti collocati alla fine del volume. (rer)
Rilegato in pergamena, l’ordinario premonstratense è stato copiato su carta, probabilmente nel XVI secolo. Inizia con un breve prologo (Br), seguito da un indice delle materie (Br-Cv). Segue poi il testo stesso dell’ordinario, che corrisponde all’edizione di Pl. F. Lefèvre (L’ordinaire prémontré d’après des manuscrits du XIIe et du XIIIe siècle, Louvain, 1940). Molte note di possesso permettono di ricostruire il percorso di quest’opera. Appartenne al canonico di Bellelay e priore di Himmelspforte Jean Grosjean de Porrentruy († 1617), come si deduce dalla sua firma accompagnata dalla data 1610 (Br). Nel XIX sec. passò successivamente nelle mani del padre Grégoire Voirol - Recuperavit ao 1802, G. Voirol,? –, di P. Migy – ex-libris P. Migy, parochi Bruntruti, 1809, poi di L. Vautrey, par. Delemont (controguardia). (rer)
Il manoscritto contiene numerose annotazioni redatte da padre Grégoire Voirol (Les Genevez, 1751 – Porrentruy, 1827). Le notizie, disparate per quanto riguarda i soggetti abbordati e la lingua utilizzata (latino o francese), sono state rilegate insieme ad una data sconosciuta. Tra queste figurano diversi necrologi dell’abbazia premonstratense di Belleley, dell’abbazia di Roggenburg in Baviera, dove Voirol si rifugiò nel 1798 in seguito all’invasione francese, il catalogo della biblioteca di Bellelay, dei ricordi storici, delle lettere ecc. (rou)
L’opera reca il titolo Théologie de Bellelay, scritta su di un pezzo di carta incollato sulla pagina che contiene il titolo originale in latino «Cursus logica compendiarius data collegio Bellagensi S.R.S Gregorio Voirol professore anno supra millegissimum septingentesimum octogesimo quinto». Si tratta di un quaderno di annotazioni di uno studente, L’Hoste (p. 131) che a suo tempo aveva seguito un corso di logica condensato tenuto da padre Grégoire Voirol (1751-1827), probabilmente quando questi insegnava presso l’abbazia premonstratense di Bellelay. (rer)
Elenco contenente «titres d’acquisitions, les permutations, obligations, sentences, transactions, jugemens [sic] compromissorials [sic], lettres de fiefs, d’admodiations, etc.» (p. 1) trovato nell'archivio dell'abbazia di Lucelle, seguito da un indice dei luoghi alla fine del manoscritto (N32-N36). Ex-libris sul frontespizio: «Par moi Jean Baptiste Etienne, archiviste». (rer)
Repertorio dei diritti e delle pretese, così come degli oneri dell’abbazia di Lucelle
Il repertorio è stato redatto da Jean-Baptiste Etienne (N5-N6), direttore dell’archivio, per permettere di avere una visione globale di tutti i beni dell’abbazia e degli oneri che ne derivano. Inizia con un riassunto della fondazione dell'abbazia. Ex-libris sul frontespizio: «J. Baptiste Estienne, profès en l’Abbaye de Lucelle, directeur des archives». (rer)
Carta · VIII + 199 + VIII pp. · 27 x 20.3 cm · XVIII sec.
Litterae acquisitiones donationes abbatiae Lucellensis ab anno 1260 ad 1373
Chiamato anche Cartulaire de Lucelle no 2, il manoscritto costituisce il secondo volume di una raccolta di documenti contenenti la trascrizione dei titoli di proprietà e dei privilegi temporali dell’abbazia di Lucelle. I testi sono sia in latino che in tedesco. (rer)
Carta · I + 166 ff. · 28.7 x 21.5 cm · XVII sec. ?
Litterae instrumenta varia visitandi, ect abbatiae Lucellensis ab anno 1400 ad 1500
Intitolato Protocol 3, il manoscritto contiene documenti elettorali, credenziali e altri atti di Louis, abate di Lucelle: «Protocol 3, anno 1473 super varia instrumenta electioni chartas visitatorias, litteras commendatitias credentiales, coeteraque formularia à Ludovico abbate Lucellensi». Comprende un indice (cc. 159r-162v) e un ex libris del 1630 sulla seconda pagina di copertina (V1r). (rer)
Privilegia Lucellesia e testi vari relativi all’ordine cistercense.
Il volume si compone di una parte manoscritta e di una parte a stampa, oltre a un gran numero di fogli bianchi. Nella parte a stampa alcune pagine, edizioni di bolle papali, sono incollate su fogli di carta (pp. 173-276), mentre altre - un breve apostolico di Alessandro VII per la riforma delle costituzioni dell'ordine cistercense, pubblicato nel 1666 (pp. 285-300), e un secondo testo di analogo contenuto di Clemente IX, pubblicato nel 1668 (pp. 303-314) - non lo sono. La sezione manoscritta si apre con una copia dei privilegi rilasciati all'abbazia cistercense di Lucelle, dal 1186 al 1563 (pp. 1-100), integrata da una seconda serie di privilegi per la medesima abbazia, dal 1139 al 1646, copiati da una seconda mano (pp. 117-165). Sono trascritte ugualmente le copie di due brevi apostolici di Clemente VIII (pp. 109-115 e 315-322), nonché di un'edizione, Validitatis Capituli Generalis pro Reverendis PP. Abbatibus Germania, ord. Cist. Contra Reverendos abbates strictioris observantia, pubblicata a Roma nel 1673 (pp. 323-356). Segue una copia, datata 1674, di una serie di documenti, tra cui dei decreti, relativi all'abbazia di Lucelle (pp. 461-507). (rou)
Analisi dei principali titoli riguardanti gli Stati del Principato di Basilea
Il manoscritto contiene dei documenti e degli atti raccolti in gran parte da J.P. Voirol «tirés de l’insigne Chapitre de Moutier-Grandval». Questi atti concernono i diritti e i doveri dei cittadini nei confronti del loro sovrano. (rer)
Mémoire pour l’Eglise Collégiale de Moutier-Grandval contre Monsieur le Procureur
Atto d'accusa del corpo ecclesiastico dell'abbazia di Moutier-Grandval al Principe Vescovo di Basilea contro personalità pubbliche per il recupero dei beni da cui l'abbazia era stata spogliata nel corso del tempo: «Mémoire pour l’Eglise Collégiale de Moutier Grandval contre Monsieur le Procureur général de la Chambre des finances de Sa Rev. Illustr. Monseigneur le Prince Evêque de Bâle prince du Saint Empire, servant de réponse à son plaidoyer fait le 19 décembre 1785 pardevant le Conseil aulique dudit Prince Evêque». L’atto d'accusa è di mano di Jean-Germain Fidèle Bajol, canonico del capitolo di Moutier-Grandval (V5). (rer)
Historicum insignis Ecclesiae collegiatae Monasterii Grandis-Vallis
Documento in due parti. La prima, dovuta a François Jacques Joseph Chariatte (1700-1765), prevosto del capitolo di Moutier-Grandval, racconta la storia dell’abbazia di Moutier-Grandval dalla sua fondazione nel sec. VII fino al 1764 (pp. 1-139). Il manoscritto fu completato dal nipote, il canonico Jean Germain Fidèle Bajol nel 1814 (pp. 147-162). (rer)
Histoire chronologique du chapitre de Moutier-Grandval
Manoscritto in francese relativo alla storia del capitolo di Moutier-Grandval «où sont rapportés les événements les plus remarquables qui sont arrivés dans l’Evêché de Bâle depuis l’origine et fondation du monastère de M.G.V. jusqu'à nos jours», seguito da un’edizione a stampa - «Pièces justificatives» - in latino (pp. 103-220). Contiene un indice (pp. N1-N4) e, alla fine del volume, quattro pagine intitolate: «Mémoire des liaisons helvétiques du chapitre de Moutier-Grand-Val» (pp. N5-N8). Il documento è stato probabilmente scritto da Jean Germain Fidèle Bajol, che si è largamente ispirato al manoscritto latino di François Jacques Joseph Chariatte intitolato Historicum insigni ecclesiae collegiatae Monasterii Grandis-Vallis (cf. A2445). (rer)
Receuil [sic] des droits, revenùs [sic] et coutumes du Chapitre de Moutier Grandval
Introdotto da un indice (pp. V1-V2), la raccolta dei diritti, delle rendite e costumi del capitolo di Moutier-Grandval occupa la prima parte del manoscritto (pp. V1-1_0135). É seguito dall’«Extrait des protocoles du chapitre de Moutier Grand Val depuis l’an 1500 jusqu’en l’an 1788» (p. 1_0138). (rer)
Carta · 560 pp. · 36.9 x 23.9 cm · intorno al 1800
Recueil des matériaux et notes pour servir à l’histoire des ci-devant mère abbaye de Moutier-Grandval
Il manoscritto contiene una descrizione topografica della regione di Moutier-Grandval, dei decreti che hanno segnato la storia politica dell’abbazia di Moutier-Grandval, così come degli articoli sparsi sul ruolo della prepositura di St-Ursanne. É redatto in latino con la traduzione francese a fianco. (rer)
Carta · VI + 656 + XII pp. · 21.3 x 17.1 cm · 1759
Recueil instructif des principales résolutions et autres gérés de l’insigne Chapitre de Moutier Grandval
Inventario alfabetico di tutti i regolamenti che regolano la vita del Capitolo di Moutier-Grandval in generale, che si tratti della vita dei canonici o delle relazioni con i villaggi sottomessi al Capitolo. Vi si legge, per esempio, il tipo di abbigliamento da tenere da parte dei canonici in certe occasioni, il salario del notaio, i mulini ecc., per il periodo dal 1499 al 1759. (rer)
Sommario alfabetico dei diritti e privilegi del Capitolo di Moutier-Grandval
Il documento elenca le regole di funzionamento tra il vescovado di Basila e il Capitolo di Moutier-Grandval per quello che concerne, per esempio, i corsi d’acqua, la caccia, le foreste, i contributi, i cippi di confine, i minerali ecc., nonché le specificità di ciascun comune del Capitolo, per il periodo compreso tra il 1462 e il 1731. (rer)
Annales sive historia collegii Bruntrutiani ab anno…
Cronache redatte in latino da novantasei mani che si sono succedute fino alla soppressione della Compagnia di Gesù nel 1773, gli Annali presentano in maniera pragmatica e su una lunga durata l'applicazione dei principi dei gesuiti e inoltre forniscono delle informazioni interessanti concernenti le persone. (rer)
Carta · 110 + 63 + 73 pp. · 34 x 21 cm · XVIII secolo
Annali del monastero delle annunziatine …
Diviso in tre parti, il manoscritto riporta anno per anno tutti gli avvenimenti importanti aventi a che fare con il convento Il documento contiene le professioni, i decessi delle suore, gli elogi funebri, tutti elementi di grande interesse per la storia religiosa dell'epoca di Porrentruy. (rer)
Catalogus alphabeticus personarum et officiorum provinciae Germaniae Societatis Jesu
Il volume contiene due cataloghi del personale gesuita nella provincia della Germania superiore, datati 1765 (pp. 3-250; 251-358). Il frontespizio è stampato (pp. 3, 251), così come la tabella quadrata che si sviluppa sulla doppia pagina. Nel primo catalogo, la tabella è suddivisa nella pagina di sinistra in cinque colonne e in quella di destra in tre, che si riferiscono alle seguenti categorie: cognome e nome (nomen et cognomen), origine (patria nat. dioecesis), età (aetas), data di ingresso nell'ordine (tempus societatis), tempo consacrato allo studio (tempus stud.), occupazione precedente e attuale (ministeria obita), titolo universitario (gradus in liter.) e categoria dei voti pronunciati (gradus in societ.). Nel secondo la distribuzione delle colonne è diversa, con la scomparsa delle categorie del tempo e del titolo di studio e la comparsa di un'altra relativa all'incarico (conditio). Ciò che rimane manoscritto sono i nomi dei gesuiti, elencati in ordine alfabetico per nome. Pur essendo datati allo stesso anno, questi due cataloghi non contengono la stessa serie di nomi. Nonostante tali opere fossero destinate ad essere inviate alla sede centrale della Compagnia di Gesù a Roma, questa rimase a Delémont in possesso dello storico giurassiano Louis Vautrey (1829-1886), come indica il suo ex-libris (p. 1). (rou)
Carta · XII + 180 pp. · 29.5 x 17 cm · Porrentruy · 1788
Catalogus eorum, qui in Templi Societatis Jesu Bruntruti Fidei professionem fecerunt
Il manoscritto contiene un catalogo delle persone che hanno fatto professione di fede presso i gesuiti a Porrentruy dal 1669 al 1788 (pp. 1-122). A differenza dei due cataloghi semi-stampati del volume A2610, questo è interamente manoscritto. Organizzato cronologicamente, termina nel 1788, ed è firmato da vari membri dell'ordine. Completa il volume un indice dei nomi ordinati per anno (pp. 169-178). In seguito appartenne allo storico giurassiano Louis Vautrey (1829-1886) a Delémont (p. V1). (rou)
Carta · IV + 402 pp. · 33 x 21 cm · Porrentruy · 1603-1720
Sodalium beatissimae Virginis
Il manoscritto contiene un elenco cumulativo dei gesuiti della congregazione della Purificazione della Vergine di Porrentruy. La pagina del titolo, particolarmente curata, imita gli ornamenti tipografici contemporanei per le iniziali (p. 1). A causa della lunga durata di questo censimento, che copre gli anni dal 1603 al 1707 (p. 240), i nomi sono inseriti da molte mani diverse. Un indice alfabetico e cronologico (pp. 241-270) elenca tutti i nomi, classificati anche per funzione (prefetto, assistente, segretario, ecc.). La seconda parte del manoscritto, introdotta da un frontespizio scritto in lettere maiuscole e datato 1641 (p. 271), elenca i nomi e le varie funzioni dei gesuiti di Porrentruy in ordine cronologico (fino al 1681). Le pagine successive contengono, tra l'altro, gli elenchi annuali degli alunni del collegio gesuitico di Porrentruy fino al 1720 (p. 402). Poiché alcune pagine sono state strappate, la paginazione antica del manoscritto è discontinua. (rou)