Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 90
Pergamena · 207 ff. · 36.5 x 26.5 cm · Germania meridionale · prima metà del sec. XV
Psalterium-Hymnarium Ordinis Fratrum Praedicatorum
Salterio-innario ad uso domenicano. I santi ricordati nel calendario rimandano ad una possibile origine dalla Germania meridionale ma anche dalla Boemia. Soprattutto le caratteristiche della decorazione, delle iniziali miniate e filigranate, fanno propendere per quest’ultima origine, e per una datazione alla prima metà del sec. XV (comunicazione Martin Roland, Vienna). (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 145
Carta · 46 ff. · 20.5-21 x 14.5 cm · Germania · intorno al 1486
Johannes de Paltz
Questa Quaestio discussa dall'agostiniano Johannes von Paltz (intorno al 1445-1511) è una perfetta spiegazione di uno dei metodi di lavoro della scolastica medievale. Redatto ad Erfurt nell'estate del 1486, tratta della confutazione di tre errori. Il primo riguarda coloro che "pretendono di poter calcolare e prevedere la data del Giudizio universale". Sembra che questo documento sia l'unica versione manoscritta di questo testo, conosciuta d'altra parte grazie a due edizioni a stampa del XV secolo. Franz Xaver Karker (1812-1892), canonico della cattedrale di Breslau (ora Wroclaw in Pologna), ha donato quest'opera alla biblioteca friburghese. (jur)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 158
Pergamena · 131 ff. · 32 x 21 cm · Hauterive (?) · seconda metà del sec. XII
Missale cisterciense
Molto probabilmente realizzato ad Hauterive intorno al 1200, questo messale cistercense ha recentemente attirato l'attenzione degli storici di S. Elisabetta d'Ungheria (1207-1231). E' così considerato, con un altro manoscritto di Hauterive l'antifonario L 301, un testimone della rapida diffusione del culto della santa in un monastero cistercense. In effetti, è nel 1236 che il capitolo generale dei cistercensi decise di far iscrivere nel martirologio e nel calendario dell'ordine il nome della santa che era stata canonizzata l'anno precedente. L'iscrizione corrispondente nel calendario del nostro manoscritto, che figura come redatta di seconda mano, è probabilmente la conseguenza di questa decisione. (jur)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 293
Pergamena · 171 ff. · 33.5-34 x 22-22.5 cm · Hauterive (?) · inizio del XIII secolo
Vitae sanctorum . Hugo de Sancto Victore . Fretellus . Moralium dogma philosophorum . Computistica . Interpretationes nominorum hebraicorum
Questo manoscritto presenta per la maggior parte dei testi agiografici ed è stato copiato da varie mani all'inizio del sec. XIII. Si può ragionevolmente proporre una sua origine ad Hauterive. E' soprattutto il testo all'inizio della raccolta che rivestiva una grande importanza agli occhi dei monaci, una Vita di S. Bernardo di Chiaravalle (la Vita prima), che occupa più della metà del manoscritto. Occorre inoltre segnalare la presenza di un testo alquanto sorprendente nel contesto monastico: il Liber locorum sanctorum terrae Jerusalem all'epoca del regno latino di Gerusalemme di Fretellus di Nazareth († dopo il 1154). Un'altra particolarità del manoscritto è la sua legatura, con dei risvolti, sulla quale si distinguono le tracce di borchie a forma di stella. (jur)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 303
Pergamena · 91 ff. · 32.5 x 16-17 cm · Hauterive · sec. XIII
Amedeus Lausannensis; Henricus Abbas Altae Cristae
Il colophon collocato alla fine stabilisce in maniera certa che questo manoscritto è stato copiato presso l’abbazia cistercense di Hauterive nel corso del sec. XIII. Il suo autore, o committente, ha senza dubbio voluto « raccogliere le opere di due autori cistercensi che hanno esercitato delle funzioni importanti nella regione: Enrico, abate del vicino monastero di Hautcrêt, e Amedeo, vescovo della diocesi di Losanna » (da Ciardo). Pentaconthamonadius, il titolo erudito scelto da Enrico, la cui biografia rimane ancora discussa, designa qui una raccolta di sermoni composta da 17 gruppi di tre sermoni, destinati alla liturgia dei monaci bianchi. Amedeo di Clermont, monaco cistercense divenuto vescovo di Losanna (1145-1159), è l’autore di otto omelie dedicate alla gloria della Madre di Dio, che hanno conosciuto un successo duraturo essendo state utilizzate come testi liturgici nel breviario della diocesi di Losanna. (jur)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 305
Pergamena · 228 ff. · 30.5 x 21 cm · Hauterive (?) · intorno al 1300
Missale Cisterciense
Questo messale cistercense, realizzato intorno al 1300, rappresenta una fase già avanzata dello sviluppo di questo tipo di libro liturgico: i canti del graduale sono interamente integrati nel sacramentario e non sono più accompagnati da notazione musicale ; sono inoltre scritti in una calligrafia più piccola. Sotto questa forma, il messale poteva servire all’officiante sia per la messa conventuale che per la messa privata, conosciuta dai cistercensi sin dai loro inizi. Il luogo di origine del codice non è stabilito con certezza. Senza dubbio si trova a Hauterive a partire dal sec. XV, dove vi è stata rinnovata la legatura. L’illustrazione del canone offre un bell’esempio di iniziali filigranate delle fine del sec. XIII; la decorazione dei tralci sembra qui ancora « addomesticata » da una incorniciatura rigorosa. (da Joseph Leisibach, Liturgica Friburgensia. Des Livres pour Dieu, 1993, p. 89). (jur)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 308
Carta · 312 ff. · 29 x 21 cm · zona del Reno superiore · seconda metà del sec. XV
Otto von Passau, Die vierundzwanzig Alten
L’opera „Die vierundzwanzig Alten“ costituisce una sorta di guida alla vita cristiana, ed all’epoca della sua stesura l’autore, Otto von Passau, era membro del convento dei Minoriti di Basilea. Questo esemplare venne scritto nella seconda metà del sec. XV in un dialetto in uso nella zona del Reno superiore. Le illustrazioni all’inizio del 24 discorsi non sono purtroppo state eseguite. (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 309
Carta · 139 ff. · 28.5 x 21 cm · sud-ovest della Germania · secondo terzo del XV secolo
Computistica et medicinalia (ted. e lat.)
Contiene una raccolta di testi a carattere computistico e astronomico, così come delle ricette di medicina, sia in tedesco (alemannico) che latino. Tra i testi identificati vi sono degli estratti dal Buch der Natur di Conradus de Megenberg. Gli spazi previsti per la decorazione e per eventuali disegni sono stati lasciati in bianco. (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 310
Pergamena · 145 ff. · 29-30 x 20.5-21 cm · Francia · fine del XIII secolo
Agravain
Questo manoscritto della fine del XIII secolo contiene parte del best-seller medievale Lancillotto in prosa, a cui è stato dato il nome convenzionale di Agravain, dal nome del cavaliere della Tavola Rotonda che denunciò il rapporto adultero tra Lancillotto e la regina Ginevra. Lacunoso all'inizio e alla fine, questa copia sobria e ordinata presenta delle iniziali filigranate, alternativamente rosse e blu. Di provenienza sconosciuta, è attestato presso l'abbazia di Hauterive dal XVIII secolo. (rou)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 339
Pergamena · 198 ff. · 9.5 x 7 cm · Germania del nord · 1305 (?)
Libro di preghiere
Piccolo ma corposo (198 cc.) libro di preghiere in lingua tedesca, nella variante della Germania del nord («mittelniederdeutsch») e, vista la forma femminile di molte orazioni, destinato ad una donna. Tranne una miniatura a piena pagina raffigurante Cristo nel ruolo di giardiniere al cui cospetto si presenta Maria Maddalena (Noli me tangere), le altre miniature sono state asportate. Un ex-libris all’interno della coperta anteriore informa che il codicetto è stato donato alla biblioteca di Friburgo nel 1891 da Franz Xaver Karker, canonico della cattedrale di Breslau. (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 390
Carta · 268 ff. · 29 x 21 cm · Rüeggisberg · ca. 1425-1428 (prima parte), 1486 (seconda parte)
Cartulario-registro censuario del priorato di Rüeggisberg
Contiene il cartulario e il registro censuario del priorato cluniacense di Rüeggisberg, nel Canton Berna, primo priorato cluniacense in area germanofona e probabilmente il più antico convento nel territorio bernese. È costituito di due parti distinte riunite probabilmente a Berna all’inizio del XVI sec., o nel 1484, quando il priorato venne soppresso ed i suoi beni incorporati nell’appena fondato capitolo bernese di S. Vincenzo. La prima parte (cc. 1-200 e 261-267) contiene le trascrizioni eseguite nel 1425-1428 di documenti vari, bolle, e del registro censuario del priorato ricopiate da cartulari più antichi. Nella seconda parte (cc. 201-260) sono trascritti i documenti emanati dopo la incorporazione al capitolo di S. Vincenzo. (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 516
Pergamena · 117 ff. · 55.5 x 38.5 cm · Friburgo, convento degli eremiti di S. Agostino · 1538/39 (-1594)
Graduale Romanum ad usum fratrum Eremitarum S. Augustini. Sanctorale
Graduale frammentario ad uso dei frati eremiti di S. Agostino scritto nel 1539 da Jacobus Frank che si lascia ritrarre nel margine inferiore di c. 51r. Contiene numerose miniature con stemmi, motti e monogrammi scritti da varie mani dal 1538 al 1594. Le miniature sono state in parte ritagliate ed in seguito talvolta reincollate nel codice. (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 523
Pergamena · 174 ff. · 42-42.5 x 31.5 cm · Hauterive (?) · prima metà del sec. XIV
Antiphonarium Cisterciense, Temporale
Copiato in un luogo sconosciuto nel corso della prima metà del sec. XIV, questo manoscritto costituisce un bell’esempio di antifonario cistercense con notazione musicale (solo il Proprium de tempore si è conservato): una elegante scrittura di modulo grande che garantisce una buona leggibilità, una notazione musicale quadrata disposta su quattro linee, e un ricco apparato decorativo costituito da lettere filigranate e drôleries . All’inizio del manoscritto sono rilegati dei frammenti di una Bibbia del sec. XII, preziosi testimoni per lo studio della paleografia dei più antichi codici realizzati presso i cistercensi di Hauterive. (jur)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 573
Pergamena · 125 ff. · 28 x 20 cm · Fille-Dieu (?) · 1455
Officium capituli cisterciense ad usum monialium
Capitolario cistercense ad uso delle monache dell’abbazia della Fille-Dieu a Romont. Oltre al martirologio e al necrologio, contiene la regola di s. Benedetto in lingua francese. Probabilmente redatto su incarico della badessa, fu copiato da Uldry Chabordat, cappellano di Romont, che descrive il suo lavoro in un poema a c. 107r e afferma di aver ricevuto la pergamena da Catherine de Billin. Il manoscritto è stato donato alla biblioteca nel 1879 dal cappuccino Apollinaire Dellion (1822-1899). (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 730
Pergamena · 259 ff. · 18.5-19 x 12.5-13 cm · XIV e XV sec.
Martyrologium; Albertus Magnus; Ps.-Robertus Grosseteste; Summa theologica etc.
Il manoscritto è composto di 4 parti. La prima (1-16), del XIV sec., presenta una versione abbreviata del Martirologio di Usuardo. La seconda parte (17-66), dell’inizio del XIV sec., contiene tra gli altri scritti di Alberto Magno e dello Pseudo Roberto Grossatesta. Nella terza (67-164) e quarta parte (165-258), databili al XIV-XV secolo, sono trascritti testi di Vincenzo Bellovacensis, Pietro Lombardo e altri a carattere giuridico. Prima di essere acquisito dalla Biblioteca cantonale di Friburgo nel 1900, il codice appartenne alla biblioteca del clero della Gruyères. (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 1200
Carta · 175 ff. · 21.5 x 14.5-15 cm · Friburgo · prima metà del sec. XV
Alain Chartier; Baudet Herenc; Achille Caulier; Hans Rosenplüt
Manoscritto composito cartaceo realizzato a Friburgo nella prima metà del sec. XV. Contiene nella prima parte, oltre ad alcuni corti testi anche in tedesco, il Cycle de la belle dame sans mercy di Alain de Chartier, Baudet Herenc e Achille Caulier, poema francese in ottave sull’amor cortese scritto intorno al 1424. Nella seconda parte è trascritto un altro poema in versi di Chartier: Le Livre des quatre dames. (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 1365
Carta · 216 ff. · 26-26.5 x 20 cm · XV sec.
Vite di santi
Manoscritto cartaceo, incompleto all'inizio, che contiene la traduzione francese di un compendio della Legenda aurea di Jacopo da Varazze. Numerosi ex-libris attestano il passaggio del manoscritto nelle mani di vari possessori in ambito friburghese, tra i quali Pierre Kämmerling l'Ancien († 1614) e Jean Muffat de Foncigny, residente a Friburgo (Svizzera). (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 1946
Pergamena · 161 ff. · 37 x 26-26.5 cm · XV sec.
Missale Lausannense
Questo messale della diocesi di Losanna rispecchia nel contenuto il Cod. 7 del convento dei francescani di Friburgo. La decorazione è costituita da lettere decorate con una elegante filigrana di colore rosso, blu e verde, e dalla pagina con il Te igitur inquadrata da un fregio con foglioline trilobate e un uccello con un fiore nel becco. La pagina a fronte, che probabilmente conteneva una miniatura con la Crocifissione, è stata asportata. Appartenente alla collezione di Karl Friedrich von Steiger († 1982), è stato acquistato dalla BCU di Friburgo nel 1991. (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 2030
Carta · A + IX + 454 pp. · 29 x 20.5 cm · Friburgo (?) · intorno al 1483
Peter von Molsheim, Cronaca friburghese delle guerre di Borgogna, ted.
Manoscritto
cartaceo contenente la Cronaca friburghese delle guerre di Borgogna in tedesco,
ispirata all'opera di Diebold Schilling Kleiner Burgunderkrieg (1477) ma che adotta una prospettiva friburghese. La cronaca, a lungo
dimenticata, è attribuita al bernese Peter von Molsheim, che l'avrebbe redatta
intorno al 1478 su ordine del Consiglio di Friburgo. Le iniziali e le
illustrazioni non sono state eseguite. (ber)
Fribourg/Freiburg, Bibliothèque cantonale et universitaire/Kantons- und Universitätsbibliothek, Ms. L 2057
Pergamena · 264 ff. · 37 x 31 cm · Damasco · 1495
Pentateuco samaritano
Il manoscritto contiene il Pentateuco, cioè i primi cinque libri della Bibbia e gli unici riconosciuti dai Samaritani, una comunità israelita tutt’ora presente in Cisgiordania e a Holon in Israele. Il testo in ebraico è scritto in alfabeto samaritano e presenta vari crittogrammi, in uno dei quali figura il nome del copista, Ya’akov ben Yossef ben Meshalma, che ha terminato il suo lavoro a Damasco l’anno 901 secondo l’Egira (1495 d.C.). Alcune pagine dell’accurato codice presentano delle macchie (per es. 132r, 170r) dovute al fatto che vi venivano apposte le mani in segno di venerazione. Il manoscritto, di cui non si conosce per intero la storia, venne messo in vendita nel 1902 al Cairo, per riapparire poi in una collezione privata, dalla quale la biblioteca cantonale di Friburgo l’ha acquistato nel 2000. (ber)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 2
Pergamena · 245 ff. · 45.5 x 31.5-33 cm · tardo sec. XIII o inizio XIV
Antiphonarium
Antifonario ad uso francescano databile nel tardo XIII o all’inizio del XIV sec. (dopo il 1260) ma che rappresenta la tradizione liturgica francescana primitiva. Contiene i canti (testo e musica) dell’Ufficio liturgico per l’intero anno, inclusa la festa per Antonio da Padova nella sua giusta posizione e un Ufficio per il Corpus Christi aggiunto da altra mano (f. 157r-159v). (lac)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 6
Pergamena · 220 ff. · 36 x 28 cm · Friburgo, convento dei francescani · 1488
Antiphonarium
Antifonario dal convento dei francescani di Friburgo, datato 1488 come si legge nel colophon a c. 241v. Sono presenti delle drôleries nei margini o nelle iniziali. Contiene una miniatura (c. 14v Nascita di Cristo) e delle belle iniziali (fiori, frutta, zucchine) attribuite al Miniatore del breviario di Jost von Silenen. (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 9
Pergamena · 247 ff. · 31-31.5 x 23 cm · Friburgo, convento dei francescani · intorno al 1300
Graduale
Graduale dal convento dei francescani di Friburgo, secondo quanto si ricava dalla nota di possesso sulla carta di guardia era ancora in uso nel XVI-XVII secolo. Legatura del XVI secolo. Scritto in minuscola gotica intorno al 1300. L'inizio delle feste più importanti viene sottolineato da grandi iniziali, a volte con delle miniature (per es. c. 128v Ascensione, c. 132v miracolo della Pentecoste). (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 10
Pergamena · 212 + 17 ff. · 31-31.5 x 21.5 cm · Hauterive · intorno al 1200
Antiphonarium Diurnum et Hymnarium Cisterciensia
Realizzato in una pergamena di un certo spessore, piuttosto sporca. Rilegatura del XVII-XVIII secolo con assi in legno rivestiti in pelle nera con impressioni a secco, con 5 borchie in ottone sia sul piatto anteriore che posteriore (1 borchia mancante sul retro). Due frammenti di fibbie. Particolarità paleografiche e di contenuto indicano che il volume è stato prodotto a Hauterive. (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 11
Carta · 234 ff. · 31.5 x 22 cm · Avignon · 1469
Petrus de Aquila, Quaestiones in quattuor libros sententiarum
Jean Joly (guardiano del convento francescano di Friburgo negli anni 1467-1469, 1472-1478, 1481-1510) trascrisse questa copia delle Quaestiones in quattuor libros sententiarum di Pietro dell’Aquila, teologo francescano italiano che tenne lezioni a Parigi negli anni intorno al 1330. Il suo commento alle Sentenze di Pietro Lombardo gli valse il soprannome di «Scotellus» per la sua divulgativa presentazione della dottrina di Giovanni Duns Scoto (morto nel 1308). La legatura del volume del XV secolo, originariamente catenato, è stata restaurata da Carole Jeanneret nel 2022. (cam)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 15
Carta · 352 ff. · 30 x 21.5 cm · Friburgo i. Ue. · 1478
Henricus de Isny, Veritates questionum ex opere Bonaventurae super librum sententiarum; Veritates theologiae Bonaventurae
Estratti dal commento di Bonaventura alle Sentenze di Pietro Lombardo, redatto dal francescano Heinrich von Isny (vescovo di Basilea, 1275-1286). Nota di possesso a c. 1r (Johannes Joly). Colofoni c. 336vb (frater Henricus), c. 337ra (Antonius de Maasmünster, copista, 1478), c. 352ra (Johannes Joly, copista, 1478). Originariamente catenato con una legatura in pelle del XV secolo. (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 17
Carta · 2 + 828 pp. · 29.1 x 21.2 cm · sec. XV (parte principale: 1a-738b: 1462) / intorno al 1485 / 1462
“Freiburger Perikopen”
Principale manoscritto delle “Freiburger Perikopen”. In lingua tedesca, con passaggi tratti dalle Scritture per la messa in tedesco, glosse e testi addizionali per la domenica e altri importanti giorni di festa. (pal)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 20
Pergamena e carta · 141 ff. · 22.5 x 30 cm · 1380–1389
Petrus de Candia, Commento alle Sentenze
Commento alle Sentenze di Petrus de Candia; nella carta di guardia posteriore nota di possesso di Friedrich von Amberg (†1432) il quale, quale erudito predicatore e guardiano, organizzò la prima biblioteca del convento dei francescani di Friburgo. Foliazione, richiami, titoli correnti, note marginali e indice sono di mano dell'Amberg; sono inoltre presenti note marginali di altra mano. (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 24
Carta · 158 ff. · 29 x 20 cm · Friburgo i. Ue. · 1383
Bertrandus de Turre, Sermones epistolarum dominicalium
Prediche del francescano Bertrandus de Turre (Sermones epistolarum dominicalium), di proprietà di Friedrich von Amberg (guardiano a Friburgo, † 1432). Nel 1393 incaricò uno scriba professionista di copiare le prediche (f. 134r-v, sul prezzo vedi f. 153r) e di aggiungere un indice del contenuto (ff. 147-153). La coperta con assi di legno e catena del sec. XIV è stata restaurata da padre Otho Raymann prima del 2007. (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 25
Carta · 173 ff. · 28 x 20.5 cm · 1455
Johannes Herolt OP: De eruditione Christifidelium; Fabula moralizata
Il cod. 25, un manoscritto cartaceo della metà del sec. XV, è costituito da due unità codicologiche. La prima contiene una copia mediocre (e una scelta) dell’opera più importante e prima produzione del domenicano Johannes Herolt, detto Discipulus (morto nel 1468): il De eruditione Christifidelium. La seconda unità di testo è stata scritta nel 1455 dal copista Franciscus de Gallandia di Yvonand. E’ conosciuta sotto il nome di Fabulae moralizatae e si tratta di 122 fiabe in latino che risalgono a numerose fonti e sono rappresentate sotto forma di dialogo. Quali compilatori vengono indicati Magnus de Mayneriis (morto nel 1376) e Nicolaus Pergamenus. In occasione della prima stampa (1480) le Fabulae moralizatae assunsero il titolo di Dialogus creaturarum optime moralizatus. (jor)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 26
Carta · 237 ff. · 28.9 x 20.6 cm · intorno al 1370-1410
Raccolta di testi a carattere filosofico-teologico
Raccolta di testi a carattere filosofico-teologico, scritta da diverse mani. Contiene, in cinque unità codicologiche cartacee, undici trattati di autori vari del sec. XIV, tra i quali sei esemplari unici. I testi sono stati scritti intorno al 1370-1410 e sono stati più volte riordinati prima che il codice, probabilmente all’inizio del sec. XV, venisse rilegato a Friburgo nell’attuale sequenza. Uno dei copisti, nel contempo proprietario e redattore, fu Friedrich von Amberg (intorno al 1350/60-1432), che visse negli anni 1393-1432 nel convento dei francescani a Friburgo, dove ricoprì per due volte la carica di guardiano. Friedrich dovrebbe aver copiato, o acquistato, questi testi in massima parte nel corso dei suoi soggiorni di studio a Straburgo, Parigi e Avignone. (per)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 28
Carta · 157 ff. · 28.5 x 21 cm · intorno al 1400
Marsilius de Padua: Defensor pacis
Il cod. 28 contiene una copia del Defensor pacis, un trattato sulla teoria dello stato che Marsilio da Padova dedicò nel 1324 all’imperatore Ludovico di Baviera. Friedrich von Amberg (intorno al 1350-1432) si procurò verso la fine del sec. XIV una copia scritta poco accuratamente dal gruppo di testi di origine tedesca che contiene la redazione più antica del testo di Marsilio. Questa versione del testo, su carta proveniente dall’area della Germania centrale, con filigrane databili all’ultimo decennio del sec. XIV, venne corretta da Amberg, corredata di glosse marginali ed infine fatta rilegare. (jor)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 44
Carta · 192 ff. · 15 x 22 cm · riunito in un codice prima del 1432
Sermoni
Manoscritto composito contenente una raccolta di materiali sulle prediche scritto da diverse mani in corsivo. Eventualmente compilato da Friedrich von Amberg (guardiano del convento francescano di Friburgo nel 1409 e 1414). Di sua mano i richiami e la Tabula de tempore e de sanctis. (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 50
Carta · 233 ff. · 22-22.5 x 15 cm · Friburgo ? · terzo quarto del XIV sec.
Sermones dominicales (Homiliae)
Questa raccolta anonima di sermoni con omelie, prevalentemente di orientamento neoplatonico, risale al terzo quarto del XIV secolo e fu forse copiata a Friburgo. Oltre a un indice tematico all'inizio del volume, contiene 18 omelie per il periodo dall'Avvento alla Quinquagesima, 34 omelie dalla Pasqua alla 23ª domenica dopo Pentecoste e singoli sermoni per le domeniche di Quaresima. I fogli di guardia sono frammenti di un manoscritto ebraico in semicorsiva ashkenazita del XIII secolo. Non restaurato; già volume catenato rivestito in pelle di colore rosso lampone. (cam)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 51
Carta · A + XII + 167 + B ff. · 22 x 14.7 cm · Strasburgo · 1364
Manoscritto miscellaneo contenente delle Quaestiones morales pulcrae et modernae
Il manoscritto miscellaneo venne compilato da Konrad von Sulzbach nel 1364 a Strasburgo dove si trovava come studente. Dopo la perdita della prima parte della raccolta, contenente il commento di Gregorio di Rimini OESA, fu rilegato nell'ultimo decennio del XIV secolo a Friburgo i.Ue. con 37 Quaestiones determinatae (f. 1r-110v) con altre questioni (110v-119v e 153v-167r) e con il riassunto delle Sentenze di Johannes de Fonte (f. 120r-153r). Le 37 Quaestiones, nelle quali si osserva l'influsso della scuola francescana inglese, si trovano solo in questo manoscritto. (flu)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 60
Carta · 262 ff. · 21.5 x 14.5 cm · Monaco (?) e Friburgo i. Ue. · prima del 1419
Manoscritto miscellaneo a contenuto francescano
Questo manoscritto miscellaneo, utilizzato assiduamente da Friedrich von Amberg, contiene nella prima parte (f. 1r-100v) materiali sulla storia dell'ordine religioso. Nella seconda, probabilmente la parte più importante (f. 109r-165v), contiene dei trattati, questioni e discussioni riguardanti il periodo dei contrasti tra papa Giovanni XII e Ludvig di Baviera, allora residente a Monaco, e gli spirituali francescani che vi erano allora fuggiti. Molti di questi scritti sono trasmessi unicamente in questo manoscritto, e tra questi un trattato sulla Visio beatifica del 1332-1333 (f. 127v-153r) il quale, secondo Annelise Maier, può essere attribuito a Wilhelm Ockham, ed uno scritto polemico (f. 153r-160r) nel quale Ludwig viene messo in guardia dallo stipulare troppo affrettatamente la pace con il papa residente ad Avignone. (flu)
Il cod. 62 è un manoscritto miscellaneo databile intorno al 1400 tipico per l’utilizzo in un convento francescano. Contiene materiali per prediche da autori conosciuti e sconosciuti, sotto forma di prediche intere, estratti tematici ed exempla. E’ costituito da 15 unità codicologiche. Friedrich von Amberg (intorno al 1350-1432) ha costituito la raccolta, l’ha corredata di un indice e l’ha fatta rilegare a Friburgo in Ue. La parte di più valore della miscellanea è costituita dalle 16 prediche sulla penitenza del santo domenicano Vincenzo Ferrer (1350-1419), che predicò dal 9 al 21 marzo 1404 a Friburgo, Murten Payerne, Avenches ed Estavayer. Fridrich von Amberg le ha trascritte ed inserite nella miscellanea quale sesta unità codicologica (f. 45r-97v). (jor)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 63
Carta · 179 ff. · 21.5 x 14.5 cm · ultimo terzo del XIV secolo
Ricardus de Mediavilla; monaco di Heilsbronn; Iohannes de Burgundia; Sermones
Una etichetta posteriore descrive il contenuto: Sermones de beata virgine super Missus est. Item tabula, in qua continentur 7 virtutes e da mano successiva Tractatus contra pestem et tractatus super Egredietur virga. Il primo testo (1r-48r) offre una spiegazione dell'Ave Maria in 14 prediche. Frederich von Amberg ha annotato il Tractatus bonus de VI nominibus corporis Christi del monaco cistercense di Heilbronn (67r-97v). Seguono la copia di un trattato sulla peste (100r-105r), la postilla sul Venerdì Santo del domenicano Antonio Azaro Parmense (105v-123r) e altri testi che probabilmente interessarono Amberg come materiale per le prediche. (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 66
Carta · 102 ff. · 21.5 x 14.5 cm · Friburgo in Br. · 1384
Fritsche Closener, Vocabolario tedesco-latino e latino-tedesco
Vocabolario tedesco-latino e latino-tedesco del clerico di Strasburgo Fritsche Closener, che nel 1384 Friedrich von Amberg (guardiano a Friburgo, † 1432) fece trascrivere dal copista Gregorius (colophon f. 101v). Importante dizionario alfabetico con brevi traduzioni di parole, con aggiunte e supplementi di Friedrich von Amberg. La coperta con assi di legno e catena del XIV-XV secolo è stata completamente restaurata nel 1998 da padre Otho Raymann (per la rilegatura originale si veda il Ms. 139). Le parti del manoscritto originariamente slegate (f. B, ff. I-XX) sono ora saldamente rilegate. (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 82
Carta · 202 ff. · 20.5-21-5 x 14-15 cm · XIV secolo
Exempla; Gesta romanorum; Robertus Holcot; Hugo de Folieto; Nicolaus de Hanapis
Il manoscritto composito fu riunito da Friedrich von Amberg (guardiano a Friburgo, † 1432) a partire da varie compilazioni precedenti e frammenti di testi. Il volume è diviso in otto parti e contiene un'ampia raccolta di exempla (parte 1), nonché estratti dalle Gesta Romanorum (parti 3, 4, 5 e 6) e dal De cognicione sui di Hélinand di Froidmont (parte 2), dalle Moralitates di Robert Holcot (parte 6), dal De avibus di Ugo de Fouilloy (parte 7) e dal Liber de exemplis Sacrae scripturae di Nicolaus de Hanapis (parte 8). Il folio di guardia e la controguardia posteriori sono costituiti dalla gran parte di un documento friburghese. La legatura del volume, originariamente catenato, e rivestita di pelle bianca, è stata restaurata da Carole Jeanneret nel 2021. (cam)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 106
Pergamena e carta · 219 ff. · 17-19 x 11.5-15 cm · Friburgo · 1337 (?), fine del XIII sec. - inizio del XIV sec.
Declarationes papales; Bonaventura; Constitutiones generales et provinciales OFM; Acta et definitiones
Questo manoscritto composito in dodici parti, realizzato tra la fine del XIII secolo e l'inizio del XV secolo, era di proprietà di Jean Joly (guardiano del convento francescano di Friburgo negli anni 1467-1469, 1472-1478, 1481-1510). La prima parte del manoscritto, una bolla di papa Benedetto XII, è datata 20 giugno 1337. Il volume contiene essenzialmente bolle e costituzioni papali, nonché statuti dell'Ordine francescano e regolamenti delle singole province dell'Ordine. Copertina in legno ricoperta di pelle marrone scuro, in origine catenato. (cam)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 107
Pergamena e carta · 75 ff. · 19-19.5 x 14-14.5 cm · secondo terzo del XIV sec.
Sermones; Rudolfus de Biberaco
L'etichetta sul piatto posteriore menziona i tre titoli originali: Tractatus de septem donis spiritus sancti. Sermones super Cantica. Itinera eternitatis fratris Rudolfi de Bibraco. Lo scriba Bernoldus appone il suo nome a c. 70r (probabilmente seconda metà del XIV secolo). In questo volume sono conservati: l'indice alfabetico dei soggetti per il De septem donis (f. 1r-3v), l'indice per l'Itinera eternitatis (20r-24r), il testo dell'Itinera stesso (f. 29r-70r) e alcune prediche aggiuntive. Sono andati perduti i testi De septem donis e Sermones super Cantica. Gli indici dei soggetti sono stati redatti con le relative istruzioni per l'uso da Friedrich von Amberg, che ha intensamente corretto e annotato il testo dell'Itinera eternitatis. Amberg ha fatto rilegare i testi a Friburgo/Svizzera. (zim)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 117 I
Pergamena · 1 + 242 + 29 ff. · 18.5 x 13.5 cm · Fribourg · testo intorno al 1300 / Tabulae 1403
Bertoldo di Ratisbona, Sermoni
Primo di una collezione in due volumi di sermoni latini del francescano Bertoldo di Regensburg. Codice trascritto dall’originale di Bertoldo. Lungo tutto il manoscritto sono distribuite delle note marginali di Federico di Amberg. (kwa)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 117 II
Pergamena e carta · 1 + 262 + 29 ff. · 18.5 x 13.5 cm · Fribourg · testo intorno al 1300 / Tabulae 1403
Bertoldo di Ratisbona, Sermoni
Secondo di una collezione in due volumi di sermoni latini del francescano Bertoldo di Regensburg. Codice trascritto dall’originale di Bertoldo. Lungo tutto il manoscritto sono distribuite delle note marginali di Federico di Amberg. (kwa)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 137
Carta · 331 ff. · 13.5-14.5 x 10-10.5 cm · Friburgo (?); Strasburgo · 1416, 1446 e metà del XV sec.
Exercitamenta; Sermones; Moralia; Aristotelica
Il manoscritto miscellaneo è composto da quattro parti, la più antica delle quali è datata 1416 (parte 2). Contiene prediche e altri brevi testi relativi alla cura pastorale. Le parti 3 e 4 appartenevano originariamente al monaco di Strasburgo Johannes Rüeffel, che le scrisse durante i suoi studi in Inghilterra e nel 1446 nella sua città natale. Essi comprendono una introduzione alla filosofia scolastica e alle quaestiones. La prima parte con esercizi di traduzione dal francese al latino e altri testi scolastici ha avuto origine probabilmente intorno alla metà del XV secolo nella zona di Friburgo (Svizzera). Il volume è stato probabilmente assemblato dal guardiano del convento francescano di Friburgo, Jean Joly. (fue)
Fribourg/Freiburg, Couvent des Cordeliers/Franziskanerkloster, Ms. 139
Pergamena · 115 ff. · 14.5 x 11 cm · prima del 1432
Raccolta di prediche anonime
Raccolta di prediche anonime (Quadragesima) degli inizi del XIV sec. contenente 96 prediche. La numerazione dei fogli di Friedrich von Amberg (guardiano a Friburgo, † 1432) indica che il manoscritto è incompleto. Richiami di Friedrich von Amberg, nota di possesso al f. 115v. Tipico volume rilegato in pelle bianca dal laboratorio francescano; volume catenato non restaurato (confronta Ms. 66). (zim)
Pergamena · 216 + I ff. · 42.7 x 31 cm · Parigi · ca. 1400-1450, poi XVI-XVII secolo
Guyart des Moulins, Bible Historiale
La Bible Historiale è la Bibbia tradotta in francese ed in prosa da Guyart des Moulins alla fine del XIII sec. Presentata sotto forma di una Storia santa, sposa la Vulgata di Gerolamo e la Historia Scholastica di Pietro Comestore. Fu rapidamente completata con il secondo tomo della Bible du XIIIe siècle (Bibbia del XIII secolo). Largamente diffusa nei secoli XIV e XV, attualmente ne sono recensiti 144 esemplari completi o frammentari. (hoc)
Pergamena · I + 214 ff. · 42.7 x 31 cm · Parigi · ca. 1400-1450, poi XVI-XVII secolo
Guyart des Moulins, Bible Historiale
La Bible Historiale è la Bibbia tradotta in francese ed in prosa da Guyart des Moulins alla fine del XIII sec. Presentata sotto forma di una Storia santa, sposa la Vulgata di Gerolamo e la Historia Scholastica di Pietro Comestore. Fu rapidamente completata con il secondo tomo della Bible du XIIIe siècle (Bibbia del XIII secolo). Largamente diffusa nei secoli XIV e XV, attualmente ne sono recensiti 144 esemplari completi o frammentari. (hoc)
Pergamena · (I-III) + 474 + (IV-V) ff. · 39 x 29 cm · ca. 1330
Guyart des Moulins, Bible Historiale
La Bible Historiale è la bibbia tradotta in francese e in prosa da Guyart des Moulins alla fine del XIII secolo. Presentata sotto forma di una Storia santa, essa sposa la Vulgata di Gerolamo e la Historia Scholastica di Pietro Comestore. Fu rapidamente completata dal secondo tomo della Bible du XIIIe siècle . Largamente diffusa nei secoli XIV e XV, attualmente se ne conoscono 144 esemplari completi o frammentari. (hoc)
La Biblioteca di Ginevra conserva un terzo esemplare in due volumi della Bible Historiale di Guyart des Moulins (oltre ai mss. fr. 1/1-2 e ms. fr. 2). Nonostante le pitture grossolane, questa copia più tarda è notevole per la sua provenienza. Copiata da Jean Bagnel su richiesta di Hugonin Dupont, commerciante e cittadino ginevrino, entrò nella Biblioteca di Ginevra nel 1603. (hoc)
La Biblioteca di Ginevra conserva un terzo esemplare in due volumi della Bible Historiale di Guyart des Moulins (oltre ai mss. fr. 1/1-2 e ms. fr. 2). Nonostante le pitture grossolane, questa copia più tarda è notevole per la sua provenienza. Copiata da Jean Bagnel su richiesta di Hugonin Dupont, commerciante e cittadino ginevrino, entrò nella Biblioteca di Ginevra nel 1603. (hoc)
Pergamena · 182 ff. · 27.8 x 20.5 cm · intorno al 1460
François Ximenes, Livre des anges (El Llibre dels àngels)
In quest'opera, composta alla fine del sec. XIV a Valenzia, l'autore descrive l'universo angelico ispirandosi al De triplici gerarchia di Dionigi Areopagita. Largamente diffuso nella seconda metà del sec. XV, il testo è tradotto in francese e venne stampato per la prima volta a Ginevra nel 1478. Miniato dal Maestro del Boccaccio di Ginevra, il Ms. fr. 5 presenta lo stemma di Jeanne de Laval, seconda moglie del re Renato d'Anjou. (hoc)
Pergamena · 217 ff. · 27 x 19 cm · Ginevra (?) · 1417
Enrico Susone, Horloge de Sapience
Nel 1389, Jean de Souabe, frate francescano, tradusse in francese l’Horologium sapientiae di Enrico Susone, mistico della Renania (1295-1366). In questo trattato sulla morale, la Sapienza dialoga con un discepolo a proposito del cammino spirituale da seguire ispirandosi alla passione di Cristo, e lo invita a meditare sul trascorrere del tempo. Sono stati repertoriati più di cinquanta esemplari. Il manoscritto conservato alla biblioteca di Ginevra, datato 1417, fu probabilmente scritto nella città vescovile. (hoc)
Pergamena · 491 ff. · 36.5 x 26.5 cm · France · ca. 1402
Jacopo da Varagine, Légende dorée (Legenda aurea), traduzione di Jean de Vignay; Jean Golein, Fêtes nouvelles [seguite da] Du Saint Voult de Lucques
La Legenda aurea è una delle opere più copiate di tutto l'Occidente medievale. Presentata sotto forma di brevi testi, mescola le feste del temporale e del santorale celebrate nel corso dell'anno, seguendo l'ordine del calendario liturgico. Largamente diffusa non solo in latino ma anche nelle lingue volgari, essa ha conosiuto molteplici usi quale strumento di predicazione e fonte di edificazione morale attrivarso la lettura laica o religiosa. (hoc)
Pergamena · 375 ff. · 35.5 x 28 cm · intorno al 1480
Jean Mansel, La fleur des histoires
Questa storia universale, una delle più ampie del Medioevo, è un compendio di storie bibliche e profane. Databile al terzo quarto del XV secolo, decorato da un artista fiammingo di grande fama, Guillaume Vrelant, questo manoscritto presenta delle miniature di alta qualità. (hoc)
Pergamena · 241 ff. · 35 x 25.5 cm · Lione · ca. 1457-1482
Jean de Courcy, La Bouquechardière
Jean de Courcy scrisse tra il 1416 ed il 1422 una cronaca intitolata la Bouquechardière dal nome del suo feudo. La cronaca, che comprende sei libri, è una compilazione di racconti mitologici, biblici e leggendari. Il primo volume contiene i primi 3 libri, cioè la storia della Grecia, di Troia e dei Troiani sfuggiti alla distruzione della loro città. Il manoscritto di Ginevra è stato prodotto nell'atelier lionese detto di Guillaume Lambert. Presenta dei magnifici frontespizi miniati all'inizio di ognuno dei libri che costituiscono l'opera. (hoc)
Pergamena · 228 ff. · 35 x 25.5 cm · Lione · ca. 1457-1482
Jean de Courcy, La Bouquechardière
Jean de Courcy scrisse tra il 1416 ed il 1422 una cronaca intitolata la Bouquechardière dal nome del suo feudo. La cronaca, che comprende sei libri, è una compilazione di racconti mitologici, biblici e leggendari. Il secondo volume contiene gli ultimi 3 libri, cioè la storia degli Assiri, dei Macedoni e Alessandro, e dei Maccabei. Il manoscritto di Ginevra è stato prodotto nell'atelier lionese detto di Guillaume Lambert. Presenta dei magnifici frontespizi miniati all'inizio di ognuno dei libri che costituiscono l'opera. (hoc)
Pergamena · III + 252 + III ff. · 34 x 25 cm · Parigi · prima metà del XV sec.
Histoire ancienne jusqu’à César
Questa compilazione storica in francese, i cui racconti vanno dalla Genesi a Giulio Cesare, ha conosciuto un grande successo nel Medioevo. La prima redazione risale al XIII secolo. Questa copia incompleta si conclude con il trionfale ritorno a Roma di Pompeo. Prodotto a Parigi, il manoscritto presenta 34 miniature dipinte in grisaille. (hoc)
Pergamena · I + 201 + I ff. · 20.1 x 28.1 cm · Francia · tra il 1512 e il 1524 (più probabilmente tra 1512 e 1513)
Jean Lemaire de Belges, Destruction de Troye (Illustrations de Gaule et singularitez de Troye, libro II)
Questo manoscritto dell’inizio del XVI secolo contiene il secondo libro delle Illustrations de Gaule et singularitez de Troye di Jean Lemaire de Belges (1473-1524), seguito dai XXIV coupletz de la valitude et convalescence de la royne trescrestienne e dal virelai «Espritz haultains». Si tratta dell’unico manoscritto conosciuto che contiene questi tre testi. Reca la firma autografa di Lemaire de Belges (c. 199v). (des)
Pergamena · III + 165 ff. · 36 x 25.5 cm · fine del XV sec.
Vasco da Lucena, Traitté des faiz et haultes prouesses de Cyrus
Su richiesta di Carlo il Temerario, Vasco da Lucena tradusse nel 1470, con il titolo «Traitté des faiz et haultes prouesses de Cyrus», la Ciropedia di Senofonte secondo la versione latina di Poggio (Institutio Cyri, 1445). Miniato dal «Maitre des prières de 1500», il manoscritto presenta sette miniature nelle quali si racconta la storia di Ciro, che ispirò il duca di Borgogna nelle sue azioni politiche e militari. (hoc)
Pergamena · I-II + 263 ff. · 39 x 28 cm · Bruges · ca. 1475-1500
Quintus Curtius Rufus, Faits et gestes d’Alexandre
Vasco da Lucena ha tradotto in francese l'Histoire d'Alexandre di Quinto Curzio Rufo su richiesta di Isabella del Portogallo, moglie di Filippo il Buono, duca di Borgogna. Egli completò il testo lacunoso dello scrittore romano appoggiandosi soprattutto ai testi di Plutarco e di Giustino. Terminato nel 1468, questa traduzione, che presenta un Alessandro conquistatore, spogliato delle leggende ereditate dalla letteratura cortese, è dedicato al figlio di Isabella, Carlo il Temerario. L'esemplare conservato presso la biblioteca di Ginevra è stato miniato da un artista fiammingo, il Maître d'Edouard IV, attivo a Bruges alla fine del XV secolo, e da una seconda mano non meglio identificata. (hoc)
Pergamena · (I-II) + 450 + (III-IV) ff. · 45.5 x 32 cm · Francia (Parigi) · inizio del sec. XV
"Histoire romaine" di Tito Livio tradotta in francese da Pierre Bersuire
Su richiesta di Jean II di Francia, il domenicano Pierre Bersuire (Petrus Bercorius) iniziò tra il 1354 e il 1356 la traduzione delle tre decadi (I, III e IV) allora conosciute dell’Ab Urbe condita di Tito Livio. Questa storia di Roma si estende dalla fondazione della città fino alla lotta dei Romani contro i Celtiberi. L’esemplare conservato alla biblioteca di Ginevra data dell’inizio del sec. XV e reca l’ex-libris del duca di Berry. E’ stato dipinto dal «Maître des Cleres femmes» di Jean de Berry e da artisti attivi nella maniera del «Maître du duc de Bedford». (hoc)
Pergamena · II + 528 + II ff. · 30.5-31 x 20-20.5 cm · Parigi · intorno al 1475
Le Mignon
Il Mignon è una raccolta di diversi racconti storici e di testi morali o filosofici. Henri Romain è l’autore del riassunto delle tre Decadi di Tito Livio e del Compendium historial, una raccolta di storie antiche. Laurent de Premierfait è il traduttore del De la vieillesse di Cicerone e infine Jean Courtecuisse è il traduttore del Des quatres vertus cardinales di Seneca. Prodotto dall’atelier di Maître François, questo manoscritto presenta sette bei frontespizi miniati. (hoc)
Pergamena · 244 ff. · 33.5 x 23.5 cm · Rouen · intorno al 1470
Les faits des Romains
Quest’opera, anche conosciuta col titolo “Livre de Jules César”, è una raccolta di testi di Giulio Cesare, Sallustio, Svetonio e Lucano, composta negli anni 1211-1214. Il suo autore, rimasto sconosciuto, intendeva raccontare la storia dei primi dodici imperatori romani, ma terminò la sua impresa alla fine della narrazione della vita di Giulio Cesare. L’esemplare ginevrino è stato miniato da varie mani di cui la principale, attribuita al “Maître de l’échevinage de Rouen”, ha dipinto il frontespizio. Reca le armi di Louis bastardo di Borbone, figlio illegittimo di Carlo I di Borbone. (hoc)
Pergamena · II + 203 ff. · 27.5 x 17.5 cm · ca. 1483-1503
Noël de Fribois, Abrégé des chroniques de France, seguito da due continuazioni; Giovanni di Candida, Mémoire sur les rois de Sicile; Estratti da diverse cronache e racconti
Notaio, segretario, poi consigliere del re Carlo VII, Noël de Fribois compose il suo Abrégé des chroniques de France che presentò al re nel giugno 1459. Inizia la sua cronaca con l'assedio di Troia per concluderla con il 1383. L’esemplare ginevrino presenta due continuazioni anonime relative ai regni di Carlo VII e di Luigi XI. 27 scene miniate decorano questa prima parte del manoscritto. Il testo prosegue con il Mémoire sur les rois de Sicile di Giovanni di Candida, tradotto in francese da Charles Guillart, e infine varie cronache, racconti e altri scritti aggiunti nel XVI secolo. (hoc)
Pergamena · I + 248 + II ff. · 41 x 30 cm · ca. 1460-1465
Guglielmo di Tiro, Storia delle crociate, tradotta in francese, con continuazione anonima fino all'anno 1229
Questa storia delle crociate è una traduzione, nel dialetto delle Fiandre francesi, dell’opera Historia rerum in partibus transmarinis gestarum di Guglielmo di Tiro. Questo manoscritto è stato miniato da uno dei più grandi miniatori del XV secolo, Simone Marmion. (hoc)
Pergamena · (I-III) + 200 + (IV-VI) ff. · 39 x 29 cm · Rouen · ca. 1450-1480
Brunetto Latini, il 'Trésor'
Scrivano e notaio fiorentino, Brunetto Latini prese la via dell'esilio nel 1260 dopo la sconfitta dei Guelfi nella battaglia di Montaperti. Stabilitosi in Francia fino al 1266, vi redasse il Trésor,un'enciclopedia in prosa, in francese, largamente diffusa fino alla fine del XV secolo. Il miniatore che ha illustrato l'esemplare conservato presso la Biblioteca di Ginevra è conosciuto con il nome convenzionale di "Master of the Geneva Latini" o anche come "Maître de l'échevinage de Rouen". Adorno in origine di quattro frontespizi, il manoscritto ne presenta ora solo due, uno dei quali con la famosa raffigurazione di un mercato urbano medievale. (hoc)
Pergamena · I + 99 ff. · 29 x 20.5 cm · Francia del nord · terzo quarto del XV sec.
Frate Lorenzo de’ Predicatori, Somme le roi
Su richiesta del re Filippo III il Temerario, il frate domenicano Lorenzo scrisse un libro di istruzione religiosa per laici. Nel terzo e quarto trattato (cc. 6r-33r) si ispirò al Miroir du monde compilando due trattati di quest'opera composta nel XIII secolo e ampiamente diffusa nel regno. Il quinto trattato sulle virtù (cc. 33r-99r) è l'unica parte originale di Frate Lorenzo. Il miniatore che ha dipinto le 8 miniature non è identificato ma probabilmente ha lavorato nel nord della Francia. (hoc)
Pergamena · II + 96 ff. · 29.5 x 21 cm · Parigi · ca. 1470
Jacques Legrand, Livre de bonnes meurs
Dedicato a Jean, duca di Berry, il Livre de bonnes meurs si ispira al Sophilogium, dello stesso autore. Si tratta essenzialmente di un'opera morale e religiosa. Come parte degli «specchi dei principi», evoca le virtù e le qualità morali che un principe ideale dovrebbe possedere. Il manoscritto di Ginevra presenta la prima redazione, datata 1404. Miniata dal Maître du Froissart de Philippe de Commynes, presenta un'unica miniatura che fa da frontespizio. (hoc)
Pergamena · 260 ff. · 26.5 x 19 cm · Parigi · ca. 1412-1415
Pierre le Fruitier detto Salmon, Traictés de Pierre Salemon a Charles VI roy de France [Dialogues, seconda redazione]
Pierre le Fruitier, detto Salmon, segretario di Carlo VI e agente di influenza presso il duca di Borgogna, Giovanni senza Paura, scrisse nel 1409 un testo composito che costituisce nello stesso tempo un manuale di virtù ad uso del principe, un racconto epistolare e un'autobiografia. Salmon vi espone le qualità necessarie al suo sovrano per governare nel migliore di modi (vedi Paris, BnF, fr. 23279). In seguito al suo ritiro dalla corte nel 1411 ed al cambiamento della politica reale nei confronti di Giovanni senza Paura, egli ne preparò una seconda redazione qualche anno più tardi, verso il 1412-1415, oggi conservata a Ginevra. Con la sua scena raffigurante Carlo VI allungato sopra un letto di color blu scuro cosparso di fiordalisi, in discussione con il suo segretario, questo manoscritto rappresenta uno dei fiori all'occhiello della Biblioteca di Ginevra. (hoc)
Pergamena · I + 92 + I ff. · 30 x 21.5 cm · Bruges (L’enseignement de vraie noblesse) · 1464, poco dopo il 1464 e intorno al 1490
L’enseignement de vraie noblesse, Chronique d’Ecosse e due brevi testi
Proveniente dalla collezione di Alexandre Petau, questo manoscritto composito riunisce quattro testi assemblati in data sconosciuta. Il primo, datato 1464, e il più lungo dei quattro (cc. 2r-81r), è l’Enseignement de vraie noblesse, ed è attribuito a Hugues de Lannoy, membro dell'Ordine del Toson d'Oro, che offre con questo testo uno specchio dei principi che potrebbe interessare l'entourage ducale borgognone. Si tratta della sola parte di questo manoscritto che è illustrata da un’unica grande miniatura (c. 3r), realizzata dall'assistente principale del miniatore di Bruges Guillaume Vrelant, noto con il nome convenzionale di Maître de la Vraie Cronicque descoce. A questo testo fa seguito la Chronique d’Ecosse (cc. 82r-90v) che racconta la storia della Scozia dalle origini al 1463, un testo su «Le droit que le roy Charles VIIIme pretend ou royaulme de Naples» (c. 91r) e, infine, la vita di sant'Elena in latino (cc. 91v-93r). (rou)
Pergamena · II + 188 + II ff. · 33.5 x 24.5 cm · 1536
Jehan Thenaud, Introduzione alla Cabala, dedicata al re Francesco I
Questo manoscritto su pergamena, in scrittura corsiva, è un’esposizione del testo mistico della cabala. È illustrato con numerose figure allegoriche, cosmologiche e liturgiche dipinte con colori vivi e contrastati. (hoc)
Pergamena · I + 165 + I ff. · 41 x 28.5 cm · fine del sec. XV
Livres du roy Modus et de la royne Ratio
Quest'opera contiene due trattati: il Livre des deduis, un manuale di caccia e il Songe de Pestilence, un racconto allegorico che riporta il combattimento delle Virtù e dei Vizi. L'esemplare ginevrino è attribuito al miniatore conosciuto con il nome di Maestro di Robert Gaguin. (hoc)
Pergamena · (I-II) + 104 + (III-IV) ff. · 37.5 x 26 cm · ca. 1485
Gastone Febo, "Le livre de la chasse"
Gastone Febo scrisse alla fine degli anni Ottanta del XIV secolo un trattato sulla caccia, in francese ed in prosa, conosciuto sotto il nome di Le livre de la chasse. Questo trattato presenta i diversi metodi per la caccia e la cattura della selvaggina. Gastone Febo dedicò la sua opera al duca di Borgogna, Filippo l’Ardito, celebre per la sua passione per la caccia. Fino ad oggi sono recensiti 44 manoscritti medievali contenenti quest’opera. (hoc)
Pergamena · 272 ff. · 37.5 x 26.5 cm · Bruges · ca. 1485-1490
Federico II Hohenstaufen, Livre de l'art de chasser au moyen des oiseaux
Federico II Hoehnstaufen scrisse intorno al 1240 un trattato sulla falconeria in latino (De arte venandi cum avibus) per iniziare il figlio Manfredi alla caccia agli uccelli. Composto in sei libri, questo trattato fu oggetto di una seconda redazione da parte di Manfredi che rimaneggiò solo i primi due libri. Fu tradotto in francese all'inizio del XIV secolo sulla base di un manoscritto oggi conservato alla Biblioteca Vaticana e che contiene sia le aggiunte di Manfredi che i soli primi due libri. La versione francese si conserva in quattro manoscritti di cui quello di Ginevra è decorato dal "Maître Brugeois de 1482" e dai suoi collaboratori. (hoc)
Carta · 314 ff. · 34.5 x 24 cm · fine del XVI sec.
Philippe Prevost, Le Mars, c'est-a-dire de la militie, discipline et art de la guerre
Philippe Prevost, signore di Plessis-Sohier-lez-Tours, consigliere e maggiordomo del re Enrico IV, è l'autore e copista di questo testo d'arte militare, introdotto da una dedica al re Enrico IV (1591), epistola allo stesso monarca, e accompagnato da diversi sonetti, nonché da un breve trattato sulla fortificazione. Manoscritto autografo, contiene anche un breve testo a stampa di Philippe Prevost, Himne de la guerre et de la paix, pubblicato a Tours nel 1590. Alcuni disegni, probabilmente derivati da incisioni, oltre a piani di battaglia, illustrano il testo di Le Mars, che non fu mai pubblicato, anche se sembra essere stato preparato a questo scopo, come dimostrano le numerose cancellature, aggiunte e osservazioni. (rou)
Pergamena · III + 396 + II ff. · 42 x 29.6 cm · Francia, Parigi · 1380-1389
Ovide moralisé
L’Ovide moralisé è un poema de 72'000 ottosillabi. L'autore, anonimo, ha tradotto, tra la fine del XIII secolo ed il primo quarto del XIV secolo circa, i 15 libri delle Metamorfosi di Ovidio riappropriandosi dei miti antichi al fine dell'edificazione cristiana. L'esemplare di Ginevra, datato alla fine del XIV secolo, è stato miniato da due artisti, il Maître du Rational des divins offices e il Maître du Roman de la Rose. (hoc)
Pergamena · I-II + 191 ff. · 29 x 21 cm · Parigi · 1353
Guillaume de Lorris e Jean de Meun, Le Roman de la Rose. Jean de Meun, Le Testament
Il Romanzo della Rosa è un’opera poetica di ca. 22'000 versi ottosillabi. La prima parte di questo romanzo allegorico (più di 4'000 versi) è stata scritta da Guillaume de Lorris verso il 1230 e terminata da Jean de Meun una quarantina di anni più tardi. Concepito in origine come un racconto cortese, la seconda parte si perde in disgressioni su vari soggetti, criticando segnatamente il mito della rosa di Guillaume de Lorris. Il Testamento è un poema di 544 quartine di alessandrini monorimi che tracciano il cammino spirituale di Jean de Meun. (hoc)
Pergamena · I + 14 ff. · 25.5 x 17.3 cm · Lione · intorno al 1511
Jean d’Auton, Epistre d’Hector au roy
Il benedettino Jean d'Auton (1466-1528 ca.), cronista alla corte reale sotto Luigi XII, promosse nel 1511 un concorso per epistole fittizie rivolte al re, per il quale scrisse l'Epistre d'Hector au roy, al quale, tra gli altri, rispose Jean Lemaire de Belges con una Epistre du roy Loys à Hector. Il manoscritto di Ginevra si apre con una miniatura a piena pagina di un artista attivo a Lione, il Maître des Entrées, dove Ettore consegna un libro a un satiro davanti a un esercito di soldati in armatura, alcuni dei quali sono incoronati con la corona d’alloro dei poeti. I molteplici riferimenti all'antichità, sia testuali che visivi, sono tipici dell'ambiente umanistico lionese, cui appartiene il proprietario di questo manoscritto, Jean Sala, fratellastro del famoso autore e cultore di antichità Pierre Sala. (rou)
Carta · 154 ff. · 23.5 x 17.5 cm · Savoia o Svizzera romanda (?) · XV sec.
Raccolta di testi in francese
Questo manoscritto costituisce una raccolta di testi in francese, in versi o in prosa, principalmente sotto forma di estratti. Comprende dei favolelli, un poema religioso, un frammento del Roman de la Châtelaine de Vergi e proverbi. Vera e propria raccolta di testi, questo manoscritto fu copiato su carta, probabilmente nel primo quarto del XV secolo, in Savoia o nella Svizzera romanda. (rou)
Pergamena · II + 135 ff. · 28 x 20 cm · seconda metà del sec. XV
Christine de Pisan, La Cité des dames (La città delle donne)
Scrittrice e poetessa di grande fama, apprezzata dall’alta società, Christine di Pisan redasse numerose opere e ne controllò l’esecuzione iconografica come avviene in questo manoscritto il cui testo presenta una città utopica edificata da e all’intenzione di donne. (hoc)
Pergamena · I + 107 + I ff. · 31.5 x 21.5 cm · Parigi (?) o Tours (?) · terzo quarto del XV secolo
Adattamento in prosa del Pèlerinage de vie humaine di Guillaume de Deguileville
Su richiesta di Jeanne de Laval, sposa del re Renato d'Angiò, nel 1465 un chierico di Angers termina la messa in prosa della prima redazione del Pèlerinage de vie humaine di Guillaume de Deguileville. Il suo lavoro, anonimo, rispetta il testo originale e la suddivisione in quattro libri. Miniato interamente e riccamente, il manoscritto è databile al terzo quarto del XV secolo. (rou/frd)
Pergamena · II + 232 + I ff. · 43.2 x 31.5 cm · Maître di Antoine Rolin, Hainaut · fine XV - inizio XVI secolo
I. Adattamento in prosa del Pèlerinage de la vie humaine di Guillaume de Deguileville
II. Pierre Michault, La danse aux aveugles
Su richiesta di Jeanne de Laval, sposa del re Renato d'Angiò, nel 1465 un chierico di Angers termina di mettere in prosa la prima redazione del Pèlerinage de vie humaine di Guillaume de Deguileville. Il suo lavoro, anonimo, rispetta il testo originale e la suddivisione in quattro libri. Di seguito si trova la Danse aux aveugles (prima del 1465) di Pierre Michault. Il Maître di Antoine Rolin realizza per questi due testi una ricca decorazione miniata, che tuttavia non è stata del tutto completata. (rou/frd)
Carta · I + 263 + I ff. · 37.2 x 26.2/26.5 cm · Lille · 1460-1470
Philippe de Mézières, Le Songe du viel pelerin
Philippe de Mézières (1327-1405) compose nel 1389 il Songe du viel pelerin, un racconto di viaggio allegorico e un eccezionale specchio dei principi, destinato al re Carlo VI. Di questo testo sono sopravvissute solo nove copie, compresa questa in due volumi. Manoscritto su carta, fu probabilmente realizzato a Lille, dove ricevette una serie di disegni ad acquerello attribuiti al Maestro del Livre d'Eracles, un miniatore della cerchia del Maestro di Wavrin. Prima di appartenere alla collezione Petau, poi ad Ami Lullin e infine alla Biblioteca di Ginevra, questa copia era in possesso di Jean V de Créquy, come testimonia il suo stemma dipinto nell'iniziale del primo libro (c. 36r). (rou)
Carta · III + 232 + I ff. · 37.2 x 26.2/26.5 cm · Lille · 1460-1470
Philippe de Mézières, Le Songe du viel pelerin
Philippe de Mézières (1327-1405) compose nel 1389 il Songe du viel pelerin, un racconto di viaggio allegorico e un eccezionale specchio dei principi, destinato al re Carlo VI. Di questo testo sono sopravvissute solo nove copie, compresa questa in due volumi. Manoscritto su carta, fu probabilmente realizzato a Lille, dove ricevette una serie di disegni ad acquerello attribuiti al Maestro del Livre d'Eracles, un miniatore della cerchia del Maestro di Wavrin. Prima di appartenere alla collezione Petau, poi ad Ami Lullin e infine alla Biblioteca di Ginevra, questa copia era in possesso di Jean V de Créquy, come testimonia il suo stemma dipinto nell'iniziale del primo libro (Ms. fr. 183/1, c. 36r). (rou)
Pergamena · III + 247 + III ff. · 36.5 x 25.3 cm · fine del sec. XV
Evrard de Tremaugon, Songe du vergier
Questo trattato in forma di dialogo tra un chierico e un cavaliere è stato commissionato dal re Carlo V a Evrard de Tremaugon, maestro delle richieste presso il Palazzo del Re. I due protagonisti discutono del potere ecclesiastico e laico alla fine del XIV secolo, del rapporto tra il re e il papa. L'autore, imparziale, difende infine l'indipendenza del re nei confronti del temporale, che rimane comunque il «vicaire de Dieu en la temporalité». Scritto per la prima volta in latino nel 1376 con il titolo Somnium Viridarii, il testo fu velocemente tradotto in francese nel 1378. (hoc)
Pergamena · I + 207 + I ff. · 25.5 x 17.5 cm · ca. 1465-1480
Jean de Bueil, Le Jouvencel
Le Jouvencel racconta le gesta di un giovane nobile che, grazie al suo coraggio e alle sue imprese militari, sposa la figlia del re Amydas. Il testo si ispira alla carriera militare di Jean de Bueil, che servì a lungo Carlo VII. Il manoscritto è ornato da tre dipinti attribuiti al Maestro del Mamerot de Vienne, che fu vicino a Jean Fouquet. (hoc)
Pergamena · (I-III) + 247 + (IV-VI) ff. · 45.5 x 34 cm · ca. 1470
Tristano in prosa
Il Tristano in prosa è un romanzo in prosa del sec. XIII, continuamente riscritto nel corso del medioevo. Di natura cavalleresca, l’opera è fortemente influenzata dal Lancelot en prose scritto alla fine del primo quarto del sec. XIII. In questa compilazione, dove si affiancano miti su Tristano e su re Artù, Tristano diventa l’amante perfetto, il cavaliere perfetto che partecipa, in quanto cavaliere della Tavola rotonda, alla ricerca del Graal. Il manoscritto di Ginevra è incompleto. La narrazione si svolge intorno al torneo tra re Artù e Tristano, quest’ultimo che disarciona il re e Yvain che ritornano alla Roche Dure (t. 3 dell’edizione di Philippe Ménard, 1991). Fino ad oggi si conoscono 82 manoscritti o frammenti di manoscritti. (hoc)
Pergamena · (I-III) + 179 folios + (IV-VI) ff. · 40.5 x 29.5 cm · Francia (Parigi) · ca. 1410
Giovanni Boccaccio, Des cas des nobles hommes et femmes
Laurent de Premierfait traduce in francese il De casibus virorum illustrium di Giovanni Boccaccio nel 1400. Quest’opera descrive i tragici destini di personaggi illustri soprattutto dell’Antichità. Nel 1409 il traduttore presenta al duca di Berry una seconda versione, dopo averla completata con notizie estratte da storici latini. L’esemplare di Ginevra, che porta l’ex-libris del duca bibliofilo, contiene la seconda versione. E’ riccamente decorato da numerose vignette istoriate attribuite principalmente al Maestro di Luçon. (hoc)
Pergamena · (I-III) + 189 folios + (IV-VI) ff. · 40.4 x 29.5 cm · Francia (Parigi) · ca. 1410
Giovanni Boccaccio, Des cas des nobles hommes et femmes
Laurent de Premierfait traduce in francese il De casibus virorum illustrium di Giovanni Boccaccio nel 1400. Quest’opera descrive i tragici destini di personaggi illustri soprattutto dell’Antichità. Nel 1409 il traduttore presenta al duca di Berry una seconda versione, dopo averla completata con notizie estratte da storici latini. L’esemplare di Ginevra, che porta l’ex-libris del duca bibliofilo, contiene la seconda versione. E’ riccamente decorato da numerose vignette istoriate attribuite principalmente al Maestro di Luçon. (hoc)
Carta · III + 381 + I ff. · 31.6 × 22 cm · Venezia (?) · metà del XVI sec.
Atanasio di Alessandria, Opere
Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne. (hom)
Carta · I + 365 ff. · 31.5 × 21.5-22 cm · Italia settentrionale · 1569-70; 1567; terzo quarto del XVI sec.
Atanasio di Alessandria, Opere
Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne. (hom)
Carta · I + 267 ff. · 31.7 × 21.5-22 cm; 31.5 × 21 cm · Germania e Basilea · secondo terzo del XVI e ultimo quarto del XVI secolo
Atanasio di Alessandria, Opere
Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne. (hom)
Carta · I + 216 + I ff. · 33.1 x 22.6 cm · XVI secolo
Galenus, De simplicium medicamentorum facultatibus
Manoscritto in carta filigranata risalente al XVI secolo. Di argomento medico, contiene gli 11 libri del De simplicium medicamentorum [temperamentis ac] facultatibus di Galeno. La scrittura di questo codice, stretta e «pointue», ricorda quella di Demetrio Mosco, un umanista greco attivo a Venezia e Ferrara (metà XV- dopo 1519). Il manoscritto non è stato ultimato, come testimonia la presenza di alcuni spazi lasciati in bianco e destinati a contenere delle lettere miniate. Il codice fu acquisito da Alexandre Petau nel 1655. Passato in seguito nelle mani del pastore e teologo ginevrino Ami Lullin, alla sua morte venne lasciato in eredità alla Biblioteca di Ginevra. (man)
Carta · 12 + 802 pp. · 30.2 x 21.5 cm · Costantinopoli? · XIII secolo
Omero, Iliade con scolii e pargrafi interlineari ai canti I-XII
Questo manoscritto bizantino del sec. XIII presenta un gran numero di scolii che talvolta completano quelli dei manoscritti più antichi e che testimoniano del suo ambito di produzione e delle abitudini dei suoi annotatori e possessori successivi. Tra questi si ricorda Teodoro Meliteniôtes, che restaurò e completò il volume rovinato nel sec. XIV, poi Henri II Estienne, suo proprietario nella seconda metà del sec. XIV, che si servì di questo manoscritto per la sua edizione dei poemi omerici del 1566, edizione che rimase standard fino al sec. XVIII. Il manoscritto contiene una Iliade completa, tranne delle lacune accidentali poco estese, provviste di una parafrasi interlineare dei 12 primi canti. (rey)
Pergamena · I + 429 + II ff. · 27.8-28 x 20-20.5 cm · Italia · XIII secolo
Bibbia masoretica (Pentateuco, Profeti e Agiografici)
Questa bibbia masoretica italiana del XIII secolo, perfettamente conservata, fu usata come manuale di studio per imparare la cantillazione delle letture della Torah. Tuttavia, la sua importanza risiede nella sua origine. Sembra che sia stata acquisita a metà del XV secolo da Solomon Finzi, un famoso banchiere ebreo mantovano che possedeva una grande biblioteca di manoscritti ebraici. Infine, una lettera inserita all'inizio del manoscritto attesta che questa bibbia fu uno dei 615 manoscritti biblici raccolti per la pubblicazione del Vetus Testamentum hebraicum variis lectionibus di Benjamin Kennicott (1776-1780). (iss)
Pergamena · I + 131 + I ff. · 21.5 x 14.5 cm · Francia del nord · metà del XIII sec.
Bibbia ebraica (Pentateuco e Libro di Ester)
La bibbia di medio formato è entrata alla Biblioteca di Ginevra tra il 1667 e il 1701 e costituisce una delle più antiche donazioni a questa biblioteca, prima denominata Accademia di Ginevra. Inoltre, questa Bibbia è stata utilizzata tra i 615 manoscritti biblici collazionati da Benjamin Kennicott (1776-1780) per il Vetus testamentum hebraicum variis lectionibus. (iss)
Pergamena · 1 f. · 208.3 x 13.5 cm · Amsterdam · intorno al 1641
Megillah Ester (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester
Questa megillah è costituita da trenta medaglioni circolari di testo, contornati da una decorazione incisa e policroma di tipo floreale, animale e architettonica di stile barocco. Questo rotolo poco conosciuto è uno dei sei completi composti dal motivo «leone, agnello e orso» prodotti dal celebre incisore Shalom Italia (c. 1619-1664). Questi ha anche inciso numerosi rotoli di Ester con diversi motivi che si conservano tuttora nelle grandi collezioni speciali, in musei e biblioteche di tutto il mondo. (iss)
Pergamena · I + 280 + I ff. · 22 x 14.8-15 cm · fine del XIII- inizio del XIV sec.
Mahzor
Questo magnifico Mahzor per le feste solenni (Rosh ha-Shana e Yom Kippur) dell'anno liturgico ebraico, secondo il rito del nord della Francia (Nussaḥ Zarfat), è accompagnato da un gran numero di poesie liturgiche (piyyutim), recitate nelle comunità un tempo fiorenti della Francia settentrionale medievale. Diversi richiami sono incorniciati da disegni figurativi a inchiostro. Questo volume è entrato nella Biblioteca di Ginevra in data sconosciuta tra il 1667 e la fine del XVII secolo, dopo essere appartenuto al medico di Andrea Doria, Condottiere di Carlo V (1500-1558). (iss)
Carta · I + 139 + I ff. · 20.5-25 x 14.2-15 cm · Aschenaz e Italia · prima metà del XIV sec. (Mishneh Torah) e metà del XV sec. (lapidario)
Mishneh Torah (Libri I, II, V) di Maimonide e un lapidario in ebraico e giudeo-italiano
Questo manoscritto cartaceo, datato grazie alle filigrane, è diviso in due unità di testo rilegate insieme. Il primo testo è una copia ashkenazita del XIV secolo della notevole opera giuridica di Maimonide (1135-1204), Mishneh Torah - libri 1, 2 e 5. Il secondo testo è un anonimo lapidario italiano del XV secolo intitolato Inian ha-Avanim, seguito da un testo che elenca i carati di perle e spinelli e il valore dell'argento e dell'oro in diverse città e regioni, come Parigi, Venezia, Genova e la Sicilia. Questa miscellanea è entrata nella Biblioteca di Ginevra in data sconosciuta tra il 1667 e la fine del XVII secolo. (iss)