Documenti: 949, Mostrati: 561 - 580

Progetto: e-codices 2017-2020

Gennaio 2017 - Dicembre 2020

Status: Concluso

Finanziato da: swissuniversities

Descrizione del progetto: Il costante sostegno del programma «Informazione scientifica» di swissuniversities rende possibile la stabilizzazione e la trasformazione da un progetto ad un servizio stabile. In seguito dovrà essere migliorata ulteriormente l'infrastruttura tecnica. Questo ulteriore sviluppo si rende necessario per poter sostenere i sostanziali sviluppi tecnici dei prossimi anni nel campo della interoperabilità. Infine vengono avviati nuovi progetti parziali per pubblicare online, entro il 2020, i manoscritti svizzeri più ricerca dal punto di vista attuale della ricerca.

Tutte le biblioteche e collezioni

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 29/1
Carta · III + 381 + I ff. · 31.6 × 22 cm · Venezia (?) · metà del XVI sec.
Atanasio di Alessandria, Opere

Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne. (hom)

Online dal: 13.06.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 29/2
Carta · I + 365 ff. · 31.5 × 21.5-22 cm · Italia settentrionale · 1569-70; 1567; terzo quarto del XVI sec.
Atanasio di Alessandria, Opere

Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne. (hom)

Online dal: 13.06.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 29/3
Carta · I + 267 ff. · 31.7 × 21.5-22 cm; 31.5 × 21 cm · Germania e Basilea · secondo terzo del XVI e ultimo quarto del XVI secolo
Atanasio di Alessandria, Opere

Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne. (hom)

Online dal: 13.06.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 42
Carta · I + 216 + I ff. · 33.1 x 22.6 cm · XVI secolo
Galenus, De simplicium medicamentorum facultatibus

Manoscritto in carta filigranata risalente al XVI secolo. Di argomento medico, contiene gli 11 libri del De simplicium medicamentorum [temperamentis ac] facultatibus di Galeno. La scrittura di questo codice, stretta e «pointue», ricorda quella di Demetrio Mosco, un umanista greco attivo a Venezia e Ferrara (metà XV- dopo 1519). Il manoscritto non è stato ultimato, come testimonia la presenza di alcuni spazi lasciati in bianco e destinati a contenere delle lettere miniate. Il codice fu acquisito da Alexandre Petau nel 1655. Passato in seguito nelle mani del pastore e teologo ginevrino Ami Lullin, alla sua morte venne lasciato in eredità alla Biblioteca di Ginevra. (man)

Online dal: 29.03.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 1
Pergamena · I + 429 + II ff. · 27.8-28 x 20-20.5 cm‎ · Italia · XIII secolo
Bibbia masoretica (Pentateuco, Profeti e Agiografici)

Questa bibbia masoretica italiana del XIII secolo, perfettamente conservata, fu usata come manuale di studio per imparare la cantillazione delle letture della Torah. Tuttavia, la sua importanza risiede nella sua origine. Sembra che sia stata acquisita a metà del XV secolo da Solomon Finzi, un famoso banchiere ebreo mantovano che possedeva una grande biblioteca di manoscritti ebraici. Infine, una lettera inserita all'inizio del manoscritto attesta che questa bibbia fu uno dei 615 manoscritti biblici raccolti per la pubblicazione del Vetus Testamentum hebraicum variis lectionibus di Benjamin Kennicott (1776-1780). (iss)

Online dal: 12.12.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 3
Pergamena · I + 131 + I ff. · 21.5 x 14.5 cm · Francia del nord · metà del XIII sec.
Bibbia ebraica (Pentateuco e Libro di Ester)

La bibbia di medio formato è entrata alla Biblioteca di Ginevra tra il 1667 e il 1701 e costituisce una delle più antiche donazioni a questa biblioteca, prima denominata Accademia di Ginevra. Inoltre, questa Bibbia è stata utilizzata tra i 615 manoscritti biblici collazionati da Benjamin Kennicott (1776-1780) per il Vetus testamentum hebraicum variis lectionibus. (iss)

Online dal: 14.12.2018

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 8
Pergamena · I + 280 + I ff. · 22 x 14.8-15 cm‎ · fine del XIII- inizio del XIV sec.
Mahzor

Questo magnifico Mahzor per le feste solenni (Rosh ha-Shana e Yom Kippur) dell'anno liturgico ebraico, secondo il rito del nord della Francia (Nussaḥ Zarfat), è accompagnato da un gran numero di poesie liturgiche (piyyutim), recitate nelle comunità un tempo fiorenti della Francia settentrionale medievale. Diversi richiami sono incorniciati da disegni figurativi a inchiostro. Questo volume è entrato nella Biblioteca di Ginevra in data sconosciuta tra il 1667 e la fine del XVII secolo, dopo essere appartenuto al medico di Andrea Doria, Condottiere di Carlo V (1500-1558). (iss)

Online dal: 18.06.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. heb. 9
Carta · I + 139 + I ff. · 20.5-25 x 14.2-15 cm · Aschenaz e Italia · prima metà del XIV sec. (Mishneh Torah) e metà del XV sec. (lapidario)
Mishneh Torah (Libri I, II, V) di Maimonide e un lapidario in ebraico e giudeo-italiano

Questo manoscritto cartaceo, datato grazie alle filigrane, è diviso in due unità di testo rilegate insieme. Il primo testo è una copia ashkenazita del XIV secolo della notevole opera giuridica di Maimonide (1135-1204), Mishneh Torah - libri 1, 2 e 5. Il secondo testo è un anonimo lapidario italiano del XV secolo intitolato Inian ha-Avanim, seguito da un testo che elenca i carati di perle e spinelli e il valore dell'argento e dell'oro in diverse città e regioni, come Parigi, Venezia, Genova e la Sicilia. Questa miscellanea è entrata nella Biblioteca di Ginevra in data sconosciuta tra il 1667 e la fine del XVII secolo. (iss)

Online dal: 18.06.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 7
Pergamena · I + 394 ff. · 29 x 22 cm · 1308
Concordanza verbale della Bibbia

Realizzate nell’ambiente dei domenicani di Saint-Jacques a Parigi, le concordanze verbali della bibbia costituiscono delle opere autonome che permettono il reperimento di tutte le occorrenze di un termine nella bibbia. Disposte secondo l’ordine alfabetico, ogni parola è rinviata alla parola abbreviata del libro biblico nel quale appare, seguita dal numero del capitolo – la divisione in capitoli fu stabilita definitivamente intorno al 1200 – e da una lettera compresa tra la A e la G (ogni capitolo essendo arbitrariamente diviso in sette parti in un’epoca nella quale la numerazione dei versetti non esisteva ancora). L’esemplare della Biblioteca di Ginevra appartiene alla quarta versione delle concordanze domenicane, una versione che suddivide i capitoli in quattro parti (dalla A alla D) invece che in sette. Datata al 1308, questa copia è stata offerta al convento dei domenicani di Plainpalais a Ginevra all’inizio del XV secolo (c. 394v). (rou)

Online dal: 08.10.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 15
Pergamena · 168 ff. · 36.5 x 26.7 cm · XII secolo
Raccolta di testi teologici

Una annotazione in latino sul primo foglio del manoscritto, contemporanea alla realizzazione del manoscritto avvenuta nel corso del XII secolo, elenca i sei testi contenuti nel volume. Identifica quattro trattati di S. Agostino De doctrina christiana, Contra Felicianum arrianum, Explanatio epistolae ad Galatas, De consensu quatuor evangelistarum – e annuncia di non sapere «nescitur» quale sia l’autore degli altri due testi. La critica moderna vi ha riconosciuto il De vita christiana attribuito a Fastidius (IV-V secolo) e un trattato sulla trinità, identificato poi come il Pro fide catholica attribuito a Fulgenzio di Ruspe (467-532). Questa copia è stata eseguita accuratamente, il testo rivisto e corretto e le principali divisioni del testo sono indicate da eleganti iniziali ornamentali in rosso e blu. La provenienza del codice è sconosciuta prima della sua apparizione nel 1620 nel catalogo dei libri a stampa e dei manoscritti della Biblioteca di Ginevra. (rou)

Online dal: 08.10.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 19
Carta · II + 86 + II ff. · 22 x 15 cm · XV sec.
Lettere di Gregorio Magno

Questo manoscritto del XV secolo contiene 137 lettere di papa Gregorio Magno, noto soprattutto nel Medioevo per i suoi Moralia in Job. Queste lettere, scritte durante il suo pontificato (590-604), costituiscono una fonte importante per la storia dell'Alto Medioevo e vengono copiate senza interruzione per tutto il periodo medievale. Presente nei fondi della Biblioteca di Ginevra alla fine del XVII secolo, questa copia cartacea, accuratamente trascritta in una piccola corsiva, è rimasta incompiuta, come dimostrano il fatto che le grandi iniziali che aprono ciascuna delle lettere non sono state eseguite, e i dieci fogli bianchi finali. (rou)

Online dal: 08.10.2020

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 28
Pergamena · I + 119 + I ff. · 21.7 x 15 cm · intorno al 1100
Messale di Tarantasia

Copiato all’inizio del XII secolo, nel priorato di Mont-Saint-Michel in Tarantasia, il messale segue un modello di Mont-Saint-Michel in Normandia. Il calendario comprende quasi tutti i santi venerati in Normandia, e l’ordinario della messa segue la tradizione di Mont-Saint-Michel. Il messale sembra essere stato in uso almeno fino al 1233, al momento dell’aggiunta dell’ultima menzione necrologica nel calendario. Fu acquistato dall’abate Claude Vittoz, curato di La Giettaz (Savoia), che lo cedette alla Biblioteca di Ginevra nel 1750. (rou)

Online dal: 14.06.2018

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 29
Pergamena · I + 161 ff. · 41.2 x 29.5 cm · Ginevra (?) · XIV sec.
Messale all’uso di Ginevra

Secondo il calendario e il santorale, il messale è destinato all'uso della cattedrale di San Pietro a Ginevra. Realizzato nel XIV secolo, il manoscritto è stato restaurato e vi è stata una aggiunta di alcuni fogli intorno al 1500, segno che era ancora in uso a quel tempo. Inoltre, nella pagina che presenta tra l’altro una Crocifissione ed una iniziale istoriata con la Pentecoste (c. 95r) – entrambe originali – è stato dipinto, su una più antica miniatura nel margine, un riquadro raffigurante degli angeli che reggono lo stemma di Ginevra. In seguito alla Riforma, il messale fu conservato insieme agli altri libri del capitolo della cattedrale presso il municipio (Hôtel de Ville), per poi essere trasferito definitivamente alla Biblioteca di Ginevra nel 1714. (rou)

Online dal: 14.12.2018

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 30
Pergamena · I + 162 + I ff. · 32 x 23.5 cm · Ginevra (?) · XV sec.
Messale all’uso di Ginevra

Il messale è destinato all'uso della cattedrale di San Pietro a Ginevra come indicato dall'incipit del temporale (c. 1r: Incipit missale secundum usum maioris ecclesie gebennensis). Senza calendario né santorale, né comune dei santi – ad eccezione di una colonna depennata (c. 145v) – questa copia molto accurata è probabilmente stata realizzata a Ginevra nel corso del XV secolo. Secondo Huot, si tratta del più antico manoscritto liturgico ad essere entrato nella collezione della Biblioteca di Ginevra alla fine del XVII secolo. (rou)

Online dal: 14.12.2018

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 31
Pergamena · I + 220 + I ff. · 18.5 x 13.2 cm · Paris, atelier del Maître de Coëtivy (identificato con Colin d’Amiens) · metà del XV sec.
Libro d’ore all’uso di Parigi

Il libro d’ore di piccolo formato all’uso di Parigi, comprende, oltre alle solite funzioni, alcuni testi in francese (una preghiera a san Rocco, Les quinze joys de Notre-Dame e Les sept requêtes à Notre Seigneur). La ricca decorazione è costituita da miniature a piena pagina e più piccole, attribuite (Gagnebin, 1976) alla bottega del Maître di Coëtivy (identificato con Colin d'Amiens). Anche se alcune miniature sono leggermente danneggiate, testimoniano dell'alta qualità di esecuzione, specialmente nei suffragi dei santi (ff. 201r-220v). Queste ore erano destinate ad un uomo (indirizzi di preghiera al maschile, f. 21r e 25v), forse un certo Jean Novelli, la cui legatura settecentesca ricorda il nome associato alla data 1460. (rou)

Online dal: 13.06.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 32a
Pergamena · I + 92 + I ff. · 19.1 x 14 cm · Ginevra (?) · intorno al 1450
Libro d’ore all’uso di Roma

Il libro d’ore all’uso di Roma presenta nel calendario delle devozioni a san Clarus (2 gennaio) o alla dedicazione della chiesa di San Pietro a Ginevra (8 ottobre) che sono specifiche per la diocesi di questa città. Il manoscritto ha subito, in un momento imprecisato, numerosi danni: strappo e lacerazione di pagine, taglio di iniziali miniate. Delle cinque miniature presenti in origine ne rimangono solo due, poste rispettivamente all’inizio delle ore della Croce (c. 15r) e dei salmi penitenziali (c. 74v), che sono probabilmente state eseguite a Ginevra, o nei suoi immediati dintorni, intorno alla metà del XV secolo. (rou)

Online dal: 04.10.2018

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 35
Pergamena · III + 184 + V ff. · 17 x 11.7 cm · Bourges, atelier di Jean Colombe · ultimo quarto del XV secolo
Libro d'ore

Il piccolo ed elegante libro d’ore miniato, all’uso di Roma, è probabilmente stato prodotto nell’atelier di Jean Colombe, il celebre miniatore di Bourges, attivo nel corso dell’ultimo terzo del XV secolo. Alcune delle 14 miniature che lo decorano si ritrovano in effetti in altri libri d’ore da lui illustrati, così come il cordoncino collocato nei margini decorati che inquadrano le miniature (Parigi, BnF, n.a. lat. 3181). Quest’ultimo motivo è stato diversamente interpretato, sia come segno di appartenenza all’ordine dei terziari francescani, sia come segno di vedovanza, nel qual caso il destinatario sarebbe una donna, cosa che però è contraddetta dal fatto che le preghiere sono indirizzate al maschile. Questo manoscritto appartenne in seguito a Paul Petau, e raggiunse nel 1756 le collezioni della Biblioteca di Ginevra con il legato della collezione Ami Lullin. (rou)

Online dal: 14.06.2018

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 38b
Pergamena · II + 43 + II ff. · 31.2 x 21 cm · Parigi e Ginevra · XIII sec. (+ aggiunte XIV e XVI sec.)
Evangelistario festivo della cattedrale di San Pietro di Ginevra

Il manoscritto contiene diversi testi copiati tra il XIII e il XVI secolo. Il più antico è l’evangelistario festivo della cattedrale di San Pietro a Ginevra (cc. 5-28v), probabilmente prodotto - a giudicare dalla sua decorazione miniata (in particolare la c. 5r) - a Parigi, anche se le pericopi corrispondono alle feste proprie di Ginevra. Seguono poi estratti dai vangeli cantati con notazione musicale, risalenti al XIV e XV secolo, tra cui un'interessante testimonianza liturgica della fine del XV secolo per la festa dell'Epifania (cc. 37v-40r). (rou)

Online dal: 13.06.2019

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 41
Pergamena · I + 39 ff. · 17 x 13.5 cm · Francia (Normandia?) · terzo quarto del XII sec.
Hugo d’Amiens, Super fide catholica e Super oratione dominica

Hugo d’Amiens, arcivescovo di Rouen (1130-1164), è l’autore dei due trattati teologici Sur la foi catholique e Sur l’oraison dominicale, copiati in questo manoscritto. A detta dell’annotazione che figura sulla carta di guardia anteriore, è stato offerto alla cattedrale di Rouen dall’arcivescovo Rotrou de Warwick, immediato successore di Hugo d’Amiens alla testa dell’arcivescovado (1165-1183). Prima di raggiungere le collezioni della Biblioteca di Ginevra appartenne ad Alexandre Petau, come testimonia una annotazione sulla prima carta del manoscritto (c. 1r). (rou)

Online dal: 04.10.2018

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Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. lat. 52
Pergamena · II + 136 + III ff. · 29.8 x 21.5 cm · Rouen (?) o Parigi (?) · fine del XV secolo
Guido de Columnis, Historia destructionis Troiae

Il manoscritto contiene la traduzione latina del Roman de Troie di Benoît de Sainte-Maure realizzata nel 1287 da Guido de Columnis. Il testo si suddivide in 35 libri, dei quali nove solamente sono introdotti da una miniatura, per la maggior parte a piena pagina (cc. 1r, 5v, 16v, 46r, 72v, 83v, 89v, 107v, 124v). Inserite in un riquadro rinascimentale, le pitture illustrano diversi momenti della distruzione della città di Troia. Il manoscritto appartenne alla collezione di Paul e Alexandre Petau, prima di entrare in possesso di Ami Lullin, pastore e teologo ginevrino che ne fece dono alla Biblioteca di Ginevra nel 1756. (rou)

Online dal: 22.03.2018

Documenti: 949, Mostrati: 561 - 580