Descrizione del progetto: Il costante sostegno del programma «Informazione scientifica» di swissuniversities rende possibile la stabilizzazione e la trasformazione da un progetto ad un servizio stabile. In seguito dovrà essere migliorata ulteriormente l'infrastruttura tecnica. Questo ulteriore sviluppo si rende necessario per poter sostenere i sostanziali sviluppi tecnici dei prossimi anni nel campo della interoperabilità. Infine vengono avviati nuovi progetti parziali per pubblicare online, entro il 2020, i manoscritti svizzeri più ricerca dal punto di vista attuale della ricerca.
Il manoscritto contiene numerose annotazioni redatte da padre Grégoire Voirol (Les Genevez, 1751 – Porrentruy, 1827). Le notizie, disparate per quanto riguarda i soggetti abbordati e la lingua utilizzata (latino o francese), sono state rilegate insieme ad una data sconosciuta. Tra queste figurano diversi necrologi dell’abbazia premonstratense di Belleley, dell’abbazia di Roggenburg in Baviera, dove Voirol si rifugiò nel 1798 in seguito all’invasione francese, il catalogo della biblioteca di Bellelay, dei ricordi storici, delle lettere ecc. (rou)
L’opera reca il titolo Théologie de Bellelay, scritta su di un pezzo di carta incollato sulla pagina che contiene il titolo originale in latino «Cursus logica compendiarius data collegio Bellagensi S.R.S Gregorio Voirol professore anno supra millegissimum septingentesimum octogesimo quinto». Si tratta di un quaderno di annotazioni di uno studente, L’Hoste (p. 131) che a suo tempo aveva seguito un corso di logica condensato tenuto da padre Grégoire Voirol (1751-1827), probabilmente quando questi insegnava presso l’abbazia premonstratense di Bellelay. (rer)
Elenco contenente «titres d’acquisitions, les permutations, obligations, sentences, transactions, jugemens [sic] compromissorials [sic], lettres de fiefs, d’admodiations, etc.» (p. 1) trovato nell'archivio dell'abbazia di Lucelle, seguito da un indice dei luoghi alla fine del manoscritto (N32-N36). Ex-libris sul frontespizio: «Par moi Jean Baptiste Etienne, archiviste». (rer)
Repertorio dei diritti e delle pretese, così come degli oneri dell’abbazia di Lucelle
Il repertorio è stato redatto da Jean-Baptiste Etienne (N5-N6), direttore dell’archivio, per permettere di avere una visione globale di tutti i beni dell’abbazia e degli oneri che ne derivano. Inizia con un riassunto della fondazione dell'abbazia. Ex-libris sul frontespizio: «J. Baptiste Estienne, profès en l’Abbaye de Lucelle, directeur des archives». (rer)
Carta · VIII + 199 + VIII pp. · 27 x 20.3 cm · XVIII sec.
Litterae acquisitiones donationes abbatiae Lucellensis ab anno 1260 ad 1373
Chiamato anche Cartulaire de Lucelle no 2, il manoscritto costituisce il secondo volume di una raccolta di documenti contenenti la trascrizione dei titoli di proprietà e dei privilegi temporali dell’abbazia di Lucelle. I testi sono sia in latino che in tedesco. (rer)
Carta · I + 166 ff. · 28.7 x 21.5 cm · XVII sec. ?
Litterae instrumenta varia visitandi, ect abbatiae Lucellensis ab anno 1400 ad 1500
Intitolato Protocol 3, il manoscritto contiene documenti elettorali, credenziali e altri atti di Louis, abate di Lucelle: «Protocol 3, anno 1473 super varia instrumenta electioni chartas visitatorias, litteras commendatitias credentiales, coeteraque formularia à Ludovico abbate Lucellensi». Comprende un indice (cc. 159r-162v) e un ex libris del 1630 sulla seconda pagina di copertina (V1r). (rer)
Analisi dei principali titoli riguardanti gli Stati del Principato di Basilea
Il manoscritto contiene dei documenti e degli atti raccolti in gran parte da J.P. Voirol «tirés de l’insigne Chapitre de Moutier-Grandval». Questi atti concernono i diritti e i doveri dei cittadini nei confronti del loro sovrano. (rer)
Mémoire pour l’Eglise Collégiale de Moutier-Grandval contre Monsieur le Procureur
Atto d'accusa del corpo ecclesiastico dell'abbazia di Moutier-Grandval al Principe Vescovo di Basilea contro personalità pubbliche per il recupero dei beni da cui l'abbazia era stata spogliata nel corso del tempo: «Mémoire pour l’Eglise Collégiale de Moutier Grandval contre Monsieur le Procureur général de la Chambre des finances de Sa Rev. Illustr. Monseigneur le Prince Evêque de Bâle prince du Saint Empire, servant de réponse à son plaidoyer fait le 19 décembre 1785 pardevant le Conseil aulique dudit Prince Evêque». L’atto d'accusa è di mano di Jean-Germain Fidèle Bajol, canonico del capitolo di Moutier-Grandval (V5). (rer)
Historicum insignis Ecclesiae collegiatae Monasterii Grandis-Vallis
Documento in due parti. La prima, dovuta a François Jacques Joseph Chariatte (1700-1765), prevosto del capitolo di Moutier-Grandval, racconta la storia dell’abbazia di Moutier-Grandval dalla sua fondazione nel sec. VII fino al 1764 (pp. 1-139). Il manoscritto fu completato dal nipote, il canonico Jean Germain Fidèle Bajol nel 1814 (pp. 147-162). (rer)
Histoire chronologique du chapitre de Moutier-Grandval
Manoscritto in francese relativo alla storia del capitolo di Moutier-Grandval «où sont rapportés les événements les plus remarquables qui sont arrivés dans l’Evêché de Bâle depuis l’origine et fondation du monastère de M.G.V. jusqu'à nos jours», seguito da un’edizione a stampa - «Pièces justificatives» - in latino (pp. 103-220). Contiene un indice (pp. N1-N4) e, alla fine del volume, quattro pagine intitolate: «Mémoire des liaisons helvétiques du chapitre de Moutier-Grand-Val» (pp. N5-N8). Il documento è stato probabilmente scritto da Jean Germain Fidèle Bajol, che si è largamente ispirato al manoscritto latino di François Jacques Joseph Chariatte intitolato Historicum insigni ecclesiae collegiatae Monasterii Grandis-Vallis (cf. A2445). (rer)
Receuil [sic] des droits, revenùs [sic] et coutumes du Chapitre de Moutier Grandval
Introdotto da un indice (pp. V1-V2), la raccolta dei diritti, delle rendite e costumi del capitolo di Moutier-Grandval occupa la prima parte del manoscritto (pp. V1-1_0135). É seguito dall’«Extrait des protocoles du chapitre de Moutier Grand Val depuis l’an 1500 jusqu’en l’an 1788» (p. 1_0138). (rer)
Carta · 560 pp. · 36.9 x 23.9 cm · intorno al 1800
Recueil des matériaux et notes pour servir à l’histoire des ci-devant mère abbaye de Moutier-Grandval
Il manoscritto contiene una descrizione topografica della regione di Moutier-Grandval, dei decreti che hanno segnato la storia politica dell’abbazia di Moutier-Grandval, così come degli articoli sparsi sul ruolo della prepositura di St-Ursanne. É redatto in latino con la traduzione francese a fianco. (rer)
Carta · VI + 656 + XII pp. · 21.3 x 17.1 cm · 1759
Recueil instructif des principales résolutions et autres gérés de l’insigne Chapitre de Moutier Grandval
Inventario alfabetico di tutti i regolamenti che regolano la vita del Capitolo di Moutier-Grandval in generale, che si tratti della vita dei canonici o delle relazioni con i villaggi sottomessi al Capitolo. Vi si legge, per esempio, il tipo di abbigliamento da tenere da parte dei canonici in certe occasioni, il salario del notaio, i mulini ecc., per il periodo dal 1499 al 1759. (rer)
Sommario alfabetico dei diritti e privilegi del Capitolo di Moutier-Grandval
Il documento elenca le regole di funzionamento tra il vescovado di Basila e il Capitolo di Moutier-Grandval per quello che concerne, per esempio, i corsi d’acqua, la caccia, le foreste, i contributi, i cippi di confine, i minerali ecc., nonché le specificità di ciascun comune del Capitolo, per il periodo compreso tra il 1462 e il 1731. (rer)
Carta · II + 179 + II pp. · 21 x 17 cm · 1756-1789
Osservazioni medico-chirurgiche tratte dal Journal de Pratique de Monsieur Nicolas Godin
Il manoscritto cartaceo, paginato da 108 a 286, costituisce una delle quattro copie rimanenti degli scritti di Nicolas Godin (Besançon, 1727 – Porrentruy, 1805), chirurgo dei quattro principi-vescovi di Basilea. Le sue 24 «observations» medico-chirurgiche sono seguite da un’ultima che consiste in una «description abrégée» del principato di Basilea, con una topografia medica e delle osservazioni metereologiche (pp. 236-283). (rou)
Le Véritable Dragon rouge, seguito da La poule noire
Il manoscritto comprende due grimorii, il Dragon rouge (pp. 4-100) e la Poule noire (pp. 101-108), che sono stati copiati nel 1846, da una versione originale del 1521. Il Dragon rouge «ou l’art de commander les esprits célestes, aériens, terrestres et infernaux» (p. 2) è una compilazione di testi redatti in francese, italiano e latino. Quanto alla Poule noire, si tratta di un rituale per comandare gli spiriti. Alcuni goffi disegni arricchiscono l'opera e rappresentano per esempio il diavolo (p. 33, 55), o dei diagrammi cabalistici (p. 19, 54). (rou)
Romont, Abbaye de la Fille-Dieu Romont, Ms. liturg. FiD 1
Pergamena · I + 9 + I ff. · 30 x 20.5 cm · fine del XII sec. (dopo il 1174). Le carte di guardia risalgono al 1136/1140)
Ufficio della ss. Trinità e di s. Bernardo
La prima biblioteca liturgica delle monache della Fille-Dieu, ora in parte dispersa in Europa, riveste una importanza capitale per la storia dell'ordine cistercense. L'opuscolo FiD 1 (notazione musicale francese) contiene i più antichi uffici di s. Bernardo e della Trinità introdotti nell'ordine intorno al 1175 o poco dopo. Le carte di guardia rivestono anche una certa importanza. Esse costituiscono, con FiD 2, i residui di antifonari copiati intorno al 1136/1140 comprendenti la liturgia cistercense primitiva ricopiata a Metz poco dopo il 1108 dai monaci emissari dell'abate Étienne Harding. Questa liturgia fu corretta in seguito alla riforma di Bernardo di Clairvaux terminata agli inizi degli anni 1140. L'esistenza di bozze bernardiniane era finora nota dall'antifonario 12A-B conservato presso l'abbazia di Westmalle (Belgio) e da quello dell'abbazia di Tamié 6 (Savoia). Le analisi codicologiche delle carte di guardia di FiD1 e dei frammenti FiD 2 rivelano che l'insieme dei documenti proviene dal monastero svizzero della Fille-Dieu; condividono uno statuto identico e delle caratteristiche comuni, indipendentemente dall'attuale luogo di conservazione. Rivelano le medesime prime mani e mani correttrici, le stesse ornamentazioni e gli stessi ritocchi tardivi realizzati al più presto nel XVI secolo, probabilmente dalle monache o dai monaci dell'abbazia di Hautcrêt (Oron, VD) che fu, fino al 1536, abbazia madre della Fille-Dieu. (sca)
Romont, Abbaye de la Fille-Dieu Romont, Ms. liturg. FiD 2
Pergamena · 4 pp. · 36 x 24.5 cm · intorno al 1136/1140
Frammenti di antifonari cistercensi primitivi
Questi
frammenti di antifonari, copiati intorno al 1136/1140, grattati e corretti intorno
al 1140/1143, costituiscono una copertina vuota. Questi pezzi di
pergamena di diversi formati sono senza dubbio stati incollati gli uni agli
altri dalle monache della Fille-Dieu per ricoprire un formulario liturgico oggi
scomparso. FiD 2 costituisce, con FiD 1, i residui di antifonari contenenti la
liturgia cistercense primitiva. Questa è stata definita da Fr. Kovacs
(«Fragments du chant cistercien primitif», ASOC 6 [1950], p. 140–150) e
Chr. Waddell (The Primitive Cistercian Breviary, Fribourg, 2007 [Spicilegium
Friburgense 44]) come la liturgia riformata da Étienne Harding poco dopo il
1108. In occasione di questa riforma, l'abate di Cîteaux impose all'ordine di
adottare l'antifonario di Metz. Questo fu in vigore nell'ordine fino all'epoca
della seconda riforma, affidata a Bernardo di Clairvaux. Fu conclusa agli inizi
degli anni 1140. L'esistenza
di bozze bernardiniane era finora nota dall'antifonario 12A-B conservato presso
l'abbazia di Westmalle (Belgio) e da quello dell'abbazia di Tamié 6 (Savoia).
Le analisi codicologiche delle carte di guardia di FiD1 e dei frammenti FiD 2
rivelano che l'insieme dei documenti proviene dal monastero svizzero della
Fille-Dieu; condividono uno statuto identico e delle caratteristiche comuni,
indipendentemente dall'attuale luogo di conservazione. Rivelano le medesime
prime mani e mani correttrici, le stesse ornamentazioni e gli stessi ritocchi
tardivi realizzati al più presto nel XVI secolo, probabilmente dalle monache o
dai monaci dell'abbazia di Hautcrêt (Oron, VD) che fu, fino al 1536, abbazia
madre della Fille-Dieu. (sca)