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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 65
Pergamena · 77 ff. · 34.8 x 24.8 cm · Francia (?) · seconda metà del XII secolo
Eusebius Caesariensis, Historia ecclesiastica · Rufinus Aquileiensis, Historia ecclesiastica (I-II)

Manoscritto probabilmente di origine francese, contenente la Historia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea nella traduzione di Rufino, ed i libri I-II del supplemento di Rufino stesso. (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 66
Carta · 24 pp. · 16.2 x 9.7 cm · metà del sec. XVIII
Doktor Fausts Dreifacher Höllenzwang

All’inizio del XVII secolo venne pubblicato un libro di magia nera, attribuito al mitico Faust, conosciuto sotto il nome di Höllenzwang. La biblioteca di Weimar possedeva un manoscritto di quest’opera, noto a Goethe. Nel 1949 Martin Bodmer poté acquistare un manoscritto di questo tipo. Questo documento, difficilmente databile, è scritto con dei segni cabalistici che si ritenga, per quanto si deduce dalla glossa scritta in tedesco, contengano una serie di formule magiche ad uso degli esorcisti, per evocare, segnatamente, i setti spiriti del male. (red)

Online dal: 17.12.2015

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 67
Pergamena · I + 83 + II ff. · 27.7 x 22 cm · seconda metà del sec. XIII
Gui de Warewic ; Wace, Geoffroy

Includendo il Gui de Warewic, lungo romanzo dinastico anglo-normanno, il Brut di Wace, ove si ripercorre la storia del discendente di Enea che conquistò la Gran Bretagna, e la traduzione di Elia delle Profezie di Merlino, il CB 67 presenta un ampio panorama della storia leggendaria bretone. Completa il corpus tràdito in questo manoscritto del XIII secolo il testo di Fiorenzo di Roma, a metà tra chanson de geste e romanzo di avventura. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 68
Pergamena · 155 ff. · 25.5 x 21.9 cm · Germania · prima metà del sec. IX
Institutio canonicorum Aquisgranensis

La riforma carolingia aveva risposto alla volontà di uniformità in campo religioso proponendo una regola unica per i monaci, la Concordia regularum di Benedetto d’Aniane. Su questa scia, verso la fine del sec. VIII e nel sec. IX si cerca di operare una distinzione tra lo stato monastico e quello canonicale. Ludovico il Pio fa così pubblicare, nell’816, i risultati del concilio di Aquisgrana; le Istituzioni canoniche presentano nella prima parte i precetti dei Padri e i concili anteriori, nella seconda vengono esposte le decisioni del concilio. La redazione di quest’opera è stata a lungo attribuita ad Amalerio di Metz, allievo di Alcuino e consigliere di Carlo Magno ; bisogna comunque cercate un altro autore per questa opera in 118 capitoli, talvolta laboriosi, cui avrebbe contribuito Benedetto d’Aniane. Copiato in una bella scrittura carolina appena pochi anni dopo la pubblicazione del testo (prima metà del sec. IX), il manoscritto della Fondazione Bodmer è appartenuto all’abbazia benedettina di S. Giacomo di Magonza. Nel sec. XII o XIII alla fine del volume è stato aggiunto un disegno a piena pagina raffigurante la Crocifissione. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 70
Pergamena · 114 ff. · 19.5 x 13 cm · Inghilterra · XV sec.
Galfredus Monumetensis, Historia regum Britanniae

Il manoscritto, di origine inglese, contiene la Historia regum Britannie di Geoffrey of Monmouth (ca. 1100-1154). Alla fine del testo (114v) il copista ha trascritto alcune altre notizie riguardanti la Eptarchia anglosassone, una notizia su Edoardo I re d’Inghilterra e sulla sconfitta subita da Edoardo II a Bannockburn. (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 71
Pergamena · I + 49 + I ff. · 29.1 x 21.5 cm · XV secolo
Gervais du Bus, Roman de Fauvel

Il Roman de Fauvel è un poema francese in versi scritto all’inizio del XIV secolo da vari autori tra cui il chierico Gervais du Bus. Si conserva in non più di 15 manoscritti. Usando la metafora di un asino divenuto signore del suo padrone di casa, viene esercitata una critica alla corruzione della Chiesa e del sistema politico. Il manoscritto, vergato in scrittura bastarda, è rimasto incompiuto nella decorazione. (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 72
Pergamena · 333 ff. · 34.5 x 25 cm · Boemia (nord-ovest), Alta Franconia, Vogtland meridionale · primo quarto del sec. XIV
Collezione di brevi opere in germanico medio-alto (Codex di Kalocsa; "Gesamtabenteuer")

Riunendo più di duecento testi allestiti tra la fine del XII e l’inizio del XIV secolo, il «Codex di Kalocsa» è una straordinaria testimonianza della poesia medievale tedesca. Questo manoscritto, affine ad un volume conservato all’Universitätsbibliothek di Heidelberg (Cod. Pal. Germ. 341), che ricopia parzialmente, ci trasmette, in circa 330 fogli di pergamena copiati da una sola mano, delle opere di Walther von der Vogelweide, Konrad von Würzburg, Hartmann von Aue, Reinmar von Zweter o ancora dello Stricker o della tradizione del Roman de Renart. Tramanda pure una quantità di testi anonimi. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 73
Carta · 154 ff. · 28.5 x 21 cm · Baviera · 1461
Gesta romanorum (ted.)

Contiene la versione in tedesco dei Gesta Romanorum, una collezione di aneddoti e racconti originariamente compilata in latino alla fine del XIII secolo o all'inizio del XIV. Godette di ampia fortuna in tutto il medioevo e fu più volte stampata. Il codice è stato scritto nel 1461 (c. 150vb) in Baviera. (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 74
Pergamena · 128 ff. · 31.2 x 19.6 cm · Roma · 1071
Graduale · Tropario · Sequenziario.

Questo graduale, trascritto nel 1071 dall’arciprete Giovanni della chiesa Santa Cecilia in Trastevere, contiene la notazione musicale di diversi canti per la messa. La versione melodica di questi testi fa sì che questo manoscritto sia la più antica testimonianza del “vecchio canto romano”. (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 75
Pergamena · 282 ff. · 46.3 x 29.2 cm · Bologna · sec. XIII-XIV o inizio del XIV
Gratianus, Decretum (cum glossa ordinaria)

Manoscritto giuridico del XIII o dell’inizio del XIV secolo, il CB 75 testimonia del grande valore accordato, dal Medioevo in poi, al Decretum di Graziano, vera chiave di volta del diritto canonico moderno. La glossa di Giovanni il Teutonico, nella prima revisione di Bartolomeo da Brescia (anteriore al 1245), inquadra qui il testo di Graziano, messo per giunta in risalto da numerose iniziali istoriate. (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 76
Pergamena · II + 166 ff. · 31.3 x 22 cm · Italia · XII sec.
Gregorius Magnus, Homiliae in Ezechielem

Codice di origine italiana contenente le Homiliae in Ezechielem di Gregorio Magno. Sulla c. 1r si legge l'anatema Quicumque eum vendiderit vel alienaverit vel hanc scripturam raserit anathema sit, e un ex-libris parzialmente eraso che menziona un convento di S. Agnese. Acquistato da Martin Bodmer nel 1962, appartenne forse alla chiesa di S. Giorgio Maggiore di Venezia, in seguito all'abate Celotti, alla biblioteca di Thomas Phillips e a sir Sydney Cockerell. (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 77
Pergamena · 112 ff. · 14 x 9 cm · Italia centrale · sec. XII
Guido Aretinus, Micrologus; Prologus in Antiphonarium; De ignoto cantu; Regulae rhythmicae

Questo manoscritto dell’Italia centrale del XII secolo contiene delle opere musicologiche di tre autori latini tra cui certi estratti sono da raffrontare con diversi passaggi della Institutio musica di Boezio. Uno d’essi non è altro che Guido d’Arezzo (Guido Aretinus), monaco toscano della fine del X secolo, al quale si attribuisce, senza dubbio con qualche esagerazione, l’invenzione dell’armonia, la «solmisazione». (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 78
Pergamena · 88 ff. · 32.5 x 23 cm · Italia, Venezia · sec. XIV (intorno al 1370?)
Guido de Columnis, Historia destructionis Troiae

Il CB 78, manoscritto su pergamena del XIV secolo, ci trasmette la Histoire de la destruction de Troie di Guido delle Colonne. È ornato da centottantasette miniature eseguite da Giustino da Forlì, le quali rappresentano, nel quadro architetturale della Venezia gotica, i principali avvenimenti della guerra di Troia. Fatto raro: tracce della collaborazione tra il copista e il miniatore si leggono nei margini, dove il primo descrive, in dialetto veneziano, il programma iconografico scrupolosamente seguito dal secondo. (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 79
Pergamena · IV + 137 + III ff. · 26.3 x 17.6 cm · 1308
Guillaume de Lorris e Jean de Meun, Roman de la Rose

Guillaume de Lorris e Jean de Meung sono gli autori del Roman de la Rose uno dei capolavori della letteratura cortese del medioevo. In un quadro onirico e allegorico l’amante tenta di penetrare in un giardino chiuso che nasconde una rosa, immagine della sua amata. La seconda parte, opera di Jean de Meung, offre una lettura più filosofica e moralizzante. Questo manoscritto, copiato su pergamena nel sec. XIV, contiene numerose miniature in riquadri dorati e con lumeggiature in oro, così come delle iniziali con prolungamenti blu e rossi. (jos)

Online dal: 02.06.2010

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 80
Pergamena · I + 43 + I ff. · 18.7 x 14-14.7 cm · Germania (Tegernsee?) · X, XI, XIII secolo
Gunzo Novariensis, Epistula ad Augienses · Lampertus Hersfeldensis, Vita S. Lulli Moguntini · Concilium Lateranense IV, Canones seu Decreta

Manoscritto composito in tre parti. La prima (cc. 1r-20v) contiene la più antica versione della Epistola ad Augienses di Gunzone ed è databile al sec. X. La seconda (cc. 21r-27v), probabilmente il nucleo originale del codice al quale vennero unite le altre due parti, trasmette l'autografo del testo di Lamberto di Hersfeld della Vita s. Lulli episcopi Moguntini e data al sec. XI. Nella terza parte (cc. 28r-43v) del XIII sec. sono trascritte le Constitutiones del Concilio lateranense IV (1215). Il codice proviene dal monastero benedettino di Tegernsee (la prima parte del codice è menzionata nel catalogo della biblioteca del monastero), passò nella collezione dei principi Oettingen-Wallerstein e venne in seguito venduto dagli antiquari Rosenthal, dai quali lo acquistò nel 1948 Martin Bodmer. Le carte di guardia antiche costituiscono dei frammenti di un manoscritto liturgico dall'area della diocesi di Freising. (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 81
Pergamena · III + 34 + III ff. · 27.5 x 19.5 cm · Colonia · sec. XV
Haggadah di Pesach

Questo manoscritto ebraico del sec. XV riunisce i testi liturgici e commenta i riti che scandiscono la cerimonia della Pasqua ebraica. La Haggadah di Pesach, riccamente miniata ed illustrata, contiene la versione liturgica integrale del racconto dell’Esodo. La prima parte del manoscritto presenta il testo del rito italiano, la seconda quello del rito aschenazita. E’ stato copiato e miniato da Joël ben Siméon, che firma la sua opera in un colophon (f. 34r): Io sono Joël ben Simeon – che la sua memoria sia una benedizione – chiamato Veibusch Ashkénazi, originario della città di Cologna, sita sui bordi del Reno. (bib)

Online dal: 23.04.2013

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 82
Pergamena · II + 24 + II ff. · 21.8 x 26 cm · Inghilterra · fine del sec. XIII
Raoul de Houdenc, Roman des Eles. Donnei des Amants. Lai d’Haveloc. Lai de Désiré. Lai de Nabaret

Copiato alla fine del sec. XIII in Inghilterra da un unico copista, questo manoscritto venne donato al grande collezionista Sir Thomas Phillipps da Sir Robert Benson (1797-1844). Secondo Benson sarebbe appartenuto all'abbazia di Wilton, nel Wiltshire, e sarebbe allora stato letto da nobildonne e monache. Il volume è stato fatto rilegare da Phillipps; il Lai d'Haveloc fu collocato all'inizio ed il suo titolo iscritto sul dorso. Il Donnei des Amants, l'unico esemplare noto, è un dibattito amoroso tra amanti che si scambiano degli exempla: il Tristan Rossignol, Didon, il Lai de l’oiselet e L’Homme et le Serpent. (hen)

Online dal: 13.12.2013

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 83
Carta · 62 ff. · 30 x 20 cm · Assia · ultimo terzo del sec. XIV
Henricus de Veldeke, Eneide

Il CB 83, trascritto su pergamena alla fine del XIV secolo, è uno dei sette manoscritti completi conservati dell’Eneide di Heinrich von Veldeke. Adattamento tedesco del Roman d’Eneas francese, questo testo è considerato come il primo romanzo cortese della lingua tedesca. (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 84
Pergamena · 12 + 51 ff. · 22.3 x 17.2 cm · Fulda · sec. IX (prima metà)
De victus ratione liber II seu De observantia ciborum

Manoscritto carolingio, anteriore all’850, il CB 84 è stato trascritto nel celebre monastero di Fulda. È la sola testimonianza conosciuta della versione latina di un testo attribuito, erroneamente, ad Ippocrate. Il trattato De victus ratione pone le fondamenta della dietetica, insistendo sull’antagonismo, all’interno del corpo umano, tra gli elementi del fuoco e dell’acqua. Numerosi eruditi e medici se ne sono ispirati nel corso della storia. (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 85
Pergamena e carta · (3) + 206 + (3) pp. · 26.5 x 21 cm · Italia del Sud, Terra d’Otranto · sec. XIII
Omero, Iliade con scolii

Il CB 85, manoscritto cartaceo dell’Iliade, è stato copiato nel sec. XIII in Terra d’Otranto, noto centro di cultura greca nell’Italia del Sud. Il testo di Omero è arrichito da scolii interlineari e marginali e dal commento dell’erudito bizantino Giovanni Tzetzes. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 86
Carta · 13 ff. · 30.2 x 20.5 cm · Italia, probabilmente Napoli · sec. XIV
Ilias latina

Copiata su carta nel sec. XIV, l’Ilias Latina è un adattamento del grande poema epico di Omero, uno dei testi fondatori della Grecia antica. E’ stato scritto in una gotica semicorsiva, da un solo copista, probabilmente nella regione di Napoli, in Italia. Si fa notare la presenza di alcune iniziali dipinte, talvolta figurate, tra le quali una Musa vestita di un abito cosparso di stelle dorate e che regge nelle mani una spada. (jos)

Online dal: 02.06.2010

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 87
Carta · I + 22 ff. + 7 ff. · 21.6 x 14.5 cm · Arezzo · 1469
Ilias latina

L’Ilias Latinavenne abbondantemente copiata nel corso di tutto il medioevo occidentale, che ebbe accesso all’argomento troiano grazie agli adattamenti latini. Al giorno d’oggi se ne censiscono un centinaio di manoscritti. Il Bodmer 87 è datato e localizzato da una sottoscrizione: "Aretii die 15 Juli 1469" (Arezzo, il giorno 15 di luglio, f. 22). La scrittura umanistica, una corsiva leggermente angolosa, è della mano di un solo copista. (jos)

Online dal: 02.06.2010

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 88
Pergamena · 72 ff. · 25.3 x 19.5 cm · Francia (?) · fine del sec. X / inizio del sec. XI
Orazio, Opera

Ragguppando le Odes, le Epodes e il Carmen saeculare – il Carme secolare interpretato da cori di bambini della nobiltà romana nel corso dei Giochi secolari – il CB 88 è un testimone eccezionale tra i manoscritti di Orazio della fine del X-XI secolo. Le sue numerose glosse marginali e interlineari, derivate principalmente dagli scolii dello Pseudo-Acro, spiegano i versi di cui si loda la finezza metrica e la virtuosità verbale. Nel sec. XIV alla fine del volume sono stati aggiunti degli indici per materia e per titolo. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 89
Pergamena · 79 + 1 ff. · 21.2 x 12.5 cm · Francia · sec. XII
Horatius, Opera (cum glossis)

Testimone della riscoperta delle opere di Orazio nel XII secolo, il CB 89, trascritto in Francia, è corredato di una gran quantità di glosse marginali e interlineari. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 90
Pergamena · 222 ff. · 15.5 x 10.2 cm · Italia · sec. XV
Orazio, Virgilio, Persio, Stazio

Molti copisti hanno contribuito alla trascrizione delle opere di Orazio, di Virgilio, di Persio e di Stazio riunite nel CB 90. Queste scritture umanistiche del sec. XV testimoniano della ricezione degli autori latini nell’Italia del Rinascimento. Due fogli alla fine del codice sono palinsesti : una lettera della Heroides di Ovidio (da Saffo a Faone) e un estratto degli Epigrammi di Marziale sono stati trascritti sul testo della Bibbia con il libro di Tobia. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 91
Carta · 389 ff. · 29.2 x 20 cm · Alto Adige, (Certosa di Allerengelberg?) · 1468
Ugo di Trimberg: Der Renner . Johann Hartlieb: Romanzo di Alessandro

Trascritto da due copisti nel 1468 nel sud del Tirolo, il CB 91 riunisce sotto una legatura contemporanea, l’opera didattica di Hugo von Trimberg, Der Renner, e la compilazione del Romanzo di Alessandro di Hans Hartlieb. Si distingue per i suoi 91 disegni a penna, eseguiti secondo le istruzioni per l’illustratore, riportate in basso alla pagina. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 92
Pergamena · III + 124 ff. + f. [125-126] ff. · 31.6 x 19.3 cm · Parigi (?) · fine del sec. XIII
Isidoro di Siviglia, Etymologiae

Capolavoro del vescovo di Siviglia, le Etimologie, scritte all’inizio del sec. VII; offrono nei primi tre libri la prima attestazione della divisione medievale delle scienze nel trivium (grammatica, retorica e dialettica) e quadrivium (matematica, geometria, musica e astronomia). Prendendo spunto dall’etimologia – spesso in modo fantasioso ! – delle parole, Isidoro raccoglie nella sua operta l’insieme delle conoscenze antiche che in questo modo preservò dall’oblio. Il manoscritto, realizzato alla fine del sec. XIII senza dubbio nell’ambiente universitario parigino, è un testimone dell’immenso successo di questa vasta enciclopedia. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 93
Pergamena · 59 ff. · 23.2 x 16.2 cm · Francia · fine del sec. XIV
Jacques de Cessoles, Echecs moralisés

Predicatore dominicano dell’inizio del XIV secolo, Jacques de Cessoles utilizza il gioco degli scacchi come supporto al suo discorso morale. Nel CB 93, manoscritto su pergamena della fine del XIV secolo, questo proposito è illustrato col supporto di 16 miniature. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 94
Pergamena · 116 ff. · 13.8 x 10.2 cm · Italia · sec. XIV
Jacopone da Todi, Laudi (Laudario Mortara)

Le Laudi del francescano italiano Jacopone da Todi sono dei poemi di ispirazione religiosa che si presentano come delle ballate dal metro vario e spesso redatte sotto forma di dialoghi. Il CB 94, trascritto da quattro diversi copisti, è stato allestito nella seconda metà del XIV secolo. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 95
Pergamena · I + 118 + I ff. · 22.5 x 14.5 cm · fine del XIII – inizio del XIV sec.
Jean de Thuin, Roman de Jules César

Questo manoscritto costituisce uno di quattro testimoni conosciuti (senza contare un frammento) del Roman de Jules César attribuito a Jean de Thuin, un poema di circa 9'500 alessandrini, che costituisce un adattamento del poema epico della Pharsalia di Lucano. L'inizio e la fine del testo del Roman mancano nel manoscritto, dove le principali suddivisioni del poema sono segnalate da iniziali alternativamente blu e rosse, collocate all'inizio di ogni strofa, e accompagnate da filigrane realizzate nel colore opposto. (rou)

Online dal: 26.09.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 96-1
Pergamena · II + 314 + II ff. · 35 x 25 cm · Francia · inizio del sec. XV (1410-1430)
Guiron le Courtois

Romanzo generazionale dei padri degli eroi della Tavola Rotonda, Guiron il cortese è un'opera di grande respiro composta sicuramente verso il 1235. Entro una tradizione manoscritta particolarmente ricca, il CB 96, magnificamente miniato e trascritto all'inizio del XV secolo, presenta un adattamento unico dei diversi racconti che contiene. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 96-2
Pergamena · II + 286 + II ff. · 35 x 25 cm · Francia · inizio del sec. XV (1410-1430)
Guiron le Courtois

Romanzo generazionale dei padri degli eroi della Tavola Rotonda, Guiron il cortese è un'opera di grande respiro composta sicuramente verso il 1235. Entro una tradizione manoscritta particolarmente ricca, il CB 96, magnificamente miniato e trascritto all'inizio del XV secolo, presenta un adattamento unico dei diversi racconti che contiene. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 97
Pergamena · 83 ff. · 21.5 x 15 cm · Italia (forse Bologna) · XIII sec.
Giovanni Damasceno, De fide orthodoxa (tradotto in latino da Burgundio Pisano)

Questo manoscritto di origine italiana, risalente al XIII secolo, contiene i primi quattro libri dell'opera De fide orthodoxa redatta in greco da Giovanni Damasceno. Come ricorda il titolo del manoscritto (f. 1r), questo testo è stato tradotto in latino, su richiesta del papa Eugenio III (1145-1153), dal giurista pisano e prolifico traduttore Burgundio di Pisa (Burgundius Pisanus). Il testo è disseminato di numerose glosse marginali, per la maggior parte contemporanee alla trascrizione del manoscritto (rou)

Online dal: 26.09.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 98
Pergamena · 169 ff. · 30 x 20.5 cm · Italia (Nonantola) · sec. IX (prima metà)
Flavius Iosephus, Antiquitates iudaicae

Lo storico di origine ebraica Giuseppe Flavio compose in greco le sue Antichità giudaiche nel I secolo d.C. Il CB 98 ne offre la traduzione latina in una scrittura pre-carolina molto bella, eseguita nell’abbazia benedettina San Silvestro di Nonantola (provincia di Modena). Il CB 99, dello stesso autore, proviene dalla stessa abbazia. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 99
Pergamena · 210 ff. · 29.8 x 20.5 cm · Italia (Nonantola) · sec. IX (prima metà?)
Flavius Iosephus, De bello iudaico

La guerra giudaica dello storico di origine ebraica Giuseppe Flavio del I secolo d.C., riporta in sette libri l’ultima rivolta della Giudea e la presa di Gerusalemme da parte di Tito. Il CB 99 proviene, come il CB 98, dall’abbazia San Silvestro di Nonantola, ma probabilmente è stato allestito più tardivamente e da copisti diversi. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 100
Pergamena · 292 ff. · 42.5 x 26.5 cm · Italia · sec. XIV
Giustiniano I, Digestum Vetus

Questo manoscritto di origine italiana del sec. XIV, forse bolognese, contiene il Digestum Vetus, opera fondamentale che testimonia l'interesse per la storia giuridica romana nel XIV sec. Riunisce un insieme di testi di riferimento sistematicamente muniti della Glossa ordinaria detta la "Magna glossa", di Francesco Accursio, di glosse interlineari e della glossa della Glossa, lavori di spiegazione e di istruzione per l'uso del testo. Molte manine di attenzione (dal lat. manicula, ae "piccola mano") testimoniano dell'assiduo lavoro che vari lettori hanno intrapreso su questo arido testo. Questo manoscritto contiene numerose indicazioni di pecia. Su di un foglio staccato (f. 37bis) si può leggere un poema al lettore del giurista italiano Angelo Boncambio (ca. 1450). (fmb)

Online dal: 23.04.2013

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 101
Pergamena · 60 ff. · 19.6 x 13 cm · Italia (?) · sec. XII
Giovenale, Satire (con glosse)

Contiene le Satire di Giovenale (I-XVI) con delle glosse forse ricavate dal commentario dello Pseudo-Cornuto. All'interno delle due copertine sono incollati dei frammenti di un manoscritto del sec. XIV in lingua olandese con una parte dell'opera poetica Martijn di Jacob van Maerlant, uno dei più grandi poeti fiamminghi del medioevo. (ber)

Online dal: 23.04.2013

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 103
Pergamena · V + 307 ff. · 27 x 20 cm · Baviera / Austria · 1378 / secondo quarto del sec. XV (Wetzel, S. 147) rispettivamente intorno al 1430 (Hayer 1998, S. 160)
Konrad von Megenberg, Buch der Natur · Johannes Denenat, Experientiae notabiles medicae

Le due parti di questo manoscritto, in origine indipendenti, sono state rilegate assieme probabilmente nell'ultimo terzo del XV secolo (dopo il 1469, vedi indice a c. Iv). La prima, a piena pagina (cc. 1r-272), contiene il Buch der Natur (Prologfassung di Corrado di Megenberg. In questa parte del manoscritto sono presenti correzioni marginali e glosse (soprattutto nelle sezioni più importanti del testo per la medicina) che sono forse da ricondurre al primo proprietario del manoscritto (Hayer 1998, p. 162). Soprattutto nelle parti I, III, IV e V del Buch der Natur si trovano notizie marginali e glosse interlineari di una mano del XV secolo che trattano i contenuti di storia naturale in senso allegorico per la predicazione. Numerose piccole e grandi illustrazioni marginali. La seconda parte, scritta su due colonne (cc. 274ra-307rb), contiene un compendio medico in sei parti (malattie infantili - malattie dello squlibrio degli humores - malattie degli occhi - peste, malattie della pelle, febbre - chirurgia - malattie veneree, ferite delle ossa, ustioni), ricette in latino ed in tedesco, così come un indice del contenuto in tedesco. A c. 284ra si trova il disegno di uno strumento chirurgico. Prima proprietà privata della libreria di antiquariato Hans P. Kraus di New York, Nr. 1958/13, precedentemente Maihingen, Fürstl. Öttingen-Wallersteinsche Bibl., Cod. III.1.2° 3. (wei)

Online dal: 09.04.2014

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 104
Pergamena · I + 158 ff. · 31.9 x 21.7 cm · Italia (Napoli?) · sec. XV (intorno al 1465-1475?)
Lattanzio, Opera

Codice contenente le Opere di Lattanzio, copiato in scrittura umanistica italiana nella seconda metà del sec. XV. La decorazione è costituita da varie iniziali a bianchi girari con bordure laterali che si estendono nei margini e da un frontespizio decorato su tre lati, sempre a bianchi girari, con elementi naturalistici: uccelli, farfalle e un asino. Nel bordo inferiore due putti reggono la corona di alloro che circonda lo stemma del committente, un membro della famiglia dei re aragonesi di Napoli che si è ipotizzato possa essere Ferdinando I re di Napoli (1458-1494). Un’antica segnatura attesta che il manoscritto proviene sicuramente dalla biblioteca aragonese dei re di Napoli. (ber)

Online dal: 23.04.2013

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 105-1
Carta · IV + 514 + IV pp. · 38.3 x 27.5 cm · Francia · sec. XV
Lancillotto propriamente detto

Questo manoscritto cartaceo del XV secolo in quattro volumi riunisce i testi in prosa Lancillotto propriamente detto, La ricerca del Santo Graal e La morte del re Artù. Il primo volume è illustrato con 42 disegni a penna e all’acquarello, mentre il quarto volume è ornato da due grandi disegni a piena pagina fuori dal testo su pergamena. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 105-2
Carta · IV + 346 + IV pp. · 38.3 x 27.5 cm · Francia · sec. XV
Lancillotto propriamente detto

Questo manoscritto cartaceo del XV secolo in quattro volumi riunisce i testi in prosa Lancillotto propriamente detto, La ricerca del Santo Graal e La morte del re Artù. Il primo volume è illustrato con 42 disegni a penna e all’acquarello, mentre il quarto volume è ornato da due grandi disegni a piena pagina fuori dal testo su pergamena. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 105-3
Carta · VIII + 420 + IV pp. · 38.3 x 27.5 cm · Francia · sec. XV
Lancillotto propriamente detto

Questo manoscritto cartaceo del XV secolo in quattro volumi riunisce i testi in prosa Lancillotto propriamente detto, La ricerca del Santo Graal e La morte del re Artù. Il primo volume è illustrato con 42 disegni a penna e all’acquarello, mentre il quarto volume è ornato da due grandi disegni a piena pagina fuori dal testo su pergamena. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 105-4
Carta · VIII + 352 + VI pp. · 38.3 x 27.5 cm · Francia · sec. XV
Queste del saint Graal; Mort le roi Artu

Questo manoscritto cartaceo del XV secolo in quattro volumi riunisce i testi in prosa Lancillotto propriamente detto, La ricerca del Santo Graal e La morte del re Artù. Il primo volume è illustrato con 42 disegni a penna e all’acquarello, mentre il quarto volume è ornato da due grandi disegni a piena pagina fuori dal testo su pergamena. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 106
Pergamena · 2 ff. · 16.2 x 24.4-25 cm; 16 x 13.5 cm · probabilmente Costantinopoli · sec. XI
Frammenti di un lezionario del Nuovo Testamento

Due frammenti contigui di uno stesso foglio, appartenenti un tempo ad un lussuoso lezionario del Nuovo Testamento, copiato nell’XI secolo probabilmente a Costantinopoli. Questi due pezzi hanno anche servito più tardi da supporto per numerosi goffi disegni, graffiti ed esercizi di calcolo. (and)

Online dal: 17.12.2015

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 107
Pergamena · 143 ff. · 24 x 17.5 cm · Germania nordoccidentale · fine del sec. IX
Codex Theodosianum (estratti) . Lex salica emandata . Lex Ribuaria . Lex Alamannorum . Lex Baiuvariorum . Capitolari di Carlo Magno. Recapitulatio legis Salicae

Codice giuridico, probabilmente incompleto, contenente un'estesa raccolta di testi. Fra i più importanti quattro leggi, la Salica, Ribuaria, Alamannorum, Baiuvariorum, una breve e frammentaria raccolta di capitolari emanati da Carlo Magno, estratti dal De legibus e dalle Sententiae di Isidoro di Siviglia, dal Codex Theodosianum e dalla Regola di S. Benedetto. Nel testo della Lex Baiuvariorum sono inseriti dei concetti giuridici in antico tedesco. Il codice venne in possesso nel 1789 dal conte Johann-Christian Solms residente nel castello Klitschdorf presso Bunzlau (Slesia) - si veda lo stemma a c. 1r - e per questo chiamato nella bibliografia anche «Codex Klitschdorf» o «Codex Solmsianus». Nel 1960 fu acquistato da Martin Bodmer presso l'antiquario H. P. Kraus di New York. (ber)

Online dal: 25.06.2015

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 108
Pergamena · 81 ff. · 24.2 x 15 cm · sec. XIII
Lucanus, De bello civili (cum glossis)

Il testo di Lucano è accompagnato da glosse marginali ed interlineari di varie mani, sia contemporanee che più tarde, queste ultime italiane e databili ai secc. XIV-XV. Nel margine di c. 69v è disegnato uno schema geografico del mondo. Appartenne, almeno fino al XVIII secolo, ai carmelitani di S. Paolo di Ferrara. (ber)

Online dal: 09.04.2014

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 109
Pergamena · 169 ff. · 25.1 x 17.2 cm · Francia (o Spagna?) · sec. XIV
Raimondo Lullo

Creatore del catalano come lingua letteraria e scientifica, Raimondo Lullo è nato a Maiorca, terra di incrocio di tradizioni cristiane, musulmane ed ebraiche. Scritto da vari copisti nel sec. XIV, il CB 109 raccoglie le opere filosofiche e teologiche del grande pensatore catalano. Il manoscritto è arricchito da tavole e diagrammi. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 110
Carta · IV + 408 + IV ff. · 21 x 29.5 cm · metà del XV sec.
John Lydgate, Troy Book, or The Siege of Troy

John Lydgate redige il Troy Book intorno al 1412-1420 su richiesta di Enrico V, quando era ancora principe di Galles. È composto in distici, con un prologo, cinque libri, un epilogo e una dedica a Enrico V, così come un envoi intitolato «Verba auctoris». Lydgate tradusse in inglese la storia della guerra di Troia, non direttamente da Omero, ma attraverso le rielaborazioni di Benoit de Sainte Maure, Roman de Troie (1165) e Guido delle Colonne, Historia Destructionis Troiae (1287). (moo)

Online dal: 18.06.2020

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 111
Pergamena · 45 ff. · 23.2 x 19 cm · Germania meridionale o Austria · sec. X (intorno al 970?)
Macrobius, Commentarius in Ciceronis Somnium Scipionis

Il Commento al sogno di Scipione di Macrobio, estratti della Storia naturale di Plinio il Vecchio e dal De institutione musica di Boezio sono riuniti in questo manoscritto su pergamena del X secolo. I diagrammi rappresentanti la Terra o le costellazioni astrali rendono questo documento particolarmente interessante. (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 113
Pergamena · 35 ff. · 29 x 20 cm · Francia · sec. XV
Maria di Francia, Favole

Maria di Francia, la scrittrice del XII secolo autrice dei celebri Lais, ha composto una raccolta di favole ereditate dalla tradizione esopica. Nel manoscritto conservato dalla Fondazione Martin Bodmer, ricopiato direttamente da un manoscritto della Biblioteca nazionale di Francia, le 101 favole sono accompagnate da sei fabliaux, in cui certi passaggi audaci sono stati erasi. (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 114
Pergamena · 229 ff. · 21.9 x 14.5 cm · Italia del Nord (Padova o Venezia?) · metà del XV sec.
Martialis, Epigrammata

Il codice, vergato in scrittura umanistica, contiene gli Epigrammata di Marziale (ca. 40-ca. 102), in dodici libri, seguiti da due testi conclusivi abitualmente presenti Xenia e Apophoreta. Manca il primo foglio del manoscritto, e qualche epigramma è stato aggiunto, probabilmente alla stessa epoca, da una mano diversa rispetto a quella del copista principale (41v, 105v, 132r, 133v, 136v). In assenza della pagina col titolo, la decorazione si limita ad una serie di iniziali realizzata da due diversi artisti, le une a bianchi girari, le altre ornate di intrecci annodati su fondo oro, chiamati talvolta «a cappio annodato». Ogni epigramma è introdotto da una semplice iniziale dipinta in blu. Prodotto verso la metà del XV secolo in Italia del Nord, il codice à attestato in Francia dal XVIII sec., nelle mani della famiglia de Jarente de Sénas, poi presso Ambroise Firmin-Didot. Nel corso dell XIX sec. ha cambiato più volte proprietario prima di entrare nella collezione di Martin Bodmer. (rou)

Online dal: 22.03.2018

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 115
Carta · 1 + 153 + 16 + 1 ff. · sec. XVI
Ps. Mauricius, Strategicon . Ps. Nicephorus, De uelitatione bellica . Ps. Iulius Africanus, Apparatus bellicus

Questo manoscritto greco, copiato su carta e datato per sottoscrizione al 1561, riunisce tre trattati sulla guerra. Due trattati bizantini, lo Strategicon, attribuito all’imperatore Maurizio (VI sec.) e il De velitatione bellica attribuito all’imperatore Niceforo II Foca (X sec.), precedono l’Apparatus bellicus attribuito a Giulio Africano, nato a Nicopoli. (jos)

Online dal: 02.06.2010

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 116
Pergamena · I + 205 + I ff. · 32 x 21.5 cm · Francia · inizio del sec. XIV
Prophecies de Merlin in prosa

Solo il CB 116, tra i 19 manoscritti e frammenti conservati, tramanda nella loro interezza le Prophesies de Merlin (Profezie di Merlino) in prosa. Esso testimonia in particolare l'ampiezza che nell’economia complessiva dell’opera assumono gli episodi arturiani. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 117
Carta · I + 260 + I ff. · 26.8 x 19.5 cm · Baviera · secondo quarto del sec. XV
Nibelungenlied, manoscritto di Maihingen

Tràdito all’incirca da una quarantina di manoscritti, il Nibelungenlied ha conosciuto durante il Medioevo un successo duraturo, come testimonia il CB 117 (“manoscritto di Maihingen”), trascritto nel XV secolo da tre scribi. Vi compaiono brevi compendi delle prime cinque avventure; sono invece assenti un centinaio di strofe supplementari. Completa il volume il Lamento (Die Klage), che fa seguito alla brusca fine del Canto e narra la sepoltura dei morti, l'incoronazione di Gunther e del figlio di Brunilde. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 118
Carta · II + 94 ff. · 32.9 x 22.5 cm · regione di Basilea · intorno all 1520-1530?
De rebus bellicis e Notitia dignitatum

I due testi, De rebus bellicis (cc. 5r-17v) e Notitia dignitatum (cc. 19r-94r), riuniti in questo manoscritto, risalgono all’Antichità e presentano rispettivamente le macchine da guerra utilizzate dall’esercito romano nel primo caso, e l’organizzazione militare del Basso Impero nelle sue parti occidentali e orientali, nell’altro. Già in origine sono stati concepiti, tra la fine del IV e l’inizio del V secolo, con delle illustrazioni; la più antica copia conosciuta, risalente alla fine del IX e all’inizio del X secolo, era conservata nella biblioteca della cattedrale di Spira (di cui oggi rimane un solo foglio). Questa copia fu presa in prestito nel 1436 dal cardinale Pietro Donato mentre si trovava al concilio di Basilea dove furono realizzate almeno due copie, miniate da Péronet Lamy (Oxford, Bodleian Library, Ms. Canon. Misc. 378; Parigi, BnF, lat. 9661). Il manoscritto della Fondazione Bodmer ne costituisce una nuova riproduzione, almeno di un secolo più tardiva, che potrebbe essere servita all’edizione di questi due testi, immagini comprese, realizzata da Sigismundus Gelenius e pubblicata da Froben a Basilea nel 1552. (rou)

Online dal: 10.12.2020

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 119
Pergamena e carta · I + 47 ff. · 22.9 x 19.9 cm · Canton Zurigo · intorno al 1548 con aggiunte fino all’inizio del XVII sec.
Trascrizioni di statuti comunali, trattati e ordinanze dal Canton Zurigo (Neuamt)

Il manoscritto contiene la trascrizione di una serie di documenti che si riferiscono direttamente o indirettamente al baliaggio di Neuamt nel Canton Zurigo. È composto di tre distinte parti – una in pergamena (cc. 1-27) e due in carta (cc. 28-39 e 40-47) – che probabilmente vennero rilegate insieme nel 1548, come risulta dalla data impressa sulla coperta anteriore. I testi raccolti risalgono ad un arco di tempo che va dal 1538 alle aggiunte del 1604, tranne un documento del 1461 (36r-38v). (ber)

Online dal: 04.10.2018

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 120
Pergamena · 36 ff. · 25.4 x 14.5 cm · Sicilia · XI o XI-XII secolo
Origene, Commentarii in Canticum Canticorum (tradotto in latino da Rufino Aquileiense)

Questo manoscritto, copiato nella Sicilia normanna, contiene il Commento al Cantico dei Cantici di Origene, nella versione tradotta dal greco in latino da Rufino di Aquileia (versi 345-verso 411) comprendente i primi quattro libri sugli iniziali dieci che il testo di Origene doveva contare. É preceduto da un prologo di s. Gerolamo e seguito da una breve preghiera di Gregorio di Nazianzio, anch'essa tradotta in latino da Rufino di Aquileia. Il commento di Origene, che incarna lo Sposo nel Cristo e la Sposa nella Chiesa, ma anche l'anima individuale, ha influenzato per secoli le interpretazioni spirituali del Cantico dei Cantici. (rou)

Online dal: 26.09.2017

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 121
Carta · III + 147 + III ff. · 30.8 x 21.4 cm · Italia del nord · XV sec.
Floro, Epitome di Tito Livio; Paulo Orosio, Historiae aduersus paganos

Il manoscritto su carta, copiato nell’Italia del nord, si compone di due testi di storia antica copiati indipendentemente: l’Epitome di Tito Livio di Floro e le Storie contro i pagani di Paolo Orosio. Questi testi conobbero un enorme successo nel corso di tutto il Medioevo e si ritrovano in tutte le biblioteche medievali di una certa importanza. Come si deduce dall’ex-libris del sec. XV (c. 147r), questo esemplare appartenne all’abbazia degli eremiti di S. Agostino di San Pier d’Arena presso Genova. (rou)

Online dal: 04.10.2018

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 122
Pergamena · 70 ff. · 31.7 x 22.2 cm · Italia · inizio del XIV sec.
Ovidius, Ars amatoria; Hymni officii ordinari; Priscianus, Institutiones grammaticae (XVII-XVIII); Secretum secretorum; De physiognomonia libellus

Copiato in Italia all’inizio del XIV secolo, il manoscritto riunisce i seguenti testi: l’Arte amatoria di Ovidio, due libri della Grammatica di Prisciano, degli estratti dal Secretum secretorum, un libro – incompleto – sulla fisionomia di autore incerto, ed una serie di inni attribuiti tra gli altri a Gregorio Magno, s. Ambrogio o Sedulio. Mancante di due fogli all’inizio, il manoscritto rivela tracce di uso antico, con l’aggiunta di commenti o di maniculae nei margini. Questa copia non presenta della decorazione ad eccezione di alcune iniziali filigranate rosse e viola, ritoccate d’oro e inquadrate. (rou)

Online dal: 04.10.2018

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 123
Pergamena · 16 ff. · 19.4 x 12.5 cm · Germania (?) · XI o XII sec. (inizio?)
Ovidio, Fasti (frammenti)

Scoperti intorno al 1700 presso la scuola del monstero di Ilfeld, questi frammenti dei Fasti di Ovidio, da allora conosciuti con il nome di «Fragmentum Ilfeldense», sono entrati nella collezione di Martin Bodmer nel 1956. Precedentemente dovettero essere stati usati come fogli di guardia o in una legatura. I Fasti, un poema in distici elegiaci, tratta del calendario romano – solo i primi sei mesi dell'anno – e della sua trasformazione all’inizio dell’Impero con l’introduzione delle feste commemorative di Augusto. (rou)

Online dal: 08.10.2020

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 124
Pergamena · II + 294 + II ff. · 39.3 x 26.5 cm · Napoli · sec. XV
Ovidio, Metamorfosi, Fasti

Il doppio foglio di apertura di questo manoscritto delle Metamorfosi e dei Fasti di Ovidio annuncia già i suoi riferimenti all’antichità : l’utilizzo di lettere capitaliall’antica, il color porpora dell’insieme del foglio e la raffigurazione del lauro che corona i versi del poeta collocano la produzione del volume nel Rinascimento italiano. La dedica scritta in caratteri d’oro sul f. 1v conferma quest’origine : il manoscritto è stato copiato dal napoletano Ippolito Lunense per il segretario di Ferdinando I d’Aragona, Antonello Petrucci, del quale si scopre lo stemma inquadrato da putti e da cornucopie dell’abbondanza al f. 2r. Le scritture cambiano, nello stile e nel colore dell’inchiostro, a seconda della natura del testo. La decorazione a ‘bianchi girari’, di grande qualità, rivela una fattura tipicamente napoletana, realizzata nello stile del miniatore reale Cola Rapicano. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 125
Pergamena · I + 199 + I ff. · 29.1 x 19.2 cm · Italia · sec. XIV (intorno al 1320?), annotazioni dei sec. XIV-XV
Ovidio, Metamorfosi

Questo manoscritto di origine italiana contiene le Metamorfosi di Ovidio. Il testo è circondato da glosse marginali e interlineari scritte da varie mani contemporanee e italiane del sec. XV. Vi si possono riconoscere quattro tipi di annotazioni: segnaletiche, lessicali e filologiche, intertestuali e commentarie, che testimoniano della vitalità di questo testo di Ovidio nel sec. XIV fino all'alba dell'età moderna. Il frontespizio è decorato con una lettera che contiene il ritratto dell'autore intento a scrivere la sua opera e da una bordura laterale che racchiude un angelo con delle ali rosse. (fmb)

Online dal: 23.04.2013

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 126
Pergamena · 2 ff. · 18.3 x 11.5 cm · Germania (?) · XII sec. (fine?)
Ovidio, Tristia

Il bifolio in pergamena, risalente alla fine del XII sec., è stato riutilizzato in un epoca imprecisata quale rilegatura, come mostrano i segni di piegatura nel margine inferiore. Contiene un estratto della Tristia, una raccolta di lettere in distici elegiaci che Ovidio scrisse durante il suo esilio. Il testo è continuo, ciò che indica che il bifoglio si trovava al centro di un fascicolo; mancano solo alcuni versi a causa del taglio nella parte superiore del foglio. E’ stato acquistato da Martin Bodmer nel 1958 dal libraio Kraus di New York. (rou)

Online dal: 13.06.2019

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 127
Pergamena · 265 ff. · 44.8 x 30.5 cm · Abbazia premonstratense di Weissenau, Germania (diocesi di Costanza) · sec. XII
Passionario di Weissenau

Sontuosa raccolta di vite di santi latini trascritta nel XII secolo in Germania, forse nell'abbazia di Weissenau, il CB 127 è decorato con numerose iniziali ornate e istoriate, tra le quali figura anche la notevole rappresentazione del «Frate Ruffilus» (f° 244r). (fmb)

Online dal: 20.05.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 128
Pergamena · II + 197 ff. · 40.2 x 29.8 cm · Reichenau (?) · sec. IX
Paolo Diacono, Omeliario (pars aestiva et commune sanctorum)

Grande manoscritto in-folio incompleto contenente la parte estiva ed il comune dei santi dell'omeliario di Paolo Diacono. Scritto da varie mani in minuscola carolina nel IX secolo, presenta delle iniziali a inchiostro con racemi di colore rosso che denotano influsso irlandese ed alcuni eleganti incipit in scrittura capitale. Proviene forse da Reichenau, in ogni caso dalla regione di Costanza. Appartenne alla collezione Phillipps, poi Chester Beatty, dalla quale Martin Bodmer lo acquistò nel 1968. (ber)

Online dal: 23.06.2014

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 129
Pergamena · IV + 12 + IV ff. · 18.5 x 10.8 cm · Francia (?) · XII sec. (metà?)
Persius, Saturae

Il manoscritto contiene le Satire del poeta romano Persio – Aulus Persius Flaccus (34-62). Ad eccezione del prologo scritto in esametri, le satire sono brevi per quanto riguarda il numero dei versi (circa 650). Furono molto popolari nel corso del medioevo e anche oltre, visto che Jean-Jacques Rousseau vi prende in prestito delle parole – intus et in cute (Satire III, v. 30 – fol. 5v) – per inserirlo all’inizio delle sue Confessions. Questa copia delle Satire risale al XII sec. e potrebbe essere stata trascritta in Francia, come suggerisce l’aggiunta di una parafrasi in francese del vangelo di Luca che occupa l’ultimo foglio del manoscritto. (rou)

Online dal: 14.06.2018

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 130
Pergamena · I + 185 + III ff. · 20 x 12 cm · Italia (Padova) · intorno al 1500
Petrarca, Triumphi

Realizzato nei primi anni del XVI secolo, quando la stampa si era ormai già consolidata, il CB 130 testimonia una notevole maestria calligrafica e pittorica. Opera di Bartolomeno Sanvito, che ha curato la trascrizione di altri quattro manoscritti del Canzoniere e dei Trionfi di Petrarca, presenta una scrittura sobria ed equilibrata, arricchita con raffinate miniature. L’inserzione di un foglio di pergamena con disegni segna l'inizio di ciascuna parte del volume. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 131
Pergamena · I + 180 ff. · 23 x 16.3 cm · Italia · fine del sec. XIV
Petrarca e Dante, Rime

Raccolta di due canzonieri italiani autonomi, il CB 131 è costituito di due sezioni: una comprende 380 poemi di Petrarca; l’altra componimenti redatti da Dante e da altri poeti della generazione precedente. Misterioso «libro de la mia comare» dalla grafia arcaizzante, la parte riservata a Petrarca è arricchita qua e là da glosse singole (altrimenti sconosciute), che testimonierebbero la ricezione da parte di un pubblico femminile. (fmb)

Online dal: 20.05.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 132
Pergamena · 48 ff. · 34.2 x 23.1 cm · Italia · sec. XIII (seconda metà)
Petrus de Vinea, Epistulae

Scritte nella cerchia dell’imperatore Federico II, di cui fu cancelliere Petrus di Vinea (verso il 1200-1249), queste Lettere furono senza dubbio riunite verso il 1270 dalla curia papale. Conservate in più di 230 manoscritti, esse sono servite, in ragione della loro formulazione curata, da modelli di scrittura. L’Ars dictaminis di Bonfilius Aretinus trascritto subito dopo sottolinea l’intento retorico del CB 132. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 133
Pergamena · 124 ff. · 17 x 12 cm · Germania (Treviri?) · fine del sec. XII
Ps. Philo, Liber antiquitatum biblicarum . Hildebertus Cenomannensis, Carmina (estratti)

Contiene tra altri il Liber antiquitatum biblicarum che narra la storia biblica iniziando da Adamo fino al re Saul (dalla Genesi alla fine del primo libro di Samuele), attribuito pseudoepigrafiamente al filosofo ellenistico di cultura ebraica Filone di Alessandria (I sec. d.C.) e estratti dai Carmina del poeta e vescovo di Tours Ildeberto di Lavardin (1056-1133). Fu probabilmente scritto nell'abbazia benedettina di S. Eucario-S.Mattia di Treviri, cui sicuramente appertenne, come si legge nell'ex-libris di c. 1r. (ber)

Online dal: 18.12.2014

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 135
Pergamena · 39 ff. · 29.4 x 20.7 cm · Italia (Napoli?) · sec. XIV (verso il 1350-1370?)
[Petrus de Ebulo], De balneis Puteolanis

Il De Balneis Puteolanis, poema didattico attribuito al medico-poeta di Salerno, Pietro da Eboli, presenta le qualità curative di una trentina di fonti termali di Baia e di Pozzuoli. Questo testo, che conoscerà una grande posterità sia in latino sia nelle sue traduzioni italiane e francesi, conserva il ricordo delle terme distrutte da un terremoto nel 1538. Il CB 135, illustrato con disegni a piena pagina, è stato senza dubbio trascritto nella prima metà del XIV secolo nella cerchia di Roberto d’Angiò. (fmb)

Online dal: 31.07.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 136
Pergamena · (3) 169 (1) ff. · 20.3 x 11.5 cm · Firenze · fine sec. XIV - inizio XV
Platone, Dialoghi

Testimone eccezionale di quel Rinascimento che riscopre Platone distanziandosi dal tomismo medievale fondato su Aristotele, il CB 136 è stato copiato dalla mano del grande umanista fiorentino Leonardo Bruni, detto Aretino. Questo manoscritto pergamenaceo, scritto con calligrafia regolare, contiene molti dialoghi di filosofica ; sarebbe servito a stabilire la traduzione latina del Fedone effettuata dall’Aretino. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 137
Pergamena · 76 ff. · 20.2 x 14 cm · Italia? · sec. XV (inizio?)
Platone, Phaedo

In quest’opera della maturità di Platone, Fedone riferisce della morte di Socrate, di cui è testimone, e riporta gli ultimi propositi del grande filosofo sotto forma di un ultimo dialogo con Cebete e Simmia. Questo manoscritto, che contiene molte belle iniziali dipinte, è stato copiato nel sec. XV su pergamena. La scrittura umanistica rotonda è della mano di un solo copista, che si firma col rosso «Marcus Speegnimbergensis scripsit» (f. 76). (jos)

Online dal: 02.06.2010

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 138
Pergamena · I + 266 ff. · 29.1 x 21 cm · Italia (Roma?) · intorno al 1480 (?)
Plauto, Commedie

Le venti commedie di Plauto contenute in questo manoscritto sono state copiate nel corso della seconda metà del XV sec. in una scrittura umanistica molto accurata. Ogni commedia è introdotta da una iniziale d’oro con bianchi girari. La prima carta è inoltre dotata di un riquadro composto da intrecci vegetali interrotti nella parte inferiore da una corona di alloro attorniata da due putti, il cui interno, lasciato bianco, avrebbe dovuto contenere lo stemma del possessore. Secondo un’antica segnatura che si trova sul piatto anteriore, il manoscritto apparteneva nel XVII sec. alla biblioteca dei maurini a Roma. (rou)

Online dal: 14.12.2018

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 139
Pergamena · II + 174 + II ff. · 33.5 x 23.2 cm · Italia (Firenze) · sec. XV (ca. 1460-1470?)
Polybius, Historiae

Questo manoscritto, copiato su pergamena nel sec. XV a Firenze, è conservato nella sua rilegatura originale. La scrittura umanistica è di un solo copista, con grandi iniziali d’oro a bianchi girari all’inizio di ciascun libro. Si notano delle glosse marginali a inchiostro viola, così come altre più recenti, forse del XVI secolo. Dopo Erodoto e Tucidide, Polibio è il terzo grande storico greco. Quest’ultimo si concentra sul racconto della conquista romana che si caratterizza per i conflitti combattuti su molteplici teatri di operazioni. (jos)

Online dal: 02.06.2010

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 140
Pergamena · 2 ff. · 42.5 x 56.5 cm · Livorno (?) · seconda metà del XVII sec.
Carte marine del Mediterraneo, attribuite a Giovanni Battista Cavallini o a Pietro Cavallini (?)

Le due carte miniate appartenevano probabilmente ad un atlante di carte marine, o a un portolano. La prima, orientata verso nord, rappresenta parte delle coste dell'Oceano Atlantico e del Mar Mediterraneo ai lati dello stretto di Gibilterra, tra le Isole Canarie e l'Italia settentrionale. La seconda mappa, rivolta ad ovest, mostra le isole del Mar Egeo tra Creta (Candia) e Salonicco, la Grecia e l'Asia Minore, dove Troia e Costantinopoli sono situate in maniera anacronistica. Una scala di latitudini sulla prima carta, delle scale graduate di distanza vicino ai margini, delle linee di rombi e delle rose dei venti ornate di fiori di giglio accompagnano i toponimi del litorale in rosso e nero perpendicolarmente alle coste. Il loro tracciato, molto stilizzato, accentua i promontori e gli estuari, e il cartografo ha rappresentato anche alcuni fiumi, ma senza molta precisione. Nell'entroterra, e collocate in modo piuttosto vago, figurano delle vignette urbane con bandiere con stemmi, montagne e alberi. In mare, appaiono su entrambe le mappe alcune navi e un animale marino. I nomi delle regioni sono iscritti su banderuole, o indicati in caratteri più grandi. Lo stile particolare del disegno delle città, delle decorazioni e la grafia rimandano alla produzione di Giovanni Battista Cavallini, o del suo successore Pietro Cavallini, attivo a Livorno tra il 1636 e il 1688. (vag)

Online dal: 12.12.2019

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 141
Pergamena · I + 80 + 1 ff. · 23.7 x 15 cm · Firenze · 1466
Propertius, Elegiae

Contiene le Elegie di Properzio ed è stato scritto nel 1466 a Firenze da Gian Pietro da Spoleto in una elegante scrittura umanistica. Il manoscritto appartenne ad Antonello Petrucci d'Aversa († 1487) attivo presso la cancelleria aragonese, e confluì poi nella biblioteca dei re aragonesi di Napoli. Le iniziali che introducono i vari libri ed il frontespizio sono decorati a bianchi girari; lo stemma che doveva figurare nella corona di lauro a c. 1r non è stato eseguito. (ber)

Online dal: 18.12.2014

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 142
Pergamena · 194 ff. · 21.1 x 16.5 cm · Germania o Svizzera (regione di San Gallo?) · fine del sec. XI o inizio del sec. XII
Prudenzio, Carmina (cum glossis)

Nella Prefazione, collocata in apertura del CB 142, Prudenzio afferma il suo desiderio di piacere a Dio se non per i suoi meriti, almeno grazie ai suoi poemi. Riflessi della luce della parola divina, le opere principali del poeta latino cristiano nato nel sec. IV a Tarragona sono riunite in questo manoscritto della fine del sec. XI o inizio del sec. XII. Vi si legge tra le altre la celebre Psychomachia nella quale viene messa in scena la lotta tra le figure allegoriche dei vizi e delle virtù, e la cui lettura ha profondamente influenzato la poesia e le arti medievali. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 143
Pergamena · III + 220 + II ff. · 34 x 24.6 cm · Francia · intorno al 1440
Benevenutus Imolensis, Romuleon

Il Romuleon, compilazione latina anonima di testi di storia romana, è attribuito a Benvenuto da Imola. Realizzato in Francia verso il 1440, il CB 143 fu trascritto probabilmente durante la vita del re Carlo VII, rappresentato al f° 6v. L'inizio di ciascun libro di tale raccolta è messo in risalto da miniature raffinate. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 144
Pergamena · I + 70 + I ff. · 24 x 15.5 cm · Francia · intorno il 1470
Renato d'Angiò, Le mortifiement de vaine plaisance

Otto magnifici disegni a piena pagina eseguiti vero il 1470 da Jean Colombe illustrano l’opera Le Mortifiement de Vaine Plaisance del re Renato d'Angiò. Questo poema allegorico sul conflitto tra l’anima e il cuore, scritto nel 1455, invita l’uomo a rinunciare ai desideri, sempre insoddisfatti, del cuore per rivolgersi a quelli che possano appagare la presenza divina. (fmb)

Online dal: 25.07.2006

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 145
Carta · I + 143 + I ff. · 20 x 14.2 cm · Germania sudoccidentale · XV/XVI sec.
Marquart von Stadtkyll: Chirurgie, Von den Zeichen des Todes, Ricette medicinali dalla pratica chirurgica

La gran parte del codice contiene opere di Marquart von Stadtkyll – la Chirurgie (5r-50r) e Von den Zeichen des Todes (50v-58v) – o a lui attribuite (59r-109r ricette varie per cerotti, pomate, polveri, bagni ecc.). Nel resto del codice (1v-4v, 109r-139r) sono state trascritte, tra il XV e il XVI secolo da vari copisti, 150 ricette mediche varie. Il tipo di scrittura ed il dialetto utilizzato rimandano ad una origine nella Germania sudoccidentale. Nel XIX sec. il manoscritto era in possesso di una famiglia Hegwein di Herrnsheim (nella Bassa Franconia) i cui membri vi hanno apposto i loro nomi e varie date. Nel 1969 è stato acquistato da Martin Bodmer presso la William H. Schab Gallery di New York. (ber)

Online dal: 13.06.2019

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 146
Pergamena · 38 ff. · 27.6 x 17.8 cm · Italia del nord · sec. X
Manoscritto con opere retoriche appartenuto a Francesco Petrarca

Codice del sec. X di provenienza italiana contenente varie opere di retorica: l' Ars rhetorica di Fortunaziano, i Principia rhetorices di Agostino, i Praecepta artis rhetoricae di Giulio Severiano e le Partitiones oratoriae di Cicerone. Nel sec. XIV venne in possesso di Francesco Petrarca che vi appose numerose annotazioni marginali a più riprese ed in varie epoche della sua vita. Testimonia l'interesse dell'umanista per i retori minori che egli contribuì a riscoprire e divulgare. (ber)

Online dal: 09.04.2014

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 147
Pergamena · I + 388 + I ff. · 34.8 x 25.9 cm · Francia · fine del sec. XIII
Estoire Del Graal (interpolato)

Trascritto alla fine del XIII secolo, il CB 147 contiene il ciclo dei romanzi arturiani in prosa: Storia del Santo Graal, Storia di Merlino, Seguito della storia di Merlino, La ricerca del santo Graal e Morte d’Artù. Tuttavia, sono le sue interpolazioni che lo rendono eccezionale: delle traduzioni dei Vangeli e del libro della Genesi, come pure di altri testi biblici e dei sermoni di Maurice de Sully, sono posti nella bocca degli eroi arturiani! Una messa in prosa del Romanzo di Troia, di cui non si conoscono altre testimonianze, e i Fatti dei Romani sono pure inseriti nel corpus. La sua ricca iconografia è realizzata in uno stile originale. (fmb)

Online dal: 25.07.2006

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 148
Carta · III + 220 + III ff. · 34 x 23.5 cm · Francia · sec. XVI
Pierre Sala, Tristan

Scritto senza dubbio negli anni 1520-1528, il Tristano del lionese Pierre Sala si fece l’erede della tradizione medievale, dai cicli in prosa di Tristano e di Lancillotto ai romanzi italiani della Tavola Rotonda. Nondimeno, questo racconto dell’amicizia esemplare tra Tristano e Lancillotto, dove le avventure cavalleresche si intrecciano agli intrighi amorosi, è già aperto alla scrittura del Rinascimento. Esso è trasmesso solamente da due manoscritti e quello della Fondazione Martin Bodmer è l’esemplare di dedica offerto al re Francesco I. È illustrato da ventisei disegni a penna e all’acquarello. (fmb)

Online dal: 26.04.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 149
Pergamena · III + 64 + II ff. · 31.3 x 20.5 cm · Francia · sec. XVI
Diego de San Pedro, Carcel de amor

Il manoscritto contiene la traduzione francese dell'opera di Diego de San Pedro (1437-1498) Carcel de amor, di François Dassy, che a sua volta si basa sulla traduzione italiana di Lelio Manfredi, ultimata nel 1513. Diego de San Pedro è un poeta e narratore spagnolo del prerinascimento, forse di origini ebraiche e convertitosi al cristianesimo. Il Carcel de amor, una delle sue due novelle conosciute, è un racconto sentimentale incentrato sul tema del superamento delle passioni amorose attraverso la ragione; venne stampato per la prima volta a Siviglia nel 1492 e tradotto in varie lingue. E' illustrato da 19 vignette per la maggior parte inquadrate da una cornice architettonica, e nelle quali i personaggi sono raffigurati in costumi dell'epoca. Il codice è forse stato eseguito per Carlo III di Borbone-Montpensier (Charles de Bourbon) – il cui stemma è dipinto a c. 1v - tra il 1521 ed il 1527. Prima di entrare a far parte della collezione di Martin Bodmer appartenne alla famiglia Demidow, al conte Alexis de Golowkin e a Sir Thomas Phillipps. (ber)

Online dal: 17.12.2015

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 150
Pergamena · III + 88 + III ff. · 23.4 x 16.5 cm · Germania sudoccidentale · fine XIII / inizio XIV sec.
Schwabenspiegel

Lo Schwabenspiegel (Specchio svevo) contiene una raccolta di leggi nazionali e feudali in uso nel tardo medieovo nella Germania meridionale ma diffuso anche in Boemia e nella Svizzera fino al confine linguistico franco-tedesco. Il manoscritto è stato redatto nella seconda metà del XIII sec. ed appartiene ai più antichi testimoni di questo testo, di cui si sono conservati ca. 350 manoscritti. (ber)

Online dal: 18.12.2014

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 151
Carta · 192 ff. · 21.1 x 14.5 cm · Baviera-Franconia · 1402
Seifrit, Alexander

Terminato nel novembre 1402 dal copista Johannes Man de Creussen (cf. f° 187), il CB 151 è uno dei più antichi manoscritti dell'Alexander di Seifrit. Una mano del XV secolo ha aggiunto sull'ultimo foglio, in latino, un rimedio contro la peste. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 152
Pergamena · I + 122 + I ff. · 30.3 x 21 cm · Italia del Nord · ultimo terzo del XIV sec.
Seneca, Tragedie

Seneca è il più letto e amato drammaturgo antico del Medioevo. I manoscritti delle sue Tragedie, quasi 400 copie conosciute fino ad oggi, risalgono per lo più al XIV e XV secolo, come la copia della Fondazione Bodmer. Questa presenta inoltre una serie di iniziali istoriate collocate all’inizio di ogni dramma di Seneca, la cui illustrazione riassume la trama drammatica, come per esempio il suicidio di Giocaste e l’accecamento di Edipo all’inizio del dramma omonimo (f. 46v). La loro realizzazione, piuttosto modesta, è probabilmente localizzata nel Nord Italia dove fu prodotta la maggior parte delle copie miniate di questo testo (una cinquantina circa). (rou)

Online dal: 10.10.2019

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 154
Pergamena · 124 ff. · 28.1 x 17.2 cm · Germania · sec. XI e sec. XV
Stazio, Tebaide

Precursore della riscoperta di Stazio da parte del Rinascimento del XII secolo, questo manoscritto della Tebaide del sec. XI è stato copiato senza dubbio in Germania. Contiene alcune glosse marginali tratte in parte dal commento di Lattanzio, e si distinguono soprattutto per i neumi apposti ai versi sui ff. 46v, 80r e 81r. Questa notazione marca il ritmo del testo mettendo in evidenza dei passaggi particolarmente patetici : il pianto di Ipsipile al cospetto del cadavere del bambino Archemoro, la preghiera di Tideo sulla soglia della morte, il dolore di Polinice sul corpo di Tideo. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 155
Pergamena · 83 ff. · 26.3 x 19.2 cm · Sud-est della Germania · metà del sec. XIV
Der Stricker, brevi poemi - Rudolf von Ems, Parabole tratte da Barlaam e Josaphat (Nikolsburger Bispelhandschrift)

Manoscritto composto nella metà del XIV secolo nel sud-est della Germania, il CB 155 contiene 68 testi dello Stricker seguiti dalla parabola di Barlaam e Josaphat di Rudolf von Ems. (fmb)

Online dal: 20.12.2007

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 157
Carta · 62 ff. · 30.2 x 21.7 cm · Sudtirolo (?) (Bressanone, monastero di S. Elisabetta?)
Heinrich Seuse, Büchlein der ewigen Weisheit . Trattato allegorico: Die zwölf Lichter im Tempel der Seele

Questo manoscritto cartaceo datato contiene l’opera molto diffusa nel tardo medioevo del mistico tedesco domenicano Enrico Susone (1295-1366) Büchlein der ewigen Weisheit e il trattato allegorico Die zwölf Lichter im Tempel der Seele, forse originariamente parte di una predica. Le caratteristiche linguistiche del testo (dialetto bavarese) rimandano ad una provenienza dal Sudtirolo, mentre una tarda annotazione sulla carta di guardia (XVIII-XIX sec.) potrebbe costituire una segnatura di appartenenza alla biblioteca del monastero delle clarisse di S. Elisabetta a Bressanone. (ber)

Online dal: 14.06.2018

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 158
Pergamena · 16 ff. · 9.5-32 x 8.6-21 cm · Italia · XI sec.
Terenzio, Commedie: Andria e Eunuchus

Il teatro di Terenzio fu molto apprezzato lungo tutto il medioevo, come testimonia questo manoscritto, vergato in scrittura carolina e risalente al sec. XI, che conserva dei frammenti di due delle sue sei commedie, Andria e Eunuchus. Questi frammenti, di formato diverso, sono stati utilizzati tra il XV e il XVI sec. quali legature di registri, come dimostrano certi segni di usura e di piegature, così come le date segnate a fianco delle invocazioni alla Vergine, a Cristo o a s. Tommaso. (rou)

Online dal: 10.10.2019

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 160
Carta · II + 247 + II ff. · 27.6 x 19.2 cm · Francia · 1469
Storia di Tebe e Storia di Troia

La leggenda tebana e quella troiana hanno avuto un'influenza straordinaria durante il Medioevo. Scritto dalla mano di Jacotin de Lespluc nel 1469, il cartaceo CB 160 contiene adattamenti in prosa della Historia trojana di Guido delle Colonne e una versione delle gesta del figlio di Edipo che si rifà alla Storia antica fino a Cesare. I suoi disegni a inchiostro sfumato (lavis) richiamano quelli del manoscritto 9650-52 della Biblioteca reale del Belgio. (fmb)

Online dal: 25.03.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 161
Pergamena · 213 ff. · 35.6 x 25 cm · Francia, Parigi · 1280
Tommaso d’Aquino, Summa theologica

« È meglio rischiarare che solamente brillare ; nello stesso tempo è meglio trasmettere ad altri quanto si ha contemplato che solamente contemplare ». Opera magistrale di Tommaso d’Aquino, la Summa theologiae è l’opera emblematica della scolastica cristiana. Composta alla fine della vita del domenicano, è rimasta incompiuta, interrotta dalla morte dell’autore. Redatta sotto la forma di questioni (quaestiones) divise in articoli, presenta la teologia in maniera organica. Il CB 161 è stato prodotto in Francia, senza dubbio a Parigi, poco dopo la morte del filosofo ; il codice conserva una legatura antica. La sottoscrizione della fine del sec. XIII che si può leggere sul verso del piatto posteriore segnala che il manoscritto era stato lasciato in pegno da Jean de Paris in occasione della presa in prestito di un altro volume. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 162
Pergamena · 252 ff. · 27.8 x 19.3 cm · Italia (Firenze?) · sec. XV (ca. 1460-1470?)
Tucidide, De bello Peloponensium

Nel suo De bello Peloponensium Tucidide fa un vero lavoro da storico ritracciando l’origine del conflitto della guerra del Peloponneso, e riferendo degli avvenimento anno per anno con una grande esattezza. Questo manoscritto su pergamena è illustrato magnificamente, segnatamente da due putti e, all’interno di un’iniziale, da un personaggio vestito di un’armatura blu che regge una spada. (jos)

Online dal: 02.06.2010

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 163
Pergamena · 64 ff. · 27 x 14 cm · Firenze · seconda metà del sec. XV
Tibullus, Elegiae

Elegante codice vergato in scrittura umanistica corsiva contenente le Elegiae del poeta elegiaco latino Tibullo, un testo poco diffuso nel medioevo e riscoperto dagli umanisti italiani alla fine del XIV secolo. Il manoscritto è stato copiato e miniato a Firenze forse per Braccio, membro della famiglia Martelli, di cui si vedono le armi dipinte nel frontespizio. Passò poi nelle mani della famiglia fiorentina dei Medici, che vi fece apporre lo stemma sulla carta di guardia anteriore. Nel 1968 Martin Bodmer lo acquistò dalla collezione di Thomas Phillipps. (ber)

Online dal: 25.06.2015

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 164
Pergamena · 655 ff. · 31 x 25.5 cm · inizio del sec. XIV
Tristano in prosa

Almeno tre scribi si sono suddivisi il lavoro di copia di questo imponente manoscritto di più di 650 fogli all’inizio del sec. XIV. Nonostante questo il testo del Roman de Tristan en prose, riscrittura del mito di Tristano alla luce del Lancelot en prose, è incompleto all’inizio e alla fine. Quest’opera, inizialmente composta all’inizio del sec. XIII, è stata costantemente riscritta nel corso di tutto il medioevo; si conserva in più di 80 manoscritti, testimoni di almento quattro differenti versioni. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 165
Pergamena · 54 ff. · 25.8 x 16.4 cm · Francia · sec. XII
Vergilius, Aeneis (I-VI)

Il manoscritto, di origine francese e databile al XII secolo, contiene i libri I-VI dell’Eneide di Virgilio con gli Argumenta attribuiti allo Pseudo Ovidio. Tra gli illustri precedenti possessori di questo codice figurano Charles de Montesquieu (1689-1755), che ha lasciato il suo ex-libris a c. 1r, e sir Thomas Phillipps (1792-1872). Martin Bodmer ha acquistato questo manoscritto nel 1966, nel corso di una delle vendite della collezione Philipps. (ber)

Online dal: 17.12.2015

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 168
Pergamena · I + 222 + I ff. · 25 x 16.3 cm · fine del sec. XIII - inizio del XIV
Waldef, Gui de Warewic, Otinel

Il manoscritto conservato alla Fondazione Bodmer contiene l’unico testimone del lungo romanzo sull’alto lignaggio anglo-normanno Waldef. Composto all’inizio del sec. XIII, questo testo celebra in ben 22'300 ottosillabi a rime piatte la vita del suo eroe eponimo e di suo figlio; dopo un lungo preambolo che risale all’occupazione romana dell’Inghilterra, il romanzo descrive amori e separazioni, pellegrinazioni e battaglie in immagini convenzionali. In questo manoscritto, realizzato alla fine del sec. XIII o all’inizio del sec. XIV, decorato con alcuni disegni a penna nei margini, a questo testo fa seguito un secondo romanzo sull’alto lignaggio, Gui de Warewic, e la canzone di gesta Otinel. (mes)

Online dal: 21.12.2009

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Cologny, Fondation Martin Bodmer, Cod. Bodmer 170
Carta · I + 367 + I ff. · 41.1 x 28.5 cm · Austria · secondo terzo XV sec.
Ciclo di Willehalm: Ulrich von dem Türlin: Arabel · Wolfram von Eschenbach: Willehalm · Ulrich von Türheim: Rennewart

Il racconto in versi Willehalm di Wolfram von Eschenbach – uno dei più importanti scrittori del medioevo tedesco – è un romanzo storico-leggendario su modello delle canzoni di gesta francesi. Narra le vicende dell’amore tra Willehalm, conte di Tolosa, e Arabel, figlia di un re musulmano, e rispecchia la storia del conflitto tra le due culture medievali. Dagli anni ’60 del XIII secolo lo si trova unito in un unico ciclo con l’Arabel di Ulrich von dem Türlin, che ne racconta l’antefatto, e il Rennewart, che ne rappresenta la continuazione. Si conserva in poco più di una decina di codici completi e in numerosi frammenti. (ber)

Online dal: 18.06.2020

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