Documenti: 2894, Mostrati: 2801 - 2894

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Zürich, Braginsky Collection, S86
Pergamena · 1 f. · 33 x 156 cm · Europa orientale · intorno al 1900
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

La custodia di questa megillah (h: 47 cm) può essere attribuita dal punto di vista stilistico all'arte religiosa ebraica dell'Europa orientale. L'argento è punzonato, cesellato, fuso e in parte dorato. L'aquila bicipite è l'animale araldico degli Asburgo e dello zar russo. Sullo scudo vi è una citazione da Ester 8.16 «Per i Giudei vi era luce, letizia, esultanza, onore» e sulle bandiere a entrambi i lati dello scudo è scritto «E sulla sua testa sia posta la corona reale» (Ester 6.8). La custodia è ricoperta di numerosi ornamenti di fiori, frutti e foglie e rappresentazioni di animali ad essi intrecciati. Il rotolo può essere estratto grazie ad una presa in forma di piccolo leone. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S90
Pergamena · 1 f. · 30.5 x 461 cm · Italia · intorno al 1650
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

La parte introduttiva di questa megillah (su 4 membrane con 34 colonne di testo) mostra un leone rampante con un ramo di palma, circondato da quattro uccelli e da insetti. Al di sopra un'iscrizione riporta il nome del possibile primo proprietario «Salomon Marinozzi». Alla sua destra è stato probabilmente aggiunto più tardi un cartiglio con una nota di possesso del figlio: «Questo rotolo appartiene a Mardocheo, figlio di Salomone Marinozzi, sia benedetta la sua memoria, e fu acquistato da Salomone [...] nel 1652». (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S91
Pergamena · 1 f. · 17 x 216 cm · Marocco (Meknès?) · intorno al 1800
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

Influenzata dalla cultura islamica dell’Africa del nord, questa megillah (su tre membrane con 19 colonne di testo) rinuncia alle rappresentazioni figurative e utilizza il linguaggio formale dell'arte islamica con i suoi molteplici ornamenti. Il testo è decorato da un’arcata che si estende lungo tutto il rotolo. La decorazione è vicina ad alcune ketubbot della città di Meknès in Marocco. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S93
Pergamena · 1 f. · h: 40.6 cm · Europa orientale · 1913
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

La megillah (su tre membrane con 10 colonne di testo) è originaria dell'Europa orientale ed è stata probabilmente prodotta all'inizio del XX secolo. L'elaborata custodia fu realizzata da Ezechiele Josua Maisels nel 1913 a Dolyna in Galizia (oggi Ucraina occidentale). È ricoperta di immagini intagliate, ornamenti e iscrizioni in ebraico, contiene in basso scene della storia di Purim e in alto l'impiccagione di Aman. Nella parte centrale la corona (keter malchut), simbolo della regalità, è sostenuta da due leoni alati. L'aquila bicipite si riferisce all'Impero asburgico. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S94
Pergamena · 1 f. · 7.9 x 301 cm · Italia · metà del XVIII sec.
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

Il testo su questo rotolo di Ester (su 5 membrane con 42 colonne di testo) è scritto su colonne insolitamente strette, inserite in cornici dorate su uno sfondo verdastro. La custodia esagonale in argento fuso, cesellato, inciso e granulato reca i marchi in argento della città di Roma e di Giovanni Battista Sabatini, da lui utilizzati dal 1778 al 1780. Le iniziali alef, resch e samech si riferiscono al committente e al proprietario. Eccezionale che in questo caso si sia conservato il set completo originale costituito dal rotolo, dalla custodia e dalla custodia in pelle. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S95
Pergamena · 1 f. · 30.8 x 195 cm · Venezia · 1748
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

Il calligrafo e artista Arje Leib ben Daniel, che ha creato questa megillah (su tre membrane con 12 colonne di testo e un foglio separato con le benedizioni), era originario di Gorai presso Zamość nella Piccola Polonia. In totale si conservano 28 sue megillot, delle quali otto sono da lui firmate e datate. Questo rotolo, cosiddetto ha-melech perché ogni singola colonna inizia con ha-melech («il Re»), fu creato a Venezia nel 1748 con il disegno alla seppia tipico di Leib ben Daniel. Sono inoltre evidenti gli influssi del tipo di cornici di Salom Italia e dell'arte popolare dell’Europa orientale. Il nome dell'artista nell'iscrizione è stato in seguito sostituito con quello di Giuda Capsuto, che offrì il rotolo ad Ephraim Isacco Capsuto come dono di Purim. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S101
Pergamena · 1 f. · 12.6 x 246.5 cm · Amsterdam · intorno al 1641
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

Salom Italia (c. 1619 Mantova – 1655 Amsterdam) ha distribuito il testo su 30 colonne (su quattro membrane) collocandolo nelle aperture di enormi portali massici. Tra questi, nelle nicchie, si alternano le raffigurazioni del re Assuero e della regina Ester. Sui piedistalli 29 immagini raccontano la storia del Libro di Ester. Le creazioni nei rotoli di Ester di Salom Italia, di cui sono sopravvissute in totale undici opere, hanno avuto una grande influenza sulla produzione successiva. Questa megillah è uno dei tre rotoli di Ester decorati con disegni a penna che potrebbero essere serviti da modello per le cornici incise progettate dallo stesso artista. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S102
Pergamena · 1 f. · 35.5 x 190 cm · Venezia · 1564
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

L'opera è datata Venezia, 3 Adar 5324 (15 febbraio 1564) ed è quindi il primo esempio datato di un rotolo di Ester interamente illustrato. È stato realizzato da Stellina e quindi costituisce l'unica megillah di epoca moderna che sappiamo essere stata creata da una donna. La pergamena inizia con le benedizioni, cui fa seguito il testo collocato tra le arcate. Le colonne di testo sono affiancate da cariatidi che reggono sulla testa vasi antichi, urne o lampade a olio. Nella settima, tredicesima e diciannovesima arcata, le cariatidi sono sostituite da un satiro e una figura femminile con zampe animali. Tutte le illustrazioni contengono lumeggiature d'orate. Stile e motivi corrispondono al linguaggio pittorico del contemporaneo manierismo. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, AG 2760
Pergamena · 1 f. · 12 x 400 cm · regione del lago di Costanza · intorno al 1330-1345
Armoriale di Zurigo

L’armoriale di Zurigo in pergamena è uno dei più eccezionali ed importanti documenti dell’eraldica medievale. Consiste oggi in quattro parti di diversa lunghezza, che possono essere riuniti in un rotolo lungo quattro metri. Vi sono riprodotti su entrambi i lati 559 blasoni - ognuno sormontato da un cimiero - dell'alta e bassa aristocrazia in prevalenza del nord della Svizzera, della Germania meridionale e dell'Austria occidentale, il cui nome è iscritto a lato dello scudo. Vi sono aggiunte 28 bandiere di vescovadi e di abbazie tedesche. La sequenza delle quattro parti rimaste, costituite a loro volta da 13 strisce di pergamena cucite insieme, è la seguente: la parte nr. 1 (36.5 cm) contiene sul verso gli stemmi dei vescovadi e delle abbazie (numerazione Merz-Hägi: I-XXVIII; la numerazione nell'originale risale al XVI-XVII secolo) e sul recto 22 blasoni di nobili. Le parti nr. 2 e nr. 3 (255.5 cm) erano ancora cucite assieme nel 1930. La parte nr. 2, costituita da quattro fogli di pergamena, contiene sul recto i blasoni 23-104 e 108-114 e sul verso i blasoni 214-220, 224-308. La parte nr. 3, costituita da tre fogli di pergamena cuciti, contiene sul recto gli stemmi 105-107, 115-162 e sul verso gli stemmi 163-213, 221-223. La quarta parte (109 cm) – cinque pergamene cucite assieme – contiene sul recto gli stemmi 309-378 e sul verso gli stemmi 379-450. L’armoriale è incompleto. La quarta parte mancante doveva contenere altri 109 blasoni oggi conosciuti attraverso una copia della fine del XVIII secolo. Fu probabilmente realizzato a Zurigo o nella regione del lago di Costanza e la sua datazione viene collocata tra il 1330 e il 1345. Lo stile di esecuzione è molto vicino a quello del Codex Manesse, una raccolta di poesie cortesi in lingua tedesca accompagnate da 137 miniature, dipinto a Zurigo e di poco anteriore. Prima di essere depositato presso il Museo Nazionale Svizzero dalla Società antiquaria della città, fu in possesso dello storico e naturalista zurighese Jacob Scheuchzer (1672-1733). (ber)

Online dal: 18.12.2014

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 1314
Pergamena · 228 ff. · 11 x 9 cm · Germania meridionale (Augsburg?) · seconda metà del XV secolo (1460/90)
Libro d'ore

Piccolo Libro d'Ore in latino, molto rifilato, contenente i Sette salmi, il Cursus beate virginis Marie, l'Ufficio dei Morti, il Cursus de passione Domini e varie orazioni. La decorazione è costituita da varie iniziali con tralci vegetali e da una miniatura a piena pagina (5v) - purtroppo in parte rovinata - raffigurante l'Ecce homo davanti al quale è inginocchiato il donatore, accompagnato a destra dal suo stemma. L'accenno ad indulgenze emanate dai papi Gregorio e Calisto III (1455-1458) (f. 139) permette di restringere la datazione alla seconda metà del XV secolo, mentre lo stile della decorazione rimanda ad un'origine nella Germania meridionale, forse ad Augsburg, nella cerchia del miniatore Johannes Bämler. (ber)

Online dal: 23.06.2014

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 2799
Pergamena · 74 ff. · 18.8 x 12.5 cm · Costanza · 1487
Processionale da Münsterlingen (TG)

Il rituale proviene dal convento di Münsterlingen (Turgovia); contiene una serie di preghiere e canti che le monache dovevano recitare in processione nel chiostro del convento ed un lungo ufficio (54v-72v) da recitare in occasione della sepoltura di una conventuale, introdotto da una miniatura raffiugurante s. Michele che pesa l'anima della morta. Le rubriche sono in parte in tedesco e in parte in latino. Sulla base dello stile delle tre iniziali presenti, e di confronti con la pittura su tavola, la realizzazione del codice viene attribuita alla regione di Costanza. Nel corso di un restauro eseguito intorno al 1973, sono stati staccati i due fogli in pergamena originariamente incollati all'interno della legatura e provenienti da un lezionario in minuscola precarolina databile all'inizio del IX secolo (Mohlberg: XI sec.). (ber)

Online dal: 09.04.2014

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 4624.1
Pergamena · I + 373 + II ff. · 21.2-21.5 x 15-15.5 cm · 1493
Breviario di Jost von Silenen, pars hiemalis

Breviario in due volumi realizzato nel 1493 per Jost von Silenen († 1498), vescovo di Sion dal 1482 fino alla sua deposizione nel 1497. Riccamente decorato, le miniature sono opera di un artista itinerante attivo negli ultimi decenni del XV secolo a Friburgo, Berna e Sion, dove è conosciuto con il nome di Miniatore del breviario di Jost von Silenen, e all'inizio del XVI secolo ad Aosta e Ivrea, dove assume il nome di Miniatore di Giorgio di Challant. (ber)

Online dal: 20.12.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 4624.2
Pergamena · I + 438 + II ff. · 21.6-22 x 15-15.3 cm · 1493
Breviario di Jost von Silenen, pars aestivalis

Breviario in due volumi realizzato nel 1493 per Jost von Silenen († 1498), vescovo di Sion dal 1482 fino alla sua deposizione nel 1497. Riccamente decorato, le miniature sono opera di un artista itinerante attivo negli ultimi decenni del XV secolo a Friburgo, Berna e Sion, dove è conosciuto con il nome di Miniatore del breviario di Jost von Silenen, e all'inizio del XVI secolo ad Aosta e Ivrea, dove assume il nome di Miniatore di Giorgio di Challant. (ber)

Online dal: 20.12.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 7180
Pergamena · 1 f. · 23 x 17 cm · XIII sec.
Frammento di calendario (gennaio e febbraio)

Foglio di un calendario – mesi di gennaio e febbraio - proveniente da un manoscritto liturgico (salterio? breviario?). Il calendario è inserito in una cornice che simula delle arcate. Nel mese di gennaio è raffigurato sulla destra a figura intera s. Pietro con le chiavi ed in alto in un medaglione una attività tipica di questo mese: un uomo che si scalda davanti al fuoco. Nel mese di febbraio appare la figura di s. Matteo e nel medaglione in alto un uomo intento a tagliare un albero per procurarsi la legna. Le tracce di piegatura centrale rivelano che il foglio è stato utilizzato quale copertina, probabilmente di un libro. (ber)

Online dal: 20.12.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 22737
Carta · 226 pp. · 33.5 x 24.2 cm · intorno al 1560
Ritratti della famiglia Asburgo e dei caduti della battaglia di Sempach (1386)

La prima parte (1-XX) di questo manoscritto cartaceo illustrato contiene le raffigurazioni di personaggi della casa d'Asburgo, inginocchiati in posizione devota e con i rispettivi stemmi. Esse riprendono le rispettive immagini presenti nelle vetrate della chiesa di Königsfelden (1325-1340) fondata in onore di Alberto I di Asburgo (assassinato nel 1308) dalla vedova Elisabetta ed ora parzialmente perse. Prototipo di questo ciclo di immagini a carattere dinastico è l'Ehrenspiegel des Hauses Österreich commissionato ad Augusta tra il 1555 ed il 1559 da Johann Jakob Fugger e di cui esistono varie copie a Vienna (ÖNB, Cod. 8614), Monaco (BSB Cgm 895, Cod. icon. 330), Lucerna (ZHB Ms. 124 fol.). Nella seconda parte (XXI-203) sono ritratti, con armatura e rispettivo blasone, i cavalieri caduti con Leopoldo III nella battaglia di Sempach (1386). (ber)

Online dal: 09.04.2014

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 24097
Pergamena · 1 f. · 20.6 x 15.5 cm · XIV secolo
Lettera di protezione

Raro esempio conservatosi di lettera di protezione su pergamena. Le numerose tracce di piegatura indicano che il foglio veniva ridotto ad un biglietto di minime dimensioni da portare con sé. La lettera promette protezione contro nemici, aiuta a procurarsi degli amici e a realizzare dei desideri. Croci ed iniziali di colore rosso strutturano il testo - redatto in latino ed in tedesco - costituito da frasi complete e singole lettere, in una mescolanza di contenuti cristiani e concetti magici. Venne probabilmente redatto per una certa Greta, nominata nel testo alla riga 54. Il foglio, archiviato quale «amuleto», venne trovato nel 1701 nelle carte della famiglia dei nobili von Wellenberg. (ber)

Online dal: 09.04.2014

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 25893
Pergamena e carta · 2 ff. · 26.8 x 18.3 cm · Venezia · 1491 ca.
Commissione ducale di Cristoforo Duodo, procuratore di S. Marco de ultra

Frammento di un documento ufficiale della Repubblica di Venezia, contenente una pagina miniata e parte dell’indice della Commissione di Cristoforo Duodo, procuratore di San Marco de ultra dal 1491 al 1496. I procuratori erano la più alta carica della Serenissima dopo il doge e alla loro elezione facevano redigere dei Capitolari, in genere miniati, contenenti il loro giuramento e le liste delle commissioni, e cioè degli specifici doveri cui avevano giurato di obbedire. Questo frammento si aggiunge alla 21 commissioni di procuratori veneziani risalenti al sec. XV rimaste, tra le quali si distingue per la miniatura, da attribuire a un maestro veneziano di buon livello formatosi nell’ambito di Leonardo Bellini, e per la rara presenza della raffigurazione del Santo onomastico non solo del procuratore ma anche della moglie. (poz)

Online dal: 20.12.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 26117
Pergamena · 314 ff. · 49 x 34.5 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Graduale da St. Katharinental (Turgovia)

Il graduale proveniente dal convento delle domenicane di Katharinental rappresenta una delle più importanti opere d'arte di epoca gotica della Svizzera. Allestito intorno al 1312 nel convento stesso, venne probabilmente decorato nell'area del lago di Costanza. Contiene più di 80 iniziali filigranate, più di 60 iniziali miniate istoriate e 5 iniziali I il cui corpo è costituito da vari medaglioni istoriati. Di ulteriori due iniziali I, i cui medaglioni sono stati ritagliati e venduti separatamente, si conoscono alcuni elementi ora dispersi in vari musei e biblioteche. Accanto alle iniziali, o nei fregi vegetali, sono raffigurate numerose domenicane inginocchiate e oranti, o altri donatori laici (per es. 3v, 18v, 90r, 159v, 161r etc.). Fino al XIX secolo in uso nel convento, intorno al 1820 venne ceduto ad un antiquario di Costanza, Franz Joseph Aloys Castell (1796-1844). Dopo il 1860 appartenne ai collezionisti inglesi Sir William Amherst of Hackney e Sir Charles Dyson Perrins (1864-1958). Alla morte di quest'ultimo la sua raccolta libraria venne messa in vendita da Sotheby e il manoscritto acquistato dalla Confederazione svizzera con il contributo della Fondazione Gottfried Keller e del Canton Turgovia. (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 29329.1
Pergamena · 1 f. · 14 x 16.7 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con Cristo e Giovanni evangelista dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento proveniente dal f. 158a verso del graduale di St. Katharinental, sottratto nel XIX secolo e le cui miniature furono vendute separatamente. Nella iniziale A è rappresentato Cristo benedicente e Giovanni evangelista che gli appoggia la testa nel grembo; ai loro piedi è inginocchiato un domenicano orante, e nel fregio laterale una domenicana. Al di sotto dell'iniziale vi era un riquadro (ora Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 29329.2) nel quale è dipinta la Madonna dell'Apocalisse accompagnata da Giovanni evangelista, mentre in due arcate sottostanti pregano inginocchiate due domenicane. Originariamente sullo stesso foglio figurava inoltre una iniziale V (ora Vienna, Graphische Sammlung Albertina, Inv. Nr. 32434) con una complessa rappresentazione della Maiestas Domini e il Giudizio universale. Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 29329.2
Pergamena · 1 f. · 11 x 8.5 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con Madonna dell'Apocalisse e Giovanni evangelista dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento proveniente dal f. 158a verso del graduale di St. Katharinental, sottratto nel XIX secolo e le cui miniature furono vendute separatamente. Vi è dipinta la Madonna dell'Apocalisse accompagnata da Giovanni evangelista, mentre in due arcate sottostanti pregano inginocchiate due domenicane. Il riquadro era collocato al di sotto di una iniziale A (ora Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 29329.1) nella quale è rappresentato Cristo benedicente e Giovanni evangelista che gli appoggia la testa nel grembo; ai loro piedi è inginocchiato un domenicano orante e nel fregio laterale una domenicana. Originariamente sullo stesso foglio figurava inoltre una iniziale V (ora Vienna, Graphische Sammlung Albertina, Inv. Nr. 32434) con una complessa rappresentazione della Maiestas Domini e il Giudizio universale. Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 45751
Pergamena · 1 f. · ∅ 7 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con Crocifissione dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento con la raffigurazione della Crocifissione proveniente da una iniziale I, composta da vari medaglioni, che decorava il f. 87a del graduale di St. Katharinental. Nel XIX secolo il foglio fu sottratto dal graduale e i medaglioni venduti separatamente. Dei 9 o 10 medaglioni che originariamente costituivano il corpo della lettera si conoscono oggi, oltre a questo, uno con l'Ultima Cena (Zurigo, Museo nazionale svizzero, Inv. LM 71410), la Cattura di Cristo (Norimberga, Germanisches Nationalmuseum Museum, Inv. Mm. 34 kl), Cristo davanti a Pilato (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 55087), la Coronazione di spine (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15932), il Trasporto della croce (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 14312) e la Deposizione di Gesù (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15933). Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 51690.1
Pergamena · 1 f. · 17.5 x 11.5 cm · Francia · seconda metà del XV secolo
Frammento da un Libro d'Ore

Uno di sei fogli in pergamena provenienti da un Libro d'Ore, scritto in bastarda e databile alla seconda metà del XV secolo. Presenta delle iniziali miniate in oro su campo blu o rosa alternato, da cui si diparte nel margine un racemo a penna con fogliette trilobate. Uno dei frammenti (nr. 5‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬‬) contiene una parte delle litanie dei santi. (ber)

Online dal: 23.06.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 51690.2
Pergamena · 1 f. · 17.5 x 11.9 cm · Francia · seconda metà del XV secolo
Frammento da un Libro d'Ore

Uno di sei fogli in pergamena provenienti da un Libro d'Ore, scritto in bastarda e databile alla seconda metà del XV secolo. Presenta delle iniziali miniate in oro su campo blu o rosa alternato, da cui si diparte nel margine un racemo a penna con fogliette trilobate. Uno dei frammenti (nr. 5‬‬‬‬‬‬‬‬) contiene una parte delle litanie dei santi. (ber)

Online dal: 23.06.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 51690.3
Pergamena · 1 f. · 16 x 12.2 cm · Francia · seconda metà del XV secolo
Frammento da un Libro d'Ore

Uno di sei fogli in pergamena provenienti da un Libro d'Ore, scritto in bastarda e databile alla seconda metà del XV secolo. Presenta delle iniziali miniate in oro su campo blu o rosa alternato, da cui si diparte nel margine un racemo a penna con fogliette trilobate. Uno dei frammenti (nr. 5‬‬‬‬‬) contiene una parte delle litanie dei santi. (ber)

Online dal: 23.06.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 51690.4
Pergamena · 1 f. · 16.4 x 11.7 cm · Francia · seconda metà del XV secolo
Frammento da un Libro d'Ore

Uno di sei fogli in pergamena provenienti da un Libro d'Ore, scritto in bastarda e databile alla seconda metà del XV secolo. Presenta delle iniziali miniate in oro su campo blu o rosa alternato, da cui si diparte nel margine un racemo a penna con fogliette trilobate. Uno dei frammenti (nr. 5‬‬‬‬) contiene una parte delle litanie dei santi. (ber)

Online dal: 23.06.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 51690.5
Pergamena · 1 f. · 17.5 x 12.2 cm · Francia · seconda metà del XV secolo
Frammento da un Libro d'Ore

Uno di sei fogli in pergamena provenienti da un Libro d'Ore, scritto in bastarda e databile alla seconda metà del XV secolo. Presenta delle iniziali miniate in oro su campo blu o rosa alternato, da cui si diparte nel margine un racemo a penna con fogliette trilobate. Questo frammento contiene una parte delle litanie dei santi. (ber)

Online dal: 23.06.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 51690.6
Pergamena · 1 f. · 17.5 x 12.2 cm · Francia · seconda metà del XV secolo
Frammento da un Libro d'Ore

Uno di sei fogli in pergamena provenienti da un Libro d'Ore, scritto in bastarda e databile alla seconda metà del XV secolo. Presenta delle iniziali miniate in oro su campo blu o rosa alternato, da cui si diparte nel margine un racemo a penna con fogliette trilobate. Uno dei frammenti (nr. 5‬) contiene una parte delle litanie dei santi. (ber)

Online dal: 23.06.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 51702
Pergamena · 1 f. · 15 x 10.3 cm · Francia · seconda metà del XV secolo
Frammento da un Libro d'Ore

Frammento pergamenaceo proveniente da un Libro d'ore di origine francese e contenente una parte dell'Ufficio della Vergine. (ber)

Online dal: 23.06.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 51703
Pergamena · 1 f. · 11.4 x 8.4 cm · Colonia (?) · seconda metà del XV secolo
Frammento di calendario da un breviario (?)

Foglio di un calendario (mese di gennaio diviso su due pagine) proveniente da un manoscritto liturgico di piccolo formato, probabilmente un breviario. La presenza nel calendario all'11 gennaio della festa obitus Tercii regis. Duplex, che ricorda i tre re magi, fa pensare ad un calendario all'uso della diocesi di Colonia. La decorazione si ispira alla miniatura italiana (padovana-ferrarese) in uso nella seconda metà del XV secolo. (ber)

Online dal: 23.06.2016

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 55087
Pergamena · 1 f. · 7 x 7.4 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con Cristo davanti a Pilato dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento con la raffigurazione di Cristo davanti a Pilato proveniente da una iniziale I, composta da vari medaglioni, che decorava il f. 87a del graduale di St. Katharinental. Nel XIX secolo il foglio fu sottratto dal graduale e i medaglioni venduti separatamente. Dei 9 o 10 medaglioni che originariamente costituivano il corpo della lettera si conoscono oggi, oltre a questo, uno con l'Ultima Cena (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 71410), la Cattura di Cristo (Norimberga, Germanisches Nationalmuseum Museum, Inv. Mm. 34 kl), la Coronazione di spine (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15932), il Trasporto della croce (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 14312), la Crocifissione (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 45751) e la Deposizione di Gesù (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15933). Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 71410
Pergamena · 1 f. · 7 x 7.4 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con l'Ultima Cena dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento con la raffigurazione dell'Ultima cena proveniente da una iniziale I, composta da vari medaglioni, che decorava il f. 87a del graduale di St. Katharinental. Nel XIX secolo il foglio fu sottratto dal graduale e i medaglioni venduti separatamente. Dei 9 o 10 medaglioni che originariamente costituivano il corpo della lettera si conoscono oggi, oltre a questo, uno con la Cattura di Cristo (Norimberga, Germanisches Nationalmuseum Museum, Inv. Mm. 34 kl), Cristo davanti a Pilato (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 55087), la Coronazione di spine (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15932), il Trasporto della croce (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 14312), la Crocifissione (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 45751) e la Deposizione di Gesù (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15933). Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, SH 228
Carta · 74 ff. · 43.7 x 30.9 cm · seconda metà del XVI secolo
Libro di famiglia ("Das Hausbuch") dei signori di Hallwil

Il libro di famiglia dei signori di Hallwil, conosciuto anche come Turnierbuch, è una raccolta di cronache di famiglia, raffigurazioni di tornei e di stemmi. Scritto su carta nella seconda metà del sec. XVI, sostituisce probabilmente un esemplare più antico. All'interno della coperta anteriore si trovano gli stemmi di Burkhart von Hallwil e delle due mogli Judith von Anwil e Margaretha von Löwenberg. Alle pp. 4-10 è trascritta una versione tarda del racconto Ring von Hallwil, una saga riguardante i pericoli e la relativa salvaguardia dell'eredità degli Hallwil. Seguono, alle pp. 11-17, testi riguardanti la storia della famiglia ed una seconda versione, più antica, del racconto Ring von Hallwil (pp. 19-21). Ad una serie di pagine bianche fanno seguito sei stemmi vuoti (pp. 48-50) che erano stati preparati per i tre fratelli Thüring I. von Hallwil († 1386) e Katharina von Wolfurt, Walter V. († dopo il 1370) e Herzlaude von Tengen, "Hemann" (Johannes IV., † 1386) e Anna vom Hus. A p. 51 si vede una veduta della sede della famiglia ad Hallwil. Seguono ritratti di Caspar (p. 54) e Burkhart von Hallwil (p. 55), scene di torneo (pp. 56-59) e raffigurazioni inerenti la saga del Ring von Hallwil (pp. 60-66). Alla fine del manoscritto altri stemmi dei signori di Hallwil e delle consorti (pp. 68-96), gli ultimi solo disegnati a matita ma non completati (pp. 97-118). Il manscritto è stato donato al Museo Nazionale Svizzero nel 1907 dal conte Walther von Hallwil - ultimo abitante del castello - e dalla moglie Wilhelmine. Una seconda versione si conserva nella Biblioteca universitaria di Basilea (Ms. H I 10). (ber)

Online dal: 09.04.2014

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. A 135 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 75 ff. · 30.5 x 10.5 cm · S. Gallo (dintorni) · XV secolo
Catalogo della biblioteca di Gallo Kemli; Alphabetarium; Petrus Pictaviensis

Collezione di testi autografa del monaco sangallese itinerante Gallo Kemli († c. 1481). Contiene numerosi testi, dei quali Kemli fu autore o solo copista; tra questi l’inventario della sua biblioteca personale. Con l’autorizzazione del suo abate, Kemli si allontanò per 30 anni dall’abbazia madre sangallese, soggiornando in città e villaggi della Svizzera e della Germania. (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. A 152 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 57 ff. · 21 x 14.6 cm · San Gallo · verso il 1460 / XV secolo
Christian Kuchimeister: Nüwe Casus monasterii s. Galli (1226-1329)

Una delle due più antiche trascrizioni (XV secolo) dei “Nüwe casus monasterii Sancti Galli”, composta da Christian Kuchimaister intorno al 1335. Cittadino sangallese, Kuchimaister ripercorre la storia del monastero di San Gallo (aggiungendo anche dettagli sulla storia della città) dal 1228 al 1329. L’opera è una delle più importanti fonti della storia dell’area del Bodensee tra il XIII e gli inizi del XIV. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. B 73 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 218 ff. · 32 x 21 cm · S. Gallo · XV-XVII secolo
Lista delle spese del monastero di San Gallo, secoli XV-XVII

Lista delle spese del monastero di San Gallo ai tempi dell’abate Otmaro Kunz (1564-1577) e notizie annalistiche sul monastero dal XV secolo fino al 1630. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. B 96 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 442 ff. · 21 x 17 cm · San Gallo · XVI/XVII secolo
Collezione di insegnamenti teologico-dottrinali; scritto polemico contro il catechismo zurighese, databile all’incirca al 1598.

Collezione di insegnamenti teologico-dottrinali tratti dalla biografia di S. Gallo, che potevano essere utilizzati per confutare argomenti protestanti. È opera di un monaco sangallese del XVI-XVII secolo. L’ultima sezione del codice contiene uno scritto polemico contro il catechismo zurighese, databile all’incirca al 1598. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. B 115 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 312 pp. · 22 x 16 cm · S. Gallo · XVIII secolo
Trascrizione di opere sulla storia della Chiesa: concili, ordine benedettino

Intorno all’anno 1700 il monaco e bibliotecario di San Gallo P. Hermann Schenk (1653-1706) tradusse dal francese al latino tre opere: la Historia omnium conciliorum generalium di Jean-Baptiste Truillotte e due testi del celebre monaco ed erudito francese Jean Mabillon (1632-1707): il Syllabus praecipuarum difficultatum quae in lectione Conciliorum et Sanctorum Patrum occurrunt e l’Epitome historiae ordinis Sancti Benedicti. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. B 118 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 95 ff. · 20 x 16 cm · San Gallo · XVII secolo
Lista organizzata per villaggio dei convertiti al cattolicesimo tra il 1640 e il 1697 nel territorio dell’abbazia principesca di San Gallo

Lista organizzata per villaggio dei convertiti al cattolicesimo tra il 1640 e il 1697 nel territorio dell’abbazia principesca di San Gallo, con particolare attenzione ai villaggi del Toggenburg e del Rheintal. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. B 124 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 436 pp. · 20 x 16 cm · S. Gallo · 1655
Chrisostomo Stipplin (?), Introduzione al diritto ecclesiastico

Introduzione al diritto ecclesiastico, molto probabilmente composto e poi trascritto nell’anno 1655 dal monaco di San Gallo Crisostomo Stipplin (1609-1672). (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. B 131 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 31 ff. · 19 x 15 cm · Costanza/S. Gallo · intorno al 1706
Registro delle spese, probabilmente realizzato da un funzionario dell’Abbazia di San Gallo, c. 1706.

Esemplare forato del calendario clericale di Costanza, contenente il registro delle spese di un funzionario dell’Abbazia di San Gallo (probabilmente Gall Anton von Thurn), con l’indicazione delle spese specifiche per l’organo della Chiesa di Otmar, per il monastero di San Gallo, per un altare a Goldach, ecc. (anno 1706). (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. B 134 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 247 ff. · 15 x 9.5 cm · San Gallo · 1608
Wunderzeichen, so Maria, die Můter Gottes, zu Sannt Gallen im Münster zur Zeith Abbt Ůlrichs deß VIII., Abbt Gottharts unnd Abbt Francißcen etc. gethon, uß dem alten Original unnd etlichen Zädelin, so ouch darinnen gelëgen, zusamen gebracht, anno 1608.

Elenco dei miracoli verificatisi tra il 1470 circa e il 1520 sull’altare della chiesa abbaziale di San Gallo dedicato a santa «Maria in Gatter». La trascrizione, del 1608, è opera del monaco sangallese Jodocus Metzler (1574-1639). (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 5
Carta · 399 ff. · 38.2 x 27.5 cm · Hagenau · intorno al 1431-1437
"Historienbibel" (IIa)

La "Historienbibel" riccamente illustrata, proveniente dall'atelier di Diebold Lauber, appartiene alla redazione IIa del testo (secondo Vollmer). Contiene per il Vecchio Testamento una versione in prosa della Weltchronik di Rudolf von Ems (con la continuazione veterotestamentaria) e per il Nuovo Testamento una versione della Marienlebens del Bruder Philipp. Il ciclo delle illustrazioni, più ricco rispetto a quello di manoscritti analoghi, va attribuito al miniatore del gruppo A attivo nell'atelier di Lauber intorno al 1430. (wal)

Online dal: 09.04.2014

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 10i (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 274 ff. · 43.0 x 30.5 cm · San Gallo · IX secolo
Passionarius maior

Il Passionarius maior sangallese, collezione di 92 leggende di santi composta da monaci sangallesi all’incirca nel 900 e corredata di annotazioni e glosse dei monaci sangallesi Notkero Balbulo († 912) ed Eccardo IV († 1060 circa). (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 12 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 169 ff. · 31.3 x 23 cm · San Gallo · intorno all'820-830
Psalterium Gallicanum con i Cantici

Il cosiddetto «Zürcher Psalter» (Salterio di Zurigo) o «St. Galler Psalter» (Salterio di San Gallo), trascritto nello scrittorio del monastero di San Gallo, decorato con numerose iniziali e con le miniature più antiche e raffinate rinvenute nei manoscritti sangallesi (anni 820/830 circa). Include anche una Litania dei santi, tavole computistiche e diagrammi. Codice che i monaci utilizzavano quotidianamente per la liturgia delle ore. (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 43 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 316 ff. · 29.8 x 22.5 cm · San Gallo · IX secolo
Sacramentarium triplex

Il «Sacramentarium triplex» sangallese (sacramentario triplo: gregoriano, gelasiano e ambrosiano): contiene testi di preghiere per la liturgia eucaristica pronunciate dai sacerdoti durante la messa in occasione di giorni festivi e commemorativi, secondo la liturgia romana, romano-gallica, e ambrosiana: un capolavoro di scuola dei monaci sangallesi del tempo dell’abate-vescovo Salomone (890-920). (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 54
Pergamena · 60 ff. · 28.5 x 20.5 cm · Norimberga · intorno al 1472
Codex Schürstab

Per l’edizione del facsimile di questo manoscritto gli editori scelsero il titolo Vom Einfluß der Gestirne auf die Gesundheit und den Charakter des Menschen, che voleva sottolineare l’aspetto più importante dell’opera, quello astrologico. Uomo e cosmo stanno in stretta relazione, i sette pianeti – Saturno, Giove, Marte, il Sole, Venere, Mercurio e la Luna – hanno degli influssi diretti sull’uomo. Il manoscritto, riccamente illustrato, venne fatto realizzare da Erasmus e Dorothea Schurstab di Norimberga (1v immagine di donazione con stemma e raffigurazione della crocifissione su fondo dorato). Nel 1774 Johann Jakob Zoller di Baden donò il manoscritto alla biblioteca della città di Zurigo, fondata nel 1629. (ste)

Online dal: 09.06.2011

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 60 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 315 ff. · 26 x 20 cm · San Gallo · intorno al 900-910
Lezionario (Epistole e Vangeli)

Versione incompleta di un sontuoso lezionario con esegesi delle Lettere e dei Vangeli per l’intero anno ecclesiastico, scritto e decorato con iniziali eccezionali da un contemporaneo di Sintram nel monastero di San Gallo (c. 900/910). (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 62 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 236 ff. · 25.6 x 19.7 / 26.2 x 18 / 24 x 19.2 cm · San Gallo · X-XII secolo
Manoscritto miscellaneo

Manoscritto miscellaneo contenente, tra le altre opere, l’epopea Thebaïs (I racconti di Tebe) del poeta latino Publio Papinio Stazio († 95 circa d.C.), trascritto ed annotato con scolii nell’XI secolo nel monastero di San Gallo. Contiene inoltre copie di due brevi testi grammaticali del XII secolo, tavole computistiche, istruzioni ed estratti dalle opere di Beda il Venerabile († 735), entrambe realizzate nel X secolo. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 74a (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 304 ff. · 25 x 19.7 cm · San Gallo · X-XI secolo
Quintiliani Institutionis oratoriae Libri XII

Una delle più importanti copie esistenti delle Institutiones oratoriae (Istruzioni per l’arte oratoria) del retore latino Quintiliano († dopo il 96 d.C.). Tuttora influente, l’opera, divisa in dodici libri, descrive le fasi dell’educazione di un oratore, dalla prima giovinezza fino al completamento della formazione; lo scopo di tale iter è la formazione di un oratore eticamente irreprensibile, che metta al servizio dell’umanità il suo talento oratorio. La copia sangallese, degli inizi dell’XI secolo, è corredata di glosse ed annotazioni della mano di Eccardo IV di S. Gallo († intorno al 1060) ed è in parte – sicuramente per quanto riguarda gli ultimi libri – opera dello stesso Eccardo IV. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 77 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 371 ff. · 25.8 x 18.5 cm · San Gallo · intorno al 900-910
Lezionario (Epistole e Vangeli)

Splendido lezionario proveniente dall’Abbazia di San Gallo, trascritto e decorato con numerose magnifiche iniziali intorno al 900/910 da un contemporaneo del celebre copista sangallese Sintram; si tratta dello stesso copista che trascrisse e miniò il manoscritto Ms. C 60 della Zentralbibliothek di Zurigo. Conosciuto come «Liber Comitis», contiene il ciclo liturgico annuale delle letture tratte dalle Lettere e dai Vangeli. (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 78 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 162 ff. · 18.5 x 11.5 / 19.5 x 14.1 / 19.7 x 14.2 / 22.5 x 16.5 cm · San Gallo · IX-XV secolo
Codice miscellaneo: Alcuino; trattati teologico-canonici; sermoni dei secoli XIV-XV

Codice miscellaneo proveniente dal monastero di San Gallo; preserva una varietà di testi per lo più brevi dei secoli IX-XV. Contiene anche, tra altri testi del IX secolo, l’unica versione dell’epopea di Carlo Magno di Aquisgrana (o di Paderborn), composta in occasione dell’incontro, avvenuto nel 799, tra Carlo Magno e papa Leone III. Contiene inoltre: l’unico esemplare dei cosiddetti «Carmina Sangallensia» (versi sui dipinti a muro dell’ex Gallusmünster – chiesa di San Gallo –, nel monastero di San Gallo); trattati teologico-canonici e sermoni dei secoli XIV-XV. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 80 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · II + 116 ff. · 24 x 17.5 cm / 23.3 x 16.5 cm / 24 x 18 cm · S. Gallo · IX-XIII secolo
Collezione di opere: Sicardo di Cremona; Alcuino e altri

Codice miscellaneo proveniente dal monastero di San Gallo. Contiene testi compresi tra il IX e il XIII secolo. Tra questi, due importanti copie di opere di Alcuino di York († 804): il De dialectica e il De rhetorica et virtutibus. La trascrizione dei due testi di Alcuino è inframezzata da un’illustrazione a penna, a piena pagina, di Cristo in maestà, databile all’incirca agli anni 850/875. Secondo lo storico dell’arte Anton von Euw l’immagine è una riproduzione del mosaico della cupola della cattedrale di Aquisgrana, ora perduto. Il testo di apertura è una copia del XIII secolo di testi canonici del vescovo Sicardo di Cremona (1150-1215 circa; Super decreta). (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 98 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 68 ff. · 18-19.4 x 14 cm · San Gallo · XI secolo
Notker Labeo: Rhetorica.

Manoscritto miscellaneo trascritto nel monastero di San Gallo nella prima metà dell’XI secolo. Contiene numerosi scritti latini del monaco sangallese Notkero il Germanico († 1022); tra essi la Distributio (sul discrimine tra grammatica e logica), il De dialectica e il De rhetorica. (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 100 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 89 ff. · 21.2 x 12.2 cm · San Gallo · XIV secolo
Gualterus de Castellane: Alexandreis

Copia importante da un punto di vista storico-testuale dell’"Alexandreis" di Gaultiero di Châtillon, prodotta nel XIV secolo nel monastero di San Gallo. L’opera del teologo francese Gaultiero di Châtillon (1135-1201), lunga e molto letta, narra la biografia di Alessandro Magno in esametri latini. Il manoscritto fu poi utilizzato dal monaco sangallese Athanasio Gugger (1608-1669) come base per la sua edizione, intitolata «Gualterus de Castellione Phil. Alexandris sive gesta Alexandri Magni libris X comprehens ex veteribus manuscriptis bibliothecarum S. Galli», stampata nel 1659 nella tipografia del monastero di San Gallo. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 101 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 178 ff. · 21.2 x 14.5 cm · San Gallo · XV secolo
Gallus Kemli: Diversarius multarum materiarum (testi in lingua latina e germanica)

Codice miscellaneo del monaco itinerante sangallese Gallo Kemli († 1481). Contiene un gran numero di testi trascritti o composti da Gallo, in lingua latina e germanica (Diversarius multarum materiarum): ricette mediche, istruzioni per canti liturgici, esorcismi, regole per gli scribi, indulgenze, ecc. Furono incollati all’interno del codice dodici fogli a stampa del XV secolo, testimonianza di prim’ordine per la storia della stampa europea. (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 106 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 279 ff. · 21 x 16 cm · San Gallo · 1523/24
Lezioni date da Vadian, annotate e trascritte da Fridolin Sicher

Lezioni tenute nel 1523/24 dal riformatore sangallese Joachim Vadiano sulle vite degli Apostoli e sulla sua opera geografica Epitome trium terrae habitatae partium; i testi sono annotati e trascritti da Fridolin Sicher (1490-1546), nativo di Bischofszell, calligrafo e organista della cattedrale del monastero sangallese. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 121 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 206 ff. · 18.8 x 15.2 cm · San Gallo · XI secolo
Codice miscellaneo: scritti di Isidoro, Notkero e Beda.

Codice miscellaneo dell’XI secolo, contenente opere in latino ed alto tedesco antico del monaco sangallese Notkero il Germanico († 1022), tra cui il Quid sit syllogismus, il De partibus logicae e il De materia artis rhetoricae. L’ultima parte del manoscritto tramanda una copia databile all’XI secolo della Super epistolas catholicas expositio (commento alle sette Lettere cattoliche) del Venerabile Beda. (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 125
Pergamena · 88 ff. · 19 x 13 cm · Germania meridionale · XIII secolo, prima metà
Petrus Alfonsi, Dialogus

Il codice contiene il testo completo del Dialogus scritto intorno al 1110-1120 da Pietro Alfonsi, un ebreo di Huesca (dal 1096 appartenente al Regno di Aragona) convertitosi al cristianesimo nel 1106. Il Dialogus è un’opera polemica ed apologetica che tenta, dal punto di vista dell’autore con degli argomenti per l’epoca nuovi ed ancorati nella ratio, di spiegare il primato del cristianesimo sul giudaismo e l’islam. L’opera trovò ben presto subito dopo la sua nascita una grande diffusione ed influenzò la polemica religiosa del medioevo latino, soprattutto nei secoli XIII e XIV. (sen)

Online dal: 22.03.2012

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 129 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Pergamena · 106 ff. · 20 x 18.8 cm · San Gallo · XI secolo
Trascrizione di opere assortite: Liber hermeneumatum; genealogia di Carlo Magno; Pseudo-Seneca ecc.

Manoscritto miscellaneo del IX secolo proveniente dal monastero di San Gallo. Contiene, tra l’altro, il Liber Hermeneumatum (un glossario biblico organizzato secondo la successione dei libri biblici), una genealogia da Carlo Magno a Ludovico il Germano e all’anno 867, una delle più copie più antiche di uno scambio epistolare fittizio tra Seneca e l’apostolo Paolo (la cosiddetta corrispondenza dello Pseudo-Seneca) e un modello di lettera attribuito al monaco sangallese Notkero Balbulo († 912). (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. C 150 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 157 ff. · 16 x 11.3 cm · San Gallo · XV secolo
Gallus Kemly, monaco di San Gallo: Collectanea

Codice miscellaneo (Collectanea) autografo del monaco sangallese itinerante Gallo Kemli († 1481), che ne fu anche possessore. Include testi di argomento per lo più teologico-filosofico, astronomico e medico, ma anche di altra natura: è il caso, ad esempio, di ricette contro pidocchi, pulci e vermi, o di un testo su pesci e crostacei presenti nelle acque della Svizzera e della Germania meridionale; Contiene anche consigli sui tempi per la loro cattura e le modalità per la loro preparazione. (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 74 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 423 pp. · 20 x 16 cm · San Gallo, biblioteca dell'Abbazia · 1633
Exhortationes et collationes sabbathinae cum fratribus junioribus habitae

Sermoni ed esortazioni del maestro dei novizi del monastero di San Gallo (P. Anton Widenmann?) ai suoi Fratres juniores (i monaci che erano nel periodo compreso tra la professione e l’ordinazione). Risalgono all’anno 1633 e furono probabilmente annotati da frate Crisostomo Stipplin (1609-1672). (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 76 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 4 + 572 ff. · 22 x 16.5 cm · San Gallo · 1637-73
Collezione di poemi latini, epigrammi, ecc. dei monaci sangallesi, compilato dal monaco sangallese P. Ulrich Aichhaim, vol. I

Primo di una serie originariamente composta di otto volumi del monaco sangallese P. Ulrich Aichhaimn (1626-1675): collezione di Carmina heroica seu epica dell’anno 1673 contenente, tra numerosi altri testi, descrizioni in versi di diversi paesi europei, poemi su numerosi santi e due composizioni poetiche a stampa del rettore riformato sangallese David Wetter: un poema per il medico della città di San Gallo Sebastian Schobinger (1579-1652) in occasione del nuovo anno; Sangallas, una descrizione in versi latini della città di San Gallo. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 76a (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 352 ff. · 22 x 16.5 cm · San Gallo · 1637-73
Collezione di poesia latina, epigrammi, ecc. composti da monaci di San Gallo, compilata dal P. Udalrico Aichhaim, vol. II

Secondo di una serie originariamente consistente di otto volumi del monaco sangallese P. Udalrico Aichhaim (1626-1675). Include: 1) versi di un sangallese sulla nascita di Cristo e di figure storiche preminenti in ambito politico, ecclesiastico, scientifico e letterario, 2) le cosiddette Aggratulationes (felicitazioni) indirizzate alle più alte gerarchie dell’Abbazia sangallese (abati, diaconi, sotto-priori, ufficiali, professori e maestri), con anagrammi e cronogrammi; riconducibili al tempo degli abati Pio Reher (1630-1654) e Gallo Alt (1654-1687), esse furono compilate per lo più in latino, ma anche in greco ed ebraico, a partire da singoli fogli radunati nell’anno 1673. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 76b (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 491 ff. · 22 x 16.5 cm · San Gallo · 1637-73
Collezione di poesia latina, epigrammi, ecc. composti da monaci di San Gallo, compilata dal P. Udalrico Aichhaim, vol. III

Terzo di una serie originariamente consistente di otto volumi del monaco sangallese P. Udalrico Aichhaim (1626-1675): contiene le Affixiones, esposizioni di emblemi ordinati per temi e combinati con una composizione poetica e con immagini; tali esposizioni, ora non più conservate, furono radunate da allievi della scuola del monastero di San Gallo a partire da scritti dedicati per lo più ai santi fondatori di San Gallo – Gallo e Otmaro – dai sangallesi Constantius Pfiffer, Johannes Geiger, Athanasius Gugger, Chrysostomus Stipplin, Basilius Renner, Jacob von Tschernemell e Simon von Freiburg. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 76c (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 456 ff. · 22 x 16.5 cm · San Gallo · 1637-73
Collezione di poesia latina, epigrammi, ecc. composti da monaci di San Gallo, compilata dal P. Udalrico Aichhaim, vol. IV

Quarto di una serie originariamente consistente di otto volumi del monaco sangallese P. Udalrico Aichhaim (1626-1675). Vi sono tramandati poemi ed epigrammi sulle diverse festività sacre dell’anno, di Maria e dei Santi, composti dai monaci dell’abbazia di San Gallo nell’ultimo terzo del XVI secolo e, soprattutto, nel XVII secolo; tra essi i Neujahrsermahnungen (esortazioni per il nuovo anno) degli abati di San Gallo ed alcuni poemi a stampa del monaco di San Gallo Johannes Ruostaller, che questi compose durante i suoi studi a Dillingen nel 1565 e che vennero poi raccolti nel 1673. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 77 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 416 ff. · 22 x 16.5 cm · San Gallo · 1655
Collezione di poesia latina, epigrammi, ecc. composti dai monaci di San Gallo, compilata dal P. Udalrico Aichhaim, vol. VI

Sesto di una serie originariamente consistente di otto volumi del monaco sangallese P. Udalrico Aichhaim (1626-1675). Vi sono tramandati declamazioni e discorsi composti per lo più da monaci di San Gallo tra la fine del XVI secolo e la prima metà del XVII. Si tratta di componimenti frutto dell’insegnamento della retorica impartito all’abbazia di San Gallo o occasionati da festività, poi assembrati nel 1655. Il volume contiene anche, tra le altre unità, discorsi, epitaffi, un’epistola fittizia sulla strage degli Innocenti perpetrata da Erode, versi sull’esorcismo di Gallo a Fridiburga (figlia del duca degli Alemanni Gunzo), e dodici lunghe meditazioni sulla vita di Cristo composte per il borgomastro Ferdinand von Freiburg di Villingen, padre del monaco di San Gallo Simon von Freiburg. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 77b (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 391 ff. · 22 x 16.5 cm · San Gallo · 1637-73
Collezione di poesia latina, epigrammi, ecc. composti da monaci di San Gallo, compilata dal P. Ulrico Aichhaim, vol. VIII

Ottavo di una serie originariamente consistente di otto volumi del monaco sangallese P. Ulrico Aichhaim (1626-1675). Contiene soprattutto poemi di monaci di San Gallo. Tra questi i versi composti per la festa della traslazione dalle catacombe a San Gallo delle reliquie dei Santi Antonino e Teodoro (1654), poemi per le festività dei santi, per i più importanti regnanti e stati europei coinvolti nella Guerra dei Trent’anni, epitaffi fittizi per gli abati e i monaci di San Gallo. Tutti furono assemblati nel 1673. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 147 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 427 ff. · 20 x 16 cm · San Gallo · 1660
Codice miscellaneo delle esercitazioni di eloquenza in latino dei novizi dell’abbazia di San Gallo, 1660

Esercitazioni di eloquenza in latino dei novizi dell’abbazia di San Gallo (fratres studiosi), dedicate al principe-abate di San Gallo Gallo il Vecchio nel 1660/61, in occasione del suo onomastico. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 155 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 371 ff. · 21 x 16 cm · San Gallo · verso il 1677-91
Sermoni latini su testi del Nuovo Testamento, pronunciati da un monaco di San Gallo

Sermoni latini di un monaco di San Gallo, pronunciati tra il 1674 e il 1691 in diverse chiese del territorio dell’abbazia principesca di San Gallo. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 199 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 181 pp. · 15 x 10 cm · Dillingen sul Danubio · 1577
Versi encomiastici in latino, composti all’università gesuita di Dillingen.

Versi encomiastici in latino dedicati al vescovo di Augusta (Augsburg) Marquard von Berg. Furono composti nel 1577 da studenti dell’abbazia di San Gallo all’università gesuita di Dillingen, sul Danubio, dove i giovani monaci sangallesi di quel tempo si recavano spesso per i loro studi. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 217 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 174 + 4 + 22 ff. · 15 x 9 cm · 1661
Psalterium gloriosissimae virginia Mariae olim a sancto Bonaventura editum, nunc a monachis Sancti Galli in Graecam linguam translatum ... 1661.

Testo celebrativo dell’abbazia di San Gallo: traduzione in greco del salterio di Maria, eseguita dai monaci dell’abbazia sangallese nel 1661. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 219 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 371 ff. · 15 x 10 cm · San Gallo · XVI/XVII secolo
Collezione di opere: poemi latini di P. Chrisostomo Stipplin; traduzione latina del Salmo 91.

Manoscritto composito dell’abbazia di San Gallo, con testi a stampa del XVI secolo assemblati in quaderni: 1) Bernhard Legner, Septem psalmi poenitentiales, Magonza 1576, dedicati all’abate di San Gallo Otmaro Kunz (1564-1577); 2) Johannes Hartmann, De dulcissima sententia Davidis, senza data, dedicato all’abate di San Gallo Joachim Opser (1577-1594); 3) Wolfgang Betulanus, Rudimenta doctrinae christianae, Costanza 1592. 4) Sezione manoscritta, contenente poemi latini che il monaco sangallese P. Chrisostomo Stipplin (1609-1672) compose per le festività dei santi dell’anno, disposti nel codice secondo la successione del calendario liturgico. Il codice tramanda anche diversi poemi dedicati ai santi patroni di San Gallo, e ad abati e monaci che godettero di alta considerazione all’abbazia di San Gallo. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 221 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · 454 ff. · 16 x 10 cm · S. Gallo · XVII secolo
Poemi latini del monaco sangallese P. Atanasio Gugger (1608-1669) composti in occasione delle festività connesse alla translazione avvenuta nel 1628, ecc.

Poemi latini del monaco sangallese P. Atanasio Gugger (1608-1669); furono composti in occasione delle festività connesse alla translazione, avvenuta nel 1628, delle spoglie dei santi Otmaro e Notkero Balbulo nella nuova chiesa di Sant’Otmaro, restaurata nel 1628. Il codice contiene anche inni latini e poemi sangallesi di diverso argomento. (smu)

Online dal: 20.12.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. D 227 (quale prestito a lungo termine nella biblioteca dell'abbazia di S. Gallo)
Carta · VI + 100 ff. · 12 x 8 cm · San Gallo · XVII secolo
Collezione di testi: traduzioni di testi religiosi (Regola Benedettina, orazioni, ecc.) in greco

Traduzione della Regola benedettina (Regula Benedicti) e di alcuni scritti di devozione in lingua greca; è stata eseguita all’abbazia di San Gallo, tra il 1660 e il 1667, da frate Gallo Schindler (1643-1710), monaco di San Gallo nato a Lucerna. (smu)

Online dal: 26.04.2007

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Car. C 126
Pergamena · I +167 ff. · 23 x 17.8 cm · sefardita (Catalogna ?) · 1292
Mosè Maimonide, Sefer Moreh Nevukhim

Questa copia elegantemente miniata del Sefer Moreh Nevukhim (Guida per gli smarriti) di Mosè Maimonide (1135-1204) fu realizzata nella Spagna cristiana nel 1292. È una copia della traduzione in ebraico del 1204 di Samuel ben Judah Ibn Tibbon (1150-1230). Il manoscritto arrivò in Italia o dopo la persecuzione degli ebrei nel 1391 o dopo la loro espulsione dalla penisola iberica nel 1492. Apparteneva alla famosa famiglia Sforno di Bologna, prima di riapparire nel XVII secolo nelle mani dell'apostata e inquisitore ebreo italiano Renato da Modena. Dopo più di un secolo, il manoscritto entrò in possesso del teologo protestante Johann Caspar Ulrich (1705-1768), che lo donò nel 1762 alla Bibliotheca Ecclesia Carolina, la biblioteca del capitolo della Chiesa riformata del Grossmünster di Zurigo. Nel 1835, quando il capitolo fu sciolto, i libri e i manoscritti della sua biblioteca, insieme ad altri, formarono la nuova Zentralbibliothek, dove il manoscritto è tuttora conservato. (iss)

Online dal: 19.03.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 30
Pergamena · V + 104 + V ff. · 30-30.4 x 22-22.6 cm · Bizanzio · XIV sec.
R. David ben Joseph Kimhi, Sefer ha-Shorashim

Il Sefer ha-Shorashim di R. David ben Joseph Kimhi (1160-1235) è presente in numerosi manoscritti medievali ebraici e frammenti di diversa provenienza (sefardita, italiana, aschenazita, provenzale), diverse edizioni a stampa e traduzioni in latino, a testimonianza della straordinaria popolarità dell'opera nel Medioevo e nel Rinascimento. Tuttavia, il grande significato del Sefer ha-Shorashim della Zentralbibliothek, risalente al XIV secolo, sta nel fatto che si tratta dell'unica copia conservata di origine bizantina oggi conosciuta. (iss)

Online dal: 10.10.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 41
Pergamena · II + 89 + II‎ ff. · ‎17-17.4 x 12.5 cm · Italia · da fine XIII a inizio XIV sec.
Manuale sulla macellazione rituale e sulle leggi alimentari (Hilkhot Shekhitah e Treifah)

Questo manoscritto italiano è un manuale contenente le leggi della macellazione rituale (Shekhitah) e degli alimenti proibiti (Treifah), estratte dal trattato di Talmud babilonese Ḥulin. Queste leggi sono state commentate da due autorità rabbiniche medievali, incluse nel manoscritto. La prima è Judah ben Benjamin ha-Rofe Anav di Roma (Rivevan, morto dopo il 1280), il cui commento alle leggi fa riferimento a costumi praticati dalla comunità ebraica di Roma, come ad esempio un'importante decisione presa dagli anziani di Roma nel 1280 presso la Sinagoga Bozzechi, che è stata edita nella descrizione. Il secondo autore, la cui opera è parzialmente copiata nel manuale, è la principale autorità talmudista per le comunità ebraiche dell'XI secolo in Nord Africa e Spagna, Isaac ben Jacob Alfasi (Rif, 1013-1103). In questo manuale sono stati copiati i primi tre capitoli di un commento al trattato del Talmud babilonese Ḥulin, tratto dalla sua opera magna intitolata Sefer ha-Halakhot. Quest'ultimo lavoro ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'halakha ed è il codice legale più importante prima della Mishneh Torah di Maimonide (Rambam, 1135-1204). (iss)

Online dal: 10.10.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 51
Pergamena · III + 209 + III ff. · 23.6-24 x 16-16.5 cm; 21.3-21.4 x 14-14.4 cm · aschenazita · fine XIV-metà XV secolo
Raccolta di testi halakhah e calendari

Questa miscellanea aschenazita del XIV e XV secolo è un vademecum ad uso personale e destinato ad uno studioso. E' composta principalmente di materiale halakhah sulla macellazione rituale, e riporta le decisioni delle più importanti autorità rabbiniche aschenazite dal XIII al XV secolo. Sparsi nel manoscritto vi sono anche numerosi trattati e tavole dei calendari ebraici e cristiani. Inoltre, vi è una selezione di commenti liturgici e mistici, oltre a brani di letteratura etica, midrash e talmudica. I margini del manoscritto sono pieni di piccole annotazioni, testi su ricette mediche e incantesimi magici per varie occasioni, in ebraico e nello yiddish orientale antico. (iss)

Online dal: 12.12.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 52
Pergamena · III + 78 + IV ff. · 19.5-19.7 x 15-15.4 cm · aschenazita · XIV sec.
Isaac ben Joseph di Corbeil, Sefer Mitsvot Qatan, con glosse di Perets ben Elijah di Corbeil

Il Sefer Mitsvot Qatan o «Piccolo libro dei comandamenti» è un compendio halakhah, che comprende anche materiale etico, haggadico e omiletico, scritto intorno al 1276-1277 da Isaac ben Joseph di Corbeil, uno dei grandi codificatori e tosafisti francesi del XIII secolo. L'opera è anche chiamata Sheva Ammudei ha-Golah o «I sette pilastri dell'esilio» per la sua suddivisione in sette sezioni, corrispondenti ai sette giorni della settimana, che favorirebbe lo studio quotidiano. Questo testo è una versione abbreviata del Sefer Mitsvot Gadol (Semag), un altro compendio halakhah completato nel 1247 da Mosè di Coucy (prima metà del XIII secolo). Con un codice legale molto più accessibile, il Sefer Mitsvot Qatan conobbe una grande diffusione, ottenendo il riconoscimento delle autorità rabbiniche franco-tedesche. Questa copia include delle glosse del discepolo principale di R. Isacco, cioè Perets ben Elia di Corbeil (morto nel 1297). (iss)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 96
Pergamena e carta · I + 236 + I‎ ff. · 22-22.2 x 14.5 cm · Italia · XIV-XV sec.
Joseph b. Abraham Gikatilla, Sefer ha-Orah

L'opera cabalistica Sefer ha-Orah o «Le porte della luce» è uno dei testi più importanti della mistica ebraica prodotta nel XIII secolo in Spagna, dove fiorì la Cabala. È considerata l'opera più articolata sul simbolismo cabalistico e il suo contenuto offre una spiegazione completa dei Nomi di Dio e della loro designazione nei dieci sephirot o emanazioni, attraverso i quali Eyn Sof (l'Infinito) si rivela e crea continuamente i mondi fisici e metafisici. Il testo è organizzato in dieci capitoli, uno per ogni sephirah. (iss)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 123
Pergamena · I + 304 + I‎ ff. · 12.8-12.9 x 9.2-9.3 cm · Italia · XV sec.
Siddur secondo il rito romano

Questo Siddur da tasca ben conservato, che comprende le preghiere obbligatorie dell’anno liturgico ebraico (preghiere quotidiane, del sabbat e del nuovo mese, Hanukkah, Purim, Pessah, Shavuot, Rosh ha-Shanah, Yom Kippour, Sukkot, Shemini Atzeret), è un testimone prezioso della produzione di questi piccoli libri ad uso personale prodotti nell’Italia del XV secolo. (iss)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 125
Pergamena · I + 142 + I ff. · 14.9-15 x 10.8-11.1 cm · sefardita · XIV sec.
Siddur secondo il rito sefardita

Questo Siddur sefardita del XIV secolo ad uso personale contiene delle preghiere quotidiane e dello Shabbat e un testo sull’interpretazione dei sogni. Inoltre, vi sono delle aggiunte per le preghiere del nuovo mese e le feste di Chanukkah, Purim e Pesach, quest’ultima seguita dalla Haggadah, letta nel corso dello stesso Seder. In ogni caso, l’importanza di questo Siddur sta nella presenza di qualche istruzione sulla struttura del Seder in ebreo-spagnolo, più precisamente in castigliano medievale. (iss)

Online dal: 13.06.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 134
Pergamena · I + 94 + I ff. · 23-23.1 x 16.5 cm · Polonia · XIV sec.
Mahzor secondo il rito aschenazita

Mahzor per il Rosh ha-Shana e lo Yom Kippur secondo il rito aschenazita magnificamente miniato. Si può supporre che questo manoscritto sia stato prodotto in Polonia nel XIV secolo perché la sua scrittura assomiglia a dei frammenti manoscritti contemporanei di mahzorim realizzati in Polonia. Questo manoscritto di medio formato, contenente molte parole iniziali ornate e riquadri miniati, contiene la liturgia per le Grandi Festività del Rosh ha-Shanah e dello Yom Kippur, compresi numerosi poemi liturgici (piyyutim) suddivisi su varie colonne, e era destinato ad un uso pubblico da parte dell’officiante (hazan) nella sinagoga. La particolarità di questo mahzor consiste però nella presenza del nome di una donna, גננא כהנת (Jeanne Kohenet), inserito nelle lettere dipinte di una parola iniziale monumentale e ornata. Si tratta probabilmente del committente del manoscritto, o la figlia o la moglie di un cohen. Il manoscritto è incompleto all'inizio e alla fine. (iss)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 136
Pergamena · IV+ 152 +IV ff. · 9.8-10 x 7-7.6 cm · Italia · seconda metà del XV sec.
Siddur secondo il rito italiano

Questo Siddur di formato minore ad uso personale, può essere caratterizzato come un vademecum per la vita religiosa e comunitaria ebraica. Si divide in tre parti relative alla liturgia, alle cerimonie ebraiche ed una terza miscellanea. Quest’ultima comprende, oltre ad alcuni importanti testi, una rara ed intrigante lista di nomi di libri e di incipit di capitoli dei 24 libri della Bibbia, con i nomi in ebraico e latino, scritti in caratteri ebraici. (iss)

Online dal: 13.06.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 145
Carta · III + 189 + III ff. · 21.2-21.5 x 14.6-15 cm · aschenazita · 1341, 1348 e seconda metà del XIV sec.
Compendio liturgico e halakhah

Questo manoscritto composito si deve a tre diversi scribi e racchiude due unità testuali che furono rilegate insieme. Il volume è strutturato da una sezione liturgica, secondo il rito ashkenazita e da una sezione halakhah. Il manoscritto Heidenheim 145 è uno dei tanti compendi di questo genere, costituito da un insieme di testi che riflettono l'orientamento religioso e talmudico-centrico dell'élite intellettuale della Francia e della Germania medievale. (iss)

Online dal: 12.12.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 166
Carta · II + 46 + I ff. · 32.3 x 22.3 cm · Italia · XV sec.
Averroè, traduzione ebraica di Kalonymos ben Kalonymos del Commento Medio alla Metafisica di Aristotele

Questa copia cartacea quasi completa, realizzata in Italia nel XV secolo, è costituita dai Libri II a VIII della traduzione in ebraico del Commento Medio di Averroè sulla Metafisica di Aristotele. Il dotto ed eclettico giurista andaluso e imam Abu al-Walid Muhammad ibn Ahmad ibn Rushd - o Averroè (1126-1198), noto come il Commentatore, dedicò tutta la sua vita a restituire gli insegnamenti originali di Aristotele e a commentare quasi tutte le sue opere. Era quindi considerato una delle autorità filosofiche più influenti del Medioevo, non solo dagli scolastici latini, ma soprattutto dagli ebrei, per la sua comprensione della scienza aristotelica attraverso le traduzioni in ebraico dei suoi commenti. Il Commento Medio è il meno noto dei commenti di Averroè sulla Metafisica, ed esiste oggi solo in due traduzioni complete dall'arabo all'ebraico, e in una parziale traduzione cinquecentesca dall'ebraico al latino. La traduzione in ebraico del Ms. Heid. 166 è quella del filosofo ebreo provenzale Kalonymos ben Kalonymos (1286–m. ca. 1328), intitolata Bi᷾ ur ha-Shema’, che è stata delle traduzioni in ebraico, la versione più frequentemente copiata. (iss)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 192 A-B
Carta · 128 ff. · 20.5-21 x 14.5 cm · Italia · 1642 e 1687 (Ms. Heid. 192A) e XVI sec. (Ms. Heid. 192B)
Costumi di Isacco b. Salomon Ashkenazi Luria; raccolta di testi

Questo manoscritto è diviso in due unità testuali distinte che sono state copiate da due diversi scribi in Italia nel corso del XVI e XVII secolo. Il Ms. Heid. 192A è un libricino copiato da una sola mano nel 1642 e nel 1687, che comprende una raccolta di costumi e aneddoti del rabbino Isacco b. Solomon Ashkenazi Luria (Arizal, 1534-1572) e della sua cerchia, oltre a una preghiera mistica protettrice da recitare al mattino e alla sera, seguita da brani di letture bibliche per i giorni della settimana, e che termina con una selezione di preghiere penitenziali (Seliḥot). Il Ms. Heid. 192B è una raccolta di vari testi: midrashim biblici, letteratura prognostica, racconti, Alfabeto di Ben Sira e aggadot talmudiche. (iss)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Or. 157
Pergamena · VI + 716 + VI pp. · 15 x 10.6-10.8 cm · Italia · 1322
Raccolta di testi biblici ed etici

Raccolta di testi biblici ed etici miniata, prodotta in Italia nel 1322. Questo manoscritto di piccolo formato, con una bella rilegatura in pelle bianca del XVI secolo con impresso lo stemma della città di Zurigo, è suddiviso in due gruppi di testi. La prima sezione è costituita dai testi biblici dei Cinque Megillot, accompagnati da tre commenti su di essi composti dai grandi esegeti medievali, Salomone ben Isacco (Rashi), Abramo ibn Esdra e Giuseppe Kara. La seconda sezione è di natura etica e contiene il trattato della Mishnah di Pirqei Avot o «Etica dei Padri» e i suoi commenti. Il primo è anonimo, il secondo di Maimonide si intitola Shemonah Peraqim secondo la traduzione di Samuel ibn Tibbon, e il terzo è un commento di Rashi posto nei margini di quest’ultimo. Inoltre, in questo manuale si trova molto materiale haggadico, midrashico, mistico e filosofico. (iss)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Or. 159
Pergamena · I + 161 + III ff. · 10.3 x 7 cm · Aschenazita · 1433
Libro dei Salmi (Sefer Tehilim)

Questo libro dei Salmi ebraico di origine aschenazita, del sec. XV in formato tascabile, è rappresentativo degli esemplari ad uso privato, che sono più raramente conservati in unità testuali separate piuttosto che incorporate nella sezione agiografica delle bibbie o dei manoscritti liturgici ebraici. Tuttavia, questo tipo di letteratura biblica è già attestato nei rotoli del Mar Morto. Inoltre, il Ms. Or. 159 contiene 149 salmi, e non i 150 canonici, ciò che costituisce una delle numerose possibilità trovate nei manoscritti ebraici dell’alto e del basso medioevo oscillanti tra 143 e 151 salmi. Infine, due frammenti manoscritti in ebreo di un rotolo di Ester sono stati riutilizzati come fogli di guardia per la legatura in cuoio del XVI sec., per proteggere questo squisito minuscolo libro di salmi. (iss)

Online dal: 13.06.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Rh. 15
Pergamena · 239 ff. · 33-33.5 x 22.5-23 cm · Zurigo · intorno al 1340/50
Rudolf von Ems, Weltchronik

Il manoscritto riccamente illustrato della «Weltchronik» (Cronaca universale) di Rudolf von Ems fu scritto negli anni intorno al 1340, probabilmente a Zurigo (nello stesso atelier del libro degli statuti di Grossmünster del 1346). Il programma figurativo è strettamente legato al manoscritto della Cronaca universale ora conservata a San Gallo (Vadianische Sammlung Ms. 302), anch'essa creata circa 40 anni prima a Zurigo. Il manoscritto Ms. Rh. 15 è giunto a Zurigo nel 1863 dalla soppressa biblioteca del monastero di Rheinau. (wal)

Online dal: 29.03.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Rh. 167
Pergamena · 199 ff. · 27.5 x 18.5 cm · Costanza/ regione del lago Bodanico · intorno al 1260
Salterio di Rheinau

Il salterio di Rheinau, Ms. Rh. 167, costituisce uno dei tesori più straordinari della Biblioteca centrale di Zurigo. Le miniature sono un prodotto di altissimo livello della pittura gotica dell’epoca intorno al 1260, cosa che vale anche per l’utilizzo di una raffinata tecnica per la preparazione dei colori e la loro stesura. La scrittura, al contrario, è certamente di buona qualità ma non può essere attribuita al più alto livello dell’arte calligrafica. Il committente va cercato nella regione del lago Bodanico, probabilmente nella città di Costanza, molto importante politicamente ed ecclesiasticamente durante l’epoca dell’interregno. Il manoscritto venne acquisito a Sciaffusa nel 1817 da Melchior Kirchhofer per il monastero benedettino di Rheinau, e nel 1863 giunse con la biblioteca di questo monastero alla Biblioteca Cantonale (ora Biblioteca Centrale) di Zurigo. (ste)

Online dal: 20.12.2012

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Rh. 172
Pergamena · 100 ff. · 20.4 x 13.9 cm · San Gallo · XV secolo
Aurora consurgens

Questo manoscritto pergamenaceo contiene nella prima parte il cosiddetto Aurora consurgens, che si distingue per il suo ciclo illustrativo, e numerosi altri trattati alchemistici, quali per es. Alberto Magno sui Secreta Hermetis philosophi, Johannes de Garlandia, estrratti da Geber (Jabir ibn Hayyan) fino al Thesaurus Philosophiae e la Visio Arislei. Fino ad oggi si conoscono altri nove manoscritti contenenti l’Aurora: a Berlino il Die uffgehnde Morgenrödte, a Bologna, Glasgow, Leiden, Vienna, Parigi, Praga e Venezia; tra questi il manoscritto di Berlino, datato agli inizi del sec. XVI, è strettamente imparentato con il codice di Zurigo per quanto riguarda sia le illustrazioni che i testi che le accompagnano, tradotti in tedesco. (ste)

Online dal: 09.06.2011

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Rh. hist. 27
Pergamena · A + 99 ff. · 27-28 x 19-20 cm · Reichenau · inizio del IX secolo / X secolo
Libro delle confraternite di Reichenau

La parte più importante del manoscritto Ms. Rh. hist. 27, scritto all’inizio del sec. IX, è costituita dal cosiddetto libro delle confraternite di Reichenau. Nel libro delle confraternite sono elencati i membri delle comunità religiose che erano unite in una confraternita con il monastero, con l’obbligo di ricordare nella preghiera quotidiana i membri sia viventi che morti. La zona di influenza era grande: da Reichenau verso sud fino a Monteverde e Conques, da Mondsee a est fino a Fulda e St. Trond a nord, così come Jumièges ad ovest. Vi sono elencati più di 38 000 nomi. Le registrazioni più antiche vennero continuamente completate ed integrate nel corso di vari secoli. Alla fine del volume sono rilegati 15 fogli in pergamena del sec. X-XII con liste di monaci da Reichenau, supplementi di liste con nomi e trascrizioni di documenti; rilegati all’inizio del codice strisce di carta incollate con accordi tra confraternite e annunci di morte dal XIV al XVI secolo. (ste)

Online dal: 31.03.2011

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Rh. hist. 33b
Carta · 168 ff. · 30 x 21 cm · regione del Reno Superiore · intorno al 1420-1440
Tecniche di guerra (manoscritto illustrato)

Il codice è uno dei rari esempi di manoscritto illustrato costituito essenzialmente da pagine con illustrazioni, accompagnate da solo brevi spiegazioni – che si limitano al massimo ad una riga di testo – e che per questo costituiscono delle straordinarie fonti storiche in numerosi campi. Le raffigurazioni di tecniche di guerra che si ritrovano nel codice facevano in origine probabilmente parte di un manuale medievale. Quale tipico oggetto da collezione, questo manoscritto illustrato mette in risalto il carattere di collezione della biblioteca del monastero di Rheinau, i cui bibliotecari e abati intenzionalmente si preoccupavano di raccogliere libri rari. (ste)

Online dal: 09.06.2011

Documenti: 2894, Mostrati: 2801 - 2894