Documenti: 2894, Mostrati: 301 - 400

Tutte le biblioteche e collezioni

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Basel, Universitätsbibliothek, F III 15f
Pergamena · 13 ff. · 33-33.5 × 24.5-25.5 cm · Inghilterra · prima metà dell'VIII secolo
Isidorus iunior Hispalensis, De natura rerum cum additamento De XII signis caeli

Uno dei codici di Isidoro del monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent’anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E’ stato allestito nel sec. VIII in Inghilterra e conserva ancora la legatura dell’VIII o IX secolo in una coperta di pergamena. Va annoverato tra i più importanti testimoni dell’opera di Isidoro De natura rerum. (stb)

Online dal: 13.12.2013

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Basel, Universitätsbibliothek, F III 15g
Pergamena · 66 ff. · 27-27.5 × 19-19.5 cm · Fulda · primo terzo del sec. IX
Isidorus Hispalensis, Sententiae (liber I-II)

Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perchè nel XVI secolo, ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent’anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E’ stato allestito a Fulda nel primo terzo del secolo IX e conserva chiaramente ancora la sua legatura carolingia in pelle marrone su assi di legno con decorazioni geometriche. (stb)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F III 15l
Pergamena · 20 ff. · 29,5-30 × 22-23 cm · centro anglosassone (sul continente? in Inghilterra?) · prima metà del sec. VIII
Isidorus Hispalensis, Differentiarum liber . Gennadius Massiliensis, Definitio ecclesiasticarum dogmatum

Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perchè nel XVI secolo, ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent’anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E’ stato allestito nella prima metà dell’VIII secolo in Inghilterra o in un centro anglosassone sul continente. Conserva ancora la sua legatura del secolo VIII o IX in una copertina di pergamena ed è considerato uno dei più importanti testimoni del Differentiarum liber di Isidoro. (stb)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F III 20
Pergamena · 148 ff. · 23.5 x 16.5 cm · Basilea, convento domenicano · XIV secolo
Commenta super logicam veterem

Questa miscellanea consiste in quattro parti originariamente indipendenti: la prima contiene scritti di Hervaeus Natalis, la seconda lo scritto di Alberto Magno super sex principia, la terza scritti di Petrus de Alvernia e infine la quarta parte due – forse tramandati solo in questo codice – scritti anonimi di Egidio Romano e il trattato De medio demonstrationis. Il manoscritto proviene dal convento domenicano di Basilea. (mit)

Online dal: 31.03.2011

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Basel, Universitätsbibliothek, F III 25
Pergamena · 51 ff. · 23.5-25.5 x 16-17 cm · XIII-XIV secolo
Manoscritto composito a contenuto astronomico

Il manoscritto composito a carattere astronomico è composto da tre parti tra loro indipendenti, da fogli di diverse grandezze e di diversa impaginazione. Sono stati scritti da diversi copisti del secolo XIII e XIV. I testi descrivono degli utensili per l'osservazione del firmamento e trattano delle orbite dei pianeti, i quali sono anche descritti in disegni a carattere astronomico. Il manoscritto composito appartenne alla biblioteca “incatenata” del convento domenicano di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F III 33
Pergamena · 86 ff. · 26 x 18.5 cm · XIII secolo
Astrologica

Il volume, scritto nel XIII secolo probabilmente da due mani di origine francese che si alternano, contiene diversi scritti a carattere astrologico di origine ellenistico-araba, nella traduzione latina di Giovanni di Siviglia: il Centiloquium Ptolemaei, testi di Māšā'allāh, Alfraganus e Albumasar. Il manoscritto appartenne alla biblioteca „incatenata“ del convento dei domenicani di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F III 34
Pergamena · 90 ff. · 25.5 x 17.5 cm · XIII sec.
Manoscritto miscellaneo (scienze naturali e teologia)

Il codice, scritto in una textura del XIII secolo, era di proprietà del chierico e storico Dietrich von Niem (1340-1418) che lo ha corredato di numerose annotazioni marginali. Il volume, poi trasferito alla certosa di Basilea, contiene tra l’altro le Naturales quaestiones di Seneca, la discussione di Anselmo di Canterbury Cur deus homo? e l’opera astrologica De radiis stellarum del filosofo e scienziato arabo Alkindi. Tramanda inoltre l’articolo De probatione virginitatis beatae Mariae del cosiddetto «Suda», un lessico bizantino che trovò ampia diffusione della traduzione Latina di Roberto Grossatesta. (flr)

Online dal: 12.12.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 4
Carta · 279 ff. · 31 x 21 cm · metà del XV sec.
Vokabular des alten Schulmeisters

Il volume contiene il cosiddetto Wörterbuch des alten Schulmeisters. Si tratta di un adattamento indipendente del più diffuso Vocabularius ex quo. In contrasto con questa più antica versione, nell'edizione dell’Alter Schulmeister le spiegazioni in tedesco passano in secondo piano a favore di quelle puramente latine. Le controguardie originali, che sono state separate dal piatto in occasione di un restauro nel 1974, contengono estratti di una traduzione latina del De anima di Aristotele e altri contenuti correlati. Il fatto che il testo del foglio di guardia posteriore sia la continuazione diretta di quello del foglio di guardia anteriore, dimostra che nel loro contesto originale i due costituivano due pagine consecutive di un manoscritto. (fis)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 8
Carta · 268 ff. · 28.5 x 20.5 cm · Schongau · terzo quarto del XV sec.
Vocabularius Ex quo latino-germanicus

Probabilmente scritto a Schongau e successivamente acquisito dalla certosa di Basilea, questo volume fa parte dell'ampia tradizione manoscritta e stampata del cosiddetto Vocabularius Ex quo. Il dizionario in ordine alfabetico era inteso come uno strumento per gli utilizzatori con scarsa conoscenza del latino e godette di enorme popolarità nei paesi di lingua tedesca fino alla fine del XVI secolo. (mue)

Online dal: 14.06.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 12
Carta · 110 ff. · 29.5 x 21 cm · intorno al 1400
Vocabularia

Il manoscritto trasmette diversi vocabolari latino-tedesco, tra questi il Mammotrectus del francescano italiano Giovanni Marchesini, redatto intorno al 1300. Il codice è stato vergato intorno al 1400 da un certo Ulrich Wachter e fu acquistato nel 1430 per la certosa di Basilea. (stu)

Online dal: 22.03.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 13
Carta · 180 ff. · 29 x 21 cm · [Parigi] · terzo quarto del sec. XV
Nonius Marcellus; Varro

Il manoscritto del terzo quarto del XV secolo, di origine francese, contiene due opere di autori antichi. Nonio Marcello (IV-V secolo) offre delle spiegazioni a carattere linguistico e contenutistico sugli autori latini per la maggior parte dell'epoca della Repubblica, suddivisi in parte in lemmi in ordine alfabetico; M. Terenzio Varrone († 27 a. C.) si occupa di questioni linguistiche della lingua latina. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 16
Pergamena · 109 ff. · 15.5 x 10.5 cm · prima metà del sec. XIII
Aristotele, Boezio

I vari scritti aristotelici nella traduzione latina di Boezio e trattati di Boezio, copiati in una minuta scrittura del sec. XIII, vennero poi rilegati con due aggiunte al testo del XV secolo, probabilmente per l'erudito basilese Johannes Heynlin, che alla sua morte lasciò il volume alla certosa di Basilea. Dal punto di vista codicologico sono degni di nota la controguardia posteriore e il foglio di guardia posteriore: un foglio di pergamena che era stato preparato per un libro di preghiere. Si tratta di due bifogli con il testo capovolto che sono stati piegati prima di essere rilegati, come era solito fare nei fogli a stampa. I due bifogli vennero poi esclusi e non vennero utilizzati per il libro di preghiere; per questo motivo non presentano fori di fascicolo nella piega. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 17
Pergamena · 76 ff. · ca. 16 x 13.5 cm · XIV secolo
Ovidio Naso, Heroides, cum glossa Guilelmi Aurelianensis

Il manoscritto del XV secolo contenente opere di Ovidio, di piccolo formato, quasi quadrato, contiene l'Heroides, accompagnata dal commento di Guilelmus Aurelianensis (1200ca.). Un'antica nota di possesso erasa, rimanda ad un'origine francese; Johannes Heynlin lasciò in eredità il manoscritto alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 24
Pergamena e carta · 100 ff. · 20.5 x 15 cm · Francia · secondo quarto del sec. XV
Petrus de Alliaco, Imago mundi

Pierre d'Ailly (lat. Petrus de Alliaco) era un erudito, politico ecclesiastico ed un prolifico scrittore. Famosa la sua opera a carattere geografico Imago mundi, utilizzata da Cristoforo Colombo nella pianificazione dei suoi viaggi di esplorazione. L'esemplare di Basilea appartenne al medico cittadino di Basilea Heinrich Amici († 1451), che lo lasciò in eredità alla certosa della sua città. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 33
Pergamena e carta · 280 ff. · 20.5 x 14.5 cm · XIV/XV secolo
Manoscritto miscellaneo (grammatica)

Il volume contiene testi che si riferiscono alla pratica scolastica tardomedievale e del primo umanesimo; da un lato cioè opere destinate alla prassi scolastica (grammatiche, elenchi di parole) e, dall'altro, trattati teorici di contenuto didattico-pedagogico. Le diverse parti originariamente indipendenti sono state rilegate insieme nella certosa di Basilea. La prima parte, la versione in prosa della grammatica in versi di Alessandro di Villedieu, proviene dalla certosa di Magonza ed è stata donata a quella di Basilea. L'ultima parte, la grammatica di Giovanni Sulpizio, qui in una stampa di Johannes Amerbach, è stata donata alla biblioteca del monastero dallo stampatore. (fis)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 43
Carta · 190 ff. · 21 x 15 cm · Basilea · 1429
Johannes von Rheinfelden, Tractatus de moribus et disciplina humanae conversationis: id est ludus cartularum moralisatus

Nel suo voluminoso Tractatus de moribus et disciplina humanae conversationis, la più antica descrizione conosciuta in Europa del gioco delle carte, Johannes von Rheinfelden spiega non solo le regole del gioco ma sottolinea anche il carattere delle varie figure così come, sulla base dei rapporti reciproci delle carte, l'intera organizzazione della società. Konrad Schlatter, dal 1428 confessore, più tardi priore delle domenicane di S. Maria Maddalena „in den Steinen“, lasciò loro il trattato per la loro edificazione morale. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F IV 44
Carta · 75 ff. · 27 x 20.5 cm · 1425
Ami et Amile

Questo manoscritto contiene il testo francese della canzone di gesta Ami et Amile. L’epoca di copia dell’opera (dal 16 maggio al 23 giugno 1425) ci è comunicato dal colophon lasciato dal copista. Il testo scritto in gotica corsiva, è punteggiato da numerose iniziali rubricate che segnano l'inizio di ogni strofa. La moderna rilegatura in cartone (XIX secolo) è ricoperta da un frammento di pergamena proveniente da un messale del XV secolo. Un'iscrizione su un foglio di guardia indica che il volume è stato dato in dono alla scrittrice Anne de Graville (1490-1540). Più tardi fece parte della collezione del genero di quest'ultima, il bibliofilo Claude d'Urfé (1501-1558). Nel XIX secolo l'opera era in possesso del filologo Wilhelm Wackernagel (1806-1869), che nel 1843 la donò alla biblioteca dell'Università di Basilea. (mal)

Online dal: 04.10.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, F V 17
Pergamena · a + 40 + b ff. · 33.5 x 22.5-24 cm · XI secolo
Martianus Capella, De nuptiis Philologiae et Mercurii, lib. 1-2

Questo manoscritto di grande formato di Marziano Capella, del sec. XI, tramanda i due primi libri della sua opera De nuptiis Philologiae et Mercurii, uno dei libri maggiormente letti nel medioevo, collegato al commento, concepito per l'insegnamento, di Remigio di Auxerre. Notevole la legatura originale contemporanea, nella quale i fascicoli sono collegati alla coperta con delle sottili strisce di pergamena (cfr. Szirmai). (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F V 31
Carta · 188 ff. · 29 x 21.5 cm · intorno al 1453
Diodorus Siculus, Bibliothecae libri 11-13

Le parti conservate della storia universale di Diodoro Siculo vennero tradotte nel XV secolo dal greco al latino. Questo manoscritto, copiato intorno al 1453 e che contiene i libri 11 fino a 13, è probabilmente l'autografo del traduttore Iacobus de Sancto Cassiano Cremonensis, e cioè una trascrizione in bella copia rilavorata che poi verso la fine assume i caratteri di un manoscritto di lavoro. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F V 33
Pergamena · 44 ff. · 28 x ca. 25 cm · Fulda · terzo terzo/fine del IX sec.
Sedulius Scottus, Explanationes in praefationes ad evangelia

Il più antico manoscritto dei commenti di Sedulio Scoto sui testi introduttivi comuni ai Vangeli. Sembra che giunse da Fulda al Basilea, città della tipografia, nel XVI secolo. La breve opera, tramandata in una manciata di codici, attende ancora un'edizione critica. (stb)

Online dal: 29.03.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, F VI 28
Carta · 306 ff. · 21 x 14.5 cm · prima metà del sec. XV
Aristotelica

Il volume contiene due commentari ai Libri physicorum di Aristotele i cui autori sono Friedrich von Nürnberg e Johannes Buridanus. Albrecht Löffler di Rheinfelden li copiò nel 1439, in occasione del suo soggiorno di studio presso l'università di Heidelberg. Più tardi entrò nell'ordine dei domenicani e lasciò il manoscritto al convento domenicano di Basilea, dove venne collocato nella biblioteca "incatenata“. (gam/flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, F VI 60
Carta · 284 ff. · 21-22 x 15-15.5 cm · terzo quarto del XV secolo
Johannes Rucherath de Wesalia

Il manoscritto contiene esercizi e Quaestiones sulle opere di Aristotele De anima e De physica, del teologo riformatore Johann von Wesel (1425-1481). Il volume proviene dalla certosa di Basilea; in base a dei confronti della scrittura si suppone che il copista della prima parte sia Jakob Louber. Le numerose annotazioni sui margini e su dei biglietti rivelano un intenso uso del manoscritto. (flr)

Online dal: 22.03.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, F VI 61
Carta · 153 ff. · 20.5 x 14 cm · secondo quarto del sec. XV (1439, 1438)
Tractatus rhetorici

Albertus Löffler fu uno dei copisti più produttivi del convento dei domenicani di Basilea. L'unico manoscritto a contenuto retorico di sua mano contiene la cosiddetta Summa Iovis ed opere di Nicolao di Dybin. Egli le copiò all'epoca dei suoi studi ad Heidelberg negli anni 1438 e 1439. Il manoscritto composito pervenne alla biblioteca „incatenata“ del convento dei domenicani di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F VI 74
Carta · 169 ff. · 21.5 x 15.5 cm · 1474
Manoscritto composito

Il manoscritto, terminato nel 1474 da Heinricus de Bacharach, contiene principalmente una copia del Vocabularius Ex quo latino-tedesco, un’opera molto diffusa e amata fino alla fine del XVI secolo. Vi figura inoltre un calendario, una tavola astrologica ed alcuni brevi testi di altre mani. Il testo principale è stato decorato dallo stesso scrittore con iniziali e disegni inesperti, ma a volte estremamente fantasiosi. Il codice cartaceo è giunto alla UB con il fondo della certosa di Basilea. (mue)

Online dal: 14.06.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, F VII 4
Carta · 185 ff. · 21 x 14.5 cm · terzo quarto del sec. XV
Commentarii super Parvulum philosophiae naturalis

Manoscritto composito a carattere filosofico di proprietà di Jakob Lauber e in parte anche da lui copiato. Jakob Lauber di Lindau studiò dal 1466 al 1475 presso la appena fondata Università di Basilea, dapprima nella facoltà delle Arti e poi diritto canonico presso la facoltà di legge. Dopo essere stato per poco tempo rettore, nel 1477 entrò nella certosa di Basilea, che, dal 1480 in qualità di priore, ampliò significativamente e del quale riorganizzò la biblioteca. Con la sua entrata in monastero la sua raccolta libraria di studio divenne proprietà della certosa. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F VII 12
Carta · 231 ff. · 20.5-21 x 14-14.5 cm · prima metà del XV sec.
Manoscritto miscellaneo con tra gli altri dei testi computistici

Il logoro manoscritto cartaceo dalla certosa di Basilea contiene (in parte con commento) diversi trattati per il calcolo del calendario annuale e in particolare per la determinazione delle festività mobili, come il Computus chirometralis di Johannes di Erfurt o il Computus Nerembergensis. Il volume contiene inoltre anche un certo numero di antichi testi in lingua frisone antica e in lingua basso-tedesca: sermoni nuziali, ricette, un glossario latino-tedesco e una breve versione della «niederdeutsche Apokalypse». (flr)

Online dal: 04.10.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, F VIII 9
Carta · 222 ff. · 21 x 14 cm · XV secolo
Manoscritto miscellaneo a contenuto scolastico

Il manoscritto, in parte scritto da Johannes Heynlin de Lapide e giunto con lui alla certosa di Basilea, contiene il florilegio Auctoritates Aristotelis di Johannes de Fonte, una raccolta di citazioni ordinata alfabeticamente, due trattati anonimi e trattati del francescano Francesco di Meyronnes, dello pseudo Giovanni Duns Scoto e di Johannes Breslauer de Braunsberg. Nel volume sono rilegati cinque fogli a stampa del Tractatus de memoria augenda di Mattiolo Mattioli da Perugia. (mue)

Online dal: 04.10.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, F VIII 12
Carta · 165 ff. · 14.5 x 21.5 cm · terzo quarto del sec. XV
Marius Victorinus Gaius, Explanationum in Rhetoricam Ciceronis libri duo; De attributis personae et negotio

Il maestro di retorica Gaio Mario Vittorino redasse nel IV sec. d.C. le interpretazioni al De inventione di Cicerone. Vennero poi copiate nel terzo quarto del XV secolo, in una scrittura totalmente uniforme, forse in Francia. Il manoscritto, lasciato in eredità alla certosa di Basilea dall'erudito basilese Johannes Heynlin, insieme agli altri libri della sua vasta biblioteca, non mostra segni di uso. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F VIII 14
Carta · 136 ff. · 20.5 x 14 cm · 1468-1469
Titus Lucretius Carus, De rerum natura libri sex

Il manoscritto di Lucrezio con il lungo poema didattico De rerum natura è dal punto di vista del contenuto un discendente del manoscritto scoperto da Poggio Bracciolini nel 1417 in un monastero tedesco. E' stato scritto nel 1468-69 da Antonio Septimuleius Campanus pochi anni prima che venisse stampato e più esattamente – da quanto si deduce da una annotazione alla fine del testo – a Roma in prigione. Il manoscritto fu in possesso, al più tardi nel 1513, dell'umanista basilese Bonifacio Amerbach. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, F IX 2
Pergamena e carta · 77 ff. · 14.5 x 21 cm · Italia · seconda metà del sec. XV
Manoscritto composito (umanistica)

Questo manoscritto composito, realizzato in Italia nel XV secolo, contiene dei poemi occasionali umanistici e dei brevi trattati. Le diverse parti, vergate in minuscola umanistica e in corsiva umanistica, sono state scritte da diversi copisti. Il volume appartenne all'editore basileese Giovanni Oporino († 1568) e alla sua morte rimase in possesso di vari eruditi basilesi, finchè nel XVII/XVIII secolo venne in possesso della biblioteca. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, G2 II 73
Carta · 32 ff. · 20 x 14 cm · area linguistica alemannica, probabilmente Basilea · prima metà del XV sec.
Laurin o Der kleine Rosengarten (Re Laurino, il Catinaccio)

Il manoscritto con l’epopea di Dietrich «Laurin» in tedesco medio-alto è entrato veramente in modo avventuroso nella biblioteca universitaria di Basilea. Come annota il bibliotecario capo Ludwig Sieber (1833-1891) nel manoscritto stesso, il codice fu trovato nel 1878 sulle rive del Reno a Basilea. Fu poi donato alla biblioteca universitaria da Ludwig Sieber e dal suo predecessore Wilhelm Vischer (bibliotecario capo 1867-1871). Il luogo in cui è stato trovato ha lasciato tracce sul manoscritto: la carta e la legatura sono in parte fortemente degradate e fragili e presentano vari danni da acqua, soprattutto ai bordi dei fogli. Tuttavia, il testo è ancora molto leggibile, anche se conservato in maniera incompleta. Frammenti di documenti nella rilegatura e il disegno a penna di una bandiera con il pastorale di Basilea fanno riferimento a Basilea come possibile luogo d'origine. (stu)

Online dal: 12.12.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, H V 15
Pergamena · 105 ff. · 14 x 10.5 cm · metà del sec. XV
Hans e Peter Roth, Pellegrinaggio a Gerusalemme, 1440 e 1453

Il manoscritto, di formato minore, contiene le cronache redatte da Hans Roth († 1452) e dal figlio Peter Roth († 1487) e riguardanti i loro pellegrinaggi in Terra Santa negli anni 1440 e 1453. Si tratta probabilmente di annotazioni autografe. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, Inc 705
Pergamena e carta · 238 ff. · 21 x 14.5 cm · intorno al 1470
Rhetorica ad Herennium

La Rhetorica ad Herennium, dettagliatamente glossata, che si trova all’inizio di questo volume miscellaneo, è stata copiata da Johannes Heynlin, che ha anche portato con sé il volume alla certosa di Basilea. Il testo del I sec. a.C. rappresenta il più antico insegnamento retorico tramandato in lingua latina, ed era molto popolare nel Medioevo e nel Rinascimento, come testimonia una vasta tradizione in più di 100 manoscritti e traduzioni in numerose lingue europee; trasmette principi retorici ancora oggi validi. (mue)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, Le VI 12
Pergamena · 2 ff. · 9 × 18 cm · Fulda · ca. secondo quarto del sec. IX
Paulinus Mediolanensis, Vita Ambrosii (frammento)

Frammenti a contenuto agiografico da un manoscritto carolingio di provenienza fuldense, che evidentemente fu usato come maculatura in area basilese nell'ultimo quarto del XVI secolo. (stb)

Online dal: 08.10.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, M I 18
Pergamena · 1 f. · 15.5 x 18.5 cm · 619 fino al 629 d. C.
Lista con indicazioni per l'arruolamento militare

Informazioni sulla chiamata alle armi delle truppe. Sono menzionate diverse città sul Nilo (ad esempio Elefantina, Herakleia, Ossirinco), che dovevano fornire soldati al comandante persiano Šērag. Il documento, scritto in lingua pahlavi su pergamena, fu scritto tra il 619 e il 629 d. C., durante l'occupazione sassanide dell'Egitto. (wur)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, M III 5
Carta · 130 pp. · 21 x 16 cm · XVII secolo (prima del 1682)
Avicenna, Manẓūma fī ăṭ-ṭibb

Poema didattico in arabo di Avicenna (m. 1037) sull'arte della guarigione. Il manoscritto è stato scritto nel XVII secolo su carta di provenienza europea ed è stato donato alla biblioteca universitaria nel 1682 da Konrad Harber. L'Urǧūza (o Manẓūma) fī ṭ-ṭibb è il contributo più importante dello studioso universale persiano alla medicina dopo il canone. Nel 1284 Armengaud Blaise lo tradusse in latino a Montpellier con il titolo Cantica; una versione rivista della traduzione ad opera di Andrea Alpago fu stampata a Venezia nel 1527. (wur)

Online dal: 22.03.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, M V 1
Carta · 18 ff. · 26 x 17 cm · Rabīʿ II 952 h. [= giugno-luglio 1545]
al-Kalimāt aṭ-ṭayyibāt al-ʿaliyya / ʿAlī Ibn Abī Ṭālib

Nota raccolta di detti di saggezza attribuiti al califfo ʿAlī Ibn Abī Ṭālib (morto 661). Ogni detto arabo è seguito da una traduzione in persiano in versi Maṯnawī nel metro Ramal. Le frasi sono anche conosciute come Ṣad kalima o Miʾat kalima e sono state tradotte in persiano più volte. In questa versione il traduttore non è menzionato. La copia è stata realizzata da un noto calligrafo di Shiraz, Ḥusayn al-Faḫḫār, e completata nel mese di Rabīʿ II 952 h. (= giugno-luglio 1545). Il manoscritto proviene dall'eredità dello studioso di islamistica e specialista di turcologia Rudolf Tschudi (1884-1960). (wur)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, M V 5
Carta · 31 ff. · 27.5 x 18 cm · Herat · metà Šaʿbān 871 e. [= fine marzo 1467]
Nasabnāma

Il manoscritto arabo persiano, scritto a Herat da ʿAbdallāh al-Harawī e completato a metà Šaʿbān 871 e. [= fine marzo 1467] contiene dati genealogici sul profeta Maometto, sui suoi discendenti e su personaggi della successiva storia dell'oriente del mondo islamico e dell'Asia centrale, tra cui il Khan del Paese dei Mongoli, Tughluq Timur († 1363). Quale committente viene indicato Sayyid Ǧalāladdīn Mazīd Bahādur, che presumibilmente apparteneva al ceto elevato locale. Vi sono inserite citazioni del Corano, preghiere e poesie; un allegato elenca le date esatte della morte di tre persone che potrebbero essere morte nel 869, e che probabilmente appartenevano alla cerchia del committente. L'ornamentazione del libro del manoscritto non è completa, come si può vedere dalla rosetta parzialmente eseguita (3r) e dall'albero genealogico mancante (26v). Di proprietà di Rudolf Tschudi (1884-1960). (wur)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, M VI 48
Carta · 14 ff. · 18 x 11.5 cm · prima metà del XVIII sec. (al più tardi 1746)
Awrād-i šarīfa

Raccolta di preghiere in forma di litanie (awrād), attribuite ad un certo Šayḫ Wafāʾ. Il manoscritto deve essere stato completato prima del 1746, poiché in quell'anno fu consegnato a una fondazione religiosa da Bašīr Āġā, dignitario della corte osmana. L'autore non può essere chiaramente identificato, dal momento che diverse persone sono conosciute come Šayḫ Wafāʾ. Il manoscritto appartiene probabilmente al contesto del misticismo islamico (Sufismo), che all'epoca era saldamente radicato come istituzione nella società ottomano-turca. Proviene dalla collezione dello studioso di islamistica e specialista di turcologia Rudolf Tschudi (1884-1960). (wur)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, M VI 135
Pergamena · 302 ff. · 22 x 16 cm · 20. Ǧumādā II 1165 h. [= 05.05.1752]
Velāyet-i Ḫāksār Ḥācı Bektāş Velī

Biografia leggendaria del fondatore dell'ordine Bektāşī, Ḥāǧǧī Bektāş Velī da Khorasan (Iran orientale/Afghanistan), redatta in lingua turca ottomana. Il manoscritto è stato scritto da ʿAbdallāh Ibn Aḥmad el-Merzīfōnī e completato il 20. Ǧumādā II 1165 h. [= 5 maggio 1752]. Apparteneva alla collezione di manoscritti orientali dello studioso di islamistica e specialista di turcologia Rudolf Tschudi (1884-1960) e da questa venne in possesso della Biblioteca Universitaria di Basilea.  (wur)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 1:3c
Pergamena · 8 ff. · 16 x 13-13.5 cm · Fulda · primo quarto del sec. IX
Theodori e Theodulfus Aurelianensis ・ Ordo ad paenitentiam dandam ・ Ps. Augustinus ・ Hrabanus Maurus ・ Ambrosius Autpertus ・ Praecepta vivendi et al.

Il fascicolo contiene la versione del Paenitentiale Theodori denominata da questo testimone testuale 'Canones Basilienses', scritto da due mani di Fulda in minuscola anglosassone del primo quarto del sec. IX. Intorno al 1500 il fascicolo costituiva una parte del manoscritto oggi F III 15e‬‬‬‬. Questo spiega il titolo de conflictu viciorum et virtutum a c. 1r che non corrisponde al contenuto dello stesso. Ma come si deduce dalla perdita di testo all'inizio ed alla fine, il N I 1: 3c era una volta già parte di un altro codice. (stb)

Online dal: 17.03.2016

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 1:25
Pergamena · 1 f. · 39.5 x 26.5 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Foglio dal volume sesto (novembre-dicembre) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Vita s. Chuniberti, della Vita s. Trudonis e della Vita s. Severini, e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Anche altri frammenti del volume sesto si trovano a Basilea e dimostrano che questo, così come almeno anche il volume terzo (maggio-giugno) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove evidentemente entrambi, intorno al 1580, vennero maculati. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 1:99a
Carta · 10 ff. · ca. 19.5 x 12.5 cm · area linguistica alemannica · metà del XIV sec.
Nibelungenlied (frammento)

I cinque doppi fogli con frammenti dal canto dei Nibelunghi provengono da un manoscritto della metà del XIV secolo e si sono conservati perché reimpiegati quali legature di libri. Scoperti nel 1866 da un sacerdote di Fanas/Prättigau, finirono a Basilea nelle mani del filologo Wilhelm Wackernagel; oggi si conservano nella biblioteca dell'Università di Basilea. I fogli sobriamente rubricati, con occasionali disegni a penna rosso-marrone (soprattutto sotto forma di draghi e creature simili a draghi) decorano i margini dei fogli. (flr)

Online dal: 10.10.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 2:12-13
Pergamena · 2 ff. · 30 x 26-26.5 cm · area dell'Oberrhein (?) · secondo quarto del IX secolo
Rotolo di Basilea

I testi su cui si basa il rotolo di Basilea sono stati scritti su incarico di Carlo Magno in Terra Santa. La copia, di poco più tarda, potrebbe essere stata fatta nella zona dell'Alto Reno e rappresenta l'unico testimone. Oltre al contenuto dei testi, è stata tramandata anche la loro forma originale di rotolo. Michael McCormick suppone, nella sua vasta indagine del 2011, un uso amministrativo presso la corte di Ludovico il Pio o Ludovico il Germanico. Non è chiaro come i frammenti siano arrivati alla Biblioteca universitaria di Basilea. Nel secondo terzo del XIX secolo il bibliotecario Franz Dorotheus Gerlach li separò dalla copertina di un volume non identificato. (stu)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 2:17
Pergamena · 1 f. · 42 x 24.5 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Foglio proveniente dal volume sesto (novembre-dicembre) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il volume contiene parti della Vita s. Silvestri e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Anche altri frammenti del volume sesto si trovano a Basilea e dimostrano che questo, così come almeno anche il volume terzo (maggio-giugno) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove evidentemente entrambi, intorno al 1580, vennero maculati. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 2:59a
Pergamena · 2 ff. · 33.5 x 29 + 28.5 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Bifolio proveniente dal terzo volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti dei titoli di apertura del volume (calendario del mese di giugno, introduzione redazionale e indici dei mesi di maggio e giugno). Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 2:59b
Pergamena · 1 f. · 17 x 30 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Parte inferiore di un foglio dal terzo volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Vita s. Symeonis di Eberwin di Treviri e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 2:59c
Pergamena · 2 ff. · 16-25 x 29.5 + (5+23) cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Bifoglio proveniente dal sesto volume (novembre-dicembre) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti dei titoli di apertura del volume (calendario del mese di dicembre). Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Anche altri frammenti del volume sesto si trovano a Basilea e dimostrano che questo, così come almeno anche il volume terzo (maggio-giugno) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove evidentemente entrambi, intorno al 1580, vennero maculati. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 2:59d
Pergamena · 1 f. · 16-25 x 29.5 + (5+23) cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Foglio proveniente dal sesto volume (novembre-dicembre) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti dei titoli di apertura del volume (una introduzione redazionale e un indice del contenuto dei mesi novembre e dicembre). Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Anche altri frammenti del volume sesto si trovano a Basilea e dimostrano che questo, così come almeno anche il volume terzo (maggio-giugno) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove evidentemente entrambi, intorno al 1580, vennero maculati.  (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 2:148b
Pergamena · 1 f. · 21.5 x 8.7 cm · XV secolo
Frammento di breviario in glagolitico

Frammento di un breviario in glagolitico con testi riguardanti il 13 ed il 14 agosto, che può essere databile, sulla base della scrittura, al XV secolo. Appartenne a Franz Miklosich (1813-1891), uno dei più importanti slavisti della sua epoca, e giunse quale dono alla “Collezione antiquaria” di Basilea, predecessore del Museo storico di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 3:13 + 15
Pergamena · 4 ff. · 31 x 22.5-23 cm · Lorsch · inizio del sec. IX
Oribasio Latino (frammenti)

Due singoli bifogli con diversi estratti da opere del medico greco Oribasio Latino (IV secolo). I frammenti appartennero probabilmente in origine ad un medesimo codice del monastero di Lorsch. Risalgono all'inizio del sec. IX e furono utilizzati nella certosa di Basilea quali rilegature nel sec. XVI. (stu)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 3:41
Pergamena · 1 f. · 40 x 29 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Foglio proveniente dal terzo volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della vita di s. Atanasio e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 3:43
Pergamena · 2 ff. · 41 x 29 + 30 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Bifolio proveniente dal terzo volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Vita s. Waldeberti di Azzone di Montier-en-Der e la Vita s. Macharii heremitae e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 3:45
Pergamena · 2 ff. · 36.5 x 30.5 + 29.5 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Bifoglio mutilo proveniente dal terzo volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della vita di Bonifacio di Otlo di S. Emmeram e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 3:47
Pergamena · 2 ff. · 32 x 24.5 + 24.5 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Bifolio proveniente dal terzo volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Passio sanctorum Nerei et Achillei così come la Vita s. Maximi di Lupo di Ferrières e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel(1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 3:49a
Pergamena · 2 ff. · 41 x 21 + 22 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Bifolio mutilo proveniente dal terzo volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Vita s. Willehelmi confessoris (in una versione inedita in questa forma), così come la Vita s. Germani episcopi e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 3:49b
Pergamena · 2 ff. · 42 x 29 + 29 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Bifoglio proveniente dal terzo volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Passio s. Albani di Goswino di Magonza e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 3:89
Pergamena · 6 ff. · 21.5 x 16 cm; 19.5 x 15.5 cm · primo quarto del XIII secolo
Cronaca degli imperatori ("Kaiserchronik")

La Cronaca degli imperatori ("Kaiserchronik") è uno dei testi in tedesco di maggior successo del XII secolo. Il frammento di Basilea risale al primo quarto del XIII secolo e trasmette la versione B in lingua alemannica. I tre bifogli rimasti - un bifoglio singolo e un fascicolo di due bifogli - erano stati utilizzati quali maculature; il bifoglio singolo costituiva il rivestimento interno del manoscritto A III 30 del convento dei domenicani di Basilea. (stu)

Online dal: 20.12.2016

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 3:95c
Pergamena · 2 ff. · 15.5 x 10 cm · secondo quarto del XIV sec.
Davide di Augusta e il «Geistlicher Palmbaum» (frammento)

Il bifoglio proveniente da un manoscritto mistico del tardo medioevo si è conservato come copertina di un libro. Contiene parti dalle «Die sieben Vorregeln» e dallo «Der Spiegel der Tugend» del francescano Davide di Augusta (1200-1272 ca.) e una sezione del «Geistlicher Palmbaum» (dal «Palmbaumtraktaten»?). Il frammento presenta evidenti segni di usura dovuti a riuso. (flr)

Online dal: 12.12.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 5:G
Pergamena · 12 ff. · 47 x 33.5-34 cm · probabilmente Basilea · intorno al 1460
Frammenti da un graduale

Dodici fogli sopravvissuto da un graduale di grande formato, realizzato intorno al 1460 nella regione dell'Alto Reno (presumibilmente a Basilea), con canti per la messa adattati alle esigenze dell'anno liturgico. La decorazione delle iniziali e le miniature (ad es. la nascita di Cristo, l’ingresso a Gerusalemme o la rappresentazione della risurrezione) si riferiscono al rispettivo giorno festivo, mentre nell’iniziale per l’Ecce advenit dominator dominus nella iniziale è falsamente raffigurata la presentazione di Cristo al tempio. La decorazione del libro permette di situare il graduale nella tarda cerchia del cosiddetto «Vullenhoe-Gruppe». (flr)

Online dal: 14.06.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 6:14
Pergamena · 1 f. · 26 x 19.6 cm · Fulda · ca. 910-920
Isidorus Hispalensis, Expositio in genesim (frammento)

Probabilmente si tratta di un frammento di un codice di Isidoro proveniente dal monastero di Fulda, che nel XVI secolo, ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei 30 anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E' stato allestito circa nel secondo decennio del sec. X a Fulda. Questo bifoglio fu utilizzato intorno al 1624 come coperta per degli atti d’archivio. (stb)

Online dal: 08.10.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 6:19
Pergamena · 1 f. · 21.5 x 14 cm · Fulda · secondo terzo del sec. IX
Vita Victurii Cenomanensis (frammento)

Frammenti a contenuto agiografico da un manoscritto carolingio di origine fuldense. (stb)

Online dal: 08.10.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 6:50
Pergamena · 1 f. · 29.5 x 9/9.5 cm · area linguistica alemannica orientale · intorno al 1300
Marner; Corrado di Würzburg; Der Kanzler: Sangspruchdichtung (frammento)

Le quattro strisce di pergamena sono state staccate da un vocabolario manoscritto della certosa di Basilea. Erano stati utilizzati in un volume come brachette. Quando vengono affiancate, le strisce costituiscono una parte di un rotolo con i Sangsprüche in tedesco. Per quanto riguarda i testi, si tratta di nove versi di Marner, tre di Corrado di Würzburg e otto del Kanzler. I testi furono scritti intorno al 1300 nell’area linguistica alemannica orientale e probabilmente maculati poco dopo, poiché il volume che li conteneva può essere datato intorno al 1400. (stu)

Online dal: 14.06.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 6:67
Pergamena · 2 ff. · 22 x (13.5) cm · Fulda · primo quarto del sec. IX
Salvianus, Ad ecclesiam (frammento)

Frammento di un manoscritto di Salviano che con tutta probabilità giunse a Basilea all'inizio del XVI secolo per essere utilizzato nel 1628 quale modello per la stampa da Johannes Sichardus nell'officina di Henricus Petrus. E' stato prodotto nel primo quarto del sec. IX a Fulda. Nella seconda metà del XVI sec. fu utilizzato a Basilea quale maculatura per legature. (stb)

Online dal: 08.10.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 6:69
Pergamena · 1 f. · 25 x 16 cm · Fulda · prima metà del sec. IX
Balbus gromaticus, Expositio et ratio omnium formarum (frammento)

Frammento di un manoscritto di Agrimensori che con tutta evidenza giunse da Fulda all'inizio del XVI secolo a Basilea dove servì intorno al 1628 a Johannes Sichardus da modello per la stampa nell'officina di Henricus Petrus. Già Poggio Bracciolini dovette averlo consultato nel 1417 a Fulda. E' stato allestito nella prima metà del IX secolo a Fulda. Nella seconda metà del XVI secolo fu utilizzato a Basilea quale maculatura per rilegature. Attraverso la pubblicazione del frammento da parte di Martin Steinmann nel 1992 fu confutata la supposizione, ancora diffusa in epoca recente, che il ms. Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana Pal. lat. 1564 sia servito da modello per Sichardus. (stb)

Online dal: 08.10.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, N I 6:71
Pergamena · 2 ff. · 23.5 x 15 (?) cm · VIII/IX secolo
Euporiston (frammenti) / Theodorus Priscianus

Due fogli, tolti da una legatura, di un manoscritto in minuscola retica con la traversa della T arrotondata che rappresenta il segno distintivo di questa scrittura. Il manoscritto si può datare nel sec. VIII/IX. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, O I 10
Pergamena · 369 ff. · 29 x 21.5 cm · terzo quarto del XV sec.
Manoscritto composito (teologia)

Il manoscritto composito a carattere teologico proviene in origine dalla famiglia patrizia Gossembrot di Augusta (tardo XV sec.). Fu poi in possesso di Giovanni Oporino († 1568), di Eusebio Merz († 1616) e di Remigio Faesch († 1667), per poi giungere nel 1823 nella biblioteca universitaria di Basilea. A parte una incisione ancora presente, molte di queste e miniature che erano vi erano incollate sono state sottratte. (stu)

Online dal: 22.06.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, O I 18
Carta · 83 ff. · 29 x 20.5-21 cm · Basilea · 1471
Thüring von Ringoltingen, Storia della bella melusina

Nikolaus Meyer zum Pfeil, cancelliere di Basilea, possedeva già nel XV secolo una grande collezione di prime edizioni a stampa, principalmente letteratura di intrattenimento tedesca, e copiò personalmente diversi manoscritti, come nel 1471 la Melusina di Thüring von Ringoltingen. Il manoscritto cartaceo contiene 38 disegni a penna colorata, che sembrano essere opera di due diversi pittori. A causa della perdita di fogli, il testo presenta ora delle lacune; non è più possibile chiarire se siano andate perse anche delle illustrazioni. (flr)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, O II 3
Pergamena · 12 ff. · 30-30.5 x 25-25.5 cm · Fulda · secondo quarto del IX sec., aggiunte della seconda metà del X sec. e dei secc. X-XI
Victorius Aquitanius cum additamentis . Carmen de ponderibus et mensuris

Il 'codice gemello' del Cod. 250 della Burgerbibliothek di Berna, è stato creato a Fulda. Non è chiaro quando e come il manoscritto matematico sia giunto a Basilea. Sembra aver lasciato Fulda al più tardi nel X secolo, come suggeriscono le mani del testo aggiunto. (stb)

Online dal: 29.03.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, O II 14
Pergamena · 134 ff. · 30.5 x 22 cm · intorno al 1100
Rabano Mauro, Expositio super Jeremiam prophetam, Libri XX (frammento)

Il manoscritto, conservato in modo frammentario e in fogli sciolti, fu utilizzato nel 1543 dallo stampatore basileese Heinrich Petri quale modello per la sua edizione del Rabani Mauri Moguntinensis archiepiscopi commentaria in Hieremiam prophetam. Questo utilizzo è testimoniato dalla presenza di diversi segni di composizione e tracce di inchiostro da stampa. Dalla stamperia di Petri il manoscritto passò più tardi nella raccolta di Remigio Fäsch e, con i rimanenti fondi del Museo Faesch, nel 1823 divenne proprietà dell'Università di Basilea. L'originaria provenienza del manoscritto non è chiara. (stu)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, O II 29
Carta · 134 ff. · 32-32.5 x 22.5 cm · Alto Reno (Spira o Magonza?) · seconda metà del XVI secolo
Hincmarus Remensis

Manoscritto composito di epoca moderna che contiene gli unici testimoni manoscritti conosciuti di vari scritti dell'arcivescovo Hinkmar di Reims (845-882), quale per esempio quello del trattato De ordine palatii importante per la storia della costituzione dell'epoca carolingia. (flr)

Online dal: 20.12.2016

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Basel, Universitätsbibliothek, O III 15
Carta · 32 ff. · 20.5 x 14.5 cm · prima metà del XV sec.
Sibyllen Weissagung e Die Königin von Frankreich

Questo piccolo volume rilegato in cartone del Museo Remigius Faesch unisce due frammenti di poesia in tedesco. Il primo poema, la Sibyllen Weissagung, risale alla metà del XIV secolo e fu ampiamente letto fino al XVI secolo. Tratta della profetessa Sibilla, che visitò il re Salomone e gli profetizzò il futuro fino alla fine dei tempi. Il secondo testo, il Königin von Frankreich di Schondoch, parla dell'amore fedele della eroina del titolo, che viene accusata di adulterio da un maresciallo di corte respinto, e cacciata. Appartiene al genere «Märe» (fiabe) ed è estremamente diffuso, con 21 manoscritti conservati. (mue)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, O III 19
Carta · 44 ff. · 21.5-22 x 16-16.5 cm · area linguistica alemannica · seconda metà del XV sec.
Johannes Tauler, Prediche

Lo stretto volume appartenne al giurista e rettore dell'Università di Basilea Remigius Faesch (1595-1667) e, insieme alla sua vasta collezione di arte e rarità, giunse alla biblioteca universitaria negli anni Venti del XIX sec. Come annota Remigius Faesch nel suo catalogo tra i Libri manuscripti in 4º antiqui, il codice contiene «Etliche Teutsche Sermon unn Predigen», per la maggior parte del predicatore e mistico domenicano Johannes Tauler (1300-1361). (flr)

Online dal: 10.10.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, O III 63
Carta · 54 ff. · 15.5-16 x 10-11 cm (ff. 21-24: 12.5 x 10.5 cm) · 1621
Remigius Faesch: Iter Italicum

Mentre nel medioevo i viaggi in Italia, i cosiddetti «Itinera Italica», avevano degli obbiettivi soprattutto religiosi (pellegrinaggi) o professionali (viaggi commerciali), dopo la Riforma si iniziò, anche a Basilea, ad intraprendere sempre di più dei viaggi di istruzione, che avevano quale scopo l'interesse per l'Italia stessa e per le sue attrazioni. Furono redatti dei rapporti di viaggio, come quello del giurista e rettore dell'Università di Basilea Remigius Faesch (1595-1667) del 1621. (flr)

Online dal: 22.03.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, O IV 17
Pergamena · 64 ff. · 14.5 x 16.5 cm · area tedesca-anglosassone (Fulda?, Herfeld?) · VIII/IX sec.
Sulpicius Severus, Epistula ad Bassulam (exc.) · Gregorius Turonensis, Historiae (exc.) · Gregorius Turonensis, De virtutibus s. Martini (exc.) · Sedulius, Carmen paschale

Il manoscritto con estratti da un ‘Martinellus’ e dal Carmen Paschale di Sedulio, scritto in area tedesco-anglosassone a cavallo tra l'VIII e il IX secolo, sarebbe giunto da Fulda a Basilea, città della tipografia, nel XVI secolo. Una Vita s. Eulaliae virginis, che originariamente conteneva, è andata perduta. Notevoli sono gli ausili per la scansione all'inizio del Carmen Paschale. (stb)

Online dal: 29.03.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, O IV 29
Pergamena · 56 ff. · 13 x 8.5 cm · XI/XII sec.
Albinus Eremita: Liber de virtutibus / Epistola ad Heribertum

Poco si sa di Albino di Chiaravalle, detto anche Albuinus de Gorze o Albuinus Eremita, se non che intorno all'anno 1000 redasse una raccolta di scritti a carattere morale-teologico dedicati a un canonico parigino di nome Arnoldus e all'arcivescovo Eriberto di Colonia (999-1021). Questa copia risale all'XI o XII secolo ed è rilegata in morbida pelle, che in origine era probabilmente abbastanza lunga da coprire completamente il libro, ma così stretta che il blocco del libro sporge sopra e sotto. Nel XV sec. appartenne alla certosa di Magonza, ed è giunto alla biblioteca universitaria con la collezione Remigius Faesch. (mue)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, R III 1
Pergamena · 3 ff. · 27.5 x 21.5; 22.5 x 15 cm · prima del 1400 (ff. 1-2); prima del 1300 (f. 3)
Talmud babilonese (frammento)

Tre fogli contenenti il Talmud babilonese, provenienti da diversi manoscritti ed utilizzati quali legature, databili al XIV e al XIII secolo. Due fogli contengono frammenti dalla Mishnah Berachot dall’ordine Zeraim, il terzo foglio costituisce un pezzo del trattato Avodah Zarah dall’ordine Neziquin che regola i rapporti degli ebrei con i non ebrei e dibatte il problema dei culti stranieri. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, R III 3
Carta · III + 28 + I ff. · 19.5-19.7 x 14.4-14.5 cm · aschenazita · XVI sec.
Sefer Avqat Rokhel attribuito a Makhir ben Isaac di Toledo

L'Avqat Rokhel è una selezione di scritti escatologici disposti in tre «libri» ciascuno con diverse sezioni, attribuiti a Makhir ben Isaac Sar Hasid di Toledo (XIV sec.), allievo di Judah ben Asher (1270-1349), figlio di Asher ben Yehiel (Rosh, c.1250-1327). Solo il titolo è identico a quello di una successiva opera sui responsa di Joseph Caro (1488-1575) (Ed. Princ. Salonicco, 1791). Il titolo dell'opera è tratto da un versetto del Cantico dei Cantici 3, 6 [Chi è costei che sale dal deserto come colonne di fumo, profumata di mirra e d’incenso, e d'ogni polvere aromatica dei mercanti (אבקת רוכל)?] e può essere tradotto come «Le polveri del profumiere». (iss)

Online dal: 08.10.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, R IV 2
Pergamena e carta · 48 ff. · 21.5-22.2 x 15.5 cm · aschenazita · XV sec.
Miscellanea a carattere astrologico, filosofico e medico

Questa raccolta di origine aschenazita, compilata nel XV secolo, è un manuale costituito principalmente da una pletora di testi di astronomia, astrologia, prognosi, medicina popolare e medico-astrologica, relativi a malattie e sanguinamenti, a cui si aggiungono altri testi di vari argomenti: tavole e trattati sul calendario, poesie etiche e liturgiche, materiale halakhah e filosofico del XIII secolo tradotto in ebraico. Inoltre, una piccola ma significativa scoperta nel manoscritto indica la città di Colonia o i suoi dintorni come possibile luogo di produzione di questa raccolta. (iss)

Online dal: 18.06.2020

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 3
Pergamena · 209 ff. · 46 x 35 cm · Tours, monastero di S. Martino · intorno all'820-830
Biblia latina (Vulgata), parte prima: Genesi fino ai Salmi

Bibbia latina concepita come una Pandetta (cioè in un solo volume), secondo la recensione di Alcuino di York. Molti sono gli esemplari di questo tipo di Bibbie di Alcuino realizzate nello scriptorium di S. Martino di Tours in una produzione quasi di massa i quali, per l'utilizzo di una raffinata gerarchia di scrittura e le proporzioni armoniche, vanno annoverati tra i monumenti della produzione manoscritta di epoca carolingia. (mit)

Online dal: 07.10.2013

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 4
Pergamena · 155 ff. · 46-46.5 x 35.5-36 cm · Tours, monastero di S. Martino · intorno all'820-830
Biblia latina (Vulgata), parte seconda: da Salomone all'Apocalisse (incompleta)

Bibbia latina concepita come una Pandetta (cioè in un solo volume), secondo la recensione di Alcuino di York. Molti sono gli esemplari di questo tipo di Bibbie di Alcuino realizzate nello scriptorium di S. Martino di Tours in una produzione quasi di massa i quali, per l'utilizzo di una raffinata gerarchia di scrittura e le proporzioni armoniche, vanno annoverati tra i monumenti della produzione manoscritta di epoca carolingia. (mit)

Online dal: 07.10.2013

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 9
Pergamena · 24 ff. · 42 x 34.5 cm · Francia centrale o meridionale · inizio del sec. XI
Hrabanus Maurus, Liber de Laudibus Sanctae Crucis

L’inno Liber de laudibus Sanctae Crucis composto da Carmina figurata dell’abate di Fulda Rabano Mauro, la cui presente versione ha probabilmente avuto origine nell’831, riempie ogni volta la pagina di sinistra (sono conservate 23 delle 28 figure), mentre in quella di destra si legge la rispettiva versione in prosa; manca la seconda parte, anch’essa redatta in prosa. (mit)

Online dal: 20.12.2012

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 27
Pergamena · 331 ff. · 38.5 x 26.5 cm · Francia (Francia meridionale?) · seconda metà del sec. XIII
Bible du XIIIème siècle (prima parte: Genesi-Salmi)

La Bible du XIIIème siècle in antico francese è stata realizzata nella seconda metà del sec. XIII a Parigi. I due esemplari custoditi dalla Burgerbibliothek di Berna (Cod. 27/28) fanno parte degli esemplari più antichi di questo testo conservatisi; sono indipendenti uno dall'altro e probabilmente allestiti nella Francia meridionale. Il Cod. 27 è in parte glossato; conteneva in origine 31 miniature di grande qualità, delle quali oggi ne sono andate perse venti. (mit)

Online dal: 07.10.2013

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 28
Pergamena · 356 ff. · 35 x 25.5 cm · Francia · seconda metà del sec. XIII
Bible du XIIIème siècle (seconda parte: Libro dei Proverbi-Apocalisse)

La Bible du XIIIème siècle in antico francese è stata realizzata nella seconda metà del sec. XIII a Parigi. I due esemplari custoditi dalla Burgerbibliothek di Berna (Cod. 27/28) fanno parte degli esemplari più antichi di questo testo conservatisi; sono indipendenti uno dall'altro e probabilmente allestiti nella Francia meridionale. Il Cod. 28, le cui tracce d'uso del sec. XIV rimandano a Valencia, conteneva in origine 52 miniature di grande qualità, delle quali oggi ne sono andate perse sei. (mit)

Online dal: 07.10.2013

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 45
Pergamena · I + 60 ff. · 36–36.5 x 25.5 cm · secondo terzo del IX sec.
Lucanus: De bello civili; Dracontius: Orestes; Hyginus: De astronomia; Figurae Graecorum

Manoscritto realizzato a Fleury con una magnifica decorazione sulla prima pagina, costituita da due grandi iniziali nastriformi che rappresentano uno speciale genere dell’arte ornamentale insulare. Il manoscritto miscellaneo contiene, oltre a pezzi minori, il poema epico De bello civili (Pharsalia) di Lucano (metà del I secolo) e una versione della saga di Oreste del poeta africano Draconzio (V secolo). Per quest'ultima, il codice costituisce di gran lunga il testimone più antico. All'inizio il testo di Lucano è riccamente munito di scoli, i quali, a causa del Cod. 370 che contiene solo scoli, sono noti come Commenta Bernensia. (mit)

Online dal: 29.03.2019

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 85
Pergamena · 147 ff. · 27–27.5 x 18 cm · Bretagna · seconda metà del sec. IX
Biblia Latina (Vulgata): Evangelia

Manoscritto proveniente dalla Bretagna, con i testi dei quattro Vangeli, i Prologhi e l'elenco dei capitoli a Marco, Luca e Giovanni. La decorazione è costituita da 12 pagine di tavole dei canoni, dai ritratti degli evangelisti in abito sacerdotale e da iniziali che introducono ogni capitolo ed i Vangeli. La ricca ornamentazione a intreccio denota un influsso insulare. (mit)

Online dal: 23.09.2014

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 87
Pergamena · 18 ff. · 35.5–37 x 28.5 cm · Luxeuil · 1004
(Pseudo-)Boethius: Geometria; Excerpta Agrimensorum Romanorum

Il manoscritto, proveniente da Luxeuil, contiene la Geometria a torto attribuita a Boezio ed estratti di geometria e gromatica da Cassiodoro, Isidoro e dagli Agrimensori. Costituiva probabilmente con l'Aratea (Cod. 88) un unico manoscritto e venne donato dal vescovo Werner I al duomo di Strasburgo. (mit)

Online dal: 23.09.2014

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 88
Pergamena · 11 ff. · 37 x 28.5 cm · San Bertino · inizio del sec. XI
Arato - Germanico: Fenomeni

L'Aratea, tradotta in latino da Germanico, descrive i 48 antichi segni zodiacali ed i miti relativi alla loro nascita. Appartengono ai cicli di immagini più amati dalle scuole monastiche medievali. Il codice bernese, prodotto a San Bertino, è un discendente del manoscritto con l'Aratea di Leida e contiene degli scoli presenti unicamente in questo codice. (mit)

Online dal: 23.09.2014

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 113
Pergamena · 2 + 291 ff. · 34.5-35 x 24.5-25 cm · nord-est della Francia · fine del sec. XIII
Miscellanea: Gesta dei Lorenesi, Perceval, Cronache, Partonopeus de Blois, Durmart le Gaulois ecc., francese

La miscellanea contiene in totale 21 testi, in parte tramandati in questo unico manoscritto, della letteratura in lingua francese antica. La parte più grande è costituita dai romanzi, spesso composti di più di mille versi, appartenenti ai grandi cicli di saghe, quali le Gesta dei Lorenesi, Peceval ecc.; inoltre contiene alcune cronache redatte in prosa quali la Cronaca delle crociate di Ernoul così come altri corti testi di argomento disparato. Il manoscritto è riccamente illustrato con varie centinaia di grandi iniziali ed è probabilmente originario della Piccardia. (mit)

Online dal: 08.10.2015

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 120.I
Pergamena · 93 ff. · 34.5 x 21 cm · ca. 1039 – ca. 1056
Manoscritto composito: Ado Viennensis: Chronicon; Aurelius Victor (Pseudo-): Epitome de Caesaribus; Abbo Floriacensis: De gestis Romanorum pontificum, lat.

Il manoscritto composito contiene diversi, in parte rari, testi cronachistici riguardanti dei regnanti sia laici che ecclesiastici. Si tratta di un manoscritto proveniente dalla abbazia benedettina di Saint-Mesmin di Micy il cui testo è stato più volte redatto e corretto. Presenta caratteristiche scritture in diversi inchiostri neri e marroni ed è riccamente decorato con molte iniziali calligrafiche in differenti stili. Alcune aggiunte permettono di situare abbastanza precisamente l'epoca di redazione alla metà dell'XI secolo. (mit)

Online dal: 22.03.2018

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 120.II
Pergamena · 55 ff. · 34.5 x 21 cm · ca. 1195 – ca. 1197
Petrus de Ebulo: Liber ad honorem Augusti, lat.

Il cosiddetto Liber ad honorem Augusti di Pietro da Eboli è uno dei manoscritti più famosi e maggiormente richiesti della Burgerbibliothek di Berna. Il codice, straordinariamente decorato, è originario di un atelier della cerchia della corte imperiale nell'Italia meridionale. Copista e miniature sono sconosciuti; tuttavia senza dubbio il testo venne corretto dall'autore stesso. Il testo, un panegirico in latino di circa 1700 distici conservatosi in questo solo manoscritto, è suddiviso in tre parti. I primi due libri descrivono gli antecedenti e la conquista della Sicilia da parte degli Svevi; il terzo libro contiene una celebrazione dei genitori – l'imperatore Enrico IV e la moglie Costanza, figlia ed erede del re Ruggero II di Sicilia – del famoso imperatore Federico II di Svevia, nato a Jesi, presso Ancona il 26 dicembre 1194. (mit)

Online dal: 22.03.2018

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 125
Pergamena · 287 ff. · 32.5 x 23.5 cm · prima metà del sec. XV
Marco Polo: Devisement du monde; Jean de Mandeville: Voyages; Jean le Long d'Ypres: Récits de voyages

Manoscritto composito costituito di tre parti nelle quali sono raccolte delle traduzioni in francese di classiche relazioni di viaggio dall'Estremo Oriente. Il manoscritto, soprattutto nella prima e nella terza parte, è riccamente illustrato con decorazioni dorate ed una raffinata ornamentazione marginale costituita da tralci vegetali; tuttavia non contiene delle illustrazioni. La presenza di stemmi dipinti permette di identificare quale precedente possessore la famiglia de Pons de Saint-Maurice dal Périgord; più tardi il codice venne acquisito da Jacques Bongars, che alla fine della sua vita stava preparando un volume di fonti relative ai viaggi in Asia. (mit)

Online dal: 13.10.2016

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 162
Pergamena · 104 ff. · 31.5 x 22 cm · Francia, Normandia, Saint-Trinité de Fécamp · metà del sec. XI
Augustinus: Opera

Manoscritto prodotto nella abbazia benedettina Saint-Trinité de Fécamp contenente varie opere di Agostino: De opere monachorum; De fide et operibus; Contra Donatistas; De bono virginitatis; De bono conjugali; De bono viduitatis; De symbolo bono (sermo 215); De oratione dominica (sermo 56). Il manoscritto è significativo quale importante testimone della miniatura francese del secolo XI così come, a causa della sua storia, per lo scambio di manoscritti tra i monasteri normanni. (mit)

Online dal: 09.04.2014

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 165
Pergamena · 219 ff. · 32.5 x 24.5 cm · Francia: Tours, abbazia benedettina di S. Martino · secondo quarto del sec. IX
Vergilius: Bucolica, Georgica, Aeneis / Scholia Turonensia

Magnifica edizione completa delle opere di Virgilio (Bucolica, Georgica, Eneide) che venne donata dal levita Berno al monastero benedettino di S. Martino di Tours (annotazione e invettiva contro i furti a c. 1v). Il testo virgiliano è mescolato con numerosi commenti (scoli) tardoantichi di Servio e di Donato, che sono tramandati in questa forma quasi esclusivamente nei manoscritti bongarsiani. Tuttavia il Cod. 165 non offre i veri Scholia Bernensia come i Cod. 167 e Cod. 172 ma una raccolta di vari scoliasti evidentemente confezionata a Tours, da cui il nome Scholia Turonensia. (mit)

Online dal: 17.12.2015

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 167
Pergamena · 214 ff. · 32 x 23-23.5 cm · Francia: Auxerre o Bretagna · seconda metà del sec. IX
Vergilius: Bucolica, Georgica, Aeneis / Scholia Bernensia

Edizione completa delle opere di Virgilio (Bucolica, Georgica, Eneide) in connessione con Auxerre. Il manoscritto contiene all’inizio numerosi testi paratestuali a Virgilio quali le vite, Argumenta ecc.; da c. 6v la colonna interna è riservata rispettivamente al testo, quella esterna agli scoli. Il testo di Virgilio è mescolato con numerosi commenti (scoli) tardoantichi di Servio e di Donato, che sono tramandati in questa forma quasi esclusivamente nei manoscritti bongarsiani. Il Cod. 167 contiene i veri Scholia Bernensia, tuttavia solo la colonna di sinistra, e non quella di destra, del Cod. 172; rimane controverso se sia stato copiato da quest’ultimo. (mit)

Online dal: 17.12.2015

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 172
Pergamena · 151 ff. · 31-31.5 x 27.5-28 cm · Francia: Fleury. cerchia di Parigi (Saint-Denis?) (Bischoff) · secondo terzo del sec. IX
Vergilius: Bucolica, Georgica, Aeneis / Scholia Bernensia

Edizione completa delle opere di Virgilio da Fleury. Il manoscritto contiene solo le Bucoliche e le Georgiche, così come i primi cinque libri dell’Eneide; la seconda parte, con i libri VI fino a XII, si trova oggi a Parigi (Bibliothèque Nationale, lat. 7929). Il manoscritto presenta all’inizio la cosiddetta Vita Donatiana e vari altri testi poco più tardivi. E’ realizzato calligraficamente in modo molto accurato e la colonna centrale è contornata a destra e a sinistra da una colonna di scoli. Il Cod. 172 è il testimone principale degli scoli (commenti) di Servio e di Donato, che in questa forma sono tramandati quasi unicamente nei manoscritti bongarsiani. (mit)

Online dal: 17.12.2015

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 199
Pergamena · 140 ff. · 28-29.5 x 23-24.5 cm · Francia · VIII secolo, IX secolo e IX-X secolo
Gregorius Turonensis: Libri octo miraculorum; inoltre: Evangelium Johannis (Fragmentum); Hieronymus: Vita sancti Pauli Thebaei.

Il manoscritto contiene l'opera agiografica completa di Gregorio di Tours, che consiste in 8 libri di descrizioni di vite di santi. Si trova molto vicino all'autografo di Gregorio (classe 1a) ed è stato redatto nel IX secolo nella cerchia dello scriptorium di Reims. Nel codice sono stati rilegati due fogli da un vangelo di S. Giovanni in scrittura merovingica e una Vita di Paolo di Tebe. (mit)

Online dal: 09.04.2014

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 200
Pergamena · VII + 258 + XIII ff. · 30 x 22 cm · aschenazita · 1290
Raccolta lessicografica e scientifica

Questa miscellanea lessicografica e scientifica ebraica medievale risale al 1290 e racchiude tre testi di grande importanza, utilizzati come base per la pubblicazione e lo studio delle edizioni. Questi sono: la Maḥberet Menahem di Menahem ben Jacob Ibn Saruq (morto intorno al 970 circa); una traduzione anonima in prosa ebraica della popolarissima versione in antico francese del lapidario di Marbodo di Rennes (XII secolo) e, infine, una versione anonima abbreviata del lessico talmudico e midrashic intitolato Sefer ha-Arukh di Natan ben Yehiel Anav di Roma (1035-1110), chiamato Berner Kleiner Arukh. La particolarità di questa copia è la presenza di glosse in yiddish orientale antico e in antico francese. Inoltre, tra le numerose annotazioni più tarde che abbondano nelle pagine bianche e nei margini del manoscritto, la più insolita è costituita da un incantesimo in alto tedesco medio in caratteri ebraici, relativo a Hulda, dea tedesca paragonabile a Venere, tratto dal Tannhäuserlied. Inoltre, questo manoscritto appartenne a diversi famosi proprietari ebrei e cristiani, le cui testimonianze scritte attestano la notevole statura del manoscritto quale preziosa fonte di conoscenza dall’epoca nella quale è stato compilato - la fine del XIII secolo - fino al suo possesso da parte degli ebraisti cristiani in Svizzera durante i secoli XVI e XVII. (iss)

Online dal: 12.12.2019

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 207
Pergamena · 197 ff. · 29.5-30 x 17-17.5 cm · Fleury (?) · fine VIII / inizio IX secolo
Corpus Grammaticorum Latinorum

Il Cod. 207, presumibilmente realizzato a Fleury (St. Benoît-sur-Loire), è uno dei pochi, e di gran lunga il più ricco, rappresentante di un orientamento stilistico formatosi verso la fine dell'VIII secolo a Fleury; con la sua decorazione estremamente ricca e artisticamente di grande qualità, composta da 3 pagine miniate e quasi 140 iniziali, costituisce un eccezionale testimone dell'evoluzione creativa che il linguaggio delle forme insulare ha ricevuto nei centri culturali più importanti del continente. Il manoscritto, costituito dai 197 fogli a Berna e dai 24 fogli a Parigi (BNF, lat. 7520) è il più antico manoscritto grammaticale da Fleury; contiene un Corpus altomedievale di grammatici romani dell'antichità e dell'alto medioevo: Beda, Donato, Maximus Victorinus, Iulianus Toletans, Servius Honoratus, Asper minor, Sergius, Petrus Pisanus, Isidoro, così come numerosi altri trattati ed estratti anonimi. (mit)

Online dal: 13.10.2016

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Bern, Burgerbibliothek, Cod. 212
Pergamena · 126 ff. · 30 x 21.5 cm · primo terzo del sec. IX
Manoscritto composito: artes et carmina

Il codice è costituito da due parti già unite nel IX secolo. La prima parte scritta a Magonza (cc. 1-110) contiene il secondo libro delle Institutiones di Cassiodoro dedicato al sapere laico in una versione interpolata tramandata in diversi manoscritti dal IX secolo in poi, che integra le spiegazioni di Cassiodoro sulla grammatica, retorica, dialettica, aritmetica, musica, geometria e astronomia con estratti da Quintiliano, Boezio, Agostino e altri. La seconda parte, scritta a Magonza o a Saint-Amand (cc. 111-126), contiene i carmina figurata di Porfirio Optaziano e quelle della prima epoca di Carlo Magno. Una nota manoscritta di Jacques Bongars indica che il manoscritto - come molti altri - è entrato in suo possesso dalla biblioteca del capitolo della Cattedrale di Strasburgo. (mit)

Online dal: 13.06.2019

Documenti: 2894, Mostrati: 301 - 400