Documenti: 2894, Mostrati: 101 - 200

Tutte le biblioteche e collezioni

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Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H87
Carta · 453 pp. · 21 x 32 cm · XVIII secolo
Copia manoscritta del libro di farmacopea di Burkart von Hallwyl (1535-1598)

La copia della farmacopea di Burkart von Hallwyl (1535-1598) costituisce una raccolta di farmaci e ricette per il trattamento di problemi quotidiani. La lunghezza delle ricette varia da alcune frasi fino a testi molto completi. Tra questi si trovano istruzioni per la preparazione e liste degli ingredienti. Il manoscritto è organizzato tramite un indice alfabetico. Dopo l'indice si trovano altre registrazioni. (wan)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H98
Carta · 64 ff. · 18 x 22.5 cm · 1571
Arzeney Buoch

Il manoscritto contiene una farmacopea e un libro di ricette. Vi si trovano molte ricette contro la «pistilienz» e altre malattie. Frasi e intere parti delle istruzioni per i medicamenti sono cancellate. Le pagine del volume non sono numerate e alla fine non presenta un indice. (wan)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H137
Carta · 34 pp. · 17 x 21 cm · 1694
«Mägte Büchlin Maria Iselin» nel plico «Collectanea Rezepte»

Nel «Mägte Büchlin» Maria Iselin ha raccolto delle ricette di cucina. Contiene la prima ricetta conosciuta dei «läckerli» di Basilea. La pasta di panpepato ebbe per molto tempo anche un carattere medicinale. (wan)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H154
Pergamena · 71 ff. · 23.8 x 16.2 cm · prima metà del XIII sec.
Copia dell’Antidotarium Nicolai

Il manoscritto in pergamena risale alla prima metà del XIII secolo. Su 72 fogli sono descritte circa 300 prescrizioni, comprese informazioni sulla produzione, l’utilizzo e l'effetto dei rimedi. Il testo si basa sull'Antidotarium di Nicolò Perposito della scuola di medicina di Salerno. In linea di principio, il manoscritto ha una semplice impaginazione del testo. Alcune piccole iniziali in inchiostro rosso e blu, alcune con ornamenti, decorano il testo. In base a degli annessi si può presumere che il signor Ludwig Bertalot (1884-1960) sia probabilmente il precedente proprietario del manoscritto. Il Museo storico della farmacia ha potuto acquistare il manoscritto nel 2017 nella libreria antiquaria di Daniel Thierstein a Bienne. Nel 2019/2020 Friederike Hennig ha restaurato il manoscritto a Basilea. (wan)

Online dal: 10.12.2020

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Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. V258
Pergamena · 129 ff. · 9.5 x 15 cm · Parigi · 1629-1639
Libro genealogico del farmacista basileese Hans Friedrich Eglinger (1608-1675)

Il libro genealogico del farmacista basileese Hans Friedrich Eglinger (1608-1675) permette di gettare uno sguardo nell'ordinamento farmaceutico del XVII secolo e sui suoi contatti. Vi si trovano per la maggior parte detti in tedesco, francese e latino di diversi autori che si rivolgono a Eglinger. In parte sono sfarzosamente illustrati. A c. 53r uno di questi, illustrato, di Jacobus Mozes, mostra al centro un enorme mortaio. La pagina col titolo è abbellita da una pittura barocca a tempera. (wan)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. V1895
Carta · 263 ff. · 11 x 16 cm · ca. 1612-1630
Libro genealogico Ryhiner

Il libro genealogico del farmacista basileese Emmanuel Ryhiner (1592-1635) permette di lanciare uno sguardo nell'ordinamento farmaceutico del XVII secolo e nelle relazioni del farmacista. Vi si trovano soprattutto detti in ebraico, greco antico, francese e latino di vari autori che si rivolgono a Ryhiner. In parte sono sfarzosamente illustrati. Il foglio del libro genealogico dedicatogli dal suo commilitone Matthaeus Colomanus nel 1612, risale ancora all'epoca degli studi di Ryhiner. L'immagine (242v) di un negozio di farmacista ideale, aperto verso la strada, è stato realizzato dal miniaturista Johann Sixt Ringle. Mostra un farmacista in piedi davanti ad uno scaffale pieno di barattoli colorati che consegna dei medicinali ad una dama. (wan)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Staatsarchiv Basel-Stadt, Klosterarchiv, Kartaus L
Carta · 380 ff. · 31 x 21.5 cm · certosa di Basilea · ca. 1430-1520
Liber benefactorum

Il Liber benefactorum, il libro dei benefattori della certosa di Basilea, è stato progressivamente copiato tra il 1430 e il 1520. La parte principale del manoscritto, un calendario creato all'inizio del XV secolo, contiene i nomi di oltre 800 benefattori. Il manoscritto è già concepito nella sua struttura di base come Liber benefactorum e ha stretti legami con un martirologio della certosa di Basilea (StABS, Klosterarchiv Kartaus N), che è stato scritto sotto il priorato di Heinrich Arnoldi. (pla)

Online dal: 04.10.2018

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Basel, Staatsarchiv Basel-Stadt, Fragmente II Klosterarchiv St. Alban DD 1, 1580
Pergamena · 1 f. · 41 x 29 + 1.5 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Foglio proveniente dal terzo volume volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Vita s. Martialis così come della  Passio sanctorum Primi et Feliciani e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 15 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Pergamena · III + 108 + II ff. · 17.7 x 13.5 cm · Napoli · metà del sec. XIV
Salterio liturgico

Questo salterio liturgico (incompleto) fu allestito a Napoli negli anni 1335-1350; la magnifica decorazione è opera del miniatore Cristoforo Orimina. La presenza di tre diverse armi non ha permesso di identificare il suo primo destinatario, il quale probabilmente fu un membro della corte angioina di Napoli. Messo diverse volte in vendita nei secoli XIX-XX, il salterio fu acquistato nel 1968 dal proprietario della collezione dei “Comites Latentes”, ubicata nella Biblioteca di Ginevra. (jeg)

Online dal: 09.12.2008

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 38 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Pergamena · IV + 85 + IV ff. · 16.5 x 10.5 cm · Tours · intorno al 1480
Libro d’ore

Questo elegante libro d’ore in formato tascabile fu miniato a Tours intorno al 1480 dal Maître des camaïeux d’or Le Bigot, attivo nell'entourage del pittore Jean Bourdichon. Alle sedici minuscole iniziali istoriate in camaieu d'oro che contiene con il ciclo usuale, ne fa seguito uno originale dedicato ai sette giorni della Creazione. L'artista dimostra un'eccezionale padronanza tecnica conferendo al corpo delle iniziali un carattere evanescente e particolarmente attraente. La raffinata disposizione delle lettere che le circondano ha quale fine di invitare il suo committente anonimo ad apprezzare nel dettaglio la meticolosa combinazione di oro e colori. (ada)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 54 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Pergamena · I+226+I ff. · 14.6 x 10.6 cm · Firenze · 1470-1480
Libro d’ore

Questo prezioso libro d’ore fu prodotto a Firenze nell’ottavo decennio del XV secolo; la ricca ed elegante decorazione miniata si deve alla bottega di uno dei più famosi artisti fiorentini dell’epoca, Francesco d’Antonio del Chierico, che eseguì sia le pagine incipit dei diversi Uffici sia le iniziali miniate all’interno del testo. Di grande eleganza anche la sua decorazione filigranata. Uno stemma, purtoppo in parte abraso, ci informa che il manoscritto fu eseguito per il matrimonio di un membro della nota famiglia Serristori. Nel 1970 il manoscritto fu acquistato da un collezionista privato che lo depositò alla Bibliothèque de Genève nel suo fondo di Comites Latentes. (ali)

Online dal: 23.06.2014

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 69 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Pergamena e carta · 82 ff. · 15 x 11-11.7 cm · Vienna · 1756 e XVIII-XIX secolo
Haggadah di Pesach

La haggadah manoscritta Comites Latentes 69 è una creazione viennese del 1756, decorata con l'inchiostro nero e che imita magistralmente la incisione su cuoio. L'autore è il celebre copista-illustratore Zimmel ben Moïse di Polna (attivo tra il 1714 e il 1756) che ha realizzato una trentina di manoscritti datati e conservati, ma dei quali solo 17, tra i quali il CL 69, sono autografi. La sua opera artistica si inserisce tra gli esempi più eccezionali della decorazione manoscritta ebraica dell'Europa centrale del sec. XVIII. Alla fine, un testo del Cantico dei Cantici copiato da una mano posteriore conclude questo magnifico manoscritto. (iss)

Online dal: 22.06.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 102 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Pergamena · 2 + 367 + 2 ff. · 34.6 x 26 cm  · Parigi · intorno al 1320
Vita plurimorum sanctorum apostolorum martirum confessorum atque virginum (Vite di santi)

Questo manoscritto è una compilazione agiografica in prosa francese nella quale sono narrate le vite degli apostoli, dei martiri, dei confessori e dei santi. Alcuni di questi racconti sono attribuiti a Wauchier de Denain. Datato al primo quarto del XIV secolo, è stato decorato dal Maître de Papeleu e dal miniatore Mahiet, e contiene infatti più di ottanta iniziali istoriate. (hoc)

Online dal: 17.03.2016

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 124 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Pergamena · 227 ff. · 16 x 11 cm · Tours · intorno al 1500
Libro d'ore all'uso di Roma

Questo libro d’ore riccamente illustrato fu miniato a Tours intorno al 1500, per un committente di origine tolosana. La città di Tours e la Valle della Loira erano diventate nel sec. XV il luogo di residenza della corte dei re di Francia, e questo manoscritto è legato a questo passato di grande prestigio. In effetti due delle miniature di questo libro d’ore sono associate al nome di Jean Bourdichon (intorno al 1457-1521), pittore di corte. Le altre 35 miniature si devono alla mano di tre miniaturisti dell’atelier di Jean Poyer († prima del 1504), anch’esso con sede a Tours. (jeg)

Online dal: 04.07.2012

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 145 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Carta · 672 pp. · 21 x 15 cm · Impero ottomano · XV secolo
Collettanea di testi magici e cabalistici in ebraico

La maggior parte del manoscritto (pp. 21-598) è costituita da un compendio di Joseph b. Elijah Tirshom dal titolo Sefer Shoshan Yesod Olam, che include 2174 paragrafi numerati e contiene, tra gli altri, un libro di magia chiamato Harba de-Moshe (La spada di Mosé), e altri testi. È stato copiato nell’impero ottomano nel sec. XV in una scrittura bizantina, con aggiunte di altre mani più tarde. (oku)

Online dal: 09.06.2011

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 146 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Carta · 590 pp. · 12.5 x 17.5 cm · Oriente? · XIV secolo (?)
Midrash Tanhuma (Levitico-Numeri-Deuteronomio)

Si tratta di uno dei più antichi esemplari tra gli studiosi della versione del testo della Tanhuma midrash conosciuto come il "printed text" (prima edizione a stampa Costantinopoli, 1520-22), e che si distingue dalla versione edita e stampata per la prima volta da Solomon Buber a Vilnius nel 1885. E' stato copiato probabilmente in qualche luogo non meglio precisato in Oriente nel sec. XIV, la scrittura ebraica è una semicorsiva orientale. (oku)

Online dal: 13.12.2013

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 173 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Carta · VI + 173 + VI ff. · 21.7-21.9 x 15-15.5 cm · Velletri · tra il 1565 e il 1599
Sefer Ḥokhmat Nashim

Il manoscritto di tipo giuridico intitolato Sefer Ḥokhmat Nashim appartiene ad un genere della letteratura vernacolare indirizzata alle donne, molto diffusa nelle comunità ashkenazite e italiane dal Rinascimento. Questo manuale di prescrizioni in giudaico-italiano sarebbe stato ricopiato dal celebra cabalista e predicatore italiano Mordekhai ben Judah. Datato nel corso della seconda metà del XVI secolo. (iss)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 183 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Pergamena · 104 ff. · 24.4 x 14.1 cm · Inghilterra · ultimo quarto del XII secolo
Herman de Valenciennes, "Bible" in lasse di alessandrini

Il testo è costituito da un adattamento di alcune sezioni narrative della Bibbia in antico francese, un poema in lasse di alessandrini redatto da un autore continentale nel sec. XII, e che fu uno delle opere religiose in francese antico di maggior successo. Questo manoscritto è uno dei più antichi e completi esemplari dell'opera rimasti e l'unico a presentare un testo quasi completo del ramo anglo-normanno della tradizione testuale. In virtù della probabile origine insulare, il manoscritto testimonia altresì la diffusione immediata del testo in Inghilterra. (ber)

Online dal: 23.06.2014

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 269 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Pergamena · V + 72 + V ff. · 18 x 12 cm · Italia, Napoli · 1467 e 1468
Diogene il Cinico, Bruto, Ippocrate, Lettere (tradotte da Francesco d'Arezzo e Ranuccio d'Arezzo)

Scritto a Napoli nel 1467 e 1468 per Roberto da Sanseverino, principe di Salerno, questa raccolta epistolare raccoglie delle lettere di Diogene il Cinico, di Bruto e di Ippocrate, considerati nel medioevo i veri autori delle lettere. Furono tradotte in latino da Francesco Griffolini Aretino e da Ranuccio d’Arezzo. Messo in vendita a più riprese nel corso del sec. XX, questo manoscritto fu acquistato da prestigiosi collezionisti. (jeg)

Online dal: 15.04.2010

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Basel, Universitätsbibliothek, CL 278 (Comites Latentes, Depositum del Museo storico di Basilea)
Carta · III + 1 + II f. · 25.7 x 17-18 cm · XII secolo
Kitab al-Hidaya ila Faraiḍ al-Qulub

Questo raro frammento giudaico-arabo è tratto dal Kitab al-Hidaya ila Faraiḍ al-Qulub o Libro dell'orientamento ai doveri del cuore di Baḥya ben Joseph Ibn Paquda (seconda metà dell'XI secolo). L'opera è di un'importanza fondamentale perché stabilisce il primo sistema di etica ebraica. La tradizione manoscritta di quest'opera in giudaico-arabo è molto lacunosa poiché sono pochi i testimoni che sono sopravvissuti fino ai giorni nostri. (iss)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, Codex restitutus 1
Pergamena · 8 + 55 ff. · 16-26 x 13.5-17 cm · Fulda · IX secolo
Theodori e Theodulfus Aurelianensis ・ Ordo ad paenitentiam dandam ・ Ps. Augustinus ・ Hrabanus Maurus ・ Ambrosius Autpertus ・ Praecepta vivendi et al.

Questo codice contiene la ricostruzione virtuale di un manoscritto costituito dai codici F III 15e e N I 1: 3c. In concomitanza con la loro digitalizzazione e descrizione si è potuto dimostrare che N I 1: 3c‬ intorno al 1500 costituiva il primo fascicolo di F III 15e‬. Questo spiega il titolo De conflictu viciorum et virtutum a c. 1r di N I 1: 3c, che ha un senso se riferito all'intero codice. Come dimostra la perdita di testo all'inizio ed alla fine, N I 1: 3c‬ costituiva precedentemente parte di un altro codice. L'intero manoscritto giunse a Basilea nel XVI sec.; N I 1: 3c‬ venne in seguito, separato prima del 1643. (stb)

Online dal: 17.03.2016

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Basel, Universitätsbibliothek, A I 14
Pergamena · 312 ff. · 28-29 x 21 cm · terzo quarto del XV sec.
Tommaso d'Aquino, Summa theologiae (prima pars)

Il manoscritto di fattura accurata, contiene la prima parte della Summa theologiae di Tommaso d'Aquino, uno dei capolavori del teologo della Scolastica, e proviene dalla biblioteca di Johannes de Lapide, monaco della certosa di Basilea. I fascicoli sono costituiti da una successione di fogli di pergamena e carta che si alternano regolarmente. Il proemio inizia con una pagina decorata con oro, una Q iniziale in foglia d'oro, tralci marginali con fiori e bacche e un intercolumnio decorato. (flr)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A I 20
Carta · 232 ff. · 29 x 21 cm · area linguistica alemannica orientale · 1445
Manoscritto miscellaneo con trattati a carattere spirituale

Il manoscritto è stato vergato dal produttivo copista e in seguito priore del convento domenicano di Basilea Albert Löffler nel 1445, poco prima del suo ingresso nell'ordine. Il suo contenuto illustra l'educazione accademica e religiosa di Löffler: contiene testi latini a carattere spirituale, come lo Speculum artis bene moriendi, oggi attribuito a Nikolaus von Dinkelsbühl, il Pilgerbuch der Seele zu Gott di Bonaventura di Hugo e lo Speculum ecclesiae di Ugo di Santo Caro, accanto al popolarissimo Liber de ludo scacchorum di Jacobo da Cessole, uno dei primi trattati in latino sugli scacchi. Sono inclusi anche due testi in tedesco: un trattato sulla perfezione e un catalogo di domande per verificare se all'anima di un malato spetti, dopo la morte, la vita eterna. (mue)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A I 27
Carta · 352 ff. · 29.5 x 21.5 cm · secondo quarto del sec. XV
Acta concilii Constantiensis et Basiliensis

Il volume contiene tra gli altri degli scritti sui concilio, l'ultimo trattato viene definito come noviter compilatus. Alla scrittura del testo hanno contribuito numerose mani del secondo quarto del XV secolo. L'ultima pagina è abbellita da un Titulus crucifixi in tre lingue, scritto in una maiuscola di tradizione bizantina, che all'epoca del concilio, partendo dall'Italia, si è diffusa in forme a volte bizzarre. La presenza di fori nella coperta anteriore e di tracce di ruggine sul foglio di guardia anteriore staccato identificano il volume quale appartenente ad una biblioteca nella quale i manoscritti erano incatenati. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A I 32
Carta · 476 ff. · 29 x 21.5 cm · secondo quarto del sec. XV
Acta diversa concilii Basiliensis

Manoscritto composito del secondo quarto del sec. XV costituito da otto parti indipendenti; si possono distinguere molte mani. Il volume contiene scritti sul concilio ed era in possesso, come suggeriscono delle annotazioni autografe, del domenicano Giovanni di Ragusa, che prese parte al concilio di Basilea in qualità di rinomato teologo. In seguito il volume venne in possesso del convento basilese dei domenicani. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 1
Carta · 142 ff. · 29.5-30 x 21-21.5 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1396
Nicolaus de Lyra, Postilla super Genesim et Exodum

Postille alla Genesi e all'Esodo; scritto nel 1396 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 52 disegni a penna colorati che si estendono da un quarto a metà della pagina. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi ‬A II 2-‬6 e ‬10-‬13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 2
Carta · 180 ff. · 29.5-30.5 x 21 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1397
Nycolaus de Lyra, Postilla super Leviticum, Numeros et Deuteronomium

Postille al Levitico, Numeri e Deuteronomio, scritto nel 1397 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 23 disegni a penna in parte colorati che si estendono prevalentemente su metà della pagina. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi ‬A II 1, ‬3-‬6 e ‬10-‬13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 3
Carta · 210 ff. · 28.5 x 20.5 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1401
Nycolaus de Lyra, Postilla super libros Iosue, Iudicum, Ruth, Esdrae, Iob

Postille a Giosuè, Giudici, Ruth, Esdra, Giobbe, scritto nel 1401 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 58 disegni a penna che si estendono su mezza pagina, in parte o interamente colorati. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi ‬A II 1-‬2, ‬4-‬6 e ‬10-‬13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 4
Carta · 151 ff. · 30.5-31.5 x 22-22.5 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1400-1401
Nycolaus de Lyra, Postilla super libros Regum et Esther

Postille al Libro dei Re e a Ester, scritto nel 1400-1401 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 52 disegni a penna inseriti in una colonna, in parte colorati. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi ‬A II 1-‬3, ‬5-‬6 e ‬10-‬13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 5
Carta · 200 ff. · 28-29 x 21.5-22 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1393
Nycolaus de Lyra, Postilla super Ieremiam, Danielem, in Machabaeorum et Iudith

Postille a Geremia, Daniele, Maccabei e Giuditta, scritto nel 1393 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 53 disegni a penna colorati e in parte incorniciati che si estendono su metà o sull'intera pagina. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi ‬A II 1-‬4, ‬6 e ‬10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 6
Carta · 184 ff. · 29.5-30 x 21-22 cm · [Friburgo in Brisgovia] · presumibilmente 1393-1396
Nycolaus de Lyra, Postilla super Isaiam et Dodecapropheton (Os-Hab)

Postille a Isaia e ai dodici profeti minori, scritto presumibilmente tra il 1393 ed il 1396 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da due disegni schematici della meridiana che illustrano il miracolo della guarigione di Ezechia. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-5, e 10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 10
Carta · 142 ff. · 29.5-30 x 21-21.5 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1392
Nycolaus de Lyra; Jacobus de Cessolis

Postille al Vangelo di Matteo e trattato sugli scacchi di Jacopo da Cessole, scritto nel 1392 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 13 disegni a penna colorati inseriti in una colonna. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi ‬A II 1-6, e ‬11-13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 11
Carta · 190 ff. · 30 x 21.5 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1392-1393
Nycolaus de Lyra, Postilla super Evangelia Iohannis, Lucae et Marci, postilla super Tobiam et Baruch

lla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi ‬A II 1-6, ‬10 e ‬12-13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 12
Carta · 151 ff. · 30-30.5 x 22 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1405-1407
Nycolaus de Lyra, Postilla super Actus apostolorum, super Apocalypsim et super septem epistolas canonicas

Postille agli Atti degli Apostoli, all'Apocalisse e alle lettere canoniche, scritto nel 1405-1407 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 14 disegni a penna che si estendono su metà della pagina in parte colorati. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi ‬A II 1-6, ‬10-‬11 e 13, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 13
Carta · 219 ff. · 30-30.5 x 20-20.5 cm · [Friburgo in Brisgovia] · 1413-1415
Nycolaus de Lyra, Postilla super epistulas Pauli

Postille alle Lettere di Paolo, scritto nel 1413-1415 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi riccamente illustrati A II 1-6 e 10-12, vennero venduti alla certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A II 29
Carta · 184 ff. · 29 x 21.5 cm · secondo quarto del XV sec.
Stanislaus de Znoyma (?), Simon de Tišnova, Petrus de Pulka: Tractatus varii contra Hussitas

Il manoscritto riunisce dei trattati contro gli ussiti dei teologi Stanislaus de Znoyma (-1414), Simon de Tišnova (1370-1432) e Petrus de Pulka (1370-1425). Nonostante il titolo finale del primo trattato indichi il 1431 come data di copia, l'intero codice è stato scritto nel corso del secondo quarto del XV secolo. La carta è filigranata. Una mano contemporanea al copista principale ha aggiunto all'inizio del volume un indice del contenuto e alla fine un elenco delle tesi ussite accompagnate dalle loro confutazioni. Questo stesso scriba chiude poi il ms. con una poesia che condanna il saccheggio dei soldati. Il codice era tra i libri del convento dei domenicani di Basilea. Rilegatura antica in pelle di scrofa, con impressioni a secco; originariamente incatenato e dotato di chiusura. Il contropiatto posteriore contiene un frammento di pergamena, mentre in quello anteriore vi era il frammento di un poema in francese. (mal)

Online dal: 04.10.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A III 19
Carta · 211 ff. · 28 x 18.5 cm · Ramaḍān 639 h. [= marzo-aprile 1242]
Corano

Corano, scritto nel mese di Ramaḍān 639 h. [= marzo-aprile 1242] da Muḥammad Ibn al-Maʿāǧīnī. Il manoscritto contiene, oltre al testo canonico, anche le varianti dei sette lettori del corano e le sue tradizioni più importanti. Fu portato a Basilea da Costantinopoli nel 1437 dal domenicano Giovanni da Ragusa, uno dei teologi più importanti presenti al Concilio. Dal 1433 in possesso del convento domenicano di Basilea per disposizione testamentaria di Giovanni, nel 1559 passò in proprietà alla biblioteca dell'università. Il manoscritto fu utilizzato dal teologo zurighese Theodor Bibliander per la preparazione della sua edizione della traduzione latina del corano di Robert von Ketton (Basilea 1543). (wur)

Online dal: 20.12.2016

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Basel, Universitätsbibliothek, A III 21
Carta · 181 ff. · 31.5 x 22 cm · 1503
Ambrosius Alantsee, Glossa psalterii

Il commento ai Salmi è un autografo di Ambrosius Alantsee il quale, dopo aver studiato e successivamente insegnato all'Università di Basilea, nel 1480 entrò nella certosa basileese, dove operò come copista, fu priore e autore di letteratura prevalentemente liturgica. Questo manoscritto è stato scritto pochi anni prima della sua morte, che lo sorprese nel 1505 in occasione di un viaggio di visitazione a Erfurt. (mue)

Online dal: 10.10.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, A III 26
Carta · 288 ff. · 29 x 21 cm · Basilea · metà del XV secolo
Niccolò di Lira, Interpretazione del Salterio, 1. parte (Salmi 1-74)

Interpretazione in tedesco della Postilla ai Salmi di Niccolò di Lira (morto 1349), realizzata probabilmente ancora nel corso della sua vita. Il commento ai salmi, prima attribuito a Heinrich von Mügeln, è opera di un anonimo non ancora storicamente attestato, il cosiddetto "Österreichischer Bibelübersetzer". Questi traduce il testo di base abbreviandolo e corredandolo di aggiunte. L'esemplare, proveniente dalla biblioteca della certosa di Basilea, è databile alla metà del XV secolo e le sue miniature appartengono al gruppo di Vullenhoe. (flr)

Online dal: 20.12.2016

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Basel, Universitätsbibliothek, A III 52
Carta · 2 ff. · 29.5 x 20.5 cm; 32 x 22.5 cm · certosa di Basilea · ultimo quarto del XV sec.
Ludwig Moser, «Goldenes Ave Maria» (testo e adattamento)

I due fogli singoli riportano entrambe le strofe della «Goldenes Ave Maria»: una prima volta nella forma della canzone glossata «Ave got grüß dich reine magt» (A III 52a), la seconda in un adattamento del certosino di Basilea Ludwig Moser (A III 52b). Entrambi i testi potrebbero essere stati scritti da lui stesso nella certosa di Basilea. (stu)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A IV 4
Carta · 176 ff. · 29.5-30 x 20.5-21.5 cm · 1471
Aurelius Augustinus, Confessiones

Il manoscritto contiene principalmente le Confessiones di Agostino e il suo trattato De virtutibus et meritis. E' stato scritto nel 1471 da Henricus de Bocholdia che nel 1464, in occasione della riforma di Windesheim, fece professione dei voti religiosi presso i canonici regolari di S. Leonardo a Basilea. In una nota aggiunta nel 1473 sul foglio 162rb, più volte cancellata e quindi non più decifrabile con sicurezza, Henricus riferisce del tentativo di riforma del convento di Interlaken (1473-1475), dove egli sarebbe volentieri voluto andare. (flr)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A IV 6
Carta · 198 ff. · 31.5 x 22 cm · Basilea · secondo-terzo quarto del XV sec.
Manoscritto miscellaneo a contenuto teologico

Il manoscritto, in parte datato, proviene dal convento agostiniano di San Leonardo e contiene principalmente testi patristici e liturgici. Per un certo periodo il volume fu utilizzato come modello nella tipografia dello stampatore basileese Michael Furter, che nel 1496 curò l'edizione della Expositio super cantica canticorum - tramandata sotto la paternità di Gregorio Magno e ora attribuita a Robertus de Tumbalena - insieme alle correzioni apportate al manoscritto. Una copia dell’edizione può essere stata restituita al convento insieme al manoscritto; in ogni caso, si è conservata una copia a stampa con la rispettiva nota di possesso. (flr)

Online dal: 14.06.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A IV 14
Carta · 187 ff. · 29.5 x 21 cm · prima metà del XV sec.
Manoscritto miscellaneo (teologia)

Il manoscritto fa parte del fondo della certosa di Basilea, alla quale è stato donato da un ex decano di Rheinfeld, Antonius Rütschmann. Contiene principalmente le Omiliae in evangelia di Gregorio Magno e i primi due libri del Libri miraculorum di Cesario von Heisterbach, oltre a prediche e estratti di Johannes von Freiburg, Johannes Mulberg e Giordano di Quedlinburg. (mue)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, A IV 37
Pergamena · I + 197+ II ff. · 24.3-24.5 x 17.5-17.8 cm · aschenazita · seconda metà del XIV e seconda metà del XV sec.
Mosè Maimonide, Sefer Moreh Nevukhim

Questa copia ashkenazita del XIV e XV secolo del Sefer Moreh Nevukhim (Guida per i perduti) di Mosè Maimonide è la traduzione in ebraico del testo fatta nel 1204 da Samuel ben Judah Ibn Tibbon (1150-1230). Questa copia include anche una prefazione al commento al Moreh Nevukhim di Shem Tov ben Joseph ben Shem Tov, un rabbino spagnolo del XV secolo e un ardente difensore della filosofia di Aristotele e di Maimonide. Nel XVI secolo questo manoscritto apparteneva a Johann Buxtorf II, e fu utilizzato come base per l'edizione latina di quest'ultimo del Doctor Perplexorum (Basilea, 1629). (iss)

Online dal: 19.03.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, A V 23
Carta · 78 ff. · 30 x 10 cm · Magonza · primo quarto del XV secolo
Collectanea spiritalia

Il manoscritto, di un formato estremamente stretto, è stato creato a Magonza ed è successivamente giunto come dono dei certosini che vi risiedevano alla certosa di Basilea. Contiene un gran numero di testi brevi e molto brevi: oltre ad una serie di prediche, soprattutto estratti da trattati teologici, di storia ecclesiastica e politici, tra cui alcuni in tedesco. (mue)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, A V 26
Carta · 180 + 1 ff. · 29.5 x 22 cm · seconda metà del XV sec.
Manoscritto miscellaneo a contenuto teologico

La prima parte del codice, proveniente dalla certosa di Basilea, contiene un trattato sulle multe adeguate per vari reati contro i comandamenti e i sacramenti. Una seconda parte è costituita da una raccolta di inni in latino che, oltre ad una traduzione tedesca interlineare, sono forniti anche di una traduzione tedesca libera come testo continuo, in parte abbinata ad una breve interpretazione. Seguono testi sulla Messa e alcuni Opuscula di Gregorio Nazianzeno, una lettera di Johannes Heynlin de Lapide sulle qualità di un buon sacerdote e un breve testo di Heinrich Arnoldi su una predica su Maria. (mue)

Online dal: 14.06.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A V 41
Pergamena e carta · 94 ff. · 28.5 x 19.5 cm · Basilea (?) · intorno al 1370
«Alemannische Vitaspatrum»

Il manoscritto è stato allestito intorno al 1370 nell'area linguistica meridionale alemannica e trasmette il corpus di exempla della «Alemannischen Vitaspatrum», una delle più importanti opere di raccolta agiografiche, nella sua forma originaria. Alla fine è stato ricopiato un trattato di mistica compilato, nel quale tra le altre è stata inserita la glossa «Von dem überschalle». L'origine del manoscritto è sconosciuta. (stu)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A V 54e
Carta · 3 ff. · 21.5 x 15 cm · prima metà del XV sec.
Frammento con preghiere

Il fascicolo, costituito unicamente da tre pagine, contiene delle preghiere e un testo sulle sette gioie della Vergine. (mue)

Online dal: 14.06.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A VI 12
Carta · 231 ff. · 29.5 x 21 cm · terzo quarto del XV sec.
Johannes Heynlin: Disputationes

Il volume cartaceo della biblioteca della certosa di Basilea, senza decorazione, contiene le Disputationes o Quaestiones di Johannes Heynlin de Lapide. Questi dibattiti, che secondo la nota che si legge a c. 1r si svolgevano a Parigi al cospetto e da parte di Heynlin, sono state scritte da numerose diverse mani, tra le quali quella dello stesso Heynlin. (mue)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A VI 14
Carta · 147 ff. · 29 x 21.5 cm · Basilea · 1466
Testi teologici e giuridici con riferimento ai certosini

Il volume contiene un gran numero di testi teologici e di diritto ecclesiastico. Discende interamente dalla penna di un copista, il certosino di Basilea Heinrich von Vullenhoe. In una lunga annotazione egli informa sui motivi che lo hanno portato alla compilazione: poiché egli stesso, in qualità di certosino non poteva apparire come predicatore, non gli rimaneva che la possibilità di diffondere la Parola di Dio con le sue mani, cioè scrivendo libri. Egli sperava che la sua compilazione avrebbe rafforzato i devoti sulla loro via e sarebbe stato motivo di pentimento per i peccatori. Molti dei testi che Vullenhoe ha riunito in questo volume si riferiscono direttamente all'ordine certosino. Ne è un esempio il trattato de esu carnium, che difende la pratica certosina di rinunciare alla carne come cibo. Molti testi sono tramandati anche in altri manoscritti della certosa di Basilea. (fis)

Online dal: 12.12.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, A VI 19
Carta · 347 ff. · 30 x 21 cm · Basilea · 1460
Epistolae Pauli

Il manoscritto, databile intorno al 1460 e vergato dal notaio e cancelliere di Basilea Jodocus Seyler (1454-1501), contiene le lettere di Paolo nella sequenza canonica, così come la lettera ai Laodicensi apocrifa. La Lettera ai Romani è riccamente glossata, nella prima lettera ai Corinzi si trovano ancora alcune glosse interlineari e poi il processo di commento si interrompe. Delle molte iniziali certamente presenti in origine è rimasta unicamente una figurata. (flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A VI 22
Carta · 214 ff. · 29 x 21.5 cm · seconda metà del sec. XIV
Super sententiarum libros quattuor

Sin dal secolo XIII i Quatuor libri sententiarum, una collezione di dichiarazioni dei Padri della Chiesa su importanti problemi teologici raccolta da Pietro Lombardo alla metà del sec. XII, hanno assunto lo statuto di libro di testo presso le facoltà teologiche. Esse erano parte fondamentale dello studio di base e venivano interpretate intensivamente nelle lezioni e nei commenti. Il manoscritto del XIV secolo, proveniente dalla biblioteca „incatenata“ del convento domenicano di Basilea, contiene commenti di Henricus de Cervo, Guglielmo di Ockam, Iacobus de Altavilla e altri. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A VI 38
Carta · 300 ff. · 20.5 x 13.5 cm · 1493
Libello di Giovanni evangelista

Il libello di Giovanni evangelista, proveniente dal monastero delle clarisse di Gnadental, fu completato nel 1493. Il manoscritto contiene testi di e su Giovanni evangelista, tra questi exempla, prediche, sequenze, lezioni e la rivelazione in tedesco. La vita di Giovanni all'inizio del manoscritto è corredata da un ricco ciclo di immagini con scene della leggenda dell'evangelista. (stu)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A VII 3
Pergamena · 95 ff. · 22.5 x 17 cm · IX secolo, 2-3/3
Psalterium graeco-latinum

Oltre ai suoi salmi greco-latini, copiati sul continente da monaci irlandesi in epoca carolingia, il celebre codice basilese contiene una piccola serie di pezzi di devozione privata in latino, aggiunti dai monaci. Il luogo esatto della copia e le sue peregrinazioni successive non sono conosciuti, nonostante un legame con l’abbazia di S. Gallo e/o quella di Bobbio sia stato sovente avanzato sulla base di una nota la cui interpretazione rimane discussa. Verso il 1628-1630 appare nel catalogo della famiglia Amerbach poi, verso il 1672-1676, in quello di Johannes Zwinger. (and)

Online dal: 22.03.2012

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Basel, Universitätsbibliothek, A VII 21
Carta · 67 ff. · 21 x 15 cm · certosa di Basilea · 1510 ca.
Statuti dei fratelli conversi dell’ordine certosino

Intorno al 1510 il certosino di Basilea Georg Carpentarius tradusse gli statuti dei fratelli laici del suo ordine dal latino al tedesco. Nella certosa di Basilea il testo è stato tramandato quale autografo del traduttore. Era conservato nella biblioteca dei conversi. (stu)

Online dal: 04.10.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A VII 27a
Carta · 172 ff. · 22 x 15.5 cm · certosa di Basilea · 1489
Epithalamium sive soliloquium beatae Mariae virginis

Il volume fu trascritto nel 1489 da Ambrosius Alantsee (†1505). Originario di Füssen, Ambrosius fu immatricolato nel 1468/69 presso l'Università di Basilea e, come si può dimostrare, copiò tra il 1484 e il 1492 diversi libri, prevalentemente liturgici, nella certosa di questa città, tra cui questo Epithalamium (matrimonio o canto di nozze) per Maria. È possibile che si tratti dello stesso Ambrosio Alantsee attestato come priore nel 1491 nel monastero di St. Mang a Füssen. (stu)

Online dal: 22.03.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A VII 30
Pergamena e carta · 240 ff. · 21 x 14.5 cm · Basilea · seconda metà del XV secolo
Manoscritto composito (Henricus Arnoldi)

Il manoscritto composito, proveniente dalla certosa di Basilea, contiene - in parte manoscritti ed in parte a stampa - principalmente testi a contenuto devozionale e spirituale. Compilatore (e nella prima parte del codice anche copista) è per la maggior parte Heinrich Arnoldi, priore della certosa dal 1449 al 1480. (flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A VII 38
Carta · 353 ff. · 21 x 14 cm · seconda metà del XV sec.
Sermones

Il manoscritto, di proprietà di Johannes Heynlin, è giunto alla biblioteca universitaria di Basilea con il fondo della certosa di Basilea. Contiene principalmente sermoni, molti dei quali scritti dal domenicano Guilelmus de Malliaco. Un elenco delle parole chiave permette al lettore la ricerca mirata del sermone con l’argomento corrispondente. Notevole la legatura: le due coperte sono dotate ciascuna di cinque borchie in ottone. All'interno delle coperte, gli ancoraggi delle borchie sono ricoperti di piccoli pezzi di pergamena tagliati a forma di cuore. (mue)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, A VII 42
Carta · 276 ff. · 21 x 15.5 cm · 1465; XV secolo
Miscellanea (teologia)

Questo manoscritto composito, di proprietà dell'erudito basilese e certosino Johannes Heynlin, è costituito da varie parti manoscritte e a stampa di carattere teologico: tra questo il trattato del domenicano e riformatore della Chiesa Johannes Nider De saecularium religionibus, scritto nel 1465 da un copista francese e corredato di annotazioni marginali da Heynlin, oppure lo scritto De miseria humanae conditionis di Poggio Bracciolini, uno dei più importanti umanisti italiani del Rinascimento. Alla morte di Heynlin il volume venne in possesso della biblioteca della certosa di Basilea. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A VII 68
Pergamena e carta · 324 ff. · 13 x 10 cm · metà/seconda metà del XV sec.
Cursus beatissimae virginis Mariae secundum ordinem Carthusiensem et aliae orationes

Il piccolo e spesso manoscritto in carta e pergamena della biblioteca della certosa di Basilea deve essere stato usato intensamente, come suggeriscono le forti tracce di sporco e le tracce d'uso. L'originale rilegatura in pelle rossa è ricoperta da un altro strato di pelle, che sporge oltre la copertina del libro nella parte inferiore e può essere ripiegata sul taglio inferiore per proteggerla. Il manoscritto contiene preghiere, inni e altri testi devozionali di numerosi autori diversi – soprattutto santi e papi – come Mechthild di Magdeburg o Bernardo di Chiaravalle. Sono rappresentati anche autori certosini come Heinrich Arnoldi. Alle cc. 4v e 316v sono incollate diverse xilografie e incisioni su metallo colorate. (mue)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A VIII 2
Carta · 85 ff. · 21.5 x 15.5 cm · 1504-1505
Sermones capitulares Cartusiensium

Il manoscritto cartaceo, appositamente preparato dal copista Johannes Loy per la certosa di Basilea, contiene una raccolta di sermoni da leggere nel capitolo. Le prediche sono state scritte da tre certosini: Hieronymus Brönick, Heinrich Arnoldi e Heinrich Eger di Kalkar. Come spiega la nota introduttiva a c. 1v, per evitare l'uniformità che è la madre della noia, per ogni giorno festivo vengono raccolte quattro prediche diverse, in modo che la stessa predica venga tenuta solo una volta ogni anno bisestile. (mue)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A VIII 6
Carta · 219 ff. · 21 x 14.5 cm · Certosa di St. Margarethental a Basilea · terzo quarto del sec. XV
Raccolta di testi in latino a carattere teologico, tra questi Mechthild di Magdeburgo: Lux divinitatis, Agnes Blannbekin: Vita et revelationes

Questo manoscritto contenente testi a carattere teologico e composto di due parti (terzo quarto del sec. XV) proviene dalla certosa di Basilea, dove probabilmente è stato anche allestito. Ciò vale sicuramente per quanto riguarda la seconda parte del codice la quale, oltre al Vita et revelationes di Agnes Blannbekin (cap. 1-23) contiene numerosi estratti dal Lux divinitatis, la traduzione latina del Das fließende Licht der Gottheit di Mechthild di Magdeburgo, che da quel momento vennero copiati altre volte nella certosa stessa. Quale modello per la maggior parte dei testi contenuti nella seconda parte del Cod. A. VIII 6 servì il manoscritto Basilea, Biblioteca universitaria, Cod. B IX 11. (nem)

Online dal: 13.12.2013

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Basel, Universitätsbibliothek, A VIII 9
Carta · 279 ff. · 21 x 14 cm · conventi Himmelskron e Steinbach presso Worms · 1454, 1456
Volume miscellaneo (teologia)

Il volume miscellaneo contiene trattati teologici, tra cui vari testi di Johannes Gerson (1363-1429), ed è stato scritto da Alfred Löffler (1416-1462). Il copista, originario di Rheinfelden ed entrato nel convento domenicano di Basilea nel 1445, invita in diversi punti del manoscritto a pregare per lui. Indica anche delle singole date (1454, 1456) e dei luoghi di copia. Questi ultimi sono i conventi delle domenicane di Steinbach e Himmelskron presso Worms, dove Löffler era attivo quale confessore negli anni in questione. Quando tornò a Basilea, probabilmente portò con sé anche questo volume, che entrò a far parte della biblioteca del convento dei predicatori di Basilea, per poi giungere, dopo la Riforma, nella Biblioteca Universitaria. (stu)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, A VIII 18
Carta · 187 ff. · 20.5 x 14 cm · Basilea · seconda metà del XV sec.
Sermones capitulares Ordinis Cartusiensium

Il codice, con una rilegatura in mezza pelle, contiene principalmente sermoni capitolari e collationes dalla penna di Heinrich Arnoldi, che di solito iniziano con una citazione biblica e sono lunghe solo poche pagine. Il volume miscellaneo per uso domestico è stato prodotto nella certosa di Basilea, dove è stato scritto in gran parte da Martin Ströulin e in parte anche dallo stesso Heinrich Arnoldi. Oltre alla parte manoscritta contiene due brevi stampe. (mue)

Online dal: 10.10.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, A VIII 27
Carta · 223 ff. · 21 x 14 cm · Basilea · seconda metà del XV sec.
Devotionalia

Il volume, proveniente dalla certosa di Basilea, contiene preghiere e meditazioni di vari autori, per lo più di Anselmo di Canterbury, o quanto meno a lui attribuiti. Inoltre vi è un'istruzione agli esercizi spirituali per i novizi e una Passione di Cristo, compilata da Heinrich Arnoldi sulla base di tutti e quattro i Vangeli. Contiene anche testi di altri autori certosini. Il codice è stato scritto dal certosino di Basilea Martin Ströulin. (mue)

Online dal: 12.12.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, A VIII 36
Carta · 235 ff. · 21 x 14.5 cm · prima metà del XV secolo
Iordanus de Quedlinburgo, Sermones de sanctis

Il manoscritto composito in lingua tedesca proviene dal convento riformato nel 1423 delle domenicane di S. Maria Maddalena «an den Steinen» di Basilea, dove fu probabilmente per la maggior parte trascritto. Oltre a due prediche, un trattato e un miracolo di Maria, trasmette in particolare delle leggende: di Elisabetta di Turingia, Gerolamo, Francesco, Vincenzo, Ignazio, Giuliano e Basilissa, Paolo di Tebe e Antonio. (stu)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A VIII 37
Carta · 132 ff. · 21 x 14.5 cm · XV secolo
Devotionalia

Volume a carattere devozionale del sec. XV, scritto per la maggior parte dal certosino Johannes Gipsmüller ed in possesso della certosa di Basilea. Sul verso di un foglio pergamenaceo, inserito quale f. 57 nel codice cartaceo, è raffigurata a piena pagina una Crocifissione con Maria e Giovanni. Rappresenta inoltre una rarità una raccolta in latino di citazioni bibliche e di detti in tedesco di Petrus Wolfer che dovevano essere raffigurati attorno ad una rappresentazione della Crocifissione su di una parete della certosa. (flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A VIII 51
Carta · 167 ff. · 14.5 x 10.5 cm · seconda metà del XV secolo
Libro di meditazione e preghiera di Margret Zschampi

Il libro di meditazione e preghiera tardomedievale deve il suo nome alla sua prima proprietaria, Margret Zschampi, domenicana nel convento basileese di Klingental. Si tratta di un tipico manoscritto di edificazione in lingua tedesca, come fu d'uso scrivere ed utilizzare alla fine del medioevo soprattutto in conventi femminili e in comunità laiche per la meditazione privata. Fu regalato da Margret Zschampi alla certosa di Basilea, dove trovò posto nella biblioteca destinata ai fratelli conversi. Nel 1590 giunse nella biblioteca universitaria di Basilea quale parte della biblioteca della certosa. Si tratta dell'unico manoscritto integro conosciuto rimasto proveniente dal convento delle domenicane di Klingental. (stu)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A IX 7
Carta · 212 ff. · 20.5 x 14 cm · seconda metà del XV secolo
Iodocus Gartner

Il volume con le Questioni del teologo viennese Iodocus Gartner (attestato tra il 1424 e il 1452) era in possesso di Albertus Loeffler (metà del XV sec.) ed era parte della biblioteca catenata del convento domenicano di Basilea. (flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A IX 14
Carta · 221 ff. · 20.5 x 14-14.5 cm · XV sec.
Manoscritto composito a contenuto teologico-storico

Il volume, proveniente dalla certosa di Basilea, contiene testi scritti a mano e a stampa su questioni di storia dell’ordine, vita spirituale e interpretazioni teologiche, come per esempio il commento all’Ecclesiaste di Dionigi Certosino (1402-1471). Le parti manoscritte sono di varie mani, tra cui quella del certosino di Basilea Johannes Gipsmüller (1439-1484). (flr)

Online dal: 14.06.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A IX 22
Pergamena · 181 ff. · 20-20.5 x 12.5 cm · inizio del XIII sec.
Monastica et canonistica

Il manoscritto, di origine sconosciuta e risalente all'inizio del XIII secolo, contiene scritti monastici e canonistici, tra i quali per esempio la regola per il monastero che Benedetto da Norcia aveva emanato nel 529 per il suo monastero a Montecassino, la Regula pastoralis di Gregorio Magno sull'ideale del pastore delle anime (laico) del tardo sec. VI, o la versione breve di una parte del Decretum Gratiani del sec. XII. (flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A IX 23
Carta · 131 ff. · 16.5 x 12 cm · Basilea (?) · XV secolo
Manoscritto composito (teologia)

Il manoscritto della biblioteca dei conversi della certosa di Basilea è composto di diverse parti rilegate insieme ed è concepito come un libro devozionale per i conversi. Contiene vari testi di base nella traduzione tedesca, tra cui una regola di San Benedetto, una leggenda benedettina e varie preghiere, che si rivolgono sia direttamente ai fratelli laici dei certosini sia ai fratelli laici dei benedettini. (stu)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A IX 23a
Carta · 14 ff. · 16.5 x 11.5 cm · Basilea · intorno al 1475
Ars moriendi, ted.

I 14 fogli furono estratti verso la fine del XIX secolo da un manoscritto composito della certosa di Basilea. Le 11 xilografie colorate, con il rispettivo testo manoscritto, tramandano una Ars moriendi in tedesco, un tipo di testo sull'arte di morire molto diffuso nel tardo medioevo. (flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A IX 38
Carta · 190 ff. · 14-14.5 x 10 cm · seconda metà del XV sec.
Libro di preghiere in tedesco

Il piccolo libro di devozione proviene dalla biblioteca dei conversi della certosa di Basilea. È stato scritto da dieci mani diverse e contiene, oltre a numerose preghiere, la legenda di Ugo di Lincoln, un trattato sulla passione e un «Cisiojanus» (una poesia per ricordarsi le feste e le festività della Chiesa, così chiamato dall’incipit della versione latina). (flr)

Online dal: 14.06.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A IX 49
Carta · 21 ff. · 21.5 x 15 cm · Parigi · 1397
Corrado di Geilenhusen, Epistula concordiae

I 21 fogli della Epistula concordiae di Corrado di Gelnhausen erano in origine parte di un manoscritto composito a contenuto teologico proveniente dal convento domenicano di Basilea. Il testo fu vergato nel 1397 da Heinrich Jäger di Ulm a Parigi. Per quanto riguarda il contenuto, si tratta della rielaborazione di una proposta atta a risanare il Grande scisma del 1378, formulata su richiesta del re Carlo V di Francia; Corrado di Gelnhausen propone di convocare un concilio generale. (flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A IX 92
Carta · 163 ff. · 21.5-22 x 15-15.5 cm · Vienna · 1399-1400
Super Sententias Petri Lombardi

Il manoscritto, con testi per l'insegnamento sulle Sentenze di Pietro Lombardo, è stato realizzato nel 1399/1400 a Vienna, scritto da Heinrich von Rheinfelden nel corso dei suoi studi presso quella università. Insieme al copista, il volume giunse più tardi nel convento dei domenicani di Basilea, nella cui biblioteca venne poi inglobato. (flr)

Online dal: 22.03.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A IX 96
Carta · 226 ff. · 21.5-22 x 15-15.5 cm · Isny/Allgäu · 1443
Expositio hymnorum et sequentiarum

Commento a inni e a sequenza, scritto nel 1443 a Isny da Ulrich Bentz di Winterthur, attestato nel 1444/1445 a Erfurt come studente immatricolato. Il testo è in stretta relazione con un manoscritto basilese del XIV secolo; delle tradizioni parallele si trovano in vari manoscritti della Germania meridionale. Delle tracce sulla coperta posteriore dimostrano che il volume era un liber catenatus. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 14
Carta · 158 ff. · 20 x 14.5 cm · Colonia · 1488
Hieronymus Raynerii, Lectura super sententiarum libros 1-4

Manoscritto cartaceo del XV secolo. Nel corso dei suoi studi di teologia il domenicano Wernher von Selden presso Aarau - più tardi priore del convento basileese - trascrisse dal 1487 al 1488 a Colonia le lezioni di due domenicani a Pietro Lombardo, tra queste la Lectura super sententiarum libros di Hieronymus Raynerii. (flr)

Online dal: 20.12.2016

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 44
Carta · 190 ff. · 15.5 x 21-22 cm · Vienna · 1394-1397
Liber Henrici de Rinfeldia O.P. in studio Viennensi degentis

Gran parte del codice è stato scritto dal domenicano di Basilea Heinrich von Rheinfelden (†1433 o più tardi) durante i suoi studi a Vienna alla fine del XIV secolo. Il manoscritto contiene vari scritti teologici dei primi teologi viennesi (l'Università di Vienna fu fondata nel 1365). Tra questi vi sono autori molto apprezzati come per esempio Heinrich von Langenstein (†1397), ma anche autori come i teologi e i rettori universitari Stefan von Enczensdorf (†1405) o Johannes von Russbach (†1417), di cui non si conoscono testi tranne quelli in questo manoscritto. Heinrich von Rheinfelden potrebbe aver portato egli stesso il codice nel convento domenicano di Basilea, dove ricevette una segnatura della biblioteca e dal cui patrimonio è giunto alla biblioteca universitaria di Basilea dopo la Riforma. (stu)

Online dal: 13.06.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 69
Carta · 160 ff. · 21-21.5 x 14.5 cm · 1472
Henricus Arnoldi: scritti ascetici

La prima parte del manoscritto cartaceo, proveniente dalla certosa di Basilea, contiene il Tractatus de modo perveniendi ad veram et perfectam dei et proximi dilectionem del priore Heinrich Arnoldi (1407-1487), e nella seconda parte, intitolata De humilitate, contiene una raccolta di scritti minori dello stesso. Entrambe le unità di testo si trovano anche nel manoscritto A X 83, scritto nello stesso anno. (flr)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 72
Carta · 277 ff. · 21-21.5 x 14.5 cm · Cologna · 1488
Petrus Siber, Lectura super Petri Lombardi libros 1 et 2 sententiarum

Lezioni di Peter Siber sui primi due libri delle Sentenze di Pietro Lombardo, la cui esposizione sistematica dell'intera teologia fu spesso commentata fin dal sec. XIII tramite delle citazioni scelte attentamente dal Padri della Chiesa e Dottori della Chiesa. Il volume fu copiato nel 1488 dal domenicano di Basilea Wernher von Selden nel corso del suo soggiorno di studio a Cologna. (flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 83
Carta · 215 ff. · 20.5 x 13.5-14 cm · Basilea · 1472
Manoscritto composito con testi di Henricus Arnoldi e Gerardus de Zutphania

Gli scritti del priore Heinrich Arnoldi (1407-1487), presenti nella prima parte del manoscritto (la raccolta De humilitate e il trattato De modo perveniendi) sono in gran parte uguali a quelli inclusi nel ms. A X 69. La seconda parte contiene il Tractatus de reformatione virium animae del teologo olandese Gerardus de Zutphania (1367-1398). Johannes Gipsmüller (1439-1484) scrisse il manoscritto nella Certosa di Basilea nel 1472. Prima del foglio 1 doveva esserci una xilografia colorata, della quale sono ancora visibili resti di colore e l'impressione speculare della didascalia. (flr)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 84
Carta · 235 ff. · 10 x 14 cm · Basilea · 1471
Psalterium feriatum

Questo Psalterium feriatum è stato scritto nel 1472 dal monaco certosino di Basilea Johannes Gipsmüller. Nonostante manchi una nota di possesso, fu sicuramente in uso nel suo monastero. Nel salterio si trovano inni, antifone ecc. di cui molti corredati di notazione musicale. Per ritrovare più velocemente i testi nella preghiera delle ore è stato munito di cavalieri rossi e bianchi che escono dal ‬bordo esterno. (gam/flr)

Online dal: 19.03.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 92
Carta · 236 ff. · 13.5-14 x 10.5 cm · prima metà del XV sec.
Manoscritto composito sulla Devotio moderna

Oltre al Rosarium Jesu et Mariae del certosino belga Jacobus van Gruitrode, il codice di piccolo formato proveniente dalla certosa di Basilea contiene lettere di due rappresentanti della Devotio Moderna – Florens Radewijns e Geert Groote – estratti della Bibbia e commenti, oltre a varie preghiere e diversi brevi e lunghi frammenti di contenuto diverso. (mue)

Online dal: 04.10.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 93
Carta · 135 ff. · 15.5 x 11 cm · metà del XV sec.
Tommaso da Kempis, De imitatione Christi libri I-III

Ludwig Moser portò il volume di piccolo formato nella certosa di Basilea (cfr. la nota di possesso a c. 1r), da dove giunse nella Biblioteca universitaria di Basilea. Contiene i primi tre dei quattro libri del De imitatione Christi di Tommaso da Kempis. Questo testo, che è influenzato dagli insegnamenti di vari mistici, in particolare Meister Eckhart, offre alle persone spirituali una guida per il loro distacco dal mondo. Venne molto ben accolto da cattolici e protestanti ed è considerato uno dei libri più diffusi del cristianesimo. (mue)

Online dal: 10.10.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 95
Carta · 272 ff. · 14 x 10.5 cm · 1523
Devotionalia varia ex usu Cartusiensium

Il manoscritto cartaceo di piccolo formato, proveniente dalla certosa di Basilea, è vergato in gran parte dalla mano del bibliotecario Georg Carpentarius, che ha raccolto, per gli esercizi spirituali quotidiani, preghiere per varie occasioni, inni, meditazioni e altri testi teologici. Tra gli autori identificabili ci sono grandi autori quali Anselmo di Canterbury e Bernardo di Chiaravalle, accanto a nomi meno noti come Basilius Phrisius. Nelle copertine sono incollate due stampe a colori: san Giorgio con il drago (controguardia anteriore) e la Messa di san Gregorio (controguardia posteriore). (mue)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 117
Carta · 261 ff. · 22 x 15 cm · Basilea · primo quarto del XVI sec.
Manoscritto composito a contenuto teologico

Il volume, che proviene originariamente dalla collezione di libri personali di Ludwig Moser (cfr. la nota di possesso a c. 2r), è stato trasferito alla biblioteca universitaria con il fondo della certosa di Basilea. Contiene vari testi teologici in tedesco, a cominciare da una versione del volume sulla preparazione alla morte e accompagnamento del moribondo di Wilhelm Textoris, intitolata Migrale vel Ars moriendi che Moser stesso tradusse in tedesco. Seguono il «Büchlein von der Wahrheit» di Heinrich Seuse, il «Büchlein von der Liebe Gottes» di Thomas Peuntner e alcune prediche di Johannes Tauler e del Meister Eckhart. (mue)

Online dal: 10.10.2019

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 121
Carta · 33 ff. · 21 x 15 cm · Basilea · intorno al 1500
Obsequiale per la certosa di Basilea

L'obsequiale, scritto dallo stesso priore Jacob Lauber, regola l'ufficio per i morti nella certosa di Basilea. Le preghiere inserite (tra cui un Padre nostro in latino e uno in tedesco), così come i canti con notazione musicale, vanno inserite in un contesto liturgico. (stu)

Online dal: 22.03.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 122
Carta · 154 ff. · 22 x 16.5 cm · certosa di Basilea · 1496-1498
Manoscritto miscellaneo a carattere teologico

Il manoscritto cartaceo della certosa di Basilea contiene ordinari per i sacerdoti (compreso un discorso in tedesco ai fratelli conversi), diaconi e sottodiaconi, istruzioni sulla carica di sacrestano e una serie di brani musicali liturgici più o meno lunghi. Tra questi ultimi, altrimenti interamente in latino, c'è una versione tedesca della sequenza Ave praeclara maris stella (135r-135v) scritta da Sebastian Brant. Il manoscritto è stato scritto da Thomas Kress, l'ultimo certosino di Basilea († 1564), all'inizio della sua carriera monastica (più precisamente: nel terzo anno del suo periodo da professo, cfr. 102v). (mue)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A X 132
Carta · 274 + 1 ff. · 22 x 15-15.5 cm · terzo quarto del XV sec.
Manoscritto miscellaneo a contenuto teologico

Questa miscellanea, composta di varie parti originariamente separate, e proveniente dal fondo del capitolo di S. Leonardo di Basilea, contiene tra gli altri testi di Ugo di S. Vittore e Tommaso da Kempis. Tra i pezzi più brevi nel volume ci sono tra gli altri due testi tedeschi («Fünf Mittel gegen die Ungeduld» e «Zwölf Zeichen der Minne») e tre piccoli glossari: uno ebraico-latino, uno greco-latino e uno latino-tedesco. Degna di nota è anche la fibbia ancora intatta sulla copertina contemporanea. (mue)

Online dal: 14.12.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A XI 36
Carta · 154 ff. · 29 x 21 cm · 1429-1431
Robertus Holcoth OP, Quaestiones super quattuor libros sententiarum

Commento alle sentenze del teologo domenicano Robertus Holcot (ca. 1290-1349), che dibatte criticamente i problemi di carattere teologico incontrati da Pietro Lombardo. Robetus Holcot tenne delle lezioni di teorica biblica ad Oxford e fu tenuto in grande considerazione dai suoi contemporanei. Il volume, originariamente catenatus e proveniente dalla biblioteca del convento dei domenicani, è stato vergato tra il 1429 e il 1431. (flr)

Online dal: 26.09.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A XI 59
Carta · 260 ff. · 14 x 10.5 cm · Basilea (?) · ultimo quarto del XV e primo quarto del XVI sec.
Manoscritto composito a carattere ascetico-catechetico

Il manoscritto, in lingua prevalentemente tedesca, è composto di varie parti, tutte probabilmente risalenti allo stesso periodo, fine del XV fino agli inizi del XVI secolo. Il codice faceva parte della biblioteca dei conversi della certosa di Basilea e fu probabilmente scritto almeno in parte in questo monastero. I testi di questo libro di edificazione includono, per es., l'exemplum della devota mugnaia, il «Guten-Morgen-Exempel», spesso attribuito a Maestro Eckhart, il racconto della storia dell'ordine certosino, oltre a varie prediche, preghiere, detti ed exempla. (stu)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A XI 61
Carta · 159 ff. · 14.5 x 10.5 cm · area linguistica della Germania del sud · seconda metà del XV secolo
Libro di meditazione e preghiera con ufficio per Maria

Il libro di meditazione in tedesco è di una sola mano e proviene dalla biblioteca dei conversi della certosa di Basilea. Accanto all'ufficio per Maria introduttivo, e che comprende praticamente la metà del manoscritto, il codice tramanda diverse preghiere ed altri testi di meditazione. (stu)

Online dal: 22.03.2018

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Basel, Universitätsbibliothek, A XI 64
Carta · 106 ff. · 15 x 10 cm · area di lingua tedesco superiore (Baviera/Austria) · secondo terzo del XVI secolo
Libro di preghiere di Elisabeth Blumin

Il manoscritto contiene tra gli altri delle preghiere di Johannes von Indersdorf per il duca Guglielmo III di Baviera, i sette Salmi Penitenziali così come testi sulla Passione e la Discesa dalla croce di Cristo. La parte principale del libro di preghiere fu scritta negli anni tra il 1534 e il 1540, nelle sezioni libere furono aggiunte altre preghiere fino agli anni intorno al 1560. L'esatta provenienza è sconosciuta ma sia la lingua che la tradizione dei testi rimandano all'area linguistica del tedesco superiore (regione Baviera/Austria). Il libro di preghiere deve il suo nome a Elisabeth Blumin, ricordata alla fine, morta il 23 maggio 1550 e forse la prima proprietaria del manoscritto. (stu)

Online dal: 14.12.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, A XI 71
Carta · 228 ff. · 14.5 x 10.5 cm · XV secolo
Manoscritto miscellaneo (teologia)

Il codice, di formato ridotto, proviene probabilmente dalla certosa di Magonza, e da lì ha raggiunto quella di Basilea, dove è stato corredato da numerose note di possesso. Contiene una grande varietà di estratti di letteratura – religiosa, storica e di altre – del Medioevo e dell'antichità. Anche la lunghezza dei testi varia notevolmente: oltre a brevi estratti e versi di due o quattro righe su vari argomenti quali i papi o le api, ci sono testi più lunghi come il De rota verae et falsae religionis di Ugo da Folieto, o la prima metà del Paradisus Animae dello pseudo-Alberto Magno. (mue)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, A XI 72
Carta · 184 ff. · 14.5 x 10.5 cm · XV secolo
Manoscritto miscellaneo (teologia)

Il manoscritto miscellaneo, decorato in modo semplice, proviene dalla certosa di Basilea. Fu scritto da varie mani del XV secolo. Il codice contiene una miniatura; di una seconda rimangono solo i resti di una pagina strappata. In due punti del testo sono state aggiunte note musicali. I testi raccolti nel volume sono quasi esclusivamente delle preghiere. La maggior parte sono abbastanza brevi, a volte non occupano più di mezza pagina del manoscritto di formato ridotto. Alcune preghiere sono in prosa, altre sono in versi. (fis)

Online dal: 10.12.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, A XI 89
Pergamena · 490 pp. · 22.5 x 15 cm · Hochheim presso Worms, convento delle domenicane Maria Himmelskron · ca. 1474
Johannes Meyer: Vite dei fratelli domenicani; Cronaca domenicana dei papi; Cronaca domenicana degli imperatori

Manoscritto composito dal convento delle domenicane Maria Himmelskron di Hochheim presso Worms, contenente opere di Johannes Meyer, scritto nel 1474 secondo la nota di possesso autografa del Meyer. Il domenicano di Basilea Johannes Meyer era attivo quale confessore in conventi femminili di stretta osservanza e orientò la sua abbondante opera storiografica al servizio della riforma domenicana del XIV secolo. (gam/flr)

Online dal: 25.06.2015

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Basel, Universitätsbibliothek, A lambda III 10
Carta · 90 + 26 pp. · 29-29,5 x 20-21,5 cm · Basilea · 1480-1526
Cronaca della certosa di Basilea

La cronaca, giunta alla UB con il fondo del Museo Faesch, contiene due parti. La prima parte è stata scritta da Heinrich Arnoldi e tratta, sotto forma di dialogo tra il priore della certosa e la sua patrona Santa Margherita, della fondazione e dello sviluppo della certosa fino al 1480. Questa tipologia del dialogo, che Arnoldi ha utilizzato in diversi suoi scritti, è inusuale se si tratta di contenuti storici, e infatti viene abbandonata nella seconda parte. La seconda parte, un autografo di Georg Carpentarius, continua la cronaca fino al 1526, cioè fino a poco prima della secolarizzazione della certosa, avvenuta nel 1529. (mue)

Online dal: 18.06.2020

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Basel, Universitätsbibliothek, AN I 8
Pergamena e carta · 385 ff. · ca. 38 x 27 cm · XIII sec.
Elias Cretensis, Commentarius in S. Gregorii Nazianzeni orationes

Celebre per i ritratti iniziali di Gregorio di Nazianzio e di Elia di Creta, e per il ciclo, unico, di 19 miniature in onore di Gregorio (delle quali 5 sono andate perse), questo codice è notevole anche per il suo contenuto (19 commentari di Elia di Creta, tuttora inediti in greco) e per la storia della sua costituzione. I commentari furono copiati alla fine del XII o all'inizio del XIII secolo, nell'ambito di un progetto che non prevedeva l'inserimento di miniature nel frontespizio. Queste furono in seguito aggiunte, con un prologo, poco tempo dopo il lavoro di copia del testo. Il codice presenta ancora la legatura fatta a Costantinopoli, tra il 1435 ed il 1437, in occasione di un restauro fatto dal domenicano Jean Stojković di Ragusa, suo nuovo proprietario, che lo portò a Basilea nel 1437. (and)

Online dal: 22.06.2017

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Basel, Universitätsbibliothek, AN II 3
Pergamena · 232 ff. · 29 x 20.5 cm · Basilea · 1460-1567
Libro delle matricole del rettorato dell’Università di Basilea, vol. 1 (1460-1567)

Il libro delle matricole del rettorato di Basilea, redatto in forma manoscritta dal 1460 al 2000, contiene annotazioni suddivise per semestre e per anno relative ai rispettivi rettori, così come liste degli studenti iscritti, e rappresenta in questo modo una importante fonte per la storia dell’Università di Basilea. Nel primo volume è inoltre ricordata, sotto forma di testo e di immagini, la cerimonia di apertura dell’Università. Notevole è inoltre il ricco apparato decorativo dei primi tre volumi, che si estendono lungo tre secoli e che, esattamente databile data la struttura cronologica dei testi, permettono di documentare in maniera eccezionale lo sviluppo dell’arte della miniatura a Basilea. (mit)

Online dal: 21.12.2010

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