Documenti: 949, Mostrati: 921 - 940

Progetto: e-codices 2017-2020

Gennaio 2017 - Dicembre 2020

Status: Concluso

Finanziato da: swissuniversities

Descrizione del progetto: Il costante sostegno del programma «Informazione scientifica» di swissuniversities rende possibile la stabilizzazione e la trasformazione da un progetto ad un servizio stabile. In seguito dovrà essere migliorata ulteriormente l'infrastruttura tecnica. Questo ulteriore sviluppo si rende necessario per poter sostenere i sostanziali sviluppi tecnici dei prossimi anni nel campo della interoperabilità. Infine vengono avviati nuovi progetti parziali per pubblicare online, entro il 2020, i manoscritti svizzeri più ricerca dal punto di vista attuale della ricerca.

Tutte le biblioteche e collezioni

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Zürich, Braginsky Collection, S90
Pergamena · 1 f. · 30.5 x 461 cm · Italia · intorno al 1650
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

La parte introduttiva di questa megillah (su 4 membrane con 34 colonne di testo) mostra un leone rampante con un ramo di palma, circondato da quattro uccelli e da insetti. Al di sopra un'iscrizione riporta il nome del possibile primo proprietario «Salomon Marinozzi». Alla sua destra è stato probabilmente aggiunto più tardi un cartiglio con una nota di possesso del figlio: «Questo rotolo appartiene a Mardocheo, figlio di Salomone Marinozzi, sia benedetta la sua memoria, e fu acquistato da Salomone [...] nel 1652». (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S91
Pergamena · 1 f. · 17 x 216 cm · Marocco (Meknès?) · intorno al 1800
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

Influenzata dalla cultura islamica dell’Africa del nord, questa megillah (su tre membrane con 19 colonne di testo) rinuncia alle rappresentazioni figurative e utilizza il linguaggio formale dell'arte islamica con i suoi molteplici ornamenti. Il testo è decorato da un’arcata che si estende lungo tutto il rotolo. La decorazione è vicina ad alcune ketubbot della città di Meknès in Marocco. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S93
Pergamena · 1 f. · h: 40.6 cm · Europa orientale · 1913
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

La megillah (su tre membrane con 10 colonne di testo) è originaria dell'Europa orientale ed è stata probabilmente prodotta all'inizio del XX secolo. L'elaborata custodia fu realizzata da Ezechiele Josua Maisels nel 1913 a Dolyna in Galizia (oggi Ucraina occidentale). È ricoperta di immagini intagliate, ornamenti e iscrizioni in ebraico, contiene in basso scene della storia di Purim e in alto l'impiccagione di Aman. Nella parte centrale la corona (keter malchut), simbolo della regalità, è sostenuta da due leoni alati. L'aquila bicipite si riferisce all'Impero asburgico. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S94
Pergamena · 1 f. · 7.9 x 301 cm · Italia · metà del XVIII sec.
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

Il testo su questo rotolo di Ester (su 5 membrane con 42 colonne di testo) è scritto su colonne insolitamente strette, inserite in cornici dorate su uno sfondo verdastro. La custodia esagonale in argento fuso, cesellato, inciso e granulato reca i marchi in argento della città di Roma e di Giovanni Battista Sabatini, da lui utilizzati dal 1778 al 1780. Le iniziali alef, resch e samech si riferiscono al committente e al proprietario. Eccezionale che in questo caso si sia conservato il set completo originale costituito dal rotolo, dalla custodia e dalla custodia in pelle. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S95
Pergamena · 1 f. · 30.8 x 195 cm · Venezia · 1748
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

Il calligrafo e artista Arje Leib ben Daniel, che ha creato questa megillah (su tre membrane con 12 colonne di testo e un foglio separato con le benedizioni), era originario di Gorai presso Zamość nella Piccola Polonia. In totale si conservano 28 sue megillot, delle quali otto sono da lui firmate e datate. Questo rotolo, cosiddetto ha-melech perché ogni singola colonna inizia con ha-melech («il Re»), fu creato a Venezia nel 1748 con il disegno alla seppia tipico di Leib ben Daniel. Sono inoltre evidenti gli influssi del tipo di cornici di Salom Italia e dell'arte popolare dell’Europa orientale. Il nome dell'artista nell'iscrizione è stato in seguito sostituito con quello di Giuda Capsuto, che offrì il rotolo ad Ephraim Isacco Capsuto come dono di Purim. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S101
Pergamena · 1 f. · 12.6 x 246.5 cm · Amsterdam · intorno al 1641
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

Salom Italia (c. 1619 Mantova – 1655 Amsterdam) ha distribuito il testo su 30 colonne (su quattro membrane) collocandolo nelle aperture di enormi portali massici. Tra questi, nelle nicchie, si alternano le raffigurazioni del re Assuero e della regina Ester. Sui piedistalli 29 immagini raccontano la storia del Libro di Ester. Le creazioni nei rotoli di Ester di Salom Italia, di cui sono sopravvissute in totale undici opere, hanno avuto una grande influenza sulla produzione successiva. Questa megillah è uno dei tre rotoli di Ester decorati con disegni a penna che potrebbero essere serviti da modello per le cornici incise progettate dallo stesso artista. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Braginsky Collection, S102
Pergamena · 1 f. · 35.5 x 190 cm · Venezia · 1564
Megillah Esther (מגילת אסתר) / Rotolo di Ester

L'opera è datata Venezia, 3 Adar 5324 (15 febbraio 1564) ed è quindi il primo esempio datato di un rotolo di Ester interamente illustrato. È stato realizzato da Stellina e quindi costituisce l'unica megillah di epoca moderna che sappiamo essere stata creata da una donna. La pergamena inizia con le benedizioni, cui fa seguito il testo collocato tra le arcate. Le colonne di testo sono affiancate da cariatidi che reggono sulla testa vasi antichi, urne o lampade a olio. Nella settima, tredicesima e diciannovesima arcata, le cariatidi sono sostituite da un satiro e una figura femminile con zampe animali. Tutte le illustrazioni contengono lumeggiature d'orate. Stile e motivi corrispondono al linguaggio pittorico del contemporaneo manierismo. (flu)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 26117
Pergamena · 314 ff. · 49 x 34.5 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Graduale da St. Katharinental (Turgovia)

Il graduale proveniente dal convento delle domenicane di Katharinental rappresenta una delle più importanti opere d'arte di epoca gotica della Svizzera. Allestito intorno al 1312 nel convento stesso, venne probabilmente decorato nell'area del lago di Costanza. Contiene più di 80 iniziali filigranate, più di 60 iniziali miniate istoriate e 5 iniziali I il cui corpo è costituito da vari medaglioni istoriati. Di ulteriori due iniziali I, i cui medaglioni sono stati ritagliati e venduti separatamente, si conoscono alcuni elementi ora dispersi in vari musei e biblioteche. Accanto alle iniziali, o nei fregi vegetali, sono raffigurate numerose domenicane inginocchiate e oranti, o altri donatori laici (per es. 3v, 18v, 90r, 159v, 161r etc.). Fino al XIX secolo in uso nel convento, intorno al 1820 venne ceduto ad un antiquario di Costanza, Franz Joseph Aloys Castell (1796-1844). Dopo il 1860 appartenne ai collezionisti inglesi Sir William Amherst of Hackney e Sir Charles Dyson Perrins (1864-1958). Alla morte di quest'ultimo la sua raccolta libraria venne messa in vendita da Sotheby e il manoscritto acquistato dalla Confederazione svizzera con il contributo della Fondazione Gottfried Keller e del Canton Turgovia. (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 29329.1
Pergamena · 1 f. · 14 x 16.7 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con Cristo e Giovanni evangelista dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento proveniente dal f. 158a verso del graduale di St. Katharinental, sottratto nel XIX secolo e le cui miniature furono vendute separatamente. Nella iniziale A è rappresentato Cristo benedicente e Giovanni evangelista che gli appoggia la testa nel grembo; ai loro piedi è inginocchiato un domenicano orante, e nel fregio laterale una domenicana. Al di sotto dell'iniziale vi era un riquadro (ora Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 29329.2) nel quale è dipinta la Madonna dell'Apocalisse accompagnata da Giovanni evangelista, mentre in due arcate sottostanti pregano inginocchiate due domenicane. Originariamente sullo stesso foglio figurava inoltre una iniziale V (ora Vienna, Graphische Sammlung Albertina, Inv. Nr. 32434) con una complessa rappresentazione della Maiestas Domini e il Giudizio universale. Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 29329.2
Pergamena · 1 f. · 11 x 8.5 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con Madonna dell'Apocalisse e Giovanni evangelista dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento proveniente dal f. 158a verso del graduale di St. Katharinental, sottratto nel XIX secolo e le cui miniature furono vendute separatamente. Vi è dipinta la Madonna dell'Apocalisse accompagnata da Giovanni evangelista, mentre in due arcate sottostanti pregano inginocchiate due domenicane. Il riquadro era collocato al di sotto di una iniziale A (ora Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 29329.1) nella quale è rappresentato Cristo benedicente e Giovanni evangelista che gli appoggia la testa nel grembo; ai loro piedi è inginocchiato un domenicano orante e nel fregio laterale una domenicana. Originariamente sullo stesso foglio figurava inoltre una iniziale V (ora Vienna, Graphische Sammlung Albertina, Inv. Nr. 32434) con una complessa rappresentazione della Maiestas Domini e il Giudizio universale. Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 45751
Pergamena · 1 f. · ∅ 7 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con Crocifissione dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento con la raffigurazione della Crocifissione proveniente da una iniziale I, composta da vari medaglioni, che decorava il f. 87a del graduale di St. Katharinental. Nel XIX secolo il foglio fu sottratto dal graduale e i medaglioni venduti separatamente. Dei 9 o 10 medaglioni che originariamente costituivano il corpo della lettera si conoscono oggi, oltre a questo, uno con l'Ultima Cena (Zurigo, Museo nazionale svizzero, Inv. LM 71410), la Cattura di Cristo (Norimberga, Germanisches Nationalmuseum Museum, Inv. Mm. 34 kl), Cristo davanti a Pilato (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 55087), la Coronazione di spine (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15932), il Trasporto della croce (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 14312) e la Deposizione di Gesù (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15933). Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 55087
Pergamena · 1 f. · 7 x 7.4 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con Cristo davanti a Pilato dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento con la raffigurazione di Cristo davanti a Pilato proveniente da una iniziale I, composta da vari medaglioni, che decorava il f. 87a del graduale di St. Katharinental. Nel XIX secolo il foglio fu sottratto dal graduale e i medaglioni venduti separatamente. Dei 9 o 10 medaglioni che originariamente costituivano il corpo della lettera si conoscono oggi, oltre a questo, uno con l'Ultima Cena (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 71410), la Cattura di Cristo (Norimberga, Germanisches Nationalmuseum Museum, Inv. Mm. 34 kl), la Coronazione di spine (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15932), il Trasporto della croce (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 14312), la Crocifissione (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 45751) e la Deposizione di Gesù (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15933). Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Schweizerisches Nationalmuseum, LM 71410
Pergamena · 1 f. · 7 x 7.4 cm · St. Katharinenthal e Hochrhein · intorno al 1312
Frammento con l'Ultima Cena dal graduale St. Katharinental (Turgovia)

Frammento con la raffigurazione dell'Ultima cena proveniente da una iniziale I, composta da vari medaglioni, che decorava il f. 87a del graduale di St. Katharinental. Nel XIX secolo il foglio fu sottratto dal graduale e i medaglioni venduti separatamente. Dei 9 o 10 medaglioni che originariamente costituivano il corpo della lettera si conoscono oggi, oltre a questo, uno con la Cattura di Cristo (Norimberga, Germanisches Nationalmuseum Museum, Inv. Mm. 34 kl), Cristo davanti a Pilato (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 55087), la Coronazione di spine (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15932), il Trasporto della croce (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 14312), la Crocifissione (Zurigo, Museo nazionale svizzero, LM 45751) e la Deposizione di Gesù (Frankfurt am Main, Städelsches Kunstinstitut, Inv. Nr. 15933). Il frammento appartiene alla Confederazione svizzera, alla Fondazione Gottfried Keller e al Canton Turgovia.  (ber)

Online dal: 22.03.2017

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Car. C 126
Pergamena · I +167 ff. · 23 x 17.8 cm · sefardita (Catalogna ?) · 1292
Mosè Maimonide, Sefer Moreh Nevukhim

Questa copia elegantemente miniata del Sefer Moreh Nevukhim (Guida per gli smarriti) di Mosè Maimonide (1135-1204) fu realizzata nella Spagna cristiana nel 1292. È una copia della traduzione in ebraico del 1204 di Samuel ben Judah Ibn Tibbon (1150-1230). Il manoscritto arrivò in Italia o dopo la persecuzione degli ebrei nel 1391 o dopo la loro espulsione dalla penisola iberica nel 1492. Apparteneva alla famosa famiglia Sforno di Bologna, prima di riapparire nel XVII secolo nelle mani dell'apostata e inquisitore ebreo italiano Renato da Modena. Dopo più di un secolo, il manoscritto entrò in possesso del teologo protestante Johann Caspar Ulrich (1705-1768), che lo donò nel 1762 alla Bibliotheca Ecclesia Carolina, la biblioteca del capitolo della Chiesa riformata del Grossmünster di Zurigo. Nel 1835, quando il capitolo fu sciolto, i libri e i manoscritti della sua biblioteca, insieme ad altri, formarono la nuova Zentralbibliothek, dove il manoscritto è tuttora conservato. (iss)

Online dal: 19.03.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 30
Pergamena · V + 104 + V ff. · 30-30.4 x 22-22.6 cm · Bizanzio · XIV sec.
R. David ben Joseph Kimhi, Sefer ha-Shorashim

Il Sefer ha-Shorashim di R. David ben Joseph Kimhi (1160-1235) è presente in numerosi manoscritti medievali ebraici e frammenti di diversa provenienza (sefardita, italiana, aschenazita, provenzale), diverse edizioni a stampa e traduzioni in latino, a testimonianza della straordinaria popolarità dell'opera nel Medioevo e nel Rinascimento. Tuttavia, il grande significato del Sefer ha-Shorashim della Zentralbibliothek, risalente al XIV secolo, sta nel fatto che si tratta dell'unica copia conservata di origine bizantina oggi conosciuta. (iss)

Online dal: 10.10.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 41
Pergamena · II + 89 + II‎ ff. · ‎17-17.4 x 12.5 cm · Italia · da fine XIII a inizio XIV sec.
Manuale sulla macellazione rituale e sulle leggi alimentari (Hilkhot Shekhitah e Treifah)

Questo manoscritto italiano è un manuale contenente le leggi della macellazione rituale (Shekhitah) e degli alimenti proibiti (Treifah), estratte dal trattato di Talmud babilonese Ḥulin. Queste leggi sono state commentate da due autorità rabbiniche medievali, incluse nel manoscritto. La prima è Judah ben Benjamin ha-Rofe Anav di Roma (Rivevan, morto dopo il 1280), il cui commento alle leggi fa riferimento a costumi praticati dalla comunità ebraica di Roma, come ad esempio un'importante decisione presa dagli anziani di Roma nel 1280 presso la Sinagoga Bozzechi, che è stata edita nella descrizione. Il secondo autore, la cui opera è parzialmente copiata nel manuale, è la principale autorità talmudista per le comunità ebraiche dell'XI secolo in Nord Africa e Spagna, Isaac ben Jacob Alfasi (Rif, 1013-1103). In questo manuale sono stati copiati i primi tre capitoli di un commento al trattato del Talmud babilonese Ḥulin, tratto dalla sua opera magna intitolata Sefer ha-Halakhot. Quest'ultimo lavoro ha giocato un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'halakha ed è il codice legale più importante prima della Mishneh Torah di Maimonide (Rambam, 1135-1204). (iss)

Online dal: 10.10.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 51
Pergamena · III + 209 + III ff. · 23.6-24 x 16-16.5 cm; 21.3-21.4 x 14-14.4 cm · aschenazita · fine XIV-metà XV secolo
Raccolta di testi halakhah e calendari

Questa miscellanea aschenazita del XIV e XV secolo è un vademecum ad uso personale e destinato ad uno studioso. E' composta principalmente di materiale halakhah sulla macellazione rituale, e riporta le decisioni delle più importanti autorità rabbiniche aschenazite dal XIII al XV secolo. Sparsi nel manoscritto vi sono anche numerosi trattati e tavole dei calendari ebraici e cristiani. Inoltre, vi è una selezione di commenti liturgici e mistici, oltre a brani di letteratura etica, midrash e talmudica. I margini del manoscritto sono pieni di piccole annotazioni, testi su ricette mediche e incantesimi magici per varie occasioni, in ebraico e nello yiddish orientale antico. (iss)

Online dal: 12.12.2019

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 52
Pergamena · III + 78 + IV ff. · 19.5-19.7 x 15-15.4 cm · aschenazita · XIV sec.
Isaac ben Joseph di Corbeil, Sefer Mitsvot Qatan, con glosse di Perets ben Elijah di Corbeil

Il Sefer Mitsvot Qatan o «Piccolo libro dei comandamenti» è un compendio halakhah, che comprende anche materiale etico, haggadico e omiletico, scritto intorno al 1276-1277 da Isaac ben Joseph di Corbeil, uno dei grandi codificatori e tosafisti francesi del XIII secolo. L'opera è anche chiamata Sheva Ammudei ha-Golah o «I sette pilastri dell'esilio» per la sua suddivisione in sette sezioni, corrispondenti ai sette giorni della settimana, che favorirebbe lo studio quotidiano. Questo testo è una versione abbreviata del Sefer Mitsvot Gadol (Semag), un altro compendio halakhah completato nel 1247 da Mosè di Coucy (prima metà del XIII secolo). Con un codice legale molto più accessibile, il Sefer Mitsvot Qatan conobbe una grande diffusione, ottenendo il riconoscimento delle autorità rabbiniche franco-tedesche. Questa copia include delle glosse del discepolo principale di R. Isacco, cioè Perets ben Elia di Corbeil (morto nel 1297). (iss)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 96
Pergamena e carta · I + 236 + I‎ ff. · 22-22.2 x 14.5 cm · Italia · XIV-XV sec.
Joseph b. Abraham Gikatilla, Sefer ha-Orah

L'opera cabalistica Sefer ha-Orah o «Le porte della luce» è uno dei testi più importanti della mistica ebraica prodotta nel XIII secolo in Spagna, dove fiorì la Cabala. È considerata l'opera più articolata sul simbolismo cabalistico e il suo contenuto offre una spiegazione completa dei Nomi di Dio e della loro designazione nei dieci sephirot o emanazioni, attraverso i quali Eyn Sof (l'Infinito) si rivela e crea continuamente i mondi fisici e metafisici. Il testo è organizzato in dieci capitoli, uno per ogni sephirah. (iss)

Online dal: 10.12.2020

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Zürich, Zentralbibliothek, Ms. Heid. 123
Pergamena · I + 304 + I‎ ff. · 12.8-12.9 x 9.2-9.3 cm · Italia · XV sec.
Siddur secondo il rito romano

Questo Siddur da tasca ben conservato, che comprende le preghiere obbligatorie dell’anno liturgico ebraico (preghiere quotidiane, del sabbat e del nuovo mese, Hanukkah, Purim, Pessah, Shavuot, Rosh ha-Shanah, Yom Kippour, Sukkot, Shemini Atzeret), è un testimone prezioso della produzione di questi piccoli libri ad uso personale prodotti nell’Italia del XV secolo. (iss)

Online dal: 10.12.2020

Documenti: 949, Mostrati: 921 - 940