Il Salterio di Folchart, capolavoro della miniatura carolingia.
Online dal: 14.09.2005
Il salterio, scritto nel XIII secolo, presenta forti tracce di uso. Secondo delle «istruzioni per l'uso» riportate sulla controguardia posteriore, che invitano a lasciarlo nel coro affinché ogni sorella possa leggerlo, il salterio proviene da un convento femminile. Poiché s. Caterina è particolarmente evidenziata nel calendario, potrebbe essere appartenuto al convento delle domenicane di S. Caterina a San Gallo. La decorazione è costituita da iniziali filigranate rosse e blu. Inoltre, sia la divisione liturgica in otto parti che quella in tre parti del salterio, sono sottolineate da iniziali più grandi a colore, alcune delle quali disegnate con inchiostro argentato e dorato. Ai salmi fanno seguito da p. 240 i Cantici biblici, il Credo, il Te Deum, il Symbolum Athanasianum e una litania. Nel XV e XIV-XV secolo sono stati sostituiti alcuni fogli (pp. 95-98, 257-264). Alla fine delle litanie (pp. 269-288) sono stati rilegati due fascicoli di un breviario della stessa mano delle pp. 257-264. Il salterio è preceduto da un calendario incompleto (da luglio a dicembre), sempre della stessa mano, con i nomi dei mesi in tedesco (pp. 1-12). In origine, il calendario era costituito da due fascicoli, dei quali si è conservato unicamente l'ultimo foglio del primo fascicolo e il secondo completo. Sul foglio di guardia anteriore è incollato l'ex-libris del principe abate Beda Angehrn (abate 1767-1796).
Online dal: 14.12.2022
Il manoscritto è difettoso all'inizio e alla fine; il salterio inizia con il Salmo 4,5. Ai Salmi fanno seguito, alle pp. 203-218, i cantici dell'Antico Testamento per le lodi (senza Canticum Moysis I) e due cantici del Nuovo Testamento: il Benedictus e il Magnificat. Il Pater noster, che segue a p. 218, si interrompe a metà del testo. Il salterio di piccolo formato è scritto su pergamena di poca qualità. Le pagine sono molto usurate e spesso danneggiate.
Online dal: 08.10.2020
Breve salterio dell'inizio del XIV secolo, trascritto nell'abbazia di Malmesbury (oggi soppressa), nell'Inghilterra occidentale. Il codice contiene un calendario e una litania per tutti i santi ed è decorato con iniziali e con bordature con diversi motivi ornamentali (fogliette, fiori, pròtomi, faccette). Presente nell'abbazia di San Gallo al più tardi dal 1500 e qui «completato» con delle ricette mediche.
Online dal: 23.12.2008
Salterio glossato della metà del IX secolo proveniente dall'abbazia di S. Gallo.
Online dal: 31.12.2005
Trascrizioni di libri del Vecchio Testamento risalenti al tempo di Wolfcoz, monaco e maestro dello scrittorio.
Online dal: 14.09.2005
Manoscritto composito di tre parti: 1) Cantico dei Cantici con ai lati un commento erudito, databile al sec. XII/XIII, probabilmente scritto nell'abbazia di S. Gallo, 2) la lettera di Prospero di Aquitania a Rufino su «De gratia et libero arbitrio», l'opera «Pro Augustino responsiones ad capitula obiectionum Gallorum calumniantium» di Prospero di Aquitania, l'opera di Agostino «Responsiones ad Dulcitium de octo quaestionibus ab eo missis» e lo scritto pseudo-agostiniano «Hypomnosticon contra Pelagianos» (come nel ms. Colonia, Dombibliothek, Codex 79), del sec. IX, 3) la versione incompleta dell'opera di Agostino «Enchiridion de fide, spe et caritate» (compendio sulla fede, la speranza e l'amore) anche del sec. IX.
Online dal: 21.12.2009
Manoscritto di San Gallo databile all'incirca all'800, con le trascrizioni di tre libri dell'Antico Testamento (Libro dei Proverbi, Libro del Predicatore, Cantico dei Cantici). Sul primo foglio, come schizzo a penna, si trova il verso satirico di San Gallo, celebre per i germanisti: Liubene ersazta sine gruz unde kab sina tohter zu...
Online dal: 23.12.2008
Copia incompleta dell'opera Aurora, il racconto della Bibbia di Pietro Riga († 1209). Il codice contiene solamente i libri dell'Antico Testamento e si interrompe nel libro dei Maccabei. Il contenuto in dettaglio comprende: Praefatio Petri Rigae (pp. 3–4), Genesi (pp. 4–60), Esodo (pp. 60–106), Levitico con prologo (pp. 107–137), Numeri con prologo (pp. 137–160), Deuteronomio (pp. 160–169), Giosuè (pp. 169–180), Giudici (pp. 180–191), Rut (pp. 191–193), 1–4 Libro dei Re con prologo (pp. 193–244), Tobia (pp. 244–261), Daniele (pp. 261–285), Ester (pp. 285–294), Giuditta (pp. 294–300), Maccabei, V. 1–234, 307–445 e 235–272 (pp. 301–313). In alcuni punti il testo contiene delle aggiunte che non sono di Pietro Riga e che per la maggior parte sono presenti nell'edizione di Paul E. Beichner (Aurora. Petri Rigae Biblia versificata. A verse commentary on the Bible, Notre Dame 1965). Presenta numerose glosse marginali e interlineari.
Online dal: 22.03.2018
Trascrizioni di libri del Vecchio Testamento risalenti al tempo di Wolfcoz (820-840 circa), monaco e maestro dello scrittorio.
Online dal: 31.12.2005
Trascrizioni di libri del Vecchio Testamento risalenti al tempo di Wolfcoz (820-840 circa), monaco e maestro dello scrittorio.
Online dal: 14.09.2005
Trascrizioni dei libri dell'Antico Testamento (Isaia, Osea, Zaccaria e Daniele) risalenti al tempo dell'abate Grimaldo (841-872), con glosse di commento ai margini di destra e sinistra del testo biblico.
Online dal: 12.06.2006
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene trascrizioni di libri del Vecchio Testamento (Isaia e Geremia). È un volume della cosiddetta "Kleine Hartmut-Bibel".
Online dal: 12.12.2006
Trascrizioni di libri del Vecchio Testamento risalenti al tempo di Wolfcoz, monaco e maestro dello scrittorio.
Online dal: 31.12.2005
Trascrizioni di libri del Vecchio Testamento, dono del vescovo Giovanni di Costanza (760-782) al monastero di San Gallo. Compendio di 27 trattati medici e ricettari di autori del IX secolo, conosciuti e non.
Online dal: 14.09.2005
Manoscritto dei libri veterotestamentari di Ezechiele, Daniele e dei dodici Profeti minori, trascritto nel IX secolo nell'abbazia di San Gallo. Ai fogli 1 e 2 si trovano dei frammenti residui di una versione greca del Vangelo di Marco.
Online dal: 23.12.2008
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene libri del Vecchio Testamento (Ezechiele, Daniele e i Profeti minori); è un volume della cosiddetta "Kleine Hartmut-Bibel". Vi è inserita un'imprecazione del possessore contro chi si rende colpevole di furto.
Online dal: 12.12.2006
Contiene il testo dei due libri dei Maccabei, scritto nel sec. IX nel monatero di S. Gallo. La fine del secondo libro dei Maccabei manca.
Online dal: 21.12.2009
Codex Delta: evangeliario in greco con traduzione interlineare in latino, trascritto da un monaco irlandese, probabilmente nel monastero di Bobbio (a settentrione di Genova) intorno all'anno 850. È tra i testimoni più importanti per la storia della trasmissione del testo biblico in greco antico. Le sue maiuscole iniziali, dettagliatamente e vivacemente colorate, lo rendono importante anche per lo studio della decorazione dei codici. Contiene, al foglio 129, il catalogo di un ciclo illustrativo dei Vangeli in greco, con 42 titoli. Conserva inoltre, seppure in forma frammentaria, l'unico esemplare conosciuto del Carmen de Evangelio dello Pseudo-Ilario. La Biblioteca Universitaria di Basilea e la Sächsischen Landesbibiliothek di Dresda possiedono due codici (il Salterio greco-latino - A VII 3 - e le Epistole paoline in greco e latino) imparentati al Codice Delta.
Online dal: 09.12.2008
Evangeliario dall'abbazia di S. Gallo, scritto nella seconda metà del sec. IX da vari copisti in minuscola carolingia. Accanto ai testi dei Vangeli poche glosse in latino e antico tedesco; sull'ultima pagina prove di penna.
Online dal: 21.12.2009