Fäsch, Ruman (-1553)
Nella prima parte del volume sono registrati i decanati dal 1461 al 1529 con i rispettivi calcoli della cassa della facoltà e le liste dei docenti, nella seconda parte seguono quasi esclusivamente registrazioni relative alle nomine a dottore dal 1533 al 1921. Tra i copisti si trovano, tra gli altri, Sebastian Brant, Basilius Amerbach, Remigius Faesch e Niklaus Bernoulli.
Online dal: 25.06.2015
- Fäsch, Ruman (Copista) Trovato in: Descrizione standard
- Amerbach, Basilius (Copista) | Amerbach, Bonifacius (Copista) | Bernoulli, Nikolaus (Copista) | Brant, Sebastian (Copista) | Fäsch, Ruman (Copista) | Klett, Lukas (Copista) | Lutenwang, Augustin (Copista) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto, redatto nella prima metà del sec. IX a Fulda, contiene due testi a carattere astronomico: il primo è costituito da estratti dell'Aratus latinus e il secondo dalla Aratea di Germanico con degli Scholia esplicativi, illustrazioni delle 34 costellazioni ed un disegno (oggi sciolto) dell'intero cielo stellato. L'Aratea, che si rifà al poema didattico astronomico di Arato di Soloi, veniva utilizzata nell'insegnamento del computo (calcolo della Pasqua) nella scuola del monastero di Fulda quale fonte visiva per le conoscenze astronomiche di base.
Online dal: 25.06.2015
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Anonymus (Autore) | Aratus, Solensis (Autore) | Eratosthenes (Autore) | Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Gerlach, Franz Dorotheus (Bibliotecario) | Germanicus, Julius Caesar (Autore) | Hipparchus, Nicaenus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto, di formato ridotto, è conosciuto con il nome di «Basler Liederhandschrift» e trasmette testi in latino e tedesco in versi e in prosa, dal taglio primariamente spirituale, in parte completato con una notazione musicale. Vi figurano tra gli altri testi di Corrado di Würzburg e Walther von der Vogelweide. Il manoscritto è stato scritto intorno al 1300, nel XV secolo si trovava nella certosa di Basilea e nel XVII secolo in possesso del collezionista basileese Remigio Fäsch.
Online dal: 14.12.2017
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Augustinus, Aurelius (Autore) | Beda, Venerabilis (Autore) | Bernardus, Claraevallensis (Autore) | Boppe (Autore) | Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Gregorius I, Papa (Autore) | Heinrich Arnoldi (Bibliotecario) | Konrad, von Würzburg (Autore) | Louber, Jakob (Bibliotecario) | Moser, Urban (Bibliotecario) | Walther, von der Vogelweide (Autore) | Wipo, Presbyter (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. Allestito a Fulda alla fine del sec. IX, conserva ancora la legatura carolingia in una coperta di pergamena. Oltre alle opere di Isidoro contiene il più antico catalogo della biblioteca di Fulda, le cosiddette ricette basileesi in antico tedesco e un ciclo di immagini a carattere astronomico e computistico.
Online dal: 22.06.2017
- Fäsch, Ruman (Annotatore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Annotatore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Annotatore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Annotatore) | Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Hieronymus, Sophronius Eusebius (Autore) | Isidorus, Hispalensis (Autore) | Sedulius, Caelius (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. A Fulda venne allestito attraverso la riunificazione di un manoscritto dell'Inghilterra del nord del sec. VIII con uno di origine continentale-insulare, probabilmente scritto a Fulda nella prima metà del sec. IX. Il codice conserva ancora la sua legatura carolingia in una copertina di pergamena. Fin dove i testi che contiene sono editi criticamente, il codice va annoverato tra i più importanti testimoni.
Online dal: 13.12.2013
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Henricpetri, Sebastian (Precedente possessore) | Isidorus, Hispalensis (Autore) | Knöttel, Johann (Bibliotecario) | Petri, Heinrich (Precedente possessore) | Sieber, Ludwig (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda, che si è salvato perché nel XVI secolo, ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. Il codice è costituito da varie parti. Un manoscritto tedesco-anglosassone della seconda metà dell'VIII secolo contenente il secondo libro dei Synonyma di Isidoro, venne completato nel primo terzo del IX secolo, forse a Fulda, con il primo libro della stessa opera di Isidoro. Inoltre, già molto presto, venne rilegato con una unità contenente l'Admonitio ad filium spiritualem dello Pseudo Basilio e vari altri estratti, scritti probabilmente anche a Fulda intorno all'800.
Online dal: 19.03.2015
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- Basilius, Caesariensis (Autore) | Cyprianus, Thascius Caecilius (Autore) | Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Gregorius I, Papa (Autore) | Isidorus, Hispalensis (Autore) | Knöttel, Johann (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
Uno dei codici di Isidoro (rispettivamente dello Pseudo Isidoro) del monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E' stato allestito nel sec. VIII in Irlanda e conserva chiaramente ancora la legatura originale irlandese in una copertina di pergamena. Il manoscritto con testi di grammatica costituisce, per quanto riguarda il suo testo principale, il De vitiis (linguae) attribuito ad un Isidorus iunior, il Codex unicus. A detta dell'editore il testo dovrebbe essere stato scritto intorno al 500, forse in Spagna, e costituisce una delle fonti utilizzate da Isidoro per il primo libro della sue Etymologiae; anche per gli altri testi che contiene costituisce uno dei oltremodo pochi testimoni rimasti.
Online dal: 13.12.2013
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
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- Consentius, Grammaticus (Autore) | Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Henricpetri, Sebastian (Precedente possessore) | Isidorus, Hispalensis (Autore) | Knöttel, Johann (Bibliotecario) | Marius Victorinus, Gaius (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Manoscritto composito da Fulda contenente testi per la maggior parte riguardanti il tema della penitenza e dell'ascetica. Giunse, analogamente ad una serie di altri codici di Isidoro da Fulda, e probabilmente perché uno dei testi che contiene è trasmesso sotto il nome di Isidoro, nel XVI secolo a Basilea, scampando in questo modo alla distruzione della biblioteca di Fulda, avvenuta durante la guerra dei trent'anni. Le varie parti ed i diversi testi sono scritti in minuscola anglosassone e carolina e hanno origine a Fulda, come nei suoi dintorni, fino a Magonza. La legatura, probabilmente ancora di epoca carolingia, è stata molto modificata in epoca successiva, soprattutto tramite la asportazione dei piatti. Evidentemente a Basilea venne tolto quello che era allora il primo fascicolo (Paenitentiale Theodori), di formato minore. Oggi reca la segnatura N I 1: 3c.
Online dal: 17.03.2016
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Alcuinus, Flaccus (Autore) | Ambrosius, Autpertus (Autore) | Augustinus, Aurelius (Autore) | Beda, Venerabilis (Autore) | Columbanus, Sancti Trudonis (Autore) | Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Hrabanus, Maurus (Autore) | Knöttel, Johann (Bibliotecario) | Petri, Heinrich (Precedente possessore) | Silvester I, Papa (Autore) | Theodorus, Cantuariensis (Autore) | Theodulfus, Aurelianensis (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Uno dei codici di Isidoro del monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E' stato allestito nel sec. VIII in Inghilterra e conserva ancora la legatura dell'VIII o IX secolo in una coperta di pergamena. Va annoverato tra i più importanti testimoni dell'opera di Isidoro De natura rerum.
Online dal: 13.12.2013
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
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- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
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- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Henricpetri, Sebastian (Precedente possessore) | Isidorus, Hispalensis (Autore) | Knöttel, Johann (Bibliotecario) | Petri, Heinrich (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perchè nel XVI secolo, ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E' stato allestito a Fulda nel primo terzo del secolo IX e conserva chiaramente ancora la sua legatura carolingia in pelle marrone su assi di legno con decorazioni geometriche.
Online dal: 25.06.2015
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
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- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Henricpetri, Sebastian (Precedente possessore) | Isidorus, Hispalensis (Autore) | Knöttel, Johann (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perchè nel XVI secolo, ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E' stato allestito nella prima metà dell'VIII secolo in Inghilterra o in un centro anglosassone sul continente. Conserva ancora la sua legatura del secolo VIII o IX in una copertina di pergamena ed è considerato uno dei più importanti testimoni del Differentiarum liber di Isidoro.
Online dal: 25.06.2015
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Gennadius, Massiliensis (Autore) | Henricpetri, Sebastian (Precedente possessore) | Isidorus, Hispalensis (Autore) | Knöttel, Johann (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
Le parti conservate della storia universale di Diodoro Siculo vennero tradotte nel XV secolo dal greco al latino. Questo manoscritto, copiato intorno al 1453 e che contiene i libri 11 fino a 13, è probabilmente l'autografo del traduttore Iacobus de Sancto Cassiano Cremonensis, e cioè una trascrizione in bella copia rilavorata che poi verso la fine assume i caratteri di un manoscritto di lavoro.
Online dal: 25.06.2015
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Diodorus, Siculus (Autore) | Fäsch, Johann Rudolf (Precedente possessore) | Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Jacobus, Cremonensis (Copista) | Jacobus, Cremonensis (Traduttore) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto composito a carattere teologico proviene in origine dalla famiglia patrizia Gossembrot di Augusta (tardo XV sec.). Fu poi in possesso di Giovanni Oporino († 1568), di Eusebio Merz († 1616) e di Remigio Faesch († 1667), per poi giungere nel 1823 nella biblioteca universitaria di Basilea. A parte una incisione ancora presente, molte di queste e miniature che erano vi erano incollate sono state sottratte.
Online dal: 22.06.2017
- Fäsch, Ruman (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Albrecht, von Eyb (Autore) | Andreas, Capellanus (Autore) | Baptista Dionysius (Autore) | Bernardus, Claraevallensis (Autore) | Fäsch, Johann Rudolf (Bibliotecario) | Fäsch, Johann Rudolf (Annotatore) | Fäsch, Ruman (Bibliotecario) | Fäsch, Ruman (Annotatore) | Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Gerlach, Franz Dorotheus (Bibliotecario) | Gossembrot, Sigismundus (Annotatore) | Gossembrot, Sigismundus (Autore) | Gossembrot, Sigismundus (Precedente possessore) | Huber, Daniel (Bibliotecario) | Johannes, Gerson (Autore) | Lactantius, Lucius Caecilius Firmianus (Autore) | Meisterlin, Sigismundus (Annotatore) | Meisterlin, Sigismundus (Copista) | Merz, Eusebius (Precedente possessore) | Oporinus, Johannes (Precedente possessore) | Petrarca, Francesco (Autore) | Vegius, Mapheus (Autore) | Venantius, Fortunatus (Autore) | Wimpfeling, Jakob (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Nikolaus Meyer zum Pfeil, cancelliere di Basilea, possedeva già nel XV secolo una grande collezione di prime edizioni a stampa, principalmente letteratura di intrattenimento tedesca, e copiò personalmente diversi manoscritti, come nel 1471 la Melusina di Thüring von Ringoltingen. Il manoscritto cartaceo contiene 38 disegni a penna colorata, che sembrano essere opera di due diversi pittori. A causa della perdita di fogli, il testo presenta ora delle lacune; non è più possibile chiarire se siano andate perse anche delle illustrazioni.
Online dal: 14.12.2017
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Huber, Daniel (Bibliotecario) | Niklaus, Meyer zum Pfeil (Copista) | Sieber, Ludwig (Bibliotecario) | Thüring, von Ringoltingen (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto, conservato in modo frammentario e in fogli sciolti, fu utilizzato nel 1543 dallo stampatore basileese Heinrich Petri quale modello per la sua edizione del Rabani Mauri Moguntinensis archiepiscopi commentaria in Hieremiam prophetam. Questo utilizzo è testimoniato dalla presenza di diversi segni di composizione e tracce di inchiostro da stampa. Dalla stamperia di Petri il manoscritto passò più tardi nella raccolta di Remigio Fäsch e, con i rimanenti fondi del Museo Faesch, nel 1823 divenne proprietà dell'Università di Basilea. L'originaria provenienza del manoscritto non è chiara.
Online dal: 14.12.2017
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Hrabanus, Maurus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Manoscritto composito di epoca moderna che contiene gli unici testimoni manoscritti conosciuti di vari scritti dell'arcivescovo Hinkmar di Reims (845-882), quale per esempio quello del trattato De ordine palatii importante per la storia della costituzione dell'epoca carolingia.
Online dal: 20.12.2016
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Fäsch, Ruman (Precedente possessore) | Hincmarus, Remensis (Autore) Trovato in: Descrizione standard