Postille a Giosuè, Giudici, Ruth, Esdra, Giobbe, scritto nel 1401 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 58 disegni a penna che si estendono su mezza pagina, in parte o interamente colorati. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-2, 4-6 e 10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea.
Online dal: 19.03.2015
Postille al Libro dei Re e a Ester, scritto nel 1400-1401 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 52 disegni a penna inseriti in una colonna, in parte colorati. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-3, 5-6 e 10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea.
Online dal: 19.03.2015
Postille a Geremia, Daniele, Maccabei e Giuditta, scritto nel 1393 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 53 disegni a penna colorati e in parte incorniciati che si estendono su metà o sull'intera pagina. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-4, 6 e 10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea.
Online dal: 19.03.2015
Postille a Isaia e ai dodici profeti minori, scritto presumibilmente tra il 1393 ed il 1396 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da due disegni schematici della meridiana che illustrano il miracolo della guarigione di Ezechia. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-5, e 10-13, vennero venduti alla certosa di Basilea.
Online dal: 25.06.2015
Postille al Vangelo di Matteo e trattato sugli scacchi di Jacopo da Cessole, scritto nel 1392 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 13 disegni a penna colorati inseriti in una colonna. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-6, e 11-13, vennero venduti alla certosa di Basilea.
Online dal: 19.03.2015
lla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-6, 10 e 12-13, vennero venduti alla certosa di Basilea.
Online dal: 19.03.2015
Postille agli Atti degli Apostoli, all'Apocalisse e alle lettere canoniche, scritto nel 1405-1407 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf, decorato da 14 disegni a penna che si estendono su metà della pagina in parte colorati. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi A II 1-6, 10-11 e 13, vennero venduti alla certosa di Basilea.
Online dal: 19.03.2015
Postille alle Lettere di Paolo, scritto nel 1413-1415 dal prete di Friburgo Rüdiger Schopf. Il manoscritto è parte di un'opera in vari volumi, riccamente illustrata, contenente il commento alla Bibbia di Niccolò di Lira Postilla super totam Bibliam che il prete secolare Rüdiger Schopf di Memmingen realizzò negli anni dal 1392 al 1415 per la certosa di Friburgo. Nel 1430 l'opera, di cui fanno parte anche i volumi riccamente illustrati A II 1-6 e 10-12, vennero venduti alla certosa di Basilea.
Online dal: 25.06.2015
Il manoscritto riunisce dei trattati contro gli ussiti dei teologi Stanislaus de Znoyma (-1414), Simon de Tišnova (1370-1432) e Petrus de Pulka (1370-1425). Nonostante il titolo finale del primo trattato indichi il 1431 come data di copia, l'intero codice è stato scritto nel corso del secondo quarto del XV secolo. La carta è filigranata. Una mano contemporanea al copista principale ha aggiunto all'inizio del volume un indice del contenuto e alla fine un elenco delle tesi ussite accompagnate dalle loro confutazioni. Questo stesso scriba chiude poi il ms. con una poesia che condanna il saccheggio dei soldati. Il codice era tra i libri del convento dei domenicani di Basilea. Rilegatura antica in pelle di scrofa, con impressioni a secco; originariamente incatenato e dotato di chiusura. Il contropiatto posteriore contiene un frammento di pergamena, mentre in quello anteriore vi era il frammento di un poema in francese.
Online dal: 04.10.2018
Corano, scritto nel mese di Ramaḍān 639 h. [= marzo-aprile 1242] da Muḥammad Ibn al-Maʿāǧīnī. Il manoscritto contiene, oltre al testo canonico, anche le varianti dei sette lettori del corano e le sue tradizioni più importanti. Fu portato a Basilea da Costantinopoli nel 1437 dal domenicano Giovanni da Ragusa, uno dei teologi più importanti presenti al Concilio. Dal 1433 in possesso del convento domenicano di Basilea per disposizione testamentaria di Giovanni, nel 1559 passò in proprietà alla biblioteca dell'università. Il manoscritto fu utilizzato dal teologo zurighese Theodor Bibliander per la preparazione della sua edizione della traduzione latina del corano di Robert von Ketton (Basilea 1543).
Online dal: 20.12.2016
Il commento ai Salmi è un autografo di Ambrosius Alantsee il quale, dopo aver studiato e successivamente insegnato all'Università di Basilea, nel 1480 entrò nella certosa basileese, dove operò come copista, fu priore e autore di letteratura prevalentemente liturgica. Questo manoscritto è stato scritto pochi anni prima della sua morte, che lo sorprese nel 1505 in occasione di un viaggio di visitazione a Erfurt.
Online dal: 10.10.2019
Interpretazione in tedesco della Postilla ai Salmi di Niccolò di Lira (morto 1349), realizzata probabilmente ancora nel corso della sua vita. Il commento ai salmi, prima attribuito a Heinrich von Mügeln, è opera di un anonimo non ancora storicamente attestato, il cosiddetto "Österreichischer Bibelübersetzer". Questi traduce il testo di base abbreviandolo e corredandolo di aggiunte. L'esemplare, proveniente dalla biblioteca della certosa di Basilea, è databile alla metà del XV secolo e le sue miniature appartengono al gruppo di Vullenhoe.
Online dal: 20.12.2016
I due fogli singoli riportano entrambe le strofe della «Goldenes Ave Maria»: una prima volta nella forma della canzone glossata «Ave got grüß dich reine magt» (A III 52a), la seconda in un adattamento del certosino di Basilea Ludwig Moser (A III 52b). Entrambi i testi potrebbero essere stati scritti da lui stesso nella certosa di Basilea.
Online dal: 14.12.2017
Il manoscritto contiene principalmente le Confessiones di Agostino e il suo trattato De virtutibus et meritis. E' stato scritto nel 1471 da Henricus de Bocholdia che nel 1464, in occasione della riforma di Windesheim, fece professione dei voti religiosi presso i canonici regolari di S. Leonardo a Basilea. In una nota aggiunta nel 1473 sul foglio 162rb, più volte cancellata e quindi non più decifrabile con sicurezza, Henricus riferisce del tentativo di riforma del convento di Interlaken (1473-1475), dove egli sarebbe volentieri voluto andare.
Online dal: 14.12.2017
Il manoscritto, in parte datato, proviene dal convento agostiniano di San Leonardo e contiene principalmente testi patristici e liturgici. Per un certo periodo il volume fu utilizzato come modello nella tipografia dello stampatore basileese Michael Furter, che nel 1496 curò l'edizione della Expositio super cantica canticorum - tramandata sotto la paternità di Gregorio Magno e ora attribuita a Robertus de Tumbalena - insieme alle correzioni apportate al manoscritto. Una copia dell'edizione può essere stata restituita al convento insieme al manoscritto; in ogni caso, si è conservata una copia a stampa con la rispettiva nota di possesso.
Online dal: 14.06.2018
Il manoscritto fa parte del fondo della certosa di Basilea, alla quale è stato donato da un ex decano di Rheinfeld, Antonius Rütschmann. Contiene principalmente le Omiliae in evangelia di Gregorio Magno e i primi due libri del Libri miraculorum di Cesario von Heisterbach, oltre a prediche e estratti di Johannes von Freiburg, Johannes Mulberg e Giordano di Quedlinburg.
Online dal: 18.06.2020
Questa copia ashkenazita del XIV e XV secolo del Sefer Moreh Nevukhim (Guida per i perduti) di Mosè Maimonide è la traduzione in ebraico del testo fatta nel 1204 da Samuel ben Judah Ibn Tibbon (1150-1230). Questa copia include anche una prefazione al commento al Moreh Nevukhim di Shem Tov ben Joseph ben Shem Tov, un rabbino spagnolo del XV secolo e un ardente difensore della filosofia di Aristotele e di Maimonide. Nel XVI secolo questo manoscritto apparteneva a Johann Buxtorf II, e fu utilizzato come base per l'edizione latina di quest'ultimo del Doctor Perplexorum (Basilea, 1629).
Online dal: 19.03.2020
Il volume con le Questioni del teologo viennese Iodocus Gartner (attestato tra il 1424 e il 1452) era in possesso di Albertus Loeffler (metà del XV sec.) ed era parte della biblioteca catenata del convento domenicano di Basilea.
Online dal: 26.09.2017
Il volume, proveniente dalla certosa di Basilea, contiene testi scritti a mano e a stampa su questioni di storia dell'ordine, vita spirituale e interpretazioni teologiche, come per esempio il commento all'Ecclesiaste di Dionigi Certosino (1402-1471). Le parti manoscritte sono di varie mani, tra cui quella del certosino di Basilea Johannes Gipsmüller (1439-1484).
Online dal: 14.06.2018
Il manoscritto, di origine sconosciuta e risalente all'inizio del XIII secolo, contiene scritti monastici e canonistici, tra i quali per esempio la regola per il monastero che Benedetto da Norcia aveva emanato nel 529 per il suo monastero a Montecassino, la Regula pastoralis di Gregorio Magno sull'ideale del pastore delle anime (laico) del tardo sec. VI, o la versione breve di una parte del Decretum Gratiani del sec. XII.
Online dal: 26.09.2017