Progetto: Greek Sources in Swiss Libraries
Gennaio 2010 - Agosto 2010
Status: Concluso
Finanziato da: Stavros Niarchos Foundation (www.snf.org)
Descrizione del progetto: Nell’ambito del progetto «Greek Sources in Swiss Libraries» sono stati digitalizzati e messi a disposizione su e-codices 40 codici. La selezione include manoscritti di diverse biblioteche svizzere, tra cui la biblioteca abbaziale di San Gallo, la biblioteca abbaziale di Einsiedeln, la biblioteca di Ginevra, la biblioteca della Fondazione Bodmer a Cologny e la Burgerbibliothek di Berna. Il progetto si focalizza su tre tipi di manoscritti: manoscritti contenenti testi in greco dell’antichità greca, manoscritti con traduzioni medievali e moderne di classici greci e manoscritti con commentari medievali di opere fondamentali dell’antichità greca.
Tutte le biblioteche e collezioni
Il codice contiene l’opera di Boezio In Isagogen Porphyrii Commentorum Editio secunda (ed. Brandt 1906). Il codice è scritto da varie mani, da Colonia e da Einsiedeln, ma le modalità di questa collaborazione non sono meglio precisabili. Il medesimo testo si ritrova nel Cod. 338(1321) I.
Online dal: 12.08.2010
Si tratta di un manoscritto composito con testi di contenuto filosofico e retorico. All’inizio si trovano le traduzioni di Boezio degli scritti di Aristotele sulle Categorie e il Peri Hermeneias; segue poi lo scritto De Dialectica, ed i Topica di Cicerone con un commento di Boezio.
Online dal: 12.08.2010
Si tratta di un manoscritto composito; oltre all’incompleta Imago mundi di Onorio d’Autun sono contenuti vari testi di autori anonimi come il Nomina XI regionum, Divisio orbis terrarum, De anima, De anima humana, De origine animarum, De anima mundi, De origine animarum, e infine la Epistola Alexandri ad Aristotelem.
Online dal: 12.08.2010
Questo manoscritto, prodotto in un atelier parigino alla fine del sec. XIII, contiene la versione latina dei tredici trattari redatti da Aristotele, o considerati tali. Il volume termina con un frammento del De uno deo benedicto di Mosè Maimonide. Quaranta iniziali abbelliscono il testo, e una miniatura a piena pagina di Cristo in croce con Maria e Giovanni fu aggiunta sul verso dell’ultimo foglio.
Online dal: 15.04.2010
Copiato negli anni 1460-1480, contiene il De regimine principum di Egidio Romano, ornato da una miniatura raffigurante l’offerta del libro al signore. Sugli ultimi fogli sono trascritte una Vita di Esopo e le Favole di questo autore, tradotte in latino da Rinuccio di Arezzo. Il manoscritto appartenne a François Bonivard († 1570) che fu priore del priorato cluniacense di S. Vittore a Ginevra.
Online dal: 15.04.2010
Manoscritto del sec. XVI contenente la traduzione latina del trattato di Plutarco intitolato De tranquillitate animi, realizzata dall’umanista francese Guillaume Budé nel 1505; è preceduta da una lettera di questi indirizzata al papa Giulio II, destinatario della traduzione. Il manoscritto è sprovvisto di decorazione ma la rilegatura del sec. XVI presenta due scene consacrate alla Vergine Maria: la sua assunzione e la sua benedizione da parte della Trinità.
Online dal: 15.04.2010
Realizzato in Italia alla metà o alla fine del sec. XV, il volume è una raccolta epistolare che raduna le lettere di Falaride, di Diogene il Cinico e di Bruto, considerati nel medioevo i veri autori di queste lettere. Furono tradotte in latino da Francesco Griffolini Aretino e da Ranuccio d’Arezzo. Una bordura ornamentale a bianchi girari accompagna l’inizio del testo di ciascun autore. Alla fine del volume sono trascritti due frammenti del De officiis ministrorum di S. Ambrogio.
Online dal: 15.04.2010
Copia delle Categorie (Categoriae) e della Ermeneutica (De interpretatione) di Aristotele in lingua latina, cui fanno seguito i relativi commentari di Boezio ad entrambe le opere. Tra i due è trascritto il poema di Remmius Favinus (?) sui pesi e le misure De ponderibus et mensuris. Il manoscritto, decorato da tre belle iniziali (p. 44, 203 e 221), è stato scritto nel sec. XI, almeno parzialmente nel monastero di S. Gallo.
Online dal: 15.04.2010
Manoscritto di uso corrente senza decorazione contenente il commento di Boezio alle Categorie (Categoriae) di Aristotele; scritto nel monastero di S. Gallo nel sec. XI. Sulle ultime tre pagine è trascritto l’inizio del De arte amandi di Ovidio.
Online dal: 15.04.2010
Codice miscellaneo per l’insegnamento scolastico, scritto a Magonza nella prima metà del sec. XI, forse portato a S. Gallo dal monaco Ekkehart IV. Questi fu occasionalmente maestro alla scuola della cattedrale di Magonza e arricchì il manoscritto di numerose glosse. Il codice raccoglie molti testi usati per l’insegnamento, come per es. una trascrizione del commento di Boezio all’Ermeneutica di Aristotele, la Topica di Cicerone, la Geometria I dello (Pseudo-?)Boezio e molte altre opere di Boezio come De differentiis topicis, De divisione, De syllogismis categoricis o De syllogismis hypotheticis. Alla fine del volume sono trascritti due corti testi di Ekkehart IV sulle Septem Artes Liberales: il De Boethio (p. 488) ed una allegoria delle Septem Artes Liberales (p. 490) sotto forma di istruzioni ad un orafo.
Online dal: 15.04.2010
Codice miscellaneo del sec. XI scritto probabilmente nel monastero di S. Gallo. Contiene soprattutto commenti di Boezio: alla Topica di Cicerone e all’Isagoge del filosofo neoplatonico Porfirio († dopo il 300), lo stesso Isagoge di Porfirio e vari altri testi. Tra questi per es. brevi scritti di Walafrido Strabone (Regulae metricae; una lettera con l’incipit Domino meo benedictus salus et vita) e del letterato romano tardoantico Mario Vittorino (De generatione divina).
Online dal: 15.04.2010
Trascrizione per l’uso privato di vari commenti anonimi all’Isagoge di Porfirio († dopo il 300) e da vari scritti filosofici di Aristotele e di Boezio; scritto probabilmente nel sec. XII.
Online dal: 15.04.2010
Versione diligentemente annotata dell’opera di Aristotele De natura animalium tractatus XIX, nella trascrizione latina dell’erudito Michele Scoto († intorno al 1235); scritto nel sec. XIII e decorato da una iniziale istoriata I, parzialmente dorata, raffigurante un uomo seduto davanti ad un libro. Nel 1453 il codice si trovava in possesso di un Giovanni Kalb da Wangen (Allgäu); è rilegato in una legatura floscia.
Online dal: 15.04.2010
Manoscritto filosofico del XIII/XIV sec. con le versioni latine dell’opera Liber de definitionibus dell’ebreo Isaak ben Salomon Israeli che visse in Egitto e Tunisia († intorno al 932), dell’opera De quinque essentiis del filosofo e matematico arabo Al-Kindi (latinizzato Alkindus; † 873), del Liber de causis, erroneamente attribuito ad Aristotele, così come l’inizio dell’opera De differentia spiritus et animae del filosofo arabo Qusta ibn Luqa (latinizzato Costa ben Luca; 820-912). Il codice è rilegato con una legatura floscia danneggiata.
Online dal: 15.04.2010
Trascrizione del commento ad Aristotele del filosofo e studioso di scienze francese Nicolas Oresme († 1382) Quaestiones super libros Meteororum; da quanto si legge nel colophon (f. 175v) terminato nel settembre 1459.
Online dal: 15.04.2010
Quaderno di studio del monaco di S. Gallo Maurizio Enk († 1575) con l’aggiunta delle lezioni del gesuita Giacomo Valentino (anche conosciuto come Giacomo de Borrasa; († 1581) sulle opere di Aristotele De physica, De caelo et mundo, Tractatus de elementis, De ortu et interitu e De anima; scritto nel 1568/69 in occasione del suo soggiorno di studio a Parigi presso il Collège de Clermont condotto dai Gesuiti.
Online dal: 15.04.2010
Raccolta di appunti trascritti dal conventuale di S. Gallo Maurizio Enk (1538-1575) e da un suo non noto compagno, delle lezioni del gesuita spagnolo Giovanni Maldonato (professore di filosofia al Collegio Clermont dal 1564 al 1565 e di teologia dal 1565 al 1569) e di Giacomo Valentino (professore di teologia al Collegio Clermont dal 1565 al 1569). Gli appunti delle lezioni contengono, oltre ad una introduzione alla teologia, un commento ad Aristotele di Giacomo Valentino (Annotationes in libros Ethicorum). Il volume è rivestito da una rilegatura parigina in pelle di vitello sul quale è impresso un ex-libris in oro.
Online dal: 15.04.2010
Raccolta di appunti delle lezioni del gesuita spagnolo Giacomo Valentino (professore di teologia al Collegio Clermont dal 1565 al 1569) sull’Etica di Aristotele, trascritti dal conventuale di S. Gallo Maurizio Enk (1538-1575).
Online dal: 15.04.2010
Raccolta di appunti dalle lezioni del gesuita spagnolo Giacomo Valentino (professore di teologia al Collegio Clermont dal 1565 al 1569) sulla raccolta di scritti di Aristotele che vanno sotto il titolo di Organon, trascritti da Joachim Opser († 1594, conventuale di S. Gallo, abate dal 1577).
Online dal: 15.04.2010
Raccolta di appunti di lezioni trascritte non come si supponeva finora da Joachim Opser ma dal conventuale di S. Gallo Maurizio Enk (1538-1575) e da vari suoi sconosciuti compagni. Il volume contiene, oltre a commenti su Aristotele del gesuita spagnolo Giovanni Maldonato (professore di filosofia al Collegio Clermont dal 1564 al 1565 e di teologia dal 1565 al 1569), di Giacomo Valentino (professore di teologia al Collegio Clermont dal 1565 al 1569) così come del gesuita scozzese Jacobus Tyrius (professore di teologia e filosofia al Collegio Clermont), altri testi sull’Aritmetica e la Geometria in parte anonimi.
Online dal: 15.04.2010