Descrizione del progetto: Il costante sostegno del programma «Informazione scientifica» di swissuniversities rende possibile la stabilizzazione e la trasformazione da un progetto ad un servizio stabile. In seguito dovrà essere migliorata ulteriormente l'infrastruttura tecnica. Questo ulteriore sviluppo si rende necessario per poter sostenere i sostanziali sviluppi tecnici dei prossimi anni nel campo della interoperabilità. Infine vengono avviati nuovi progetti parziali per pubblicare online, entro il 2020, i manoscritti svizzeri più ricerca dal punto di vista attuale della ricerca.
Tutte le biblioteche e collezioni
Basel, Universitätsbibliothek, A X 117
Carta · 261 ff. · 22 x 15 cm · Basilea · primo quarto del XVI sec.
Manoscritto composito a contenuto teologico
Il volume, che proviene originariamente dalla collezione di libri personali di Ludwig Moser (cfr. la nota di possesso a c. 2r), è stato trasferito alla biblioteca universitaria con il fondo della certosa di Basilea. Contiene vari testi teologici in tedesco, a cominciare da una versione del volume sulla preparazione alla morte e accompagnamento del moribondo di Wilhelm Textoris, intitolata Migrale vel Ars moriendi che Moser stesso tradusse in tedesco. Seguono il «Büchlein von der Wahrheit» di Heinrich Seuse, il «Büchlein von der Liebe Gottes» di Thomas Peuntner e alcune prediche di Johannes Tauler e del Meister Eckhart. (mue)
Carta · 33 ff. · 21 x 15 cm · Basilea · intorno al 1500
Obsequiale per la certosa di Basilea
L'obsequiale, scritto dallo stesso priore Jacob Lauber, regola l'ufficio per i morti nella certosa di Basilea. Le preghiere inserite (tra cui un Padre nostro in latino e uno in tedesco), così come i canti con notazione musicale, vanno inserite in un contesto liturgico. (stu)
Carta · 154 ff. · 22 x 16.5 cm · certosa di Basilea · 1496-1498
Manoscritto miscellaneo a carattere teologico
Il manoscritto cartaceo della certosa di Basilea contiene ordinari per i sacerdoti (compreso un discorso in tedesco ai fratelli conversi), diaconi e sottodiaconi, istruzioni sulla carica di sacrestano e una serie di brani musicali liturgici più o meno lunghi. Tra questi ultimi, altrimenti interamente in latino, c'è una versione tedesca della sequenza Ave praeclara maris stella (135r-135v) scritta da Sebastian Brant. Il manoscritto è stato scritto da Thomas Kress, l'ultimo certosino di Basilea († 1564), all'inizio della sua carriera monastica (più precisamente: nel terzo anno del suo periodo da professo, cfr. 102v). (mue)
Carta · 274 + 1 ff. · 22 x 15-15.5 cm · terzo quarto del XV sec.
Manoscritto miscellaneo a contenuto teologico
Questa miscellanea, composta di varie parti originariamente separate, e proveniente dal fondo del capitolo di S. Leonardo di Basilea, contiene tra gli altri testi di Ugo di S. Vittore e Tommaso da Kempis. Tra i pezzi più brevi nel volume ci sono tra gli altri due testi tedeschi («Fünf Mittel gegen die Ungeduld» e «Zwölf Zeichen der Minne») e tre piccoli glossari: uno ebraico-latino, uno greco-latino e uno latino-tedesco. Degna di nota è anche la fibbia ancora intatta sulla copertina contemporanea. (mue)
Robertus Holcoth OP, Quaestiones super quattuor libros sententiarum
Commento alle sentenze del teologo domenicano Robertus Holcot (ca. 1290-1349), che dibatte criticamente i problemi di carattere teologico incontrati da Pietro Lombardo. Robetus Holcot tenne delle lezioni di teorica biblica ad Oxford e fu tenuto in grande considerazione dai suoi contemporanei. Il volume, originariamente catenatus e proveniente dalla biblioteca del convento dei domenicani, è stato vergato tra il 1429 e il 1431. (flr)
Carta · 260 ff. · 14 x 10.5 cm · Basilea (?) · ultimo quarto del XV e primo quarto del XVI sec.
Manoscritto composito a carattere ascetico-catechetico
Il manoscritto, in lingua prevalentemente tedesca, è composto di varie parti, tutte probabilmente risalenti allo stesso periodo, fine del XV fino agli inizi del XVI secolo. Il codice faceva parte della biblioteca dei conversi della certosa di Basilea e fu probabilmente scritto almeno in parte in questo monastero. I testi di questo libro di edificazione includono, per es., l'exemplum della devota mugnaia, il «Guten-Morgen-Exempel», spesso attribuito a Maestro Eckhart, il racconto della storia dell'ordine certosino, oltre a varie prediche, preghiere, detti ed exempla. (stu)
Carta · 159 ff. · 14.5 x 10.5 cm · area linguistica della Germania del sud · seconda metà del XV secolo
Libro di meditazione e preghiera con ufficio per Maria
Il libro di meditazione in tedesco è di una sola mano e proviene dalla biblioteca dei conversi della certosa di Basilea. Accanto all'ufficio per Maria introduttivo, e che comprende praticamente la metà del manoscritto, il codice tramanda diverse preghiere ed altri testi di meditazione. (stu)
Carta · 106 ff. · 15 x 10 cm · area di lingua tedesco superiore (Baviera/Austria) · secondo terzo del XVI secolo
Libro di preghiere di Elisabeth Blumin
Il manoscritto contiene tra gli altri delle preghiere di Johannes von Indersdorf per il duca Guglielmo III di Baviera, i sette Salmi Penitenziali così come testi sulla Passione e la Discesa dalla croce di Cristo. La parte principale del libro di preghiere fu scritta negli anni tra il 1534 e il 1540, nelle sezioni libere furono aggiunte altre preghiere fino agli anni intorno al 1560. L'esatta provenienza è sconosciuta ma sia la lingua che la tradizione dei testi rimandano all'area linguistica del tedesco superiore (regione Baviera/Austria). Il libro di preghiere deve il suo nome a Elisabeth Blumin, ricordata alla fine, morta il 23 maggio 1550 e forse la prima proprietaria del manoscritto. (stu)
Il codice, di formato ridotto, proviene probabilmente dalla certosa di Magonza, e da lì ha raggiunto quella di Basilea, dove è stato corredato da numerose note di possesso. Contiene una grande varietà di estratti di letteratura – religiosa, storica e di altre – del Medioevo e dell'antichità. Anche la lunghezza dei testi varia notevolmente: oltre a brevi estratti e versi di due o quattro righe su vari argomenti quali i papi o le api, ci sono testi più lunghi come il De rota verae et falsae religionis di Ugo da Folieto, o la prima metà del Paradisus Animae dello pseudo-Alberto Magno. (mue)
Il manoscritto miscellaneo, decorato in modo semplice, proviene dalla certosa di Basilea. Fu scritto da varie mani del XV secolo. Il codice contiene una miniatura; di una seconda rimangono solo i resti di una pagina strappata. In due punti del testo sono state aggiunte note musicali. I testi raccolti nel volume sono quasi esclusivamente delle preghiere. La maggior parte sono abbastanza brevi, a volte non occupano più di mezza pagina del manoscritto di formato ridotto. Alcune preghiere sono in prosa, altre sono in versi. (fis)
Carta · 90 + 26 pp. · 29-29,5 x 20-21,5 cm · Basilea · 1480-1526
Cronaca della certosa di Basilea
La cronaca, giunta alla UB con il fondo del Museo Faesch, contiene due parti. La prima parte è stata scritta da Heinrich Arnoldi e tratta, sotto forma di dialogo tra il priore della certosa e la sua patrona Santa Margherita, della fondazione e dello sviluppo della certosa fino al 1480. Questa tipologia del dialogo, che Arnoldi ha utilizzato in diversi suoi scritti, è inusuale se si tratta di contenuti storici, e infatti viene abbandonata nella seconda parte. La seconda parte, un autografo di Georg Carpentarius, continua la cronaca fino al 1526, cioè fino a poco prima della secolarizzazione della certosa, avvenuta nel 1529. (mue)
Pergamena e carta · 385 ff. · ca. 38 x 27 cm · XIII sec.
Elias Cretensis, Commentarius in S. Gregorii Nazianzeni orationes
Celebre per i ritratti iniziali di Gregorio di Nazianzio e di Elia di Creta, e per il ciclo, unico, di 19 miniature in onore di Gregorio (delle quali 5 sono andate perse), questo codice è notevole anche per il suo contenuto (19 commentari di Elia di Creta, tuttora inediti in greco) e per la storia della sua costituzione. I commentari furono copiati alla fine del XII o all'inizio del XIII secolo, nell'ambito di un progetto che non prevedeva l'inserimento di miniature nel frontespizio. Queste furono in seguito aggiunte, con un prologo, poco tempo dopo il lavoro di copia del testo. Il codice presenta ancora la legatura fatta a Costantinopoli, tra il 1435 ed il 1437, in occasione di un restauro fatto dal domenicano Jean Stojković di Ragusa, suo nuovo proprietario, che lo portò a Basilea nel 1437. (and)
Carta · 362 ff. · 39 x 28.5 cm · area linguistica della Germania meridionale · ultimo terzo del XV secolo
Biblia germanica, 1 parte
I manoscritti AN II 36 e AN II 37 costituiscono insieme una Bibbia completa in lingua tedesca. Si tratta di una copia della cosiddetta «Mentelin-Bibel» [stampata a Strasburgo da Johann Mentelin, prima del 27 giugno 1466] e della «Pflanzmannbibel». Nel XVII sec. entrambi i codici erano in possesso di Peter Werenfels (1627-1703), professore di teologia e parroco di S. Leonardo a Basilea. (stu)
Carta · 432 ff. · 39 x 28.5 cm · area linguistica della Germania meridionale · ultimo terzo del XV secolo
Biblia germanica, 2 parte
I manoscritti AN II 36 e AN II 37 costituiscono insieme una Bibbia completa in lingua tedesca. Si tratta di una copia della cosiddetta «Mentelin-Bibel» [stampata a Strasburgo da Johann Mentelin, prima del 27 giugno 1466] e della «Pflanzmannbibel». Nel XVII sec. entrambi i codici erano in possesso di Peter Werenfels (1627-1703), professore di teologia e parroco di S. Leonardo a Basilea. (stu)
Il manoscritto della certosa di Basilea è composto principalmente dalle due opere più note dello storico romano Sallustio, De coniuratione Catilinae e De bello Iugurthino. Contiene inoltre vari testi brevi e frammenti di ben nota (Isidoro, Publilio Siro, Ps.-Serviolo) o di sconosciuta paternità (regole sillabiche, puzzle aritmetici) e il disegno di un labirinto. Contiene numerose glosse interlineari e marginali di varie mani. (mue)
Carta · 181 ff. · 28.5 x 20-21 cm · probabilmente regione della Loira · seconda metà del XV sec.
Guillaume de Deguileville: Les Pèlerinages
Il manoscritto contiene due racconti tratti da Les Pèlerinages di Guillaume de Deguileville (1295-1360) in francese medio. Si tratta di un'opera religioso-allegorica sul topos letterario dell'Homo viator, l'uomo che intraprende un viaggio (spirituale). L'origine del primo proprietario, rubricatore e forse anche scriba del manoscritto, Petrus Guioti, suggerisce un'origine nella regione della Loira. L'opera, prima di proprietà del collezionista e pittore d'arte Peter Vischer-Passavant (1779-1851), è giunta nella biblioteca di Basilea nel 1823. (flr)
Pergamena · 127 ff. · 16.5 x 12 cm · Italia · terzo quarto del XV secolo
Libro d'ore
Lo sfarzoso Libro d'Ore fu probabilmente allestito nel terzo quarto del XV secolo nell'Italia del Nord. Lo stile delle miniature e la scelta dei santi da venerare rimandano alla regione intorno a Modena, Este, Ferrara. Nel calendario le iniziali con storie illustrano i dodici mesi, all'inizio degli Uffici ci sono delle pagine decorate con rappresentazioni principalmente della vita di Cristo. Le miniature e le iniziali sono realizzate con pittura a tempera e oro. Il manoscritto giunse nel sec. XX nella biblioteca universitaria dal Kunstmuseum di Basilea. (stu)
Pergamena · III + 84 + III ff. · 21 x 15.4-16.3 cm · aschenazita · seconda metà del XV sec.
Nizzaḥon di Basilea
Il Sefer Nizzaḥon Yashan è il nome di un’antologia anonima di argomenti contro l'interpretazione cristologica dei versetti biblici, integrata da una critica dei Vangeli, delle dottrine e della morale cristiana. Composto in Germania o in Francia intorno al 1300, la maggior parte delle confutazioni si basa su argomenti polemici e critiche alla fede cristiana che erano state diffuse negli ambienti ebraici dell'Ashkenaz medievale e della Francia settentrionale. Esistono poche edizioni e manoscritti completi di quest'opera, tra cui questo Nizzaḥon di Basilea. Questo manoscritto, che presenta alcune analogie con altre copie, deve tuttavia essere considerato come un testimone indiretto, ma importante, dell'apologetica ebraica proveniente dalla regione franco-tedesca. (iss)
Carta · 70 ff. · 31.5 x 11 cm · certosa di Basilea · 1520 ca.
Georg Carpentarius: Registrum pro antiqua bibliotheca cartusiae Basiliensis
Intorno al 1520 Georg Carpentarius, allora bibliotecario della certosa di Basilea, redasse un catalogo per collocazione della biblioteca. Il catalogo è costituito da due volumi, uno per ciascuna delle due sale della Bibliotheca antiqua(AR I 2) e della Bibliotheca nova(AR I 3). l catalogo della Bibliotheca antiquaè preceduto dal cosiddetto «Informatorium bibliothecarii», una guida per il bibliotecario, che lo istruisce nella sua attività, tra le quali la catalogazione, la cura dei libri e del fondo librario. Rilegato all’inizio vi è inoltre un elenco di libri che la certosa di Basilea donò nel 1526 a quella di Ittingen. (stu)
Carta · 84 ff. · 32 x 10.5 cm · certosa di Basilea · 1520 ca.
Georg Carpentarius: Registrum pro nove bibliotheca cartusiae Basiliensis
Intorno al 1520 Georg Carpentarius, allora bibliotecario della certosa di Basilea, redasse un catalogo per collocazione della biblioteca. Il catalogo è costituito da due volumi, uno per ciascuna delle due sale della Bibliotheca antiqua(AR I 2) e della Bibliotheca nova(AR I 3). Il catalogo della Bibliotheca nova è stato progettato per essere continuato e contiene delle pagine vuote dopo ogni lettera dell’alfabeto, sulle quali è possibile aggiungere ulteriori segnature. (stu)