Descrizione del progetto: Il costante sostegno del programma «Informazione scientifica» di swissuniversities rende possibile la stabilizzazione e la trasformazione da un progetto ad un servizio stabile. In seguito dovrà essere migliorata ulteriormente l'infrastruttura tecnica. Questo ulteriore sviluppo si rende necessario per poter sostenere i sostanziali sviluppi tecnici dei prossimi anni nel campo della interoperabilità. Infine vengono avviati nuovi progetti parziali per pubblicare online, entro il 2020, i manoscritti svizzeri più ricerca dal punto di vista attuale della ricerca.
Le 280 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da agosto 1527 a gennaio 1530. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso. (fre)
Le 328 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da gennaio 1530 a maggio 1534. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso. (fre)
Le 238 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da maggio 1534 a maggio 1537. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso. (fre)
Le 220 pagine del volume cartaceo contengono le entrate e le uscite del Paese di Appenzello da maggio 1537 a gennaio 1540. I registri contabili sono tra le fonti più importanti per la ricerca sulla storia del Paese ancora indiviso. (fre)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H25
Carta · 86 [+ 6] pp. · 15 x 19 cm · 1726
Schoop Johann, «Recept-Büchlein, Allerhand kostbar Wasser zuo distilliern»
Questo libretto contiene una raccolta di ricette per la fabbricazione di farmaci, rimedi casalinghi e generi alimentari. La descrizione delle ricette va dal semplice elenco degli ingredienti fino a testi molto dettagliati, nei quali viene fornita la preparazione degli ingredienti. Il manoscritto non presenta un indice. Quale coperta venne utilizzato il foglio di un manoscritto, forse del XIV secolo. Il testo che si può leggere tratta della geometria del triangolo (De triangulo). Nella prima metà del XX secolo il libretto venne acquisito da Theo Baeschlin presso la libreria Helbing & Lichtenhahn e regalato all'Istituto di farmacia di Basilea. (wan)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H37
Carta · 120 ff. · 16 x 23 cm · 1582
Johannes Drexell, Raccolta di trattati di medicina
La raccolta è contenuta in un manoscritto cartaceo di origine svizzera. In un secondo tempo venne rilegata con una coperta costituita da due assi di legno rivestiti di pelle di maiale con impressioni a secco. La raccolta contiene trattati e ricette che si basano sui Practica del Meister Bartholomäus. L'erboristeria sta nella tradizione di Macer. La raccolta contiene pure regole per i salassi, un trattato sulla peste, sulle mestruazioni. Vengono inoltre trattate diverse malattie come per es. quelle della testa o delle orecchie. In generale il testo raccoglie trattati sulla natura femminile, sui quattro elementi e sulle nature, e dà consigli di medicina veterinaria, tra gli altri basandosi sul libro di farmacopea dei cavalli di Meister Albrecht. In più vi si trovano diverse benedizioni (benedizioni contro ferite di freccia, e i vermi), formule di giuramento, formule per le partorienti e altro. (wan)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H45
Carta · 140 [+ 3] ff. · 14 x 21 cm · 1449
Ars hermetis
Il manoscritto fu copiato o raccolto nel 1449 da Johannes von Fulda. Venne regalato al museo dal dr. S. Merian nel 1953 e appartenne a Jakob Burckhardt. Il testo tratta di alchimia medica. (wan)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H52
Carta · 196 ff. · 11 x 16 cm · 1651
Ross: und für Andere Sachen Artzney Büchli
Carolus von Wattenwyl raccolse, nella sua raccolta medica per animali, ricette di farmaci contro i malanni dei cavalli (Ross). Queste vanno dalla mancanza di appetito fino a una poco equilibrata quantità di bile. Le cc. 95r-99v sono scritte da una mano diversa in francese. L'excursus spiega come pulire diversi tipi di macchie di grasso dai vestiti da cavaliere (titolo: «pour oster toutes sortes de tasches de graisse des habits»). In tutto il volume la mano del copista cambia altre due volte. (wan)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H87
Carta · 453 pp. · 21 x 32 cm · XVIII secolo
Copia manoscritta del libro di farmacopea di Burkart von Hallwyl (1535-1598)
La copia della farmacopea di Burkart von Hallwyl (1535-1598) costituisce una raccolta di farmaci e ricette per il trattamento di problemi quotidiani. La lunghezza delle ricette varia da alcune frasi fino a testi molto completi. Tra questi si trovano istruzioni per la preparazione e liste degli ingredienti. Il manoscritto è organizzato tramite un indice alfabetico. Dopo l'indice si trovano altre registrazioni. (wan)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H98
Carta · 64 ff. · 18 x 22.5 cm · 1571
Arzeney Buoch
Il manoscritto contiene una farmacopea e un libro di ricette. Vi si trovano molte ricette contro la «pistilienz» e altre malattie. Frasi e intere parti delle istruzioni per i medicamenti sono cancellate. Le pagine del volume non sono numerate e alla fine non presenta un indice. (wan)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H137
Carta · 34 pp. · 17 x 21 cm · 1694
«Mägte Büchlin Maria Iselin» nel plico «Collectanea Rezepte»
Nel «Mägte Büchlin» Maria Iselin ha raccolto delle ricette di cucina. Contiene la prima ricetta conosciuta dei «läckerli» di Basilea. La pasta di panpepato ebbe per molto tempo anche un carattere medicinale. (wan)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. H154
Pergamena · 71 ff. · 23.8 x 16.2 cm · prima metà del XIII sec.
Copia dell’Antidotarium Nicolai
Il manoscritto in pergamena risale alla prima metà del XIII secolo. Su 72 fogli sono descritte circa 300 prescrizioni, comprese informazioni sulla produzione, l’utilizzo e l'effetto dei rimedi. Il testo si basa sull'Antidotarium di Nicolò Perposito della scuola di medicina di Salerno. In linea di principio, il manoscritto ha una semplice impaginazione del testo. Alcune piccole iniziali in inchiostro rosso e blu, alcune con ornamenti, decorano il testo. In base a degli annessi si può presumere che il signor Ludwig Bertalot (1884-1960) sia probabilmente il precedente proprietario del manoscritto. Il Museo storico della farmacia ha potuto acquistare il manoscritto nel 2017 nella libreria antiquaria di Daniel Thierstein a Bienne. Nel 2019/2020 Friederike Hennig ha restaurato il manoscritto a Basilea. (wan)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. V258
Pergamena · 129 ff. · 9.5 x 15 cm · Parigi · 1629-1639
Libro genealogico del farmacista basileese Hans Friedrich Eglinger (1608-1675)
Il libro genealogico del farmacista basileese Hans Friedrich Eglinger (1608-1675) permette di gettare uno sguardo nell'ordinamento farmaceutico del XVII secolo e sui suoi contatti. Vi si trovano per la maggior parte detti in tedesco, francese e latino di diversi autori che si rivolgono a Eglinger. In parte sono sfarzosamente illustrati. A c. 53r uno di questi, illustrato, di Jacobus Mozes, mostra al centro un enorme mortaio. La pagina col titolo è abbellita da una pittura barocca a tempera. (wan)
Basel, Pharmaziemuseum der Universität Basel, Cod. V1895
Carta · 263 ff. · 11 x 16 cm · ca. 1612-1630
Libro genealogico Ryhiner
Il libro genealogico del farmacista basileese Emmanuel Ryhiner (1592-1635) permette di lanciare uno sguardo nell'ordinamento farmaceutico del XVII secolo e nelle relazioni del farmacista. Vi si trovano soprattutto detti in ebraico, greco antico, francese e latino di vari autori che si rivolgono a Ryhiner. In parte sono sfarzosamente illustrati. Il foglio del libro genealogico dedicatogli dal suo commilitone Matthaeus Colomanus nel 1612, risale ancora all'epoca degli studi di Ryhiner. L'immagine (242v) di un negozio di farmacista ideale, aperto verso la strada, è stato realizzato dal miniaturista Johann Sixt Ringle. Mostra un farmacista in piedi davanti ad uno scaffale pieno di barattoli colorati che consegna dei medicinali ad una dama. (wan)
Basel, Staatsarchiv Basel-Stadt, Klosterarchiv, Kartaus L
Carta · 380 ff. · 31 x 21.5 cm · certosa di Basilea · ca. 1430-1520
Liber benefactorum
Il Liber benefactorum, il libro dei benefattori della certosa di Basilea, è stato progressivamente copiato tra il 1430 e il 1520. La parte principale del manoscritto, un calendario creato all'inizio del XV secolo, contiene i nomi di oltre 800 benefattori. Il manoscritto è già concepito nella sua struttura di base come Liber benefactorum e ha stretti legami con un martirologio della certosa di Basilea (StABS, Klosterarchiv Kartaus N), che è stato scritto sotto il priorato di Heinrich Arnoldi. (pla)
Basel, Staatsarchiv Basel-Stadt, Fragmente II Klosterarchiv St. Alban DD 1, 1580
Pergamena · 1 f. · 41 x 29 + 1.5 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense
Foglio proveniente dal terzo volume volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Vita s. Martialis così come della Passio sanctorum Primi et Feliciani e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580. (stb)
Pergamena · 312 ff. · 28-29 x 21 cm · terzo quarto del XV sec.
Tommaso d'Aquino, Summa theologiae (prima pars)
Il manoscritto di fattura accurata, contiene la prima parte della Summa theologiae di Tommaso d'Aquino, uno dei capolavori del teologo della Scolastica, e proviene dalla biblioteca di Johannes de Lapide, monaco della certosa di Basilea. I fascicoli sono costituiti da una successione di fogli di pergamena e carta che si alternano regolarmente. Il proemio inizia con una pagina decorata con oro, una Q iniziale in foglia d'oro, tralci marginali con fiori e bacche e un intercolumnio decorato. (flr)
Carta · 232 ff. · 29 x 21 cm · area linguistica alemannica orientale · 1445
Manoscritto miscellaneo con trattati a carattere spirituale
Il manoscritto è stato vergato dal produttivo copista e in seguito priore del convento domenicano di Basilea Albert Löffler nel 1445, poco prima del suo ingresso nell'ordine. Il suo contenuto illustra l'educazione accademica e religiosa di Löffler: contiene testi latini a carattere spirituale, come lo Speculum artis bene moriendi, oggi attribuito a Nikolaus von Dinkelsbühl, il Pilgerbuch der Seele zu Gott di Bonaventura di Hugo e lo Speculum ecclesiae di Ugo di Santo Caro, accanto al popolarissimo Liber de ludo scacchorum di Jacobo da Cessole, uno dei primi trattati in latino sugli scacchi. Sono inclusi anche due testi in tedesco: un trattato sulla perfezione e un catalogo di domande per verificare se all'anima di un malato spetti, dopo la morte, la vita eterna. (mue)
Carta · 184 ff. · 29 x 21.5 cm · secondo quarto del XV sec.
Stanislaus de Znoyma (?), Simon de Tišnova, Petrus de Pulka: Tractatus varii contra Hussitas
Il manoscritto riunisce dei trattati contro gli ussiti dei teologi Stanislaus de Znoyma (-1414), Simon de Tišnova (1370-1432) e Petrus de Pulka (1370-1425). Nonostante il titolo finale del primo trattato indichi il 1431 come data di copia, l'intero codice è stato scritto nel corso del secondo quarto del XV secolo. La carta è filigranata. Una mano contemporanea al copista principale ha aggiunto all'inizio del volume un indice del contenuto e alla fine un elenco delle tesi ussite accompagnate dalle loro confutazioni. Questo stesso scriba chiude poi il ms. con una poesia che condanna il saccheggio dei soldati. Il codice era tra i libri del convento dei domenicani di Basilea. Rilegatura antica in pelle di scrofa, con impressioni a secco; originariamente incatenato e dotato di chiusura. Il contropiatto posteriore contiene un frammento di pergamena, mentre in quello anteriore vi era il frammento di un poema in francese. (mal)
Il commento ai Salmi è un autografo di Ambrosius Alantsee il quale, dopo aver studiato e successivamente insegnato all'Università di Basilea, nel 1480 entrò nella certosa basileese, dove operò come copista, fu priore e autore di letteratura prevalentemente liturgica. Questo manoscritto è stato scritto pochi anni prima della sua morte, che lo sorprese nel 1505 in occasione di un viaggio di visitazione a Erfurt. (mue)