Wolfram, von Eschenbach (1170-1220)
Resti di un manoscritto di Willehalm di Wolfram von Eschenbach. Staccato nell'agosto 1928 da Hans Bloesch dal codice Mss.h.h.XIV.144.
Online dal: 14.06.2018
- Wolfram, von Eschenbach: Willehalm [Fragment] Trovato in: Descrizione standard
- Wolfram, von Eschenbach: Willehalm 243,15–436,30 [Fragment] Trovato in: Descrizione standard
- Wolfram, von Eschenbach: Willehalm (Buch 9, Vers 432,15–436,30) (1r–v)
Incipit: er begvnde an die sinen manen. wol dvr des atmerates vanen. von salanie echtor
Explicit: sinen pris er hoh gemierte. er schvtte mangen sarrazin. der da beliben mvose sin
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- Wolfram, von Eschenbach: Willehalm (Buch 9, Vers 464,12–Schluss) (2r–v)
Incipit: waz darvnder meister da. Jch waz dvr minen helm versniten. al darvnder ich chom geriten
Explicit: vnd swaz man toter kv. svs rvomde er provenza. daz bvoch niht gvot ende
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- Bloesch, Hans (Bibliotecario) | Wolfram, von Eschenbach (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Il cosiddetto «Berner Parzival» costituisce l'ultimo testimone manoscritto datato del poema cavalleresco sul Sacro Graal redatto tra il 1200 e il 1210 da Wolfram von Eschenbach, e per giunta corredato di illustrazioni. Il manoscritto venne probabilmente commissionato nel 1467 dal commerciante bernese Jörg Friburger al copista Johann Stemhein di Costanza. Questi modernizzò dal punto di vista stilistico e redazionale il testo del suo modello adattandolo ai gusti di un pubblico cittadino tardomedievale. Inoltre fornì delle indicazioni per le illustrazioni, che poco più tardi un pittore seguì, realizzando 20 disegni a penna colorati. Le successive vicende che coinvolsero il manoscritto, che oggi conta 180 fogli, rimangono sconosciute; tuttavia nei primi anni del XIX secolo dovette giungere nella biblioteca di Berna, nel cui possesso è attestato al più tardi dal 1816.
Online dal: 26.09.2017
- Wolfram, von Eschenbach: Parzival Trovato in: Descrizione standard
- Wolfram, von Eschenbach: Parzival (176rb) Trovato in: Descrizione standard
- Wolfram, von Eschenbach: Parzival (1ra–176rb ) Trovato in: Descrizione standard
- Guilelmus, Arvernus (Autore) | Lindt, Johann (Restauratore) | Stos, Rolet (Rilegatore) | Wolfram, von Eschenbach (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Il racconto in versi Willehalm di Wolfram von Eschenbach – uno dei più importanti scrittori del medioevo tedesco – è un romanzo storico-leggendario su modello delle canzoni di gesta francesi. Narra le vicende dell'amore tra Willehalm, conte di Tolosa, e Arabel, figlia di un re musulmano, e rispecchia la storia del conflitto tra le due culture medievali. Dagli anni '60 del XIII secolo lo si trova unito in un unico ciclo con l'Arabel di Ulrich von dem Türlin, che ne racconta l'antefatto, e il Rennewart, che ne rappresenta la continuazione. Si conserva in poco più di una decina di codici completi e in numerosi frammenti.
Online dal: 18.06.2020
- Wolfram, von Eschenbach: Willehalm (62vb-139vb)
Incipit: Ane valsch dw rainer, gedreiet und auch ainer, an ürhab dein state kraft ann ennde auch beleibett
Explicit: Der markigs gut gelaittet dan gab dem hochgelobten mann und was toter kunig vantt. Sünst rawmtt er Provenzal das lant.
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- Bodmer, Martin (Precedente possessore) | Eszterházy, Károly (Precedente possessore) | Ulrich, von dem Türlin (Autore) | Ulrich, von Türheim (Autore) | Wolfram, von Eschenbach (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Questo manoscritto, scritto su due colonne e in maniera molto uniforme da tre copisti principali anonimi e da quattro copisti secondari (chiamato anche "St. Galler Epenhandschrift"), offre in una prima redazione una raccolta unica nel suo genere di racconti di eroi e cavalieri in alto tedesco medio. Contiene il "Parzival" (pp. 5−288; versione D) di Wolfram von Eschenbach, la Canzone dei Nibelunghi (pp. 291-416, versione B) con la conclusiva "Klage" (Il lamento) (pp. 416-451; versione B), il racconto "Karl der Grosse" (pp. 452−558; versione C) di Stricker, il racconto in versi "Willehalm" (pp. 561−691; versione G) di Wolfram von Eschenbach così come cinque strofe ("Sangspruchstrophen") di Friedrich von Sonnenburg (pp. 693; versione G). Sicuramente fino al 1768, data dell'acquisizione del codice da parte del monastero di S. Gallo, si trovavano in questi volume alla fine anche frammenti dell'epopea in versi "Die Kindheit Jesu" di Konrad von Fussesbrunnen e Unser vrouwen hinvart di Konrad von Heimesfurt. Queste due ultime opere vennero tolte prima del 1820 dal manoscritto con i poemi epici e si trovano ora nella Staatsbibliothek Preussischer Kuturbesitz a Berlino (mgf 1021), rispettivamente nella Badische Landesbibliothek di Karlsruhe (Cod. K 2037). Il manoscritto, illustrato da 78 iniziali dipinte in modo uniforme da artisti sconosciuti della scuola miniaturistica padovana, fu commissionato da un committente agiato, interessato alle epopee in alto tedesco medio. Il primo proprietario noto fu l'uomo universale e umanista glaronese Aegidius Tschudi (1505−1572), il cui lascito di manoscritti poté essere acquisito dal monastero di S. Gallo nel 1768.
Online dal: 08.10.2015
- Friedrich, von Sonnenburg (Autore) | Stricker, Der (Autore) | Tschudi, Aegidius (Precedente possessore) | Wolfram, von Eschenbach (Autore)