Il Liber benefactorum, il libro dei benefattori della certosa di Basilea, è stato progressivamente copiato tra il 1430 e il 1520. La parte principale del manoscritto, un calendario creato all'inizio del XV secolo, contiene i nomi di oltre 800 benefattori. Il manoscritto è già concepito nella sua struttura di base come Liber benefactorum e ha stretti legami con un martirologio della certosa di Basilea (StABS, Klosterarchiv Kartaus N), che è stato scritto sotto il priorato di Heinrich Arnoldi.
Online dal: 04.10.2018
Foglio proveniente dal terzo volume volume (maggio-giugno) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Vita s. Martialis così come della Passio sanctorum Primi et Feliciani e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Altri frammenti del terzo volume si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Essi dimostrano che questo, così come almeno il sesto volume (novembre-dicembre) del legendario, giunse dopo poco tempo a Basilea, dove apparentemente entrambi furono usati come maculatura intorno al 1580.
Online dal: 13.06.2019