Torre, Archivio parrocchiale, s. n.
Titolo del codice: Martirologio-inventario della chiesa di S. Stefano di Torre, 1639
Luogo di origine: Torre
Datazione: 1639
Supporto materiale: pergamena con fogli di guardia anteriori e posteriori in carta.
Dimensioni:
60 fogli
Formato: 312 x 210 mm
Numerazione delle pagine: Foliazione a penna con cifre arabe nell’angolo superiore destro.
Composizione dei fascicoli: III + 10 III60 + III.
Tra le cc. 9 e 10 rilegato un bifoglio cartaceo (180 x 133). Tra le cc. 57 e 58 inseriti e agganciati alla corda originale di cucitura del fascicolo tre bifogli (290 x 190).
Disposizione della pagina:
scritto a piena pagina, con un numero variabile di linee.
Tipo di scrittura e mani:
- La maggior parte del martirologio (cc. 2r-13r, 16r-27r, 29r-34v, 37r-49v, 51r-54r) è redatta da una persona di fiducia del notaio Giovanni Giacomo Bolla, come da lui stesso dichiarato a c. 49v: … per alium notarium mihi fidum scribi feci et pro fide cum signo mei tabellionatus consueti authenticavi et subscripsi.
- Il notaio Bolla autentica o ratifica le varie sezioni del testo (6r, 6v, 8r, 13r, 24v, 27r, 34v, 36v, 38r, 40v, 49v) o aggiunge notizie relative a nuovi benefici o annuali (cc. 27r, 34v-36r).
- Lungo il testo, dove lo spazio era stato appositamente lasciato libero, varie mani operano delle aggiunte fino al sec. XIX: l'ultima annotazione risale al 1924 (c. 59r).
- Il 13 gennaio 1676 il cancelliere e notaio Carlo Antonio, figlio del notaio Giovanni Giacomo Bolla, effettua delle aggiunte alle cc. 50 e 55 che erano rimaste bianche.
Decorazione: l’unica decorazione è costituita dalla pagina iniziale (1r) delimitata da una cornice esterna dorata e interna a penna nella quale trovano posto in alto il titolo Martirologium Ecclesie S. Stephani prothomartiris locis Turri vallis Blegnii MDCXXXIX scritto a lettere dorate e in basso la figura di S. Stefano raffigurata su di un rialzamento di terreno marrone da cui affiorano ciuffi di erba verde. Il santo ha un aspetto giovanile, con capelli che scendono fin quasi alle spalle ed indossa, come da tradizione, una tunica bianca dal bordo ricamato e una dalmatica rossa-viola con riquadri blu sul petto e nel bordo. Regge il Vangelo chiuso nella mano sinistra e la palma del martirio nella destra. I tradizionali sassi, suoi attributi, sono visibili alla sommità del capo, sul petto e sulla spalla sinistra.
Aggiunte: Nel Martirologio sono rilegati vari documenti cartacei attestanti debiti o obblighi verso la chiesa:
Bifoglio cartaceo con del 27 novembre 1721 con documento che riguarda una registrazione a c. 9 e 10 del martirologio
Tre bifogli cartacei con inventario dei mobili della casa parrocchiale del 22 gennaio 1654, e annotazioni riguardanti aggiunte da apporre al martirologio (1654, 1721, 1766).
Bifoglio cartaceo con del 27 novembre 1721 con documento che riguarda una registrazione a c. 9 e 10 del martirologio
Tre bifogli cartacei con inventario dei mobili della casa parrocchiale del 22 gennaio 1654, e annotazioni riguardanti aggiunte da apporre al martirologio (1654, 1721, 1766).
Legatura:
Legatura contemporanea, (312 x 210 mm) in cartone rivestito di pelle marrone con impressioni a secco (doppia cornice di quattro linee parallele, nel centro fiore di quattro petali e quattro foglie, agli angoli fogli, ecc). In origine dotato di due ganci per la chiusura.
Lingua principale: latino e italiano
Contenuto:
-
1r
Martirologium ecclesie S. Stephani prothomartiris loci Turris vallis Blegnii MDCXXXIX
Al di sotto del titolo raffigurazione di S. Stefano, patrono della chiesa (vedi Decorazione). - 1v bianca
-
2r-v
Prefazione
Admodum Reverendo atquem rerum divinarum … D.D. Carolo Schegie oriundo Simioni et parocho Turris …
La redazione del Martirologio è terminata alle calende di marzo del 1640 ed il volume, redatto sotto la supervisione del notaio Giovanni Giacomo Bolla viene presentato al parroco di Torre Carlo Scheggia di Semione. - 3r-v Dichiarazione sulle circostanze della redazione del martirologio-inventario. In nomine Domini. Anno a Nativitate eiusdem milesimo sexcentesimo trigesimo nono … Cum sit quod usque de anno milesimo sexcentesimo trigesimo secundo proxime elapso convocati et congregati fuerint homines et vicini locorum de Turre et Grummo
-
4r-8r
Prima parte
Contiene la descrizione della chiesa di S. Stefano e l'inventario dei mobili, paramenti ed oreficerie, in italiano. Segue l'elenco delle feste da celebrare annualmente, dei procuratori della chiesa e del priori della scuola. Viene menzionata anche la cappella di S. Pietro Martire a Grumo e di S. Salvatore a Ingerio. Segue l'elenco dei debitori in natura ed in denaro a favore della luminaria. - 8v bianca.
-
9r-16v
Redditus et proventus olei, butirri, et numorum, qui quotannis exiguntur pro illuminando in ecclesia sancti Stephani supradicte prout infra.
Elenco dei redditi e dei proventi per la luminaria. Mani più tarde depennano alcune poste e annotano a margine i relativi cambiamenti. Le cc. 14r-15v sono bianche ma rigate. Dopo la c. 9v è rilegato un bifoglio cartaceo con la data 27 novembre 1721 riguardante la ripresa di un debito iscritto nel martirologio da parte di un discendente del contraente. -
17r-24v
Parte seconda. Pro beneficio ecclesie sancti Stephani de Turre.
Elenco dei beni immobili per la prebenda del Beneficio parrocchiale -
25r-27r
Redditus beneficii presbiteri de Turre spectantes reverendo parocho ecclesiae presente sancti Stephani de Turre.
Elenco dei redditi del beneficio spettanti al parroco. -
29r-36v
Tertia pars. Annualia antiqua que Reverendus dominus parochus presens et future ecclesie sancti Stephani de Turre celebrare tenetur omni anno ex obligatione propria prout in Martirologio veteri legitur confecto de anno 1569 proxime preterito.
Tratta degli obblighi liturgici del parroco e degli oneri dei privati interessati. -
37r-40v
Quarta pars. Pro monacho.
Elenco dei beni immobili spettanti al custode della chiesa. -
41r-49v
Quinta pars. Legati.
Elenco dei legati annuali che varie persone sono tenute a consegnare il Giovedì Santo a favore dei consoli e dei vicini. - 50r-50v Aggiunte apposte il 13 gennaio 1676 su ordine del parroco Giovanni Battista Ugberti e del console e dei vicini di Torre e Grumo.
- 51r-54r Registro di questo martirologio diviso in cinque parti.
- 55r-59r Aggiunte e aggiornamenti, databili dal 1676 al 1924.
- 59v-60v bianche.
Origine del manoscritto:
- Sostituisce il Martirologio del 1569.
- La proposta di redigere un nuovo martirologio risale al 1632 in occasione di una riunione della vicinanza. Il parroco ed i consoli di Torre e di Grumo incaricano della stesura il notaio Giovanni Giacomo Bolla di Castro il quale si deve riferire a quello vecchio e, per gli aggiornamenti, alle informazioni fornite da persone degne di fede (descriptio infrascriptorum omnium partium ex martirologio veteri collectorum partium ex aliis juribus et hominibus probis ac fide dignis tum etiam ex informationibus suprascriptorum ellectorum.)
Bibliografia:
- P. Bianconi, Inventario delle cose d'arte e di antichità, I. Le Tre Valli Superiori, Bellinzona 1948, p. 207;
- p. Rocco da Bedano, I due secenteschi martirologi bleniesi di Torre e Grumo, in "Archivio storico Ticinese" 72 (1977), pp. 189-200.