St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 217
Segnatura precedente:
S. n. 225
Supporto materiale: volume membranaceo
Dimensioni:
di pp. 342 num. rec. più 275 e 276 doppie
Formato: 260 x 160
Condizione: costituito di due manoscritti dello stesso formato, ma di età e di contenuto differenti.
Legatura:
Legatura
quattrocentesca in assicelle e in pergamena con fermagli di ottone; sul dorso è il titolo: Pastorale S. Greg., con l'aggiunta: Liber medicinae.
Acquisizione del manoscritto: A p. 1 sono l'insegna dell'abbazia, ripetuta a p. 250, e la vecchia segnatura S. n. 225.
Composizione dei fascicoli:
- un insieme di quaderni e di fogli divisi da mutilazioni e sconvolti dal legatore, che si possono raccogliere in due gruppi: [il primo] (pp. 251-274 e 335-342); [il secondo] inseritosi dentro al precedente (pp. 275-334).
- Una numerazione complessiva dei fascicoli del primo quattrocento mostra che il disordine è anteriore a quell'epoca. Frammenti dello stesso manoscritto e più precisamente della prima parte si ritrovano nel cod. 1396, descritto più innanzi. Quello citato dal Bruckner (p. 71) come esistente nel cod. 1395, p. 468-468b, sebbene forse della medesima mano, pare che provenga da un volume di formato minore e di altro argomento.
Origine del manoscritto: Il Bruckner (l. c.) lo elenca fra gli esemplari usciti dallo scrittorio dell'abbazia. È interessante rilevare che il testo del Botanicus (n° 5), a noi noto solo in questo manoscritto, è citato a più riprese nella Clavis sanationis di Simone da Genova sulla fine del duecento (Landgraf, 117 e 118).
Bibliografia:
- Haenel, 679.
- Scherrer Verzeichniss, 78.
- Jörimann, Frühmittelalterliche Rezeptarien, 5 (n° 3).
- A. Musae de herba vettonica, PseudoApulei herbarius, De taxone liber, Sexti Placiti liber medicinae ex animalibus ed. Howald e Sigerist, XII.
- E. Landgraf, Ein frühmittelalterlicher Botanicus in Kyklos, I (1928), 114 e facs. (p. 319a).
- Bruckner, Scriptoria medii aevi Helvetica, II, 70-71 e tav. XVII e XXI (pp. 288a, 252 e 253): sec. VIII-IX.
- Drabkin, Select pages from mediaeval medicaI manuscripts, 421-22 e tav. (p. 288).
Disposizione della pagina:
a due colonne e aggiunte a linee piene,
Tipo di scrittura e mani: in minuscola della prima metà del secolo IX,
Decorazione: con alcuni titoli e numeri in rosso e qualche grande iniziale ornata;
Contenuto:
- La p. 251, che serviva un tempo da coperta, è occupata da abbozzi di santi e di animali.
- 1. pp. 252a-252b, 255a-255b [Epistula de phlebotomia] >In nomine domini nostri Iesu Christi. Incipit scientiam ars medicine.< Quid aest [sic] flevotomia? R. Vena recta incisio et sanguis aemissio …–… super altitudinem vacuam (p. 252b) (p. 255a) etsi statem temporis - In his diebus non oportet flevotomo adhibere. >Explicit flevotomia.<
- 2a. p. 255b Ricette varie e con esse una serie di prescrizioni ginecologiche:
- 3.
pp. 254a-254b,
259a-260b,
257a-258b,
261a-274,
335-338
>Incipit liber fisicum. medicinalis. Ad capitis dolorem.<
Amoniacum tritum cum calida in fronte inducis
- rimedi per le malattie della testa e vari con un principio di numerazione tosto interrotta - cum melle tritum (p. 254b) (p. 259a) naribus missus - myrra agagia (p. 260b) (p. 257a) amomum ana - facis cerotum (p. 258b) (p. 261a) leni igne solutum - (Antidotum theodosion) mel dispumatum quantum sufficit.
Quindi continua a linee piene:- (p. 265) >Item ad capitis vertigines.< Acxungia vetere exsalatam …–… lacte et oleo aspargito (p. 274) (p. 335) inde cum dormitu vadit - cominciano i rimedi per le malattie dei petto - (Ad pectoris dolorem) Item risia in vino ex vino coquitur et vinum || mutilo. A questo testo si ricollega probabilmente il secondo frammento del cod. ·1396 (n° 2).
- 4.
pp. 339a-341b
>Incipiunt interpretationis erbarum sive pimentorum.<
Arsicon. auripimentum …–…
- da A ad X con alcune aggiunte -
saffo bellinoto.
Segue: >Nomen [ herbe ] vetonica.< Habet virtutes XLVI: quinque scripta sunt et alias quam plures herbarum virtutes, interrotto. La p. 342 è vuota.
Disposizione della pagina:
pure a due colonne, con frequenti intestazioni rubricate e con gli spazi per le figure delle piante e degli animali (n. i 5 e 6), delle quali due soltanto si scorgono tracciate o toccate in minio in modo rozzo e imperfetto.
Tipo di scrittura e mani: di grafia affine [minuscola della prima metà del secolo IX].
Contenuto:
- 5.
pp. 309a-322b,
293a-308b,
275a-288a
Erbario
Nomen erba vitonica.
Nascitur in asperis locis
- sono 62 piante in qualche caso coi sinonimi e di solito colla descrizione e gli usi - Ad demonio expellendo (p. 322b) (p. 293a) herba ginciana - mire facit (p. 308b). (p. 275a) Nomen herba pelurden - (Nomen herba uva radro) in ipsa die de oculo faras extrahit.
>Finit bodanicus<
- ed. Landgraf, 120-45.
- 6.
pp. 288a-292b,
323a-332a
>Incipit liber bestiarum. Nome leonis<
, qui alias bestias potit [sic] interficere …–…
collum doloris tollit (p. 292b).
(p. 323a) Ad oculorum dolorum vel caliginis …–…
>(Nomen sorix)<
ad frigolis sorix pulvere dabis.
Espone le proprietà mediche di 17 animali quasi tutti mammiferi e ad esse succedono quelle di 10 uccelli: (p. 327a)
>Incipit super volatilibus artes medicina. Nomen aquila.<
Qui de ipsa aquila in domò sua habuerit …–…
>(Nomen herundine)<
et de ea causa oculos inunguis: probatum est.
A p. 288 è la figura del leone. - 2b. pp. 332a-334b Ricette varie >Incipit ad gutta caduca< > […] sanandum.< L'ultima carta è lacerata.