Claro, Archivio parrocchiale, senza segnatura
Titolo del codice: Martirologio-calendario della parrocchia di Claro
Luogo di origine: Claro
Datazione: seconda metà del XV sec.
Supporto materiale: pergamena
Dimensioni:
28 ff.
Formato: 310 x 233 mm
Numerazione delle pagine: foliazione moderna a matita al centro del margine superiore che considera anche le carte mancanti.
Composizione dei fascicoli:
III6 + IV14 + (IV-1)22 + (IV-2)28
Le cc. 23 e 24 non hanno riscontro. Richiami al centro del margine inferiore (quello di c. 14v rimanda all’inizio del foglio 15 caduto). Alternanza di Gregory rispettata, i fascicoli iniziano con il lato carne.
Le cc. 23 e 24 non hanno riscontro. Richiami al centro del margine inferiore (quello di c. 14v rimanda all’inizio del foglio 15 caduto). Alternanza di Gregory rispettata, i fascicoli iniziano con il lato carne.
Condizione: il volume, che forse è rimasto sempre privo di legatura, si presenta particolarmente rovinato soprattutto nelle prime e nelle ultime carte, che presentano fori e macchie di umidità. Sono cadute le cc. 15 (19-30 giugno), di cui rimane una striscia nel margine interno, 20 (19-30 agosto) e l’ultima alla fine (18-31 dicembre). Cucitura contemporanea nel margine superiore di c. 16r.
Disposizione della pagina:
rigatura a penna. Ogni pagina è strutturata per contenere da cinque a sette registrazioni; talvolta la registrazione dell’ultimo giorno della pagina è riportata sulla seguente. In una colonna nel margine sinistro trovano posto le lettere dei giorni della settimana, dalla A alla G (la A in rosso). Nello spazio centrale figura la data secondo il calendario romano (calende, none, idi) e, ma il calendario non è pieno, il nome del santo o della festa da celebrare.
Specchio di scrittura 245 x 175.
Specchio di scrittura 245 x 175.
Tipo di scrittura e mani: scrittura gotica rotunda per le indicazioni del calendario, semigotica per le registrazioni.
Decorazione: le indicazioni del calendario (nomi dei mesi, calende, none, idi) e alcune feste sono in rosso. Le lettere che indicano i giorni della settimana (A-G) e le iniziali dei nomi dei santi sono decorate con sottili filigrane eseguite a penna.
Aggiunte: annotazioni in scrittura corsiva più tarde di varie mani (XVI-XVII sec.).
Legatura:
il volume è privo di copertina.
Lingua principale: latino
Contenuto:
-
Calendario
Il calendario, che non è pieno, è di tipo ambrosiano.
Tra le feste più importanti, o legate alla diocesi di Milano, si segnalano: Dazio (14.1); Giulio (31.1); Biagio in rosso (3.2); Provino (8.3); Abbondio (2.4); Ambrogio (4.4 e 7.12); Vitale in rosso (28.4); Gottardo in rosso (4.5); Vittore in rosso (8.5); Gordiano e Epimaco, traslazione Nazario (10.5), traslazione S. Siro (17.5); Bernardino (20.5); deposizione Eusebio (22.5); Sisinio (29.5); Adalberto (3.3); Barnaba in rosso (12.6); traslazione S. Fedele (14.6); Nabore e Felice (12.7); Materno (18.7); Nazario e Celso in rosso (28.7); Eusebio in rosso (1.8, 12.8); Gaudenzio (3.8); Carpoforo (7.8); Firmo e Rustico (9.8); deposizione Simpliciano (16.8); Cornelio e Cipriano (14.9); Eustorgio (18.9); Remigio (1.10); Clemente I papa (23.11); Caterina (25.11). -
Annotazioni che riguardano specificamente la parrocchia di Claro
(3v) 5 febbraio, Agata: reliquie ad sanctum Laurentium de Claro
(7v) 24 marzo: Consecratio ecclesie sancti Ambroxii
(8r) 25 marzo, Annunciazione: Consecratio ecclesie s. Marie
(9r) 12 aprile, Zenone: Consecratio sanctorum Nazarii et Celsi atque Appianus
(16v) 12 luglio, Nabore e Felice: Reliquie ad sanctum Ambrosium
(17v) 23 luglio, Apollinare: Relique ad sanctum Nazarium
(27v) 4 dicembre, S. Barbara: Reconciliatio ecclesiarum de Claro - Accanto alla data figurano le registrazioni concernenti anniversari e obblighi. Ognuna di esse è strutturata secondo uno schema ricorrente. Oltre ai nomi della persona o delle persone di cui devono essere celebrati gli anniversari, sono riportati eventuali altri loro lasciti a favore delle chiese nella parrocchia di Claro, del clero locale o dei parrocchiani. Infine vengono indicati i beni mobili o immobili posti a garanzia del versamento di quanto dovuto per le celebrazioni, accompagnati dai nomi dei possessori.
Origine del manoscritto:
- molto probabilmente il volume sostituisce un martirologio più antico, come si deduce da una registrazione dell’11 giugno, s. Pantaleone (c. 14r) ... sunt annullata et canzelata certa anualia in alio martillorio....
- La datazione alla seconda metà del XV secolo si basa sui seguenti elementi:
- dei testamenti citati datati: 1440 (2v: 21 gennaio), 1394 (14r: 11 giugno, 23r: 25 settembre ), 1429 (23v: 6 ottobre)
- la presenza nel calendario della festa di S. Bernardino da Siena (12v: 20 maggio), canonizzato nel 1450
- l’indicazione nel calendario, il 27 marzo (8r), della Pasqua che cadde in quel giorno nel 1449. - Più tardi (XVI-XVII sec.) venne a sua volta sostituito da un nuovo martirologio, come si deduce da una serie di annotazioni più tarde riferite esplicitamente all'aggiornamento: scriptum in novo martirolo... (1v, 3v ecc.), oppure al contrario: non invenitur nomen (1r, 1v ecc.)
Acquisizione del manoscritto: Il martirologio è stato depositato in un momento non precisabile presso l’Archivio vescovile di Lugano, dove si trovava negli anni Novanta del XX secolo, e in seguito riconsegnato alla Parrocchia di Claro, da cui proveniva in origine.
Bibliografia:
- Eugen Gruber, Die Gotteshäuser des alten Tessin, in „Zeitschrift für Schweizerische Kirchengeschichte“ 33 (1939), pp. 1-49, 97-144, 177-232, 273-319: 184 n. 6, 273 n. 6.
- Paolo Ostinelli, Il governo delle anime. Strutture ecclesiastiche nel Bellinzonese e nelle Valli ambrosiane (XIV-XV secolo), Locarno 1998, p. 26, 244 n. 124, 252 n. 159.
- Rainer Hugener, Buchführung für die Ewigkeit. Torengedenken, Verschriftlichung und Traditionsbildung im Spätmittelalter, Zürich 2014, 320.