Genève, Bibliothèque de Genève, Ms. gr. 42
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Caterina Manco, Université Paul Valéry - Montpellier, 2018.

Titolo del codice: Galenus, De simplicium medicamentorum facultatibus
Datazione: XVI secolo
Supporto materiale: carta filigranata, a sottili vergature orizzontali. Al f. 215 si distingue una filigrana (giglio iscritto in un doppio cerchio) simile a Briquet 7125.
Dimensioni: I + 216 + I. Il foglio 216 è vuoto.
Formato: 331 x 226
Numerazione delle pagine: numerazione araba tracciata con inchiostro rosso in margine superiore esterno
Composizione dei fascicoli: il codice è composto da quaternioni privi di segnature. Tuttavia, sull’ultimo foglio di ogni fascicolo, nel margine inferiore interno, è copiato in verticale l’inizio del testo del foglio successivo. Fanno eccezione i primi due quaderni.
Condizione: ottimo stato di conservazione
Disposizione della pagina: il testo è disposto su una sola colonna. Fa eccezione il testo di alcuni pinax. I pinax dei libri 7 e 8 disposti su tre colonne; quello del libro 9, invece, è disposto su una, due o tre colonne in base alla lunghezza dei titoli dei capitoli; il pinax dei libri 10 e 11, infine, è disposto su 1 o 2 colonne in base alla lunghezza dei titoli dei capitoli. 32 righe per pagina. Giustificazione: 233 x 135 mm. Rigatura a secco del tipo 00D1 Leroy-Sautel. Margini ampi (inferiore 7 mm, esterno 6,5 mm).
Tipo di scrittura e mani: due diversi copisti per il testo.
  • Il primo copia la maggior parte del testo con un inchiostro nero.
  • Il secondo, invece, si occupa dei ff. 10r/v e 15r/v, usando un inchiostro bruno.
  • Almeno un’altra mano è responsabile di parte delle correzioni interlineari o marginali.
Scrittura umanistica, leggermente inclinata verso sinistra sul recto dei fogli, verso destra sul verso dei fogli. L’interlinea è regolare. Presenza di gamma di forma maiuscola.
Decorazione:
  • titoli e iniziali sono rubricati (inchiostro rosso e carminio).
  • Alcune lettere iniziali sono decorate con motivi geometrici (ad es. f. 9r) o floreali (ad es. f. 5r).
  • Presenza di rappresentazioni grafiche destinate ad illustrare le proprietà dei farmaci (f. 90v).
  • Piccole cornicette floreali, inserite in maniera non sistematica, segnano il passaggio da una lettera all’altra nei libri sulla flora farmacologica.
  • Il manoscritto non è stato ultimato, come testimonia la presenza di alcuni spazi vuoti nel corpo del testo, destinati a contenere delle lettere miniate (ff. 1r, 19v, 38r, 55v, 77r)
Aggiunte: al centro del margine superiore, in rosso, numerazione greca dei libri; su alcuni fogli è talmente sbiadita da non essere più leggibile. Segnalazione di passi importanti con la ripresa di una o più parole del testo, con i simboli ⸫ e ··, piccole cornicette o anche con una piccola mano (f. 25v). Aggiunte di sezioni del testo dimenticate. Correzioni di parti più o meno ampie di testo; in un caso la correzione è introdotta dal latino melius seguito dalla variante (f. 107v). Segnalazione delle citazioni. Numerazione greca dei capitoli, che può presentare degli errori (ad es. ff. 52r/v) o essere omessa (ff. 79v-82r). Alcune sezioni del testo sono cancellate o sottolineate con inchiostro rosso o nero. Nel margine inferiore di alcune pagine si vedono delle lettere latine; molte di esse sono illeggibili a causa della rifilatura dei fogli (ad es. f. 139r).
Legatura: antica, in pelle marrone, decorata con fiori e motivi geometrici. Rovinata in diversi punti.
Contenuto:
manoscritto di argomento medico contenente gli 11 libri del De simplicium medicamentorum [temperamentis ac] facultatibus di Galeno da [T]ὰς τῶν ἁπλῶν φαρμάκων δυνάμεις (Kühn XI, 379) a στόματι σηπεδονωδῶν ἑλκῶν ἐχρησάμεθα (Kühn XII, 377).

  • La disposizione dei libri all’interno del codice è la seguente:
Provenienza del manoscritto: nessun indizio sulla copia del manoscritto. Una nota di possesso al f. 1r (Alexander Pauli filius Petavius Senator Parisiensis anno 1655) ci permette, tuttavia, di ricostruire la storia del manoscritto nelle sue ultime fasi. Nel 1655 esso fu acquisito da Alexandre Petau (figlio dell’antiquario di Orléans Paul), che lo conservò fino alla morte, nel 1672.
Acquisizione del manoscritto: Nel 1720 gli eredi di Petau lo vendettero al bibliofilo Ami Lullin, la cui collezione è stata lasciata in eredità alla Biblioteca di Ginevra.
Bibliografia:
  • H. Omont, Catalogue des manuscrits grecs des bibliothèques de Suisse : Bâle, Berne, Einsiedeln, Genève, St. Gall, Schaffhouse et Zürich, Leipzig, Harrassowitz, 1886, p. 54 n° 157
  • H. Diels, Die Handschriften der antiken Ärzte. I. Hippokrates und Galenos, Berlin, Verlag der Königl. Akademie der Wussenschaften, 1906, p. 96
  • C. Petit, « La tradition manuscrite du traité des Simples de Galien. Editio princeps et traduction annotée des chapitres 1 à 3 du livre I », in V. Boudon-Millot, Storia della tradizione e edizione dei medici greci. Atti del VI Colloquio internazionale Paris 12-14 aprile 2008, Collectanea 27, Napoli, D'Auria, 2010, p. 143-165 [p. 146]