Petau, Alexandre (1610-1672)
La Bible Historiale è la Bibbia tradotta in francese ed in prosa da Guyart des Moulins alla fine del XIII sec. Presentata sotto forma di una Storia santa, sposa la Vulgata di Gerolamo e la Historia Scholastica di Pietro Comestore. Fu rapidamente completata con il secondo tomo della Bible du XIIIe siècle (Bibbia del XIII secolo). Largamente diffusa nei secoli XIV e XV, attualmente ne sono recensiti 144 esemplari completi o frammentari.
Online dal: 22.03.2012
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- Guiart, des Moulins (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petrus, Comestor (Autore) Trovato in: Descrizione standard
La Bible Historiale è la Bibbia tradotta in francese ed in prosa da Guyart des Moulins alla fine del XIII sec. Presentata sotto forma di una Storia santa, sposa la Vulgata di Gerolamo e la Historia Scholastica di Pietro Comestore. Fu rapidamente completata con il secondo tomo della Bible du XIIIe siècle (Bibbia del XIII secolo). Largamente diffusa nei secoli XIV e XV, attualmente ne sono recensiti 144 esemplari completi o frammentari.
Online dal: 22.03.2012
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In quest'opera, composta alla fine del sec. XIV a Valenzia, l'autore descrive l'universo angelico ispirandosi al De triplici gerarchia di Dionigi Areopagita. Largamente diffuso nella seconda metà del sec. XV, il testo è tradotto in francese e venne stampato per la prima volta a Ginevra nel 1478. Miniato dal Maestro del Boccaccio di Ginevra, il Ms. fr. 5 presenta lo stemma di Jeanne de Laval, seconda moglie del re Renato d'Anjou.
Online dal: 18.12.2014
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- Dionysius Areopagita (Autore) | Fouquet, Jean (Miniatore) | Francesc, Eiximenis (Autore) | Guillaume, Jouvenel des Ursins (Committente) | Jouvenel-Maler (Miniatore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Dionysius Areopagita (Autore) | Fouquet, Jean (Miniatore) | Francesc, Eiximenis (Autore) | Guillaume, Jouvenel des Ursins (Committente) | Jouvenel-Maler (Miniatore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione aggiuntiva
La Legenda aurea è una delle opere più copiate di tutto l'Occidente medievale. Presentata sotto forma di brevi testi, mescola le feste del temporale e del santorale celebrate nel corso dell'anno, seguendo l'ordine del calendario liturgico. Largamente diffusa non solo in latino ma anche nelle lingue volgari, essa ha conosiuto molteplici usi quale strumento di predicazione e fonte di edificazione morale attrivarso la lettura laica o religiosa.
Online dal: 25.06.2015
- Golein, Johannes (Autore) | Jacobus, de Voragine (Autore) | Jean, de Vignay (Traduttore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Jean de Courcy scrisse tra il 1416 ed il 1422 una cronaca intitolata la Bouquechardière dal nome del suo feudo. La cronaca, che comprende sei libri, è una compilazione di racconti mitologici, biblici e leggendari. Il primo volume contiene i primi 3 libri, cioè la storia della Grecia, di Troia e dei Troiani sfuggiti alla distruzione della loro città. Il manoscritto di Ginevra è stato prodotto nell'atelier lionese detto di Guillaume Lambert. Presenta dei magnifici frontespizi miniati all'inizio di ognuno dei libri che costituiscono l'opera.
Online dal: 09.04.2014
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- Jean, de Courcy (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Jean de Courcy scrisse tra il 1416 ed il 1422 una cronaca intitolata la Bouquechardière dal nome del suo feudo. La cronaca, che comprende sei libri, è una compilazione di racconti mitologici, biblici e leggendari. Il secondo volume contiene gli ultimi 3 libri, cioè la storia degli Assiri, dei Macedoni e Alessandro, e dei Maccabei. Il manoscritto di Ginevra è stato prodotto nell'atelier lionese detto di Guillaume Lambert. Presenta dei magnifici frontespizi miniati all'inizio di ognuno dei libri che costituiscono l'opera.
Online dal: 09.04.2014
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- Jean, de Courcy (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Questa compilazione storica in francese, i cui racconti vanno dalla Genesi a Giulio Cesare, ha conosciuto un grande successo nel Medioevo. La prima redazione risale al XIII secolo. Questa copia incompleta si conclude con il trionfale ritorno a Roma di Pompeo. Prodotto a Parigi, il manoscritto presenta 34 miniature dipinte in grisaille.
Online dal: 18.06.2020
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- Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Questo manoscritto dell'inizio del XVI secolo contiene il secondo libro delle Illustrations de Gaule et singularitez de Troye di Jean Lemaire de Belges (1473-1524), seguito dai XXIV coupletz de la valitude et convalescence de la royne trescrestienne e dal virelai «Espritz haultains». Si tratta dell'unico manoscritto conosciuto che contiene questi tre testi. Reca la firma autografa di Lemaire de Belges (c. 199v).
Online dal: 14.06.2018
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- Lemaire de Belges, Jean (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Su richiesta di Carlo il Temerario, Vasco da Lucena tradusse nel 1470, con il titolo «Traitté des faiz et haultes prouesses de Cyrus», la Ciropedia di Senofonte secondo la versione latina di Poggio (Institutio Cyri, 1445). Miniato dal «Maitre des prières de 1500», il manoscritto presenta sette miniature nelle quali si racconta la storia di Ciro, che ispirò il duca di Borgogna nelle sue azioni politiche e militari.
Online dal: 04.10.2018
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- Bourrit, Charles (Bibliotecario) | Engelbert II., Nassau-Dillenburg, Graf (Precedente possessore) | Gebetbuch-Meister (Miniatore) | Lucena, Vasco de (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Poggio Bracciolini, Gian Francesco (Traduttore) | Xenophon (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Vasco da Lucena ha tradotto in francese l'Histoire d'Alexandre di Quinto Curzio Rufo su richiesta di Isabella del Portogallo, moglie di Filippo il Buono, duca di Borgogna. Egli completò il testo lacunoso dello scrittore romano appoggiandosi soprattutto ai testi di Plutarco e di Giustino. Terminato nel 1468, questa traduzione, che presenta un Alessandro conquistatore, spogliato delle leggende ereditate dalla letteratura cortese, è dedicato al figlio di Isabella, Carlo il Temerario. L'esemplare conservato presso la biblioteca di Ginevra è stato miniato da un artista fiammingo, il Maître d'Edouard IV, attivo a Bruges alla fine del XV secolo, e da una seconda mano non meglio identificata.
Online dal: 23.09.2014
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- Curtius Rufus, Quintus (Autore) | Guarinus, Veronensis (Traduttore) | Isabelle, Bourgogne, Duchesse (Committente) | Lucena, Vasco de (Traduttore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Master of Edward IV (Miniatore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Plutarchus (Autore) Trovato in: Descrizione standard
- Curtius Rufus, Quintus (Autore) | Guarinus, Veronensis (Traduttore) | Isabelle, Bourgogne, Duchesse (Committente) | Lucena, Vasco de (Traduttore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Master of Edward IV (Miniatore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Plutarchus (Autore) Trovato in: Descrizione aggiuntiva
Su richiesta di Jean II di Francia, il domenicano Pierre Bersuire (Petrus Bercorius) iniziò tra il 1354 e il 1356 la traduzione delle tre decadi (I, III e IV) allora conosciute dell'Ab Urbe condita di Tito Livio. Questa storia di Roma si estende dalla fondazione della città fino alla lotta dei Romani contro i Celtiberi. L'esemplare conservato alla biblioteca di Ginevra data dell'inizio del sec. XV e reca l'ex-libris del duca di Berry. E' stato dipinto dal «Maître des Cleres femmes» di Jean de Berry e da artisti attivi nella maniera del «Maître du duc de Bedford».
Online dal: 21.12.2010
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- Berchorius, Petrus (Traduttore) | Livius, Titus (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Orosius-Meister (Miniatore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Il Mignon è una raccolta di diversi racconti storici e di testi morali o filosofici. Henri Romain è l'autore del riassunto delle tre Decadi di Tito Livio e del Compendium historial, una raccolta di storie antiche. Laurent de Premierfait è il traduttore del De la vieillesse di Cicerone e infine Jean Courtecuisse è il traduttore del Des quatres vertus cardinales di Seneca. Prodotto dall'atelier di Maître François, questo manoscritto presenta sette bei frontespizi miniati.
Online dal: 08.10.2020
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- Berchorius, Petrus (Traduttore) | Bruni, Leonardo (Autore) | Cicero, Marcus Tullius (Autore) | François, Meister (Miniatore) | Johannes, de Brevicoxa (Traduttore) | Laurent, de Premierfait (Traduttore) | Le Bègue, Jean (Traduttore) | Livius, Titus (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Martinus, Bracarensis (Autore) | Nemours, Jacques d'Armagnac de Castres de (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Romain, Henri (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Quest'opera, anche conosciuta col titolo “Livre de Jules César”, è una raccolta di testi di Giulio Cesare, Sallustio, Svetonio e Lucano, composta negli anni 1211-1214. Il suo autore, rimasto sconosciuto, intendeva raccontare la storia dei primi dodici imperatori romani, ma terminò la sua impresa alla fine della narrazione della vita di Giulio Cesare. L'esemplare ginevrino è stato miniato da varie mani di cui la principale, attribuita al “Maître de l'échevinage de Rouen”, ha dipinto il frontespizio. Reca le armi di Louis bastardo di Borbone, figlio illegittimo di Carlo I di Borbone.
Online dal: 08.10.2015
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- Bourrit, Charles (Bibliotecario) | Caesar, Gaius Iulius (Autore) | Lucanus, Marcus Annaeus (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Maître de l'Échevinage de Rouen (Miniatore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Sallustius Crispus, Gaius (Autore) | Suetonius Tranquillus, Gaius (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Notaio, segretario, poi consigliere del re Carlo VII, Noël de Fribois compose il suo Abrégé des chroniques de France che presentò al re nel giugno 1459. Inizia la sua cronaca con l'assedio di Troia per concluderla con il 1383. L'esemplare ginevrino presenta due continuazioni anonime relative ai regni di Carlo VII e di Luigi XI. 27 scene miniate decorano questa prima parte del manoscritto. Il testo prosegue con il Mémoire sur les rois de Sicile di Giovanni di Candida, tradotto in francese da Charles Guillart, e infine varie cronache, racconti e altri scritti aggiunti nel XVI secolo.
Online dal: 18.06.2020
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- Aubert, Hippolyte (Bibliotecario) | Candida, Giovanni (Autore) | Coëtivy-Meister (Miniatore) | Fribois, Noe͏̈l de (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Scrivano e notaio fiorentino, Brunetto Latini prese la via dell'esilio nel 1260 dopo la sconfitta dei Guelfi nella battaglia di Montaperti. Stabilitosi in Francia fino al 1266, vi redasse il Trésor,un'enciclopedia in prosa, in francese, largamente diffusa fino alla fine del XV secolo. Il miniatore che ha illustrato l'esemplare conservato presso la Biblioteca di Ginevra è conosciuto con il nome convenzionale di "Master of the Geneva Latini" o anche come "Maître de l'échevinage de Rouen". Adorno in origine di quattro frontespizi, il manoscritto ne presenta ora solo due, uno dei quali con la famosa raffigurazione di un mercato urbano medievale.
Online dal: 23.09.2014
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- Latini, Brunetto (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Maître de l'Échevinage de Rouen (Miniatore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Su richiesta del re Filippo III il Temerario, il frate domenicano Lorenzo scrisse un libro di istruzione religiosa per laici. Nel terzo e quarto trattato (cc. 6r-33r) si ispirò al Miroir du monde compilando due trattati di quest'opera composta nel XIII secolo e ampiamente diffusa nel regno. Il quinto trattato sulle virtù (cc. 33r-99r) è l'unica parte originale di Frate Lorenzo. Il miniatore che ha dipinto le 8 miniature non è identificato ma probabilmente ha lavorato nel nord della Francia.
Online dal: 10.10.2019
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- Laurent, d'Orléans (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Thomas, de Aquino (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Pierre le Fruitier, detto Salmon, segretario di Carlo VI e agente di influenza presso il duca di Borgogna, Giovanni senza Paura, scrisse nel 1409 un testo composito che costituisce nello stesso tempo un manuale di virtù ad uso del principe, un racconto epistolare e un'autobiografia. Salmon vi espone le qualità necessarie al suo sovrano per governare nel migliore di modi (vedi Paris, BnF, fr. 23279). In seguito al suo ritiro dalla corte nel 1411 ed al cambiamento della politica reale nei confronti di Giovanni senza Paura, egli ne preparò una seconda redazione qualche anno più tardi, verso il 1412-1415, oggi conservata a Ginevra. Con la sua scena raffigurante Carlo VI allungato sopra un letto di color blu scuro cosparso di fiordalisi, in discussione con il suo segretario, questo manoscritto rappresenta uno dei fiori all'occhiello della Biblioteca di Ginevra.
Online dal: 23.06.2014
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- Aubert, Hippolyte (Bibliotecario) | Boucicaut-Meister (Miniatore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Meister von Mazarine (Miniatore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Salmon, Pierre (Autore) | Senebier, Jean (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
Proveniente dalla collezione di Alexandre Petau, questo manoscritto composito riunisce quattro testi assemblati in data sconosciuta. Il primo, datato 1464, e il più lungo dei quattro (cc. 2r-81r), è l'Enseignement de vraie noblesse, ed è attribuito a Hugues de Lannoy, membro dell'Ordine del Toson d'Oro, che offre con questo testo uno specchio dei principi che potrebbe interessare l'entourage ducale borgognone. Si tratta della sola parte di questo manoscritto che è illustrata da un'unica grande miniatura (c. 3r), realizzata dall'assistente principale del miniatore di Bruges Guillaume Vrelant, noto con il nome convenzionale di Maître de la Vraie Cronicque descoce. A questo testo fa seguito la Chronique d'Ecosse (cc. 82r-90v) che racconta la storia della Scozia dalle origini al 1463, un testo su «Le droit que le roy Charles VIIIme pretend ou royaulme de Naples» (c. 91r) e, infine, la vita di sant'Elena in latino (cc. 91v-93r).
Online dal: 18.06.2020
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- Aubigny, Béraud Stuart (Precedente possessore) | Hugues, de Lannoy (Autore) | John, of Ireland (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Neville, Richard (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Quest'opera contiene due trattati: il Livre des deduis, un manuale di caccia e il Songe de Pestilence, un racconto allegorico che riporta il combattimento delle Virtù e dei Vizi. L'esemplare ginevrino è attribuito al miniatore conosciuto con il nome di Maestro di Robert Gaguin.
Online dal: 26.09.2017
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- Ferrières, Henri de (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Malet de Graville, Louis (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Gastone Febo scrisse alla fine degli anni Ottanta del XIV secolo un trattato sulla caccia, in francese ed in prosa, conosciuto sotto il nome di Le livre de la chasse. Questo trattato presenta i diversi metodi per la caccia e la cattura della selvaggina. Gastone Febo dedicò la sua opera al duca di Borgogna, Filippo l'Ardito, celebre per la sua passione per la caccia. Fino ad oggi sono recensiti 44 manoscritti medievali contenenti quest'opera.
Online dal: 22.03.2012
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- Gaston III Foix, Comte (Autore) | Gruuthuse, Lodewijk van (Committente) | Louis XII., France, Roi (Precedente possessore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Federico II Hoehnstaufen scrisse intorno al 1240 un trattato sulla falconeria in latino (De arte venandi cum avibus) per iniziare il figlio Manfredi alla caccia agli uccelli. Composto in sei libri, questo trattato fu oggetto di una seconda redazione da parte di Manfredi che rimaneggiò solo i primi due libri. Fu tradotto in francese all'inizio del XIV secolo sulla base di un manoscritto oggi conservato alla Biblioteca Vaticana e che contiene sia le aggiunte di Manfredi che i soli primi due libri. La versione francese si conserva in quattro manoscritti di cui quello di Ginevra è decorato dal "Maître Brugeois de 1482" e dai suoi collaboratori.
Online dal: 09.04.2014
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- Friedrich II, Heiliges Römisches Reich Kaiser (Autore) | Gruuthuse, Lodewijk van (Committente) | Huber, Jean (Miniatore) | Jean, Namur, Markgraf (Committente) | Louis XII., France, Roi (Precedente possessore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Philippe Prevost, signore di Plessis-Sohier-lez-Tours, consigliere e maggiordomo del re Enrico IV, è l'autore e copista di questo testo d'arte militare, introdotto da una dedica al re Enrico IV (1591), epistola allo stesso monarca, e accompagnato da diversi sonetti, nonché da un breve trattato sulla fortificazione. Manoscritto autografo, contiene anche un breve testo a stampa di Philippe Prevost, Himne de la guerre et de la paix, pubblicato a Tours nel 1590. Alcuni disegni, probabilmente derivati da incisioni, oltre a piani di battaglia, illustrano il testo di Le Mars, che non fu mai pubblicato, anche se sembra essere stato preparato a questo scopo, come dimostrano le numerose cancellature, aggiunte e osservazioni.
Online dal: 08.10.2020
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- Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Prevost, Philippe (Autore) | Prevost, Philippe (Copista) | Prevost, Philippe (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
L'Ovide moralisé è un poema de 72'000 ottosillabi. L'autore, anonimo, ha tradotto, tra la fine del XIII secolo ed il primo quarto del XIV secolo circa, i 15 libri delle Metamorfosi di Ovidio riappropriandosi dei miti antichi al fine dell'edificazione cristiana. L'esemplare di Ginevra, datato alla fine del XIV secolo, è stato miniato da due artisti, il Maître du Rational des divins offices e il Maître du Roman de la Rose.
Online dal: 23.06.2014
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- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Bourbon, Charles de (Precedente possessore) | Chrétien, Legouais (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Ovidius Naso, Publius (Autore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Scrittrice e poetessa di grande fama, apprezzata dall'alta società, Christine di Pisan redasse numerose opere e ne controllò l'esecuzione iconografica come avviene in questo manoscritto il cui testo presenta una città utopica edificata da e all'intenzione di donne.
Online dal: 09.12.2008
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- Christine, de Pisan (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Su richiesta di Jeanne de Laval, sposa del re Renato d'Angiò, nel 1465 un chierico di Angers termina la messa in prosa della prima redazione del Pèlerinage de vie humaine di Guillaume de Deguileville. Il suo lavoro, anonimo, rispetta il testo originale e la suddivisione in quattro libri. Miniato interamente e riccamente, il manoscritto è databile al terzo quarto del XV secolo.
Online dal: 13.10.2016
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- Guillaume, de Déguileville (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Philippe de Mézières (1327-1405) compose nel 1389 il Songe du viel pelerin, un racconto di viaggio allegorico e un eccezionale specchio dei principi, destinato al re Carlo VI. Di questo testo sono sopravvissute solo nove copie, compresa questa in due volumi. Manoscritto su carta, fu probabilmente realizzato a Lille, dove ricevette una serie di disegni ad acquerello attribuiti al Maestro del Livre d'Eracles, un miniatore della cerchia del Maestro di Wavrin. Prima di appartenere alla collezione Petau, poi ad Ami Lullin e infine alla Biblioteca di Ginevra, questa copia era in possesso di Jean V de Créquy, come testimonia il suo stemma dipinto nell'iniziale del primo libro (c. 36r).
Online dal: 18.06.2020
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- Jean de, Créquy (Precedente possessore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Philippe, de Mézières (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Philippe de Mézières (1327-1405) compose nel 1389 il Songe du viel pelerin, un racconto di viaggio allegorico e un eccezionale specchio dei principi, destinato al re Carlo VI. Di questo testo sono sopravvissute solo nove copie, compresa questa in due volumi. Manoscritto su carta, fu probabilmente realizzato a Lille, dove ricevette una serie di disegni ad acquerello attribuiti al Maestro del Livre d'Eracles, un miniatore della cerchia del Maestro di Wavrin. Prima di appartenere alla collezione Petau, poi ad Ami Lullin e infine alla Biblioteca di Ginevra, questa copia era in possesso di Jean V de Créquy, come testimonia il suo stemma dipinto nell'iniziale del primo libro (Ms. fr. 183/1, c. 36r).
Online dal: 18.06.2020
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- Jean de, Créquy (Precedente possessore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Philippe, de Mézières (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Questo trattato in forma di dialogo tra un chierico e un cavaliere è stato commissionato dal re Carlo V a Evrard de Tremaugon, maestro delle richieste presso il Palazzo del Re. I due protagonisti discutono del potere ecclesiastico e laico alla fine del XIV secolo, del rapporto tra il re e il papa. L'autore, imparziale, difende infine l'indipendenza del re nei confronti del temporale, che rimane comunque il «vicaire de Dieu en la temporalité». Scritto per la prima volta in latino nel 1376 con il titolo Somnium Viridarii, il testo fu velocemente tradotto in francese nel 1378.
Online dal: 08.10.2020
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- Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Trémaugon, Évrart de (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Le Jouvencel racconta le gesta di un giovane nobile che, grazie al suo coraggio e alle sue imprese militari, sposa la figlia del re Amydas. Il testo si ispira alla carriera militare di Jean de Bueil, che servì a lungo Carlo VII. Il manoscritto è ornato da tre dipinti attribuiti al Maestro del Mamerot de Vienne, che fu vicino a Jean Fouquet.
Online dal: 18.06.2020
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- Bueil, Jean de (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Il Tristano in prosa è un romanzo in prosa del sec. XIII, continuamente riscritto nel corso del medioevo. Di natura cavalleresca, l'opera è fortemente influenzata dal Lancelot en prose scritto alla fine del primo quarto del sec. XIII. In questa compilazione, dove si affiancano miti su Tristano e su re Artù, Tristano diventa l'amante perfetto, il cavaliere perfetto che partecipa, in quanto cavaliere della Tavola rotonda, alla ricerca del Graal. Il manoscritto di Ginevra è incompleto. La narrazione si svolge intorno al torneo tra re Artù e Tristano, quest'ultimo che disarciona il re e Yvain che ritornano alla Roche Dure (t. 3 dell'edizione di Philippe Ménard, 1991). Fino ad oggi si conoscono 82 manoscritti o frammenti di manoscritti.
Online dal: 22.03.2012
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- Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Laurent de Premierfait traduce in francese il De casibus virorum illustrium di Giovanni Boccaccio nel 1400. Quest'opera descrive i tragici destini di personaggi illustri soprattutto dell'Antichità. Nel 1409 il traduttore presenta al duca di Berry una seconda versione, dopo averla completata con notizie estratte da storici latini. L'esemplare di Ginevra, che porta l'ex-libris del duca bibliofilo, contiene la seconda versione. E' riccamente decorato da numerose vignette istoriate attribuite principalmente al Maestro di Luçon.
Online dal: 21.12.2010
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- Boccaccio (Autore) | Bruni, Leonardo (Traduttore) | Laurent, de Premierfait (Traduttore) | Luçon Master (Miniatore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Laurent de Premierfait traduce in francese il De casibus virorum illustrium di Giovanni Boccaccio nel 1400. Quest'opera descrive i tragici destini di personaggi illustri soprattutto dell'Antichità. Nel 1409 il traduttore presenta al duca di Berry una seconda versione, dopo averla completata con notizie estratte da storici latini. L'esemplare di Ginevra, che porta l'ex-libris del duca bibliofilo, contiene la seconda versione. E' riccamente decorato da numerose vignette istoriate attribuite principalmente al Maestro di Luçon.
Online dal: 21.12.2010
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- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Boccaccio (Autore) | Bruni, Leonardo (Traduttore) | Laurent, de Premierfait (Traduttore) | Luçon Master (Miniatore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Manoscritto in carta filigranata risalente al XVI secolo. Di argomento medico, contiene gli 11 libri del De simplicium medicamentorum [temperamentis ac] facultatibus di Galeno. La scrittura di questo codice, stretta e «pointue», ricorda quella di Demetrio Mosco, un umanista greco attivo a Venezia e Ferrara (metà XV- dopo 1519). Il manoscritto non è stato ultimato, come testimonia la presenza di alcuni spazi lasciati in bianco e destinati a contenere delle lettere miniate. Il codice fu acquisito da Alexandre Petau nel 1655. Passato in seguito nelle mani del pastore e teologo ginevrino Ami Lullin, alla sua morte venne lasciato in eredità alla Biblioteca di Ginevra.
Online dal: 29.03.2019
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Galenus (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Questo manoscritto contiene delle prediche di Agostino in scrittura onciale, redatte da una mano del tardo sec. VII, inizio del sec. VIII. Il foglio esterno di ogni fascicolo (quinioni) è costituito da un foglio di pergamena, mentre i rimanenti fogli sono in papiro. I 53 fogli (8 fascicoli) sono stati staccati da un manoscritto che originariamente contava 30 fascicoli (tra 304 e 308 fogli). Altri 63 fogli, rispettivamente 8 fascicoli, si conservano a Parigi (Parigi, BnF, lat. 11641). Un altro foglio, che va collocato nel manoscritto di Parigi tra il f. 26 e 27, si conserva a S. Pietroburgo, NLR, Lat.F.papyr.I.1; tutti gli altri sono scomparsi. Nel sec. IX il manoscritto appartenne alla biblioteca di Floro di Lione, che vi aggiunse di sua mano numerose annotazioni marginali.
Online dal: 22.06.2010
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Augustinus, Aurelius (Autore) | Florus, Lugdunensis (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Maximus, Taurinensis (Autore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Questo libro d'ore all'uso di Parigi, databile al XV secolo, contiene anche un salterio biblico completo. Le miniature sono state attribuite all'atelier del duca di Bedford nella sua fase finale (intorno al 1435-1460). Ogni mese del calendario è preceduto da un verso latino in esametri che indica i due giorni nefasti del mese (primo e 25 gennaio, 4 e 26 febbraio, primo e 28 marzo, 10 e 20 aprile, 3 e 25 maggio, 10 e 16 giugno, 13 e 22 luglio, primo e 30 agosto, 3 e 21 settembre, 3 e 22 ottobre, 5 e 28 novembre, 7 e 22 dicembre). Entrato nella "collection Petau", costituita dai due consiglieri al parlamento di Parigi, Paul Petau († 1614) e il figlio Alexandre Petau († 1672), questo manoscritto fu acquisito nel 1720 dal ginevrino Ami Lullin (1695-1756) e lasciato in eredità alla Biblioteca di Ginevra dopo il suo decesso.
Online dal: 08.10.2015
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Questo libro d'ore all'uso di Parigi, riccamente illustrato, è stato prodotto per la diocesi di Nantes nel terzo quarto del XV secolo. Proprietà della famiglia Petau nel XVII secolo, il manoscritto fu acquisito nel 1720 dal ginevrino Ami Lullin che lo lasciò in eredità alla Biblioteca di Ginevra.
Online dal: 09.12.2008
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione aggiuntiva
Questo manoscritto della seconda metà del XV secolo è un libro d'ore ad uso dell'abbazia di S. Martino di Tours. Contiene sei grandi miniature, due relative alla vita di Cristo, due consacrate all'Annunciazione, una a s. Giuseppe e l'altra a s. Barbara. Il calendario segnala i tredici giorni nefasti (dies eger) dell'anno. Con la sua legatura antica in velluto cremisi, la decorazione dipinta e la scrittura accurata, prima di giungere a Ginevra questo manoscritto arricchiva la collezione della famiglia Petau.
Online dal: 18.12.2014
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Aubert, Hippolyte (Bibliotecario) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Il piccolo ed elegante libro d'ore miniato, all'uso di Roma, è probabilmente stato prodotto nell'atelier di Jean Colombe, il celebre miniatore di Bourges, attivo nel corso dell'ultimo terzo del XV secolo. Alcune delle 14 miniature che lo decorano si ritrovano in effetti in altri libri d'ore da lui illustrati, così come il cordoncino collocato nei margini decorati che inquadrano le miniature (Parigi, BnF, n.a. lat. 3181). Quest'ultimo motivo è stato diversamente interpretato, sia come segno di appartenenza all'ordine dei terziari francescani, sia come segno di vedovanza, nel qual caso il destinatario sarebbe una donna, cosa che però è contraddetta dal fatto che le preghiere sono indirizzate al maschile. Questo manoscritto appartenne in seguito a Paul Petau, e raggiunse nel 1756 le collezioni della Biblioteca di Ginevra con il legato della collezione Ami Lullin.
Online dal: 14.06.2018
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Colombe, Jean (Miniatore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Hugo d'Amiens, arcivescovo di Rouen (1130-1164), è l'autore dei due trattati teologici Sur la foi catholique e Sur l'oraison dominicale, copiati in questo manoscritto. A detta dell'annotazione che figura sulla carta di guardia anteriore, è stato offerto alla cattedrale di Rouen dall'arcivescovo Rotrou de Warwick, immediato successore di Hugo d'Amiens alla testa dell'arcivescovado (1165-1183). Prima di raggiungere le collezioni della Biblioteca di Ginevra appartenne ad Alexandre Petau, come testimonia una annotazione sulla prima carta del manoscritto (c. 1r).
Online dal: 04.10.2018
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Hugo, Ambianensis (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Rotrodus, Rothomagensis (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Sontuoso manoscritto contenente la Cronaca di Eusebio di Cesarea tradotta da S. Gerolamo, presentata in colonne e con la continuazione di S. Gerolamo e di Prospero di Aquitania. Realizzato intorno al 1480 a Padova o Venezia, venne miniato da Petrus V… che ha creato una maestosa decorazione a piena pagina sul f. 10r. Un errore di assemblaggio nuoce purtroppo al bell'aspetto del volume: il primo fascicolo dovrebbe essere al posto del secondo, e viceversa.
Online dal: 15.04.2010
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Budé, Guillaume (Precedente possessore) | Eusebius, Caesariensis (Autore) | Hieronymus, Sophronius Eusebius (Autore) | Hieronymus, Sophronius Eusebius (Traduttore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Maffeus, Celsus (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) | Prosper, de Aquitania (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto contiene la traduzione latina del Roman de Troie di Benoît de Sainte-Maure realizzata nel 1287 da Guido de Columnis. Il testo si suddivide in 35 libri, dei quali nove solamente sono introdotti da una miniatura, per la maggior parte a piena pagina (cc. 1r, 5v, 16v, 46r, 72v, 83v, 89v, 107v, 124v). Inserite in un riquadro rinascimentale, le pitture illustrano diversi momenti della distruzione della città di Troia. Il manoscritto appartenne alla collezione di Paul e Alexandre Petau, prima di entrare in possesso di Ami Lullin, pastore e teologo ginevrino che ne fece dono alla Biblioteca di Ginevra nel 1756.
Online dal: 22.03.2018
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Benoît, de Sainte-More (Autore) | Guido, de Columnis (Autore) | Guido, de Columnis (Traduttore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Questo codice trascritto intorno all'anno 1420 è un manoscritto di storia romana contenente due opere di Sallustio: la «Congiura di Catilina» e la «Guerra di Giugurta”. Fu miniato dal Maestro del duca di Bedford e dal suo atelier; degne di nota le miniature in grisaille, per la loro bellezza e per essere state realizzate secondo i dettami di Jean Lebèque, autore di una "Guida" (1417) sulle modalità d'illustrazione delle scene a contenuto storico di queste due opere. Proprietà della famiglia Petau nel XVII secolo, il manoscritto fu acquistato nel 1720 dal ginevrino Ami Lullin che lo lasciò in eredità alla Biblioteca di Ginevra.
Online dal: 09.12.2008
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Bedford-Meister (Miniatore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) | Sallustius Crispus, Gaius (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Il Ms. Lat. 55 della Bibliothèque de Genève costituisce un documento eccezionale poiché si tratta di sei tavolette di cera sulle quali sono stati annotati i conti della casa del re di Francia Filippo IV il Bello, concernenti le spese degli anni 1306-1309. Nel corso del tempo la cera è diventata nera e si è indurita. La lettura ne risulta difficoltosa ma le immagini delle tavolette sono accompagnate dalla trascrizione e dal facsimile realizzato negli anni 1720-1742 dal ginevrino Gabriel Cramer. Conservato sotto la segnatura “Ms. lat. 55 bis”, questo lavoro manoscritto permette di accedere al contenuto delle tavolette e permette di constatare la perdita di parti di cera tra lo stato degli anni 1720-1742 e lo stato attuale.
Online dal: 17.03.2016
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- La Brosse, Guy de (Precedente possessore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) | Senebier, Jean (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto contiene il Decretum Gratiani con la glossa di Bartolomeo da Brescia. Si tratta di un testimone caratteristico della virtuosa impaginazione dei testi di contenuto giuridico, nei quali il testo principale è inquadrato, in generale su tutti i lati, dal commento. Il manoscritto è firmato dal copista, frate Adigherio (c. 341v). Il codice è sontuosamente decorato da grandi miniature che introducono le parti principali del testo, cioè le diverse cause, così che da molte iniziali istoriate, sovente molto raffinate (per es. c. 2r, 127v), e da iniziali figurate. Due miniatori bolognesi, il Maestro del 1346 e l'Illustratore, sono gli autori della decorazione realizzata intorno agli anni 1340. Il Decreto di Graziano entrò nel 1756 alla Biblioteca di Ginevra in occasione del legato di Ami Lullin, che aveva acquistato questa copia dalla collezione Paul e Alexandre Petau.
Online dal: 14.06.2018
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Bartholomaeus, Brixiensis (Autore) | Gratianus, de Clusio (Autore) | Illustratore (Miniatore) | Laurentius, Hispanus (Commentatore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Maestro del 1346 (Miniatore) | Nicolò, di Giacomo (Miniatore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
L'umanista Lazzaro di Baïf (1496-1547), ambasciatore di Francesco I, è l'autore del trattato latino De re vestiaria, che costituisce, nel 1526, la prima monografia sui costumi antichi. Partecipe del gusto antiquario, questo testo scritto in latino e inframmezzato da citazioni in greco – lingua che Baïf studiò a Roma con Giovanni Lascaris – conobbe una vasta diffusione attraverso edizioni stampate ad esempio a Basilea presso Froben (1537) o a Parigi presso Charles Estienne (1535). La copia manoscritta della Biblioteca di Ginevra presenta il testo completo del De re vestiaria, suddiviso in 21 capitoli, con numerose annotazioni marginali probabilmente di mano di Lazzaro de Baïf (c. 79v), e che ne fanno un testimone particolarmente prezioso.
Online dal: 18.06.2020
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Bai͏̈f, Lazare de (Autore) | Bai͏̈f, Lazare de (Annotatore) | Bai͏̈f, Lazare de (Precedente possessore) | Brie, Germain de (Autore) | Brie, Germain de (Precedente possessore) | Dufour-Vernes, Louis Théophile (Bibliotecario) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto comprende tre testi medici tradotti dall'arabo e dal greco in latino. Si inizia con una piccola enciclopedia medica in dieci libri, il Kitâb al-Mansuri di Rhazes (ff. 4-126) nella traduzione attribuita a Gerardo da Cremona (m. 1187); subito dopo un trattato sulle febbri (ff. 126-144v), ispirato a Johannitius, che è il nome latino del medico e traduttore di Baghdad Hunain ben Ishāq al-Ibādī (808-873). La raccolta termina con il testo del medico bizantino Alessandro di Tralles, I dodici libri di medicina, qui suddivisi in tre libri, seguiti dal Trattato sulle febbri (ff. 146-289v). E' abbondantemente annotato e presenta delle iniziali decorate con bellissimi prolungamenti a penna in rosso e blu nel margine inferiore.
Online dal: 12.12.2019
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Alexander, Trallianus (Autore) | Gerardus, Cremonensis (Traduttore) | Ḥunain, Ibn-Isḥāq (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) | Rāzī, Muḥammad Ibn-Zakarīyā ar- (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Questa raccolta, databile alla fine del XV o all'inizio del XVI secolo, contiene dieci trattati scientifici (astronomia, fisica, meccanica ecc.) annotati in latino o in francese e accompagnati da qualche disegno a carattere tecnico. Se quattro di questi testi rimangono anonimi, gli altri sono opera di Christianus de Prachaticz, Petrus Peregrinus, Franco de Polonia, Filone di Bisanzio, Marbodo di Rennes e Jean Fusoris. I soggetti trattati concernono diversi ambiti quali l'astrolabio, il magnetismo, le pietre preziose, il clavicordo ecc.
Online dal: 08.10.2015
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Christianus, de Prachaticz (Autore) | Franco, de Polonia (Autore) | Fusoris, Jean (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Marbodus, Redonensis (Autore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) | Petrus, Peregrinus (Autore) | Philo, Mechanicus (Autore) | Robertus, Castrensis (Autore) Trovato in: Descrizione standard
Dotato di una bella legatura alla “Du Seuil”, questo manoscritto del XV secolo contiene il Policraticus (Il governo della città), un'opera di riflessione sulle vanità dei cortigiani, redatta da Giovanni di Salisbury (1115/1120-1180). Copiato con una scrittura accurata, il testo è ornato da una grande miniatura raffigurante un autore che legge il suo testo al cospetto del re di Francia.
Online dal: 18.12.2014
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Johannes, Saresberiensis (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) | Senebier, Jean (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
Gian Maria Filelfo avrebbe composto l'Amyris negli anni 1471-1476 su richiesta dell'amico Othman Lillo Ferducci di Ancona. Con questo lungo poema latino si intendeva ringraziare il sultano Mehemt II per aver liberato il cognato di Ferducci, fatto prigioniero dai Turchi in occasione della presa di Costantinipoli nel 1453. Gian Mario Filelfo avrebbe fatto decorare il manoscritto a Firenze con una decorazione a „bianchi girari“, l'avrebbe fatto rilegare ad Urbino con una bella legatura rinascimentale italiana ed in seguito l'avrebbe offerto al duca di Urbino Federico da Montefeltro, presso la cui corte soggiornò dal 1477 al 1478.
Online dal: 18.12.2014
- Petau, Alexandre (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Favre, Guillaume (Annotatore) | Fridericus, de Montefeltro (Committente) | Giovanni, Mario Filelfo (Autore) | Lullin, Ami (Precedente possessore) | Mehus, Lorenzo (Autore) | Petau, Alexandre (Precedente possessore) | Petau, Paul (Precedente possessore) | Petau, Paul (Bibliotecario) | Senebier, Jean (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard