Il codice contiene il vangelo di Giovanni con il prologo monarchiano (Stegmüller, Repertorium Biblicum, Nr. 624; pp. 3-7), un prologo anonimo (Stegmüller, RB 628; pp. 3-7, margine) e la Glossa ordinaria. Il manoscritto, che presenta una legatura romanica, fu probabilmente scritto verso la fine del XII secolo, forse anche all'inizio del XIII secolo. Non è chiaro se sia stato prodotto a S. Gallo, ma la nota di possesso Liber sancti Galli del XIII secolo (p. 2) indica che già allora si trovava nel monastero di S. Gallo.
Online dal: 10.12.2020
Contiene le Lettere dell'Apostolo Paolo, gli Atti degli Apostoli, le Lettere cattoliche (3 Lettere di Giovanni, 2 Lettere di Pietro, la Lettera di Giacomo, la Lettera di Giuda) e l'Apocalisse; scritto intorno alla fine del sec. IX o all'inizio del sec. X probabilmente nell'abbazia di S. Gallo. Sui due contropiatti sono visibili a rovescio le tracce, speculari, lasciate da frammenti del Virgilio Sangallese (Cod. Sang. 1394) e della Vulgata dei Vangeli (Cod. Sang. 1395).
Online dal: 21.12.2009
Copia delle Lettere paoline, con una miniatura dell'apostolo Paolo raffigurato mentre predica dinanzi a una gran quantità di Ebrei e pagani. Contiene inoltre copie del «De dialectica» e del «De rhetorica» di Alcuino e del «Peri hermeneias» di Apuleio di Madaura (?), trascritte nel monastero di San Gallo nella seconda metà del secolo IX, con emendamenti aggiunti nel secolo XI.
Online dal: 14.09.2005
Copia delle Lettere di Paolo con la Glossa ordinaria: Lettera ai Romani (pp. 3-44), Prima lettera ai Corinzi (pp. 44-78), Seconda lettera ai Corinzi (pp. 78-106) Lettera ai Galati (pp. 106-121), Lettera agli Efesini (pp. 121-136), Lettera ai Filippesi (pp. 136-146), Lettera ai Colossesi (p. 146-156), Prima lettera ai Tessalonicesi (pp. 156-164), Seconda lettera a Timoteo (pp. 165-172), Lettera a Tito (pp. 172-177), Lettera a Filemone (pp. 177-179), Lettera agli Ebrei (pp. 179-214). Mancano la Seconda lettera ai Tessalonicesi e la Prima lettera a Timoteo (perdita di un fascicolo). Alle pp. 1-2 l'inizio della Lettera ai Romani (Rm 1, 1-20) compare già una volta, anche in questo caso con la Glossa ordinaria. La decorazione del libro è costituita da iniziali con tralci vegetali realizzate con l'inchiostro del testo alle pp. 3, 44, 106, 146, 172, 177 e 179. Sull'ultimo foglio (pp. 215/216), presumibilmente anticamente una controguardia, si legge la sequenza De sancto Nicolao di Adamo di San Vittore con notazione diastematica su righe musicali impresse con lo stilo. Questa forma di notazione, che non era comune a San Gallo, parla piuttosto contro un origine del manoscritto nel monastero di San Gallo.
Online dal: 14.12.2018
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene libri del Vecchio Testamento (Giobbe, Tobia, Giuditta, Ester e il prologo del libro di Esdra) e le Lettere paoline. È un volume della cosiddetta "Kleine Hartmut-Bibel".
Online dal: 12.12.2006
Trascrizione delle Lettere paoline di Winithar – Discorso di Winithar ai suoi confratelli.
Online dal: 14.09.2005
Il codice contiene le Lettere di S. Paolo con tre prologhi alle Lettere ai Romani (Stegmüller, Repertorium Biblicum, Nr. 650, 674 und 677; p. 1), la Glossa ordinaria e altre glosse. La Lettera agli Ebrei si interrompe a Eb 4,16. Il manoscritto, che presenta una legatura romanica, è stato probabilmente scritto verso la fine del XII secolo. Non è chiaro se sia stato prodotto a S. Gallo.
Online dal: 14.12.2022
Copia delle Epistole di s. Paolo, degli Atti degli Apostoli, delle Lettere cattoliche (3 Lettere di Giovanni, 2 Lettere di Pietro, la Lettera di Giacomo, la Lettera di Giuda) e dell'Apocalisse, scritta e decorata con alcune iniziali nell'abbazia di S. Gallo intorno alla metà del sec. IX.
Online dal: 21.12.2009
Copia dei libri del Nuovo Testamento con prologhi e Glossa ordinaria: Gilberto Porretano, Prologo all'Apocalisse, Stegmüller RB 839 (pp. 2–4), Apocalisse (pp. 4–81), Prologhi alle Lettere cattoliche, Stegmüller RB 809 e 11846 (p. 82), Lettera di Giacomo (pp. 83–99), Prima lettera di Pietro (pp. 99–115), Seconda lettera di Pietro (pp. 115–126), Prima lettera di Giovanni (pp. 126–141), Seconda Lettera di Giovanni (pp. 141–143), Terza lettera di Giovanni (pp. 143–145), Lettera di Giuda (pp. 145–150), Prologo al Vangelo di Giovanni, Stegmüller RB 624 (pp. 151–153), Vangelo di Giovanni (pp. 154–300). All'inizio dei capitoli (pp. 2, 4, 83, 126, 141, 145, 151, 154) iniziali di più righe in rosso, con blu, verde e giallo pallido, talvolta con elementi zoomorfi (p. 83 e 145: testa di animale e maschera animale; p. 126: animale a quattro zampe; p. 143: caprone; p. 154: drago). A p. 99 nel margine raffigurazione dell'Apostolo Pietro con le chiavi.
Online dal: 22.03.2018
La più antica pandetta completa esistente di Alcuino, proveniente dal monastero di S. Martino a Tours.
Online dal: 31.12.2005
Bibbia di grande formato, nella quale mancano unicamente i salmi ed il libro di Baruc. I vari libri sono introdotti da iniziali ad inchiostro rosso su più linee (per es. p. 3). All'interno della coperta posteriore sono visibili le tracce di fogli in scrittura onciale, forse di una versione del V secolo della Vetus Latina.
Online dal: 17.03.2016
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene libri del Vecchio Testamento (Genesi, Esodo, Levitico, il libro dei Numeri, Deuteronomio, Giosuè, il libro dei Giudici e di Rut). Primo volume della cosiddetta "Grosse Hartmut-Bibel" (La grande Bibbia di Hartmut).
Online dal: 12.12.2006
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene libri del Vecchio Testamento (i due libri di Samuele e i due libri dei Re). Secondo volume della cosiddetta "Grosse Hartmut-Bibel" (La grande Bibbia di Hartmut).
Online dal: 12.12.2006
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene libri del Vecchio Testamento (i due libri delle Cronache, Giuditta, Ester, Esdra, Neemia, i due libri dei Maccabei).
Online dal: 12.12.2006
Contiene i primi cinque libri di Mosè (Pentateuco), il libro di Giosuè e quello dei Giudici dall'Antico Testamento nonché le lettere di s. Paolo e gli Atti degli Apostoli dal Nuovo Testamento; scritto intorno al 1100 nel monastero di Allerheiligen (Ognissanti) a Sciaffusa, giunse già nel sec. XII a S. Gallo.
Online dal: 15.04.2010
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene trascrizioni di libri del Vecchio Testamento (Proverbi, Ecclesiaste, Cantico dei cantici, Sapienza, Siracide, Giobbe, Tobia). Volume della cosiddetta "Grosse Hartmut-Bibel" (La grande Bibbia di Hartmut).
Online dal: 12.06.2006
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene libri del Vecchio Testamento (Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele e i Profeti minori). È un volume della cosiddetta "Grosse Hartmut-Bibel" (La grande Bibbia di Hartmut).
Online dal: 12.12.2006
Manoscritto biblico risalente agli anni in cui Hartmut era vice-abate (ca. 850-872) e abate (872-883). Contiene le Epistole paoline, gli Atti degli Apostoli e l'Apocalisse. È l'ultimo volume (6) della cosiddetta "Grosse Hartmut-Bibel" (La grande Bibbia di Hartmut).
Online dal: 12.12.2006
Codice palinsesto di grande effetto (con fogli contenenti i due testi); tramanda le più antiche trascrizioni conosciute dei libri veterotestamentari di Ezechiele, Daniele e dei Profeti minori. Il livello in superficie è stato scritto intorno all'800 in una minuscola retica del periodo (della Rezia o di San Gallo): tra i testi trascritti i sermoni di Cesario di Arles (470/71-542), omelie, sermoni, trattati, orazioni e lezioni. Il livello sottostante, talvolta leggibile con difficoltà, è in una semionciale romana del nord Italia: comprende frammenti in latino dei libri veterotestamentari di Ezechiele, Daniele e dei Profeti minori.
Online dal: 09.12.2008
Raccolta della prima omiletica proveniente dal monastero di San Gallo, trascritta su una pergamena rigida, mal levigata, tagliata irregolarmente e danneggiata, già utilizzata in precedenza, quindi sovrascritta nella prima metà dell'VIII secolo con i sermoni di Caesario di Arles e i Synonyma di Isidoro di Siviglia. Scrittura sottostante (merovingia): un'importante copia dei libri sapienziali del Vecchio Testamento, trascritta intorno al 700 nel sud della Francia o in Spagna; è tra i più libri più antichi preservati nel monastero di San Gallo.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto miscellaneo contenente la versione breve di Beda il Venerabile († 735) del Libro della Genesi, l'opera Contra Iudaeos di Isidoro di Siviglia, la lettera De mansionibus filiorum Israhel (Epistula 78) di Girolamo ed una copia del primo e del secondo libro dei Maccabei dell'Antico Testamento. Fu realizzato nel IX secolo, probabilmente nell'abbazia di San Gallo. A pagina 232 si trova una iniziale molto notevole.
Online dal: 31.07.2009
Primo volume di una collezione di frammenti della biblioteca abbaziale di San Gallo («Veterum Fragmentorum manuscriptis codicibus detractorum collectio tomus primus»). Contiene, tra le svariate pagine singole e i diversi testi frammentari, frammenti della fine del IV secolo dell'Eneide e delle Georgiche di Virgilio, importanti da un punto di vista storico-testuale (11 pagine e 8 piccole strisce); 17 parti di testo, di varie dimensioni, dell'inizio del V secolo di una versione vetus latina pre-Vulgata dei Vangeli; frammenti del X secolo di una copia delle commedie di Terenzio; documenti databili tra il IX e il XV secolo; piccoli frammenti in scrittura ebraica; ed il «St. Galler Glauben und Beicht II» (delle formule per la confessione ed una professione di fede dell'XI secolo). Pater Ildefons von Arx (1755-1833) assemblò questo volume miscellaneo nell'anno 1822 e lo dedicò al suo precedente superiore, il bibliotecario dell'abbazia Pater Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823).
Online dal: 31.07.2009
Secondo volume di una collezione di frammenti della biblioteca abbaziale di San Gallo («Veterum Fragmentorum manuscriptis codicibus detractorum collectio tomus II»). Tra i diversi testi, questo volume contiene: 110 fogli singoli, di varie dimensioni, tratti dalla più antica versione Vulgata dei Vangeli, realizzata in nord Italia (Verona?) verso gli anni 410/420; frammenti di manoscritti dei Salmi in lingua latina e greca del VII e rispettivamente del X secolo; un gran numero di frammenti irlandesi della biblioteca abbaziale databili tra il VII e il IX secolo, tra cui un ritratto di Matteo l'Evangelista con i suoi emblemi (p. 418), una croce decorata a piena pagina (p. 422) e un'iniziale «Peccavimus» (p. 426).
Online dal: 31.07.2009
Il Cod. Sang. 1398a è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a. Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398a è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 14 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398a.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398a, fascicolo 1, pp. 1-2). Il primo fascicolo del Cod. Sang. 1398a contiene nove frammenti di testi biblici e uno documento (p. 25-26). Risalgono al periodo compreso tra il VIII fino al XV/XVI secolo.
Online dal: 06.09.2023
Il Cod. Sang. 1398a è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a. Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398a è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 14 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398a.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398a, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 2° fascicolo del Cod. Sang. 1398a contiene cinque frammenti provenienti da testi biblici, giuridico, patristico e omiletico. Risalgono al periodo compreso tra il XI fino al XIII secolo.
Online dal: 06.09.2023
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il primo fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Gn).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 2° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Gn e Ex).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 3° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Ex e Lv).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 4° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Nm e Dt).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 5° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Ios e Idc).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 6° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (I Esr).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 7° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (II Esr).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 8° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Ier).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 9° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Ier).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 10° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Ier, Bar e Is).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 11° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Vetus Latina: Ez).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 12° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Vetus Latina: Ez, Dn, Os).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 13° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Vetus Latina: Dn, Os, Ioel, Abd, Ion).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 14° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (Vetus Latina: Mi, Ioel, Hab, So, Agg, Za).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 15° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (I Mcc).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 16° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (I Mcc).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 17° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (I Mcc, II Mcc).
Online dal: 31.05.2024
Il Cod. Sang. 1398 è uno degli otto volumi di frammenti (cioè contenenti esclusivamente frammenti) della biblioteca abbaziale di S. Gallo. Tra il 1774 e il 1785, i monaci sangallesi Johann Nepomuk Hauntinger (1756-1823) e Ildefons von Arx (1755-1833) staccarono numerosi frammenti dalle legature nelle quali per secoli avevano avuto la funzione di controguardie e guardie, rinforzi del dorso e brachette. In età avanzata, Ildefons von Arx li fece rilegare in otto volumi tematici, e nel 1822 li dedicò all'amico Johann Nepomuk Hauntinger. Soprattutto nel corso del XX secolo, i ricercatori hanno trovato nelle legature altri frammenti più piccoli, che sono state staccati, allegati ai volumi di frammenti esistenti, o aggiunti alla collezione di frammenti. Prima del 1875, 121 fogli sono stati rimossi dal Cod. Sang. 1398, e rilegati in un volume separato, il Cod. Sang. 1398b. (Al precedente volume con i fogli rimanenti fu dato la segnatura Cod. Sang. 1398a). Per motivi di conservazione, dal 2003 al 2004 l'ampio volume Cod. Sang. 1398b è stato sciolto. I frammenti sono stati nuovamente rilegati (nello stesso ordine) in 18 fascicoli («Ganzpapierbroschuren»). La nuova e ormai ufficiale paginazione inizia da 1 in ogni fascicolo e comprende solo i frammenti (senza i fogli di carta bianca). Esempio di citazione: S. Gallo, biblioteca dell'abbazia, Cod. Sang. 1398b.1, pp. 1-2 (= Cod. Sang. 1398b, fascicolo 1, pp. 1-2). Il 18° fascicolo del Cod. Sang. 1398b contiene frammenti di testi biblici (II Mcc, Vetus Latina: Dn).
Online dal: 31.05.2024
Si tratta di due frammenti ben conservati di uno Psalterium iuxta Hebraeos, che probabilmente venne scritto nel secolo X nel monastero di S. Gallo su modello del Cod. Sang. 19. Entrambi i frammenti sono stati staccati nel 1963 dalla borsa di un messaggero e si conservano oggi nell'archivio del comune di Urnäsch (Appenzello Esterno).
Online dal: 08.10.2015
A detta del colophon che si legge alla fine del Vangelo di Giovanni, la trascrizione venne terminata al Cairo da Ibrāhīm ibn Būluṣ ibn Dāwūd al-Ḥalabī, in scrittura Nasḫī. Le illustrazioni sono opera di Ğirğis ibn Ḥanāniyā, miniatore e pittore di icone di Aleppo e rappresentano i quattro evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni nonché 43 scene dalla vita di Gesù. Il titolo arabo „Questo è il santo e puro Vangelo, la brillante e splendida luce“ è menzionato alla fine del Vangelo di Giovanni. Il codice è stato depositato presso la Stiftsbibliothek di S. Gallo dalla famiglia Pandeli quale prestito a lungo termine.
Online dal: 03.11.2009
Bibbia sefardita, realizzata nel corso della prima metà del XIV secolo in Spagna, probabilmente in Castiglia. Il manoscritto si apre e si chiude con delle liste masoretiche (ff. IIr-IXv e 463v fino a 466v), inquadrate di bordure miniate, che costituiscono delle «pagine tappeto». Il testo biblico, copiato su una o due colonne, è accompagnato dalla grande e dalla piccola Masora (regole della tradizione rabbinica concernenti la lettura e l'accentuazione dei testi sacri), scritte in lettere minuscole nei margini e nell'intercolunnio. Questi elementi micrografici si animano talvolta nei margini inferiori delle pagine (circa 70 volte) o sui quattro lati del foglio (per es. ff. 42r-43r, 461v-463r), dove formano delle meravigliose figure geometriche e degli intrecci. I primi libri biblici sono introdotti da titoli realizzati in oro brunito e inseriti su dei fondi bicolori rosa e blu percorsi da tralci bianchi (f. 1v/Gn, 33v/Ex, 59v/Nb, 77v/Dt, 102v/Js, 125v/Jg). Secondo una nota di possesso (f. 467v), datata 1367 (?), questa Bibbia ebraica appartenne probabilmente a David ha-Cohen Coutinho – membro di una famiglia di marrani portoghese. Nel XV sec. fu in possesso di Moses Abulafia prima di essere venduta dalla vedova, come indica il contratto di vendita collocato all'inizio del libro (f. Ir), datato e firmato nel 1526 a Salonicco. La Bibbia si ritrova nel XVI sec. nelle mani del talmudista e rabbino di Salonicco Abraham di Boton (f. 467v). La sua presenza è poi attestata nel XIX sec. ad Alessandria, nella sinagoga Zaradel (R. Gottheil, «Some Hebrew Manuscripts in Cairo», Jewish Quarterly Review 17, 1905, p. 648). Giunta sul mercato antiquario, dal 1996 la Bibbia è custodita in una collezione privata.
Online dal: 14.12.2017
Il più vecchio colophon di questa bibbia ebraica con annotazioni (critiche al testo) masoretiche, che si trova alla fine dell'ultimo volume (vol. 4), afferma che Isaak ben Ischai Sason finì questa bibbia a Ocaña (Spagna) nel 1491. Alla fine di quello che originariamente era il primo volume – e oggi secondo volume (vol. 2) – un'altra annotazione dichiara che questo venne terminato nel 1494 a Evora nel regno del Portogallo, due anni dopo la cacciata degli ebrei dalla spagnola Castiglia. Originariamente questa bibbia era divisa in due volumi e presentava una sequenza insolita e non canonica dei libri. Nel XIX secolo venne suddivisa in quattro volumi (vol. 1, vol. 2, vol. 3, vol. 4) e ricevette una nuova rilegatura con una coperta di color rosso porpora e delle impressioni dorate. Nel XVIII secolo si trovava nel convento di S. Paolo dei Carmelitani Scalzi di Firenze da dove giunse, dopo i saccheggi napoleonici, forse nella Biblioteca Vaticana, ma già nel 1827 venne venduta. Prima di giungere a Zurigo nella collezione Braginsky appartenne alla collezione di Beriah Botfield.
Online dal: 17.12.2015
Il più vecchio colophon di questa bibbia ebraica con annotazioni (critiche al testo) masoretiche, che si trova alla fine dell'ultimo volume (vol. 4), afferma che Isaak ben Ischai Sason finì questa bibbia a Ocaña (Spagna) nel 1491. Alla fine di quello che originariamente era il primo volume – e oggi secondo volume (vol. 2) – un'altra annotazione dichiara che questo venne terminato nel 1494 a Evora nel regno del Portogallo, due anni dopo la cacciata degli ebrei dalla spagnola Castiglia. Originariamente questa bibbia era divisa in due volumi e presentava una sequenza insolita e non canonica dei libri. Nel XIX secolo venne suddivisa in quattro volumi (vol. 1, vol. 2, vol. 3, vol. 4) e ricevette una nuova rilegatura con una coperta di color rosso porpora e delle impressioni dorate. Nel XVIII secolo si trovava nel convento di S. Paolo dei Carmelitani Scalzi di Firenze da dove giunse, dopo i saccheggi napoleonici, forse nella Biblioteca Vaticana, ma già nel 1827 venne venduta. Prima di giungere a Zurigo nella collezione Braginsky appartenne alla collezione di Beriah Botfield.
Online dal: 17.12.2015
Il più vecchio colophon di questa bibbia ebraica con annotazioni (critiche al testo) masoretiche, che si trova alla fine dell'ultimo volume (vol. 4), afferma che Isaak ben Ischai Sason finì questa bibbia a Ocaña (Spagna) nel 1491. Alla fine di quello che originariamente era il primo volume – e oggi secondo volume (vol. 2) – un'altra annotazione dichiara che questo venne terminato nel 1494 a Evora nel regno del Portogallo, due anni dopo la cacciata degli ebrei dalla spagnola Castiglia. Originariamente questa bibbia era divisa in due volumi e presentava una sequenza insolita e non canonica dei libri. Nel XIX secolo venne suddivisa in quattro volumi (vol. 1, vol. 2, vol. 3, vol. 4) e ricevette una nuova rilegatura con una coperta di color rosso porpora e delle impressioni dorate. Nel XVIII secolo si trovava nel convento di S. Paolo dei Carmelitani Scalzi di Firenze da dove giunse, dopo i saccheggi napoleonici, forse nella Biblioteca Vaticana, ma già nel 1827 venne venduta. Prima di giungere a Zurigo nella collezione Braginsky appartenne alla collezione di Beriah Botfield.
Online dal: 17.12.2015
Il più vecchio colophon di questa bibbia ebraica con annotazioni (critiche al testo) masoretiche, che si trova alla fine dell'ultimo volume (vol. 4), afferma che Isaak ben Ischai Sason finì questa bibbia a Ocaña (Spagna) nel 1491. Alla fine di quello che originariamente era il primo volume – e oggi secondo volume (vol. 2) – un'altra annotazione dichiara che questo venne terminato nel 1494 a Evora nel regno del Portogallo, due anni dopo la cacciata degli ebrei dalla spagnola Castiglia. Originariamente questa bibbia era divisa in due volumi e presentava una sequenza insolita e non canonica dei libri. Nel XIX secolo venne suddivisa in quattro volumi (vol. 1, vol. 2, vol. 3, vol. 4) e ricevette una nuova rilegatura con una coperta di color rosso porpora e delle impressioni dorate. Nel XVIII secolo si trovava nel convento di S. Paolo dei Carmelitani Scalzi di Firenze da dove giunse, dopo i saccheggi napoleonici, forse nella Biblioteca Vaticana, ma già nel 1827 venne venduta. Prima di giungere a Zurigo nella collezione Braginsky appartenne alla collezione di Beriah Botfield.
Online dal: 17.12.2015
Una delle più importanti copie esistenti delle Institutiones oratoriae (Istruzioni per l'arte oratoria) del retore latino Quintiliano († dopo il 96 d.C.). Tuttora influente, l'opera, divisa in dodici libri, descrive le fasi dell'educazione di un oratore, dalla prima giovinezza fino al completamento della formazione; lo scopo di tale iter è la formazione di un oratore eticamente irreprensibile, che metta al servizio dell'umanità il suo talento oratorio. La copia sangallese, degli inizi dell'XI secolo, è corredata di glosse ed annotazioni della mano di Eccardo IV di S. Gallo († intorno al 1060) ed è in parte – sicuramente per quanto riguarda gli ultimi libri – opera dello stesso Eccardo IV.
Online dal: 20.12.2007
Ci sono stati tramandati meno di dieci testimoni della revisione della Vulgata di Teodolfo di Orléans († 821). Nello Staatsarchiv di Soletta e nella Zentralbibliothek della stessa città si conservano numerosi frammenti di una di queste bibbie di Teodolfo del sec. IX proveniente dalla collegiata di S. Ursen di Soletta, dove nel sec. XVI venne ridotta in pezzetti ed utilizzata come materiale di rinforzo per legature. Riunificazione virtuale dei frammenti: [sine loco], codices restituti, Cod. 3 (Biblia Theodulfi Fragmenta).
Online dal: 19.03.2015
Resti di una Bibbia di Alcuino scritta a Tours all'inizio del IX secolo, proveniente dal convento domenicano di Berna; intorno al 1495 furono utilizzati dal legatore Johannes Vatter come carte di guardia per vari incunaboli. Dopo la secolarizzazione del convento nel 1528, i volumi che li contenevano entrarono in vari modi in possesso della Biblioteca della città di Berna e di varie biblioteche a Soletta. Intorno al 1945 i frammenti BBB Cod. 756.59 (1 foglio), Cod. 756.70 (8 fogli e 1 striscia) e Cod. 756.71 (2 fogli) sono stati tolti dai volumi da Johannes Lindt; si conservano ora presso la Burgerbibliothek Bern (BBB). In situ, cioè negli incunaboli della Biblioteca universitaria di Berna (MUE), si trova ancora un altro foglio (MUE Inc. I.20) e dei frammenti più piccoli (MUE Inc. IV.77). Nella Biblioteca centrale di Soletta (ZBS) si conservano: Cod. S 458 (carte di guardia) e S II 151 (frammenti staccati).
Online dal: 12.12.2019