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Specchiatura
L'accorpamento di due canzoneri distinti, mantenuti tali per quanto riguarda le caratteristiche esterne (indicatori metrici di verso, copia di explicit a el libro de la mia Comare
», con un ampliamento predisposto in via preliminare, dalla prima mano, con degli spazi in bianco di sei righe alla fine di ogni sezione alfabetica, utilizzati poi e sopperiti secondo il bisogno effettivo, anche fuori dello specchio di scrittura. Gli incipit dei testi successivi a incipit; che si tratti di mano differente da quella del copista è provato dal diverso ductus, e da varianti grafemiche, ad esempio nell'incipit di Solerti 17 a corpus del libro provvisto di una sua tavola, è esemplato in una carta con numerazione ripetuta. La tavola comprende 434 incipit, mancano i testi 401, 402 e 437; il testo 436 (Cavalcanti 9), scritto come strofi al seguito del testo 435, non è materialmente identificabile come canzone autonoma; il testo 308 (<
Nella copia degli incipit nella tavola, la mano principale ne trascrive fuori posto alcuni, perché probabilmente a testo non erano ancora state rubricate le lettere capitali (<
Si riconoscono due mani, quella del copista e quella, presumibilmente, del rubricatore che copia alcuni incipit nella tavola d'indice, con interventi successivi alla prima mano ma subordinati allo stesso progetto di integrazione dei due canzonieri da cui è composto il codice.
in liber de montibus et fluuijs ubi dicitur de sorgha flu./ § Rodano cerca un bel paese tra gallia et nerbona / e in prouenza la presso avignione / Allonde casspe.i.mare / caspium ibi habitant § Sorgia. a surgedo in narbonensi prouintia loco qui vulgus dicitur uallis clausa. nota expropecii quo dicit abditinssio saxej montis tanta / aquarum abundanti a et cetera in de multas asperrimas cautes. effluens paruo contenta cursu in rodanum mergitur Jnclitus / Vir F.P. se cessit noua babillonia postponita. Vbi componuit liber africe heroico carmine gesta primi scipionis / africani cantans. buccolicarum libero. de vita solitaria ad filippum episcopum cauallicensem / Solis fons in artcyca regione et est inmedio nemoris quod amonis dicitur / Sacer. fons est in epyro./ Alonde casspe id est mare casspium ibi habitant femine amacçone / et est in india. amonte casspio denominato. uel casspius / marem oriente attollitur per aquilonem urgiens pene usquem ad europam porrigit / Gange fluuius. vbi sunt homines qui solo odore cuiusdam pomi viuunt. et si longius eunt pomum secum ferunt et etiam occeanum trasnatant / Hermes fluuius dicitur arenis aureis habere. Yberus.flu. Yspanie. Yndo mare est in africa.
Stato fossio quando la uidi prima> (Solerti CXLVI), scritto a piena pagina nello spazio restante, un verso per riga con prima lettera maiuscola e riga in bianco alla fine di ogni quartina e terzina.
Meserfrancesco petrarcha / Nacque nel1304 adarecço // Mori nel1374 in quello depadua / a una uilla chiamataarquade // Vixe anni 70 meno uno dial margine, matita moderna: «è vero» / Adi6 daprile nel 1327 senamoro de / Madonna laura . vede el sonecto acarta 88 Voglia mesprona // Mori madonna laura nel1348 adi 6 daprile / sullora prima. Vede el sonecto acarta 126 torname / amente // Dipunto auna dramma visse anni 21 dalora che / meser .f. sennamoro di ley. Vede el sonecto / acarta 136 tenneme amore anni 21 ardendo.
gli adavante»; la mano G traccia a grandi lettere l'1434
Carmina qui condam studio fiorente peregi» (<De consolatione Philosophiae> I 1, 1). In basso, a matita, segnatura Bodmer.
Misericordia signior mio». Fino a
Sui testi si notano interventi di rasura, integrazione di lacune, varianti marginali; nonché commenti, glosse e manicule.
La tavola è accompagnata dalla menzione «De Basile», e riferisce all'esemplare copiato la dicitura «libro de la mia Comare
». In un dattiloscritto allegato, a firma
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