Bèze, Théodore de (1519-1605)
Il Sefer ha-Yashar è uno dei due commenti biblici del grande R. Abraham Ibn Ezra (1089/92-1164/67). Scritta a Lucca (Italia), verso il 1142-45 ca., quest'opera ha ottenuto grande riconoscimento e popolarità durante il Medioevo ed è stata conservata in numerosi manoscritti e libri a stampa. Questa copia italiana del XV secolo è di particolare interesse poiché appartenne, ad un certo punto del XVI secolo, a Theodore de Bèze (1519-1605), il famoso teologo calvinista ginevrino e professore, che poi la donò ad uno dei suoi discepoli e colleghi, Antoine Chevalier (1507-1572), primo professore di lingua ebraica all'Académie de Genève.
Online dal: 13.06.2019
- Bèze, Théodore de (Precedente possessore) Trovato in: Descrizione standard
- Bèze, Théodore de (Precedente possessore) | Chevalier, Antoine Rodolphe (Precedente possessore) | Hortin, Samuel (Precedente possessore) | Ibn-ʿEzra, Avraham Ben-Meʾir (Autore) | Wild, Marquard (Bibliotecario) Trovato in: Descrizione standard
Il manoscritto è composito ed è costituito da 3 volumi e 7 diverse unità codicologiche. Trasmette più di 30 opere, sia atanasiane che pseudo-atanasiane, sovente in più copie. I testi furono scritti nel XVI secolo nell'Italia settentrionale, in Svizzera o in Germania, forse su iniziativa di Teodoro di Beza, per preparare la prima edizione in greco delle opere di Atanasio, dovuta a Peter Felckmann, e pubblicata nel 1600-1601 ad Heidelberg da Commelin. Il manoscritto trasmette solo testi tardivi, ma è di eccezionale importanza storica per il suo status di esemplare utilizzato per la editio princeps di Atanasio. Costituisce la fonte per tutte le varianti testuali identificate da Felckmann, riprese da B. de Montfaucon nel 1686 e trasmesse nel Migne.
Online dal: 13.06.2019
- Bèze, Théodore de () Trovato in: Descrizione standard
Il cosiddetto «Recueil Grenet» è un manoscritto poetico realizzato dal mercante ginevrino Gilbert Grenet (1510?-1568) e raccoglie delle poesie francesi composte nei decenni 1530-1560. La raccolta si apre con una quarantina di epistole e di «dizains» (in dieci versi) di Clément Marot probabilmente copiate durante e dopo il soggiorno del poeta a Ginevra (1542-1543). Seguono delle poesie anonime sulle virtù dell'educazione e dell'arte di scrivere. Si conclude con una quarantina di epigrammi e poesie varie che lodano la Riforma e polemizzano contro il cattolicesimo. In alcuni casi si tratta di riscritture personali di testi di Théodore de Bèze e Ronsard. Il codice, parzialmente decorato, illustra il ruolo rivestito dalla poesia militante negli ambienti commerciali che sostenevano la Riforma a Ginevra all'epoca di Calvino. È stato acquistato dalla Biblioteca cantonale e universitaria di Losanna nel 1844.
Online dal: 12.12.2019
- Bèze, Théodore de (Autore) Trovato in: Descrizione standard
- Badius, Conrad (Autore) | Bèze, Théodore de (Autore) | Bouchet, Jean (Autore) | Chaperon, Jean (Autore) | Grenet, Gilbert (Autore) | Grenet, Gilbert (Copista) | Grenet, Gilbert (Precedente possessore) | Guéroult, Guillaume (Autore) | Malingre, Matthieu (Autore) | Marot, Clément (Autore) | Marot, Jean (Autore) | Ronsard, Pierre de (Autore) | Saint-Gelais, Mellin de (Autore) | Sainte-Marthe, Charles de (Autore) Trovato in: Descrizione standard