Il manoscritto in due parti è stato scritto in Italia nel periodo compreso tra la metà del XIII secolo e l'inizio del XIV secolo. Tramanda da una parte scritti a carattere procedurale, tra i quali il poco conosciuto Ordo iudiciarius Quoniam ut ait apostolus, e dall'altra repertori e opere generali sul diritto decretale. Il manoscritto venne probabilmente in possesso, del cittadino di S. Gallo Johannes Widembach († 1456) tramite un canonico zurighese, prima di giungere in possesso della biblioteca abbaziale di S. Gallo nel XVI secolo.
Online dal: 18.12.2014
Il manoscritto è composto da più parti e comprende più testi di contenuto diverso. La prima parte (pp. 1-106), in carta, contiene un libro sinodale (pp. 1-81), nonché le Auctoritates sanctorum (pp. 82-105) le quali, secondo il colophon (p. 105a), furono copiate da Johannes Gaernler nel 1378 o 1379. Al di sotto il colophon vi è un disegno, forse opera del copista, di un uomo (un re?) che regge una coppa. Seguono diversi fascicoli in pergamena (pp. 107-224) con sermoni, disposizioni relative alla penitenza, ecc. che datano in parte al XIII e in parte al XIV secolo. La parte finale del manoscritto, su carta (pp. 225-471), contiene, accanto al penitenziale di Johannes de Deo (pp. 284-315), sermoni, testi ascetici e teologici (pp. 316-471) copiati nel XIV secolo. Secondo una nota di possesso (p. 471) il manoscritto, o l'ultima parte di esso, è stato ritrovato al più tardi alla fine del XV secolo nell'abbazia di San Gallo. La legatura floscia presenta sul dorso un bel motivo a intrecci.
Online dal: 22.09.2022
Questa raccolta di questioni scolastiche comprende principalmente domande sulla dottrina dei sette sacramenti, ma alla fine (p. 140b) anche sui dieci comandamenti. La textualis, su due colonne, è strutturata con lombarde rosse, titoli e lettere iniziali rubricate. Le frasi interrogative (sopratutto subordinate) sono marcate da segni di paragrafo rossi. Sul verso della carta di guardia posteriore (p. 142) si trova il timbro della biblioteca dell'epoca dell'abbaziato di Diethelm Blarer di S. Gallo (1553-1564). La coperta anteriore della legatura di assi di legno è rivestita in pelle chiara. Il rivestimento marrone scuro del dorso, che ricopre in parte la coperta anteriore, reca tracce di un ferro con un mezzo ovale. La controguardia anteriore è costituita da un frammento di pergamena, incollato al rovescio, contenente un testo giuridico chiaramente leggibile, che menziona l'arcivescovo di Reims e il vescovo di Laon.
Online dal: 06.09.2023
Questo volume a contenuto teologico-morale contiene una prefazione (pp. 1-4) con un indice alfabetico (p. 2a-4d), nella parte principale una somma dei casi di coscienza in ordine alfabetico con articoli sui singoli lemmi da Acadia a Yroina [sic], ciascuno contrassegnato da una lombarda rossa, che si estende da poche righe a diverse pagine (pp. 4-265), e un indice alfabetico (pp. 266-268b). Lo scriba, frate Rudeger de Casle, che utilizza una gotica corsiva («ältere gotische Buchkursive») su 40 righe per pagina con lombarde rosse, data nel colophon (p. 268b) il completamento del lavoro al 14 dicembre 1351. Il precedente proprietario era nel 1450 Ulricus Horchentaler (p. 268b). Tra le pp. 16 e 17 è inserito un foglio che tramanda sul recto un estratto di un commento al De anima (III, cap. 2, 427b1-428a1), e sul verso una rappresentazione ramificata delle potenze. Sono presenti annotazioni marginali. La coperta floscia è costituita da un rivestimento in pelle verde (o blu) irrigidita inserendo almeno due fogli di pergamena incollati tra loro. Come controguardie anteriori e posteriori sono state utilizzate maculature in pergamena di un indice scritto su almeno due colonne.
Online dal: 06.09.2023
Il manoscritto ha una rilegatura con assi in legno del XV secolo e si compone di diverse parti. L'inizio originale del volume miscellaneo, la parte manoscritta con le pp. 1-140, è stato probabilmente staccato nel XIX secolo. Sono sopravvissute sei unità codicologiche, tutte scritte nel XV secolo ad eccezione della parte IV. La prima parte (pp. 141-348) contiene alle pp. 141-198, il florilegio Auctoritates Aristotelis di Johannes de Fonte (Lohr, p. 260) e alle pp. 199-346 sermoni latini intercalati con estratti dal Libro dei Proverbi (pp. 257-263). Segue la seconda parte (pp. 349-396) con testi latini sulla Messa, la confessione e la penitenza, scritti su due colonne, a p. 349a-396 e infine alle pp. 363a-383b il trattato De conflictu vitiorum di Ambrogio Autperto (Bloomfield, n. 0455). La terza parte (pp. 397-440b) contiene altri sermoni latini alle p. 397-440a. La quarta parte (pp. 441-574) contiene alle pp. 441a-574b, su due colonne, una versione abbreviata, con finale incompleto, della Summa virtutum di Guillelmus Peraldus (Bloomfield, n. 5775; Verweij, pp. 111-110), scritta nel XIV secolo. La quinta parte (pp. 575-618) contiene alle pp. 575a-618a il trattato Collationes de decem preceptis di Tommaso d'Aquino (Bloomfield, n. 6071), scritto su due colonne e decorato a p. 600b con una grande raffigurazione a penna di un vescovo. La sesta parte (pp. 619-638), costituita da un solo fascicolo, è scritta su due colonne e contiene alle pp. 619a-630b l'interpretazione latina del Padre Nostro di Johannes Münzinger (Adam, p. 160), alle p. 631a-634a l'interpretazione dell'Ave Maria (Expositio angelice salutationis) di Tommaso d'Aquino (cfr. Rossi), alle pp. 634b-637a l'interpretazione del responsorio Missus est Gabriel e infine alle pp. 637a-638b un breve testo di altra mano. Sulla base del timbro dell'abate Diethelm Blarer (p. 440b), il manoscritto si trova nella biblioteca dell'abbazia al più tardi dal 1553-1564.
Online dal: 20.12.2023
Il volume contiene quale unico testo un'interpretazione del Cantico dei cantici in tedesco, di cui si conoscono ad oggi 25 manoscritti. La struttura dell'ampio testo, che probabilmente non ha un modello latino, è via via meno sistematica. Pur basandosi su passi del Cantico dei cantici, non offre un vero e proprio commento ma è diviso in tre libri: una dottrina della fede (Libro 1, pp. 8-241), una dottrina monastica sulla virtù (Libro 2, pp. 241-431) e riflessioni sui peccati, sul pentimento, ecc. (Libro 3, pp. 443-512). Il testo è preceduto da un dettagliato indice (pp. 5-7). Un colophon alla fine del secondo libro (p. 431) menziona l'anno 1497 come data di completamento di questa parte. L'intero manoscritto è scritto e rubricato da una sola mano. Secondo una annotazione a p. 1, proviene da un convento di Friburgo (Liber S. Galli Emptus 1699 Friburgi), Scarpatetti ipotizza Adelhausen (domenicane). Su un foglietto inserito figura una annotazione sulla professione di fede delle suore Margret Boshartin, Kattrin Ferberin e Anna Branwartin di Costanza nel 1511 e 1514; sul verso un frammento di lettera (?). La legatura in mezza pelle, con decorazioni a filetti, ferri e fermagli, è contemporanea. Un segnalibro intrecciato e bicolore è attaccato al capitello.
Online dal: 22.09.2022
Questo manoscritto a carattere composito di contenuto teologico-mistico, che proviene forse dal Nord della Baviera e che venne completato nell'area del lago bodanico, appartenne intorno al 1500 alla comunità spirituale delle francescane dell'eremo inferiore (untere Klause) di S. Leonardo ad occidente della città di S. Gallo, che venne soppresso con l'introduzione della Riforma. Il volume contiene più di trenta prediche, trattati, estratti da trattati a carattere domenicano, per lo più anonimi. Tra questi si trova la lettera aperta Von wahrer Andacht di Eberhard Mardach (pp. 83–116), una predica di Johannes Tauler (pp. 129−156), il trattato Liebhabung Gottes an den Feiertagen di Thomas Peuntner del 1434 (pp. 232−237), estratti dalla Auslegung der zehn Gebote di Marquardo di Lindau (pp. 238–245), l'inizio del prologo e tre capitoli della Theologia deutsch (anche menzionato Der Frankfurter; pp. 287–297) tramandato anonimo e integralmente pubblicato per la prima volta da Martin Lutero nel 1518, così come estratti da una versione tedesca del Der Minnebaum (Arbor amoris; pp. 323–331) che si discosta molto da quella di altri manoscritti.
Online dal: 22.06.2017
Il manoscritto è stato scritto in textualis probabilmente nella seconda metà del XIII o nella prima metà del XIV secolo. L'antica foliotazione va da I a CLXXXIII e da CCLVI a CCLXXX (foliotazione a matita: 184-209). Oggi fa fede quella a matita A-B, poi a inchiostro rosso I-CLXXXIII e infine a matita 184-216. L'indice, inserito nel XIV secolo nell'ultimo fascicolo separato (cc. 211r-214v), utilizza la numerazione in cifre romane da I a CCLXXVIII senza lacune. Ciò dimostra che, dopo la stesura dell'indice, alcuni fascicoli sono andati perduti dopo il foglio CLXXXIII, già annotato nel XV secolo nell'indice con «vacat». I fogli rimasti tramandano dapprima i sermoni di Bertoldo di Ratisbona († 1272) sulle feste del Signore e dei santi (cc. Ir-CLXXIIIIv) e poi - a causa della già citata perdita di fogli - solo la fine delle sue prediche per il Commune sanctorum (cc. 184r-184v). In mezzo e dopo ci sono altri sermoni (Sermones ad religiosos, Sermones ad speciales) o testi spirituali della stessa mano, ma alla fine (cc. 209r-210r) di una mano diversa. All'indice fanno seguito (cc. 214r-215v) altre aggiunte, probabilmente del XIV secolo, tra cui alcune in tedesco. Secondo la nota di possesso Liber sancti Galli a c. Br, probabilmente nel monastero di S. Gallo al più tardi dal XV secolo.
Online dal: 25.04.2023
l codice, scritto da più mani, contiene la storia naturale (Das Buch der Natur) di Konrad von Megenberg in una versione praticamente completa; mancano solo alcuni capitoli, in parte a causa della perdita di fogli. I fascicoli 17 (pp. 371-394) e 18 (pp. 395-418) sono rilegati nell'ordine sbagliato. Le singole parti del terzo libro (sugli animali) e del quarto (sugli alberi) sono precedute da sommari coevi. I numeri dei fogli riportati corrispondono alla cartulazione, che ricomincia più volte dall'inizio, inserita in alcune parti. Sulla controguardia posteriore di carta si trova una nota di possesso della mano che ha anche numerato i fogli: sint der bletter CClxxvj bletter vnd ist dz ůrrich [Ulrich] von fulach. Secondo questa annotazione sono andati perduti in totale 12 fogli. Come si evince dalla dedica all'abate Joseph von Rudolphi (abate 1717-1740) sulla controguardia anteriore, il volume si trova nella biblioteca del monastero di S. Gallo al più tardi dal XVIII secolo.
Online dal: 25.04.2023
Introdotto da un calendario di Strasburgo, il volume contiene tra l'altro vari testi del teologo e filosofo italiano Bonaventura (1221-1274), le Regula monachorum ad Eustochium del padre della Chiesa Gerolamo, estratti dal trattato ascetico-mistico Stimulus amoris, le istruzioni per una vita monastica del francescano Heinrich Vigilis di Weissenburg e l'opera di Davide di Asburgo De compositione exterioris et interioris hominis, tutti in lingua tedesca. Il volume, definito da Kurt Ruh «Encheiridion asceticum» francescano, dovette giungere con altri manoscritti di Strasburgo (Codd. Sang. 1904, 1915 ed eventualmente 1866) nel 1590 nel monastero delle domenicane di Wil.
Online dal: 07.10.2013
Il manoscritto contiene alle pp. 1-140 le cosiddette 14 Hermetschwiler Predigten, un ciclo di sermoni in lingua alto alemannica del XIII secolo, di cui è l'unico testimone. Il testo è difettoso all'inizio e alla fine. Alle pp. 141-214 segue il trattato in tedesco del Corpus Domini del «Mönch von Heilsbronn», un monaco del monastero cistercense di Heilsbronn situato tra Norimberga e Ansbach, che visse probabilmente nel XIV secolo. Alle pp. 214-252 seguono altri discorsi spirituali. Il volume si trovava al più tardi nel XIX secolo nel monastero benedettino di Hermetschwil (Argovia). Dal 1930 quale deposito della biblioteca vescovile di San Gallo nella biblioteca del monastero.
Online dal: 14.12.2018
Importante copia per la storia del testo dell'opera Reformatio Prediger Ordens del domenicano Johannes Meyer (1442-1482) attivo a Basilea. Si tratta della copia trascritta nel 1483 da suor Elisabeth Muntprat (1459-1531) e appartenente al convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo. L'opera, copiata da un modello del convento di S. Caterina di Norinberga, è una fonte preziosa per la storia dell'ordine domenicano nell'area di lingua tedesca.
Online dal: 19.12.2011
Salterio in tedesco, completo tranne la caduta di un foglio alla fine: salmi (pp. 1-164), cantici (pp. 164-178). Con poche iniziali figurate (cane a p. 1, pesci alle pp. 141, 153 e 157). Il volume proviene dal convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo; non è possibile dire con sicurezza se vi sia stato anche scritto. Dal 1930 presente in qualità di deposito della biblioteca vescovile di S. Gallo presso la biblioteca abbaziale.
Online dal: 08.10.2015
L'origine di questo manoscritto, nella regione della frontiera settentrionale francese e fiamminga, può essere determinata dalle sue caratteristiche liturgiche, dalla sua legatura in cuoio a disegni stampati e dall'iscrizione Robiers Plovrins, come pure da un paragone con manoscritti stilisticamente simili. Un altro Libro d'ore, decorato dallo stesso artista, è conservato a Claremont vicino a Berkeley, California (USA). Questo esemplare è un'imitazione abbastanza rozza dello stile dello scriba e miniatore Jean Markant, il quale era piuttosto popolare verso il 1500 a Lilla. Il committente di questo volume non è conosciuto.
Online dal: 08.06.2009
Manoscritto contenente un breviario domenicano, introdotto dal calendario che presenta alcune note obituarie. Il codice è stato scritto da Cordula von Schönau, domenicana nel convento di S. Caterina di S. Gallo, che si firma all'interno della coperta anteriore e appone l'ex-libris con la data sulla prima carta di guardia. La mano di Cordula si ritrova anche in S. Gallo, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 406, in Überlingen, Leopold-Sophien-Bibliothek, Ms. 22 e, a Wil, nel codice M 3, in alcune parti dello «Schwesternbuch» (Libro delle sorelle) e del «Konventsbuch» (Cronaca).
Online dal: 04.10.2018
Manoscritto miscellaneo contenente, tra le altre opere, l'epopea Thebaïs (I racconti di Tebe) del poeta latino Publio Papinio Stazio († 95 circa d.C.), trascritto ed annotato con scolii nell'XI secolo nel monastero di San Gallo. Contiene inoltre copie di due brevi testi grammaticali del XII secolo, tavole computistiche, istruzioni ed estratti dalle opere di Beda il Venerabile († 735), entrambe realizzate nel X secolo.
Online dal: 20.12.2007
Una delle più importanti copie esistenti delle Institutiones oratoriae (Istruzioni per l'arte oratoria) del retore latino Quintiliano († dopo il 96 d.C.). Tuttora influente, l'opera, divisa in dodici libri, descrive le fasi dell'educazione di un oratore, dalla prima giovinezza fino al completamento della formazione; lo scopo di tale iter è la formazione di un oratore eticamente irreprensibile, che metta al servizio dell'umanità il suo talento oratorio. La copia sangallese, degli inizi dell'XI secolo, è corredata di glosse ed annotazioni della mano di Eccardo IV di S. Gallo († intorno al 1060) ed è in parte – sicuramente per quanto riguarda gli ultimi libri – opera dello stesso Eccardo IV.
Online dal: 20.12.2007
Il codice contiene il testo completo del Dialogus scritto intorno al 1110-1120 da Pietro Alfonsi, un ebreo di Huesca (dal 1096 appartenente al Regno di Aragona) convertitosi al cristianesimo nel 1106. Il Dialogus è un'opera polemica ed apologetica che tenta, dal punto di vista dell'autore con degli argomenti per l'epoca nuovi ed ancorati nella ratio, di spiegare il primato del cristianesimo sul giudaismo e l'islam. L'opera trovò ben presto subito dopo la sua nascita una grande diffusione ed influenzò la polemica religiosa del medioevo latino, soprattutto nei secoli XIII e XIV.
Online dal: 22.03.2012
Codice miscellaneo (Collectanea) autografo del monaco sangallese itinerante Gallo Kemli († 1481), che ne fu anche possessore. Include testi di argomento per lo più teologico-filosofico, astronomico e medico, ma anche di altra natura: è il caso, ad esempio, di ricette contro pidocchi, pulci e vermi, o di un testo su pesci e crostacei presenti nelle acque della Svizzera e della Germania meridionale; Contiene anche consigli sui tempi per la loro cattura e le modalità per la loro preparazione.
Online dal: 26.04.2007