Oltre ai suoi salmi greco-latini, copiati sul continente da monaci irlandesi in epoca carolingia, il celebre codice basilese contiene una piccola serie di pezzi di devozione privata in latino, aggiunti dai monaci. Il luogo esatto della copia e le sue peregrinazioni successive non sono conosciuti, nonostante un legame con l'abbazia di S. Gallo e/o quella di Bobbio sia stato sovente avanzato sulla base di una nota la cui interpretazione rimane discussa. Verso il 1628-1630 appare nel catalogo della famiglia Amerbach poi, verso il 1672-1676, in quello di Johannes Zwinger.
Online dal: 22.03.2012
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. Allestito a Fulda alla fine del sec. IX, conserva ancora la legatura carolingia in una coperta di pergamena. Oltre alle opere di Isidoro contiene il più antico catalogo della biblioteca di Fulda, le cosiddette ricette basileesi in antico tedesco e un ciclo di immagini a carattere astronomico e computistico.
Online dal: 22.06.2017
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. A Fulda venne allestito attraverso la riunificazione di un manoscritto dell'Inghilterra del nord del sec. VIII con uno di origine continentale-insulare, probabilmente scritto a Fulda nella prima metà del sec. IX. Il codice conserva ancora la sua legatura carolingia in una copertina di pergamena. Fin dove i testi che contiene sono editi criticamente, il codice va annoverato tra i più importanti testimoni.
Online dal: 13.12.2013
Manoscritto composito da Fulda contenente testi per la maggior parte riguardanti il tema della penitenza e dell'ascetica. Giunse, analogamente ad una serie di altri codici di Isidoro da Fulda, e probabilmente perché uno dei testi che contiene è trasmesso sotto il nome di Isidoro, nel XVI secolo a Basilea, scampando in questo modo alla distruzione della biblioteca di Fulda, avvenuta durante la guerra dei trent'anni. Le varie parti ed i diversi testi sono scritti in minuscola anglosassone e carolina e hanno origine a Fulda, come nei suoi dintorni, fino a Magonza. La legatura, probabilmente ancora di epoca carolingia, è stata molto modificata in epoca successiva, soprattutto tramite la asportazione dei piatti. Evidentemente a Basilea venne tolto quello che era allora il primo fascicolo (Paenitentiale Theodori), di formato minore. Oggi reca la segnatura N I 1: 3c.
Online dal: 17.03.2016
Uno dei codici di Isidoro del monastero di Fulda che si è salvato perché nel XVI sec., ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E' stato allestito nel sec. VIII in Inghilterra e conserva ancora la legatura dell'VIII o IX secolo in una coperta di pergamena. Va annoverato tra i più importanti testimoni dell'opera di Isidoro De natura rerum.
Online dal: 13.12.2013
Uno dei codici di Isidoro dal monastero di Fulda che si è salvato perchè nel XVI secolo, ancora prima della distruzione della biblioteca durante la guerra dei trent'anni, giunse a Basilea. Qui servì probabilmente quale possibile modello per una progettata edizione delle opere di Isidoro. E' stato allestito a Fulda nel primo terzo del secolo IX e conserva chiaramente ancora la sua legatura carolingia in pelle marrone su assi di legno con decorazioni geometriche.
Online dal: 25.06.2015
Il più antico manoscritto dei commenti di Sedulio Scoto sui testi introduttivi comuni ai Vangeli. Sembra che giunse da Fulda al Basilea, città della tipografia, nel XVI secolo. La breve opera, tramandata in una manciata di codici, attende ancora un'edizione critica.
Online dal: 29.03.2019
Codice del IX secolo contenente i Vangeli e proveniente da Saint-Ursanne.
Online dal: 24.03.2006
Evangelario dal formato inconsueto, quasi quadrato, trascritto e corredato di iniziali a piena pagina nell'abbazia di San Gallo verso la fine del IX secolo. Altrettanto inconsueta è la legatura, originariamente rivestita con un brillante broccato di seta rosso, giallo e verde; residui di questo materiale si sono conservati nella parte interna del piatto. Il volume è stato annotato da Eccardo IV nel corso dell'XI secolo; di sua mano sono anche i versi che compaiono alla fine.
Online dal: 20.05.2009
Manoscritto di San Gallo del IX secolo contenente una trascrizione del Vangelo di Matteo e dell'inizio del Vangelo di Marco. Nella seconda parte si trova una copia dei salmi 101-150 in latino e greco, il Cantico dei Cantici e altre orazioni (Magnificat, Te Deum, Padre Nostro), come pure una litanita di tutti i santi di San Gallo, trascritta, tra l'880 e il 900, nell'abbazia di San Gallo senza dubbio a partire da un esemplare proveniente da Costantinopoli.
Online dal: 23.12.2008
Trascrizioni di libri del Vecchio Testamento risalenti al tempo di Wolfcoz, monaco e maestro dello scrittorio.
Online dal: 14.09.2005
Contiene il testo dei due libri dei Maccabei, scritto nel sec. IX nel monatero di S. Gallo. La fine del secondo libro dei Maccabei manca.
Online dal: 21.12.2009
L'«Evangelium longum», capolavoro confezionato dai monaci sangallesi Sintram (per la trascrizione) e Tuotilo (per la legatura).
Online dal: 31.12.2005
Il vangelo irlandese di Giovanni, rilegato in dittici d'avorio, offerti in dono a Carlo Magno per la sua incoronazione imperiale (800).
Online dal: 31.12.2005
Manoscritto composito di grande importanza per la storia dei testi, contenente varie opere del vescovo Cipriano di Cartagine († 258), tra le quali De dominica oratione, De mortalitate e De opere et eleemosynis, il trattato di un autore anonimo di origne irlandese De duodecim abusivis saeculi, e l'appello di Gregorio di Nazianzo agli abitanti di Nazianzo (Ad cives Nazianzenos gravi timore perculsos et praefectum irascentem) in traduzione latina. Scritto verso la fine del sec. IX nell'abbazia di S. Gallo.
Online dal: 21.12.2009
Copia sangallese del IX secolo, di alta qualità, dell'opera De fide ad Gratianum contra perfidiam Arrianorum, composta da Ambrogio (339-397 circa). La rilegatura carolingia del IX secolo è rimasta intatta.
Online dal: 09.12.2008
Il De officiis ministrorum, un compendio dell'etica cristiana, opera di Ambrogio (339-397 circa). Copia trascritta intorno al 900, probabilmente non nel monastero di San Gallo. Precedono l'opera di Ambrogio un breve salterio, una litania e alcune orazioni.
Online dal: 09.12.2008
Codice miscellaneo delle opere dogmatiche De Spiritu Sancto libri tres ad Gratianum e Libri tres de incarnatione contra Apollinaristes, composte dal Padre della Chiesa Ambrogio († 397); vi è tràdito anche il De laude sanctorum del vescovo Vitricio di Rouen († prima del 409). Copia databile alla metà del IX secolo e riconducibile al nord della Francia (probabilmente all'area di Metz, e non al monastero di San Gallo). Il manoscritto si apre con sei versi di dedica in esametri latini indirizzati dal prete Regimarus al re Ludovico il Germanico (833-876).
Online dal: 09.12.2008
Contiene il commento dello Pseudo-Gerolamo (Pseudo- Rabano Mauro) al libro veterotestamentario di Giobbe; scritto nel sec. IX probabilmente nell'abbazia di S. Gallo, conserva la originale legatura di epoca carolingia.
Online dal: 21.12.2009
Manoscritto composito costituito da due parti distinte: 1) copia eseguita a S. Gallo nel sec. IX del commento di Gerolamo ai libri veterotestamentari Kohelet e del commento del vescovo Giusto da Seu de Urgel (Urgelitanus) al Cantico dei Cantici, 2) manoscritto composito di contenuto prevalentemente patristico, con compendi dalle opere di Gerolamo, Benedetto, Eucherio e Agostino. Il manoscritto, che conserva ancora la legatura originale carolingia, viene chiamato anche Codice di Egino e dovrebbe essere stato realizzato da un gruppo di copisti veronesi intorno all'800 nel monastero della Reichenau, dove si erano ritirati con Egino loro vescovo (796-799) dopo che questi aveva rinunciato alla sua carica.
Online dal: 21.12.2009
Copia dell'esegesi del Padre della Chiesa Gerolamo († 420) dei libri 1-5 del libro veterotestamentario del profeta Isaia. Il codice venne copiato nel sec. IX nel monastero di S. Gallo dal Cod. Sang. 113 e si presenta ancora nella originale rilegatura di epoca carolingia.
Online dal: 04.10.2011
Codice databile agli anni di attività di Wolfcoz (820-840); contiene il commento di Girolamo al libro di Geremia.
Online dal: 31.12.2005
Copia delle esegesi del Padre della Chiesa Gerolamo († 420) dei libri veterotestamentari dei profeti Gioele e Michea. Il codice venne copiato nel sec. IX nel monastero di S. Gallo e si presenta ancora nella originale rilegatura di epoca carolingia.
Online dal: 04.10.2011
Copia dell'esegesi del Padre della Chiesa Gerolamo († 420) del libro veterotestamentario del profeta Amos. Il codice venne copiato nel sec. IX nel monastero di S. Gallo e si presenta ancora nella originale rilegatura di epoca carolingia.
Online dal: 04.10.2011
Manoscritto composto di due parti, ancora con l'originale rilegatura di epoca carolingia. La prima parte fu scritta all'inizio del sec. IX e contiene una copia, alle pp. 1-74 delle Quaestiones hebraicae in Genesim (questioni sulla traduzione del primo libro di Mosé agli Ebrei) del Padre delle Chiesa Gerolamo († 420), alle pp. 74-136 la Expositio in proverbiis Salomonis, un commento anonimo al libro veterotestamentario dei Proverbi di Salomone, così come alle pp. 137-190 le Instituta regularia divinae legis di Junilius Africanus (intorno al 551). La seconda parte risale alla fine del sec. IX e contiene due opere di Gerolamo sui nomi di luogo e di persona nella Bibbia: il Liber de situ et nominibus locorum hebraicorum (pp. 191–267) così come il Liber interpretationis hebraicorum nominum (pp. 267–355) incompleto alla fine.
Online dal: 04.10.2011
Trascrizione della lettera di Gerolamo a Ctesifonte (Lettera 133) e del Dialogus adversus Pelagianos dello stesso autore, del De vita christiana attribuita a Pelagio, così come dell'opera erroneamente ascritta ad Agostino Altercatio Ecclesiae et Synagogae; copiata nel monastero di S. Gallo nella seconda metà del sec. IX probabilmente sotto l'abbaziato di Grimaldo (841-872). Si conserva nella legatura originale di epoca carolingia; contiene correzioni della mano del monaco di S. Gallo Notkero Balbulo († 912).
Online dal: 04.11.2010
Trascrizione dell'opera di S. Agostino De genesi contra manichaeos, scritto in minuscola carolina nel primo terzo del sec. IX nel monastero di S. Gallo. Le numerose glosse latine risalgono al sec. XI; la spesso avanzata attribuzione al monaco di S. Gallo Ekkehart IV sembra dubbia. Alla fine del testo un copista chiede scusa per la sua inesperienza. Rilegatura originale di epoca carolingia.
Online dal: 02.06.2010
Manoscritto composto di due parti, scritto nel monastero di S. Gallo all'inizio del sec. IX, rilegato in una coperta originale di epoca carolingia. La prima parte contiene due opere del padre della Chiesa Agostino, il sermone De decem chordis, lo scritto De disciplina christiana e l'opera Adversus quinque haereses del vescovo cartaginese Quodvultdeus († 454). La seconda parte contiene, oltre a vari brevi testi, una copia dell'epitaffio di Alcuino di York († 804), il suo libro sui vizi e le virtù De virtutibus et vitiis dedicato al marchese Guido di Nantes, due sermoni di Agostino e i cosiddetti Dicta Bonifatii. Entrambe le parti del manoscritto vennero corredate di glosse dal monaco Ekkehart IV nella prima metà del sec. XI; nel codice si rilevano tracce del suo utilizzo fino nel sec. XVI.
Online dal: 15.04.2010
Copia del sec. IX dell'esegesi di Agostino della predica della montagna di Cristo (De sermone domini in monte secundum Matthaeum) ed estratti dalle sue Quaestiones evangeliorum. Al contrario della seconda parte, la predica della montagna non è stata scritta nel monastero di S. Gallo. Il manoscritto si presenta ancora nella originale rilegatura di epoca carolingia.
Online dal: 04.10.2011
Il codice è stato trascritto nel monastero di S. Gallo dopo l'850, probabilmente all'epoca dell'abate Grimaldo (841-872) o Harmut (872-883). Contiene numerose prediche (Sermones) ed estratti di prediche di Agostino; inoltre estratti da altri scritti di Agostino, quali le Enarrationes in psalmos, il Tractatus in Iohannes evangelium o le Confessiones. Il manoscritto si presenta ancora nella originale rilegatura di epoca carolingia.
Online dal: 04.10.2011
Questa trascrizione, realizzata nel IX secolo nell'abbazia di San Gallo, dell'opera "De baptismo" (Sul battesimo) di Agostino († 430) è significativa da un punto di vista storico-testuale.
Online dal: 31.07.2009
Questa trascrizione, realizzata nell'abbazia di San Gallo nel IX secolo, di commentari di Agostino ai primi sette libri dell'Antico Testamento (l'Eptateuco: "Quaestiones in Heptateuchum libri VII") è tra le più importanti da un punto di vista storico-testuale.
Online dal: 31.07.2009
Contiene l'opera di Agostino Contra Faustum Manichaeum libri II; scritto nel monastero di S. Gallo probabilmente all'epoca dell'abate Grimaldo (841-872).
Online dal: 04.11.2010
Il codice contiene innanzitutto copie di lettere di Agostino († 430) probabilmente trascritte a Magonza nella seconda metà del IX secolo. Il breve indice e le ultime pagine furono aggiunti nell'XI secolo, al tempo di Eccardo IV († verso 1060) nell'abbazia di San Gallo. Segue la traduzione latina di Eccardo IV del Canto di Gallo in antico tedesco (composto dal monaco sangallese Ratperto) e diversi estratti dal contenuto matematico o astronomico.
Online dal: 09.12.2008
Copia realizzata a S. Gallo dell'opera De trinitate libri XV di Agostino. La sua lettera ad Aurelio (Lettera 174) è anteposta all'opera quale prologo. Il codice si presenta ancora nella sua legatura originale e contiene alcune correzioni del monaco sangallese Ekkehart IV del sec. XI. A p. 356 si trova un disegno a penna di un uomo con una spada ed uno scudo; una figura quasi identica si vede anche nel Cod. Sang. 276, p. 271 (qui incisa con uno stilo).
Online dal: 20.12.2012
Copia incompleta del De civitate dei di Agostino (Libri I-XIV), scritta probabilmente intorno alla metà del sec. IX ad Auxerre nell'ambiente del vescovo Heribald (cfr. pp. 452-453). La presenza del codice è attestata già intorno all'860 a S. Gallo, dove è elencato nel più antico catalogo della biblioteca (cod. Sang. 728) con una legatura carolingia.
Online dal: 13.12.2013
Interpretazione del Padre della Chiesa Agostino della lettera di Giovanni. Questa copia venne scritta a S. Gallo all'incirca nel primo terzo del sec. IX e conserva ancora la legatura originale. Contiene inoltre alle pp. 1-4 e 239-241 delle letture per la liturgia.
Online dal: 20.12.2012
Copia del Liber promissionum et praedictorum Dei di Quodvultdeus (Pseudo-Prospero di Aquitania), databile alla fine del secolo VIII.
Online dal: 14.09.2005
Trascrizione del primo libro dell'opera Instructiones di Eucherio di Lione († 450 circa) come pure di una piccola parte della sua opera Formulae spiritalis intelligentiae, dei Libri differentiarum di Isidoro di Siviglia e del commento di Girolamo al libro di Daniele dell'Antico Testamento. Realizzato in una minuscola alemannica nell'abbazia di San Gallo verso la fine dell'VIII secolo, questo codice, ancora nella sua legatura carolingia originale, costituisce il manoscritto base del commento di Girolamo.
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione di un trattato del teologo nord-africano Fulgentius Ferrandus (seconda metà del VI secolo) in forma di lettera, indirizzata al conte Reginus, con una collezione di regole per la condotta di una vita cristiana. Questa copia fu allestita nell'abbazia di San Gallo verso l'anno 800.
Online dal: 31.07.2009
Gregorio Magno, 22 omelie sul Libro vetero-testamentario di Ezechiele. Codice trascritto negli anni del decanato di Hartmut (ca. 850-872).
Online dal: 12.06.2006
Copia realizzata probabilmente a S. Gallo nel primo terzo del sec. IX con opere di Isidoro di Siviglia (Secondo libro del Liber differentiarum) e del Padre della Chiesa Agostino (Enchiridion ad Laurentium de fide spe et caritate; mancano delle parti di alcuni capitoli). Il manoscritto si presenta ancora nella sua legatura originale.
Online dal: 20.12.2012
Manoscritto risalente agli anni dell'abbaziato di Werdo (784-812): contiene le “Sentenze” di Isidoro di Siviglia.
Online dal: 14.09.2005
Manoscritto miscellaneo trascritto da Winithar, con miniature – le più antiche realizzate a San Gallo – al De rerum natura di Isidoro di Siviglia.
Online dal: 14.09.2005
Trascrizione di vari testi di Isidoro di Siviglia († 636), tra cui il De natura rerum, realizzata nel convento femminile di Chelles sul Marna ad est di Parigi nell'anno 800 o poco dopo. La copia dell'opera De natura rerum presente in questo manoscritto comprende un mappa del mondo (Mappa mundi) molto semplice come pure una cosiddetta «Knopfkarte» (una carta composta di multipli cerchi connessi).
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione della più importante fonte sulla storia del popolo inglese, l'Historia Ecclesiastica gentis Anglorum. Allestita intorno all‘860 nel monastero di San Gallo, presenta ancora la sua rilegatura carolingia originale. In apertura si trova una breve biografia di Beda e un repertorio delle sue opere.
Online dal: 23.12.2008
Redazione dell'anglossassone Giuseppe Scoto; scritta intorno all'860. Allegata vi è la più antica copia rimasta della lettera di Cuthberto, allievo di Beda il Venerabile, all'amico Cuthwin, con il ragguaglio sulla morte di Beda nell'anno 735. In questo resoconto è contenuta la Lettera sulla morte di Beda in antico inglese Fore there neidfaerae ... nella versione più antica nel dialetto nordumbro di Beda. Il manoscritto si conserva tuttora nella sua legatura originale di epoca carolingia.
Online dal: 04.11.2010
Manoscritto miscellaneo contenente la versione breve di Beda il Venerabile († 735) del Libro della Genesi, l'opera Contra Iudaeos di Isidoro di Siviglia, la lettera De mansionibus filiorum Israhel (Epistula 78) di Girolamo ed una copia del primo e del secondo libro dei Maccabei dell'Antico Testamento. Fu realizzato nel IX secolo, probabilmente nell'abbazia di San Gallo. A pagina 232 si trova una iniziale molto notevole.
Online dal: 31.07.2009
Trascrizione del commento di Beda il Venerabile († 735) al Vangelo di Marco, realizzata nell'abbazia di San Gallo nel IX secolo.
Online dal: 31.07.2009
Il più antico manoscritto esistente di un anonimo commento ai Salmi, Eglogae tractatorum in psalterium, di provenienza irlandese, scritto in una minuscola carolina di influenza alemannica attorno all'820 nell'abbazia di San Gallo. Questo codice contiene pure una copia del commento di Beda il Venerabile († 735) a lettere canoniche e trascrizioni di due lettere di Girolamo (347-420).
Online dal: 31.07.2009
Manoscritto miscellaneo contenente copie del penitenziale di Aligerio di Cambrai, un penitenziale pseudo-romano, altri brevi testi e una copia del trattato morale “De duodecim abusivis saeculi”, un tempo attribuito, tra gli altri, al Padre della Chiesa Cipriano. Copia di alta qualità artistica, trascritta nello scrittorio di San Gallo e parte della biblioteca personale dell'abate Grimaldo, che la offrì in dono all'abbazia di San Gallo.
Online dal: 23.12.2008
Copia dell'opera Collectanea ex Augustino in epistolas Pauli, compilazione che Floro di Lione († circa 860) realizzò utilizzando opere dei Padri della Chiesa (soprattutto Agostino). Realizzata a San Gallo durante l'abbaziato di Hartmut (872-883), con numerose glosse del monaco sangallese Eccardo IV (980-1060 circa). Codice tuttora conservato nella rilegatura originale del periodo carolingio; tramanda i commentari alle due Lettere di Paolo ai Corinzi.
Online dal: 09.12.2008
Il manoscritto è costituito da due codici rilegati assieme (prima parte: pp. 1-198; seconda parte: pp. 199-210), scritti da varie mani. Almeno la prima parte, più antica, è probabilmente stata scritta a S. Gallo. Vi sono contenuti diversi glossari (sia latino-latino che latino-alto tedesco antico) della Bibbia, dei testi agiografici (Abdias, Historica Apostolica; Sulpicio Severo, Vita S. Martini), opere grammaticali (Prisciano, Institutio de arte grammatica; Donato, Ars grammatica) ed opere di autori cristiani (Prudenzio, Sedulio, Sedulio Scoto De greca), e inoltre glossari di piante medicinali, uno scritto di medicina ed un trattato astronomico incompleto.
Online dal: 20.12.2012
Contiene una versione dell'Ambrosiastro (commento dello pseudo-Ambrogio alle Lettere dell'apostolo Paolo) scritta nella seconda metà del sec. IX nell'abbazia di S. Gallo.
Online dal: 21.12.2009
Copia del Martirologio di Adone di Vienne († 875). Tramanda, in appendice, vite di antiche santi trascritte nel monastero sangallense intorno agli anni 880/890, probabilmente dallo stesso Notkero Balbulo.
Online dal: 12.12.2006
Il Martirologio di Rabano Mauro, verosimilmente scritto a Magonza o a Fulda poco dopo l'anno 843. Con ogni probabilità tale codice è l'esemplare che Rabano presentò all'abate di San Gallo Grimaldo (841-872). Manca tuttavia, in apertura, il nome del dedicatario.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto realizzato nel monastero di San Gallo tra la fine del IX secolo e gli inizi del X. Contiene una collezione computistico-scientifica corredata di numerose tavole, schemi e testi sulla misurazione del tempo. Il volume include anche un calendario sangallese e gli Annales Sangallenses brevissimi (una breve storia di San Gallo). Contiene anche due mappae mundi alto-medievali (terrae orbis o mappamondi ‘T-O'), che precedono il De temporum ratione di Beda il Venerabile.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto miscellaneo comprendente delle vite di padri della chiesa e di fondatori di ordini monastici. Realizzato in una scrittura carolina, probabilmente poco prima dell'800 in uno scrittorio nel nord-est della Francia.
Online dal: 31.07.2009
Sulpicio Severo (ca. 363-420), vita di S. Martino di Tours. Una delle biografie più accuratamente trascritte conservate alla Bibioteca abbaziale di San Gallo.
Online dal: 12.06.2006
Copia della Vita di San Silvestro (papa dal 314 al 335) e della Leggenda del ritrovamento della Croce da parte di Elena, madre dell'Imperatore romano Costantino. È stata accuratamente trascritta nel monastero sangallese intorno all'anno 900.
Online dal: 12.06.2006
Codice composito scritto per la maggior parte nel sec. IX nell'abbazia di S. Gallo. Accanto a brevi testi a carattere computistico-cronologico, omiletico e liturgico, una copia del penitenziale del vescovo Alitgario di Cambrai († 830), estratti dalla regola monastica di Fruttuoso di Braga (sec. VII) e il trattato di un autore anonimo di origine irlandese De duodecim abusivis saeculi, a lungo attribuito a Cipriano da Cartagine.
Online dal: 21.12.2009
Prima parte dell'opera Sermoni e testimonianze dei padri (Collationes patrum I-X), di Giovanni Cassiano († c. 435). Copia realizzata a San Gallo nella prima metà del IX secolo.
Online dal: 09.12.2008
Copia della biografia di s. Gregorio I papa nella versione di Giovanni Diacono (825-880/882); scritta nell'abbazia di S. Gallo intorno al 900.
Online dal: 21.12.2009
Copia sangallese del IX secolo dell'opera storica di Paolo Orosio (da Adamo all'anno 417), corredata nel secolo XI di numerose glosse e di alcune mappe dal monaco Eccardo IV.
Online dal: 14.09.2005
Contiene il Bellum Judaicum (Guerra giudaica) dello scrittore di origine ebraica Flavio Giuseppe (I sec. d. C.); scritto nel sec. IX da otto diversi copisti probabilmente non nell'abbazia di S. Gallo.
Online dal: 21.12.2009
Codice in due parti contenente una copia degli atti del secondo concilio di Costantinopoli (553), probabilmente trascritti personalmente dal monaco sangallese Notker Balbulus († 912) tra l'887 e l'893. Contiene pure una trascrizione, realizzata all'abbazia di San Gallo nel IX secolo, di testi con il titolo Quaestiones Hebraicae in I-II Regum, I Paralipomenon, i quali includono un commento scritto da Girolamo al primo libro dei Re ed un commento frammentario al libro veterotestamentario delle Cronache.
Online dal: 31.07.2009
Miscellanea del secondo quarto del IX secolo di testi principalmente canonici. Il suo allestimento non è probabilmente avvenuto nel monastero di San Gallo, ove invece risulta presente dopo l'850. Contiene, tra l'altro, la collezione di documenti capitolari del vescovo Martino di Braga († 579), numerosi sermoni (tra cui sermoni di Cesario di Arles e numerosi attribuiti ad Agostino), una copia dei penitenziali attribuiti a Beda e ad Egberto e citazioni dalle Etymologiae di Isidoro di Siviglia.
Online dal: 09.12.2008
Raccolta di leggi in latino, realizzata in Francia occidentale nel primo quarto del IX secolo. Include la Lex Romana Visigothorum (collezione di leggi del diritto romano promulgate da Alarico II, re dei Visigoti), la Lex Salica (codice delle leggi germaniche fatto redigere da Clodoveo, fondatore del regno franco) e la Lex Alamannorum (le fondamenta del diritto degli Alemanni – inizi del secolo VIII). Pervenuta all'abbazia di San Gallo quasi subito dopo il suo allestimento, tale raccolta venne in seguito ceduta; nel XVI era censita tra le proprietà dell'erudito Aegidius Tschudi (1505-1572), i cui eredi lo vendettero nel 1768 alla Biblioteca abbaziale di San Gallo.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto d'uso, di piccolo formato, contenente una collezione di capitolari del tempo di Carlo Magno. Tramanda numerosi editti promulgati da Carlo Magno tra il 779 e il 789, in un'eccellente versione, talvolta la migliore, talvolta l'unica. Tra essi, i capitolari di Herstal del 779 e la celebre Admonitio generalis del 789. La rilegatura carolingia originale è conservata in modo eccellente.
Online dal: 09.12.2008
Manoscritto a carattere scolastico dall'abbazia di S. Gallo contenente testi inerenti le materie di insegnamento della dialettica e della retorica. Il manoscritto tramanda delle copie del commento di Boezio alle categorie e all'ermeneutica di Aristotele, un estratto dal trattato di retorica di Alcuino († 804) con numerose raffigurazioni schematiche, ed estratti dalle opere di Cicerone De inventione e De optimo genere oratorum. I testi vennero copiati intorno alla fine del sec. IX e nel sec. X e contengono numerose glosse in latino e antico tedesco così come molte glosse stese con uno stilo risalenti ai sec. X fino al XII.
Online dal: 21.12.2009