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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1722
Pergamena · 244 (246) + 111 (113) + 67 (72) ff. · 13.5-36.5 x 9.5-46.5 cm · abbazia di S. Gallo, p. Ambrosius Epp · 1785
Sacrarium Sancti Galli, Vol. V: De sacra Suppellectili et alia («Über die heiligen Geräte»)

Il fascicolo è stato riunito nel 1785 dal custode del monastero di S. Gallo, p. Ambrosius Epp (1752-1817). Contiene, suddivisi in varie parti, disegni, descrizioni ed inventari di una parte del tesoro della cattedrale di S. Gallo (i cosiddetti oggetti liturgici sacri), così come dei rispettivi documenti. La prima parte (pp. 1-157) riunisce disegni di calici, ampolle, piatti, stemmi, candelabri ecc., poi disegni a penna di quattro altari. La seconda parte (fol. 1-240, con l'indice alla pp. 161-166 della prima parte) contiene inventari del tesoro del duomo del XVII e XVIII secolo. Alcuni non sono datati, altri lo sono (1665, 1691, 1712, 1720, 1723, 1739 e 1781). La terza parte (fol. 1-104, con indice sui ff. 242-244 della seconda parte) costituisce una raccolta di documenti degli oggetti trattati - fatture, lettere, notizie di diario ecc. per la maggior parte ordinati in ordine cronologico. La quarta parte (pp. 1-67 e fol. 68-95, con indice alle cc. 107-110 della terza parte) contiene privilegi e indulgenze, manoscritte e a stampa. (sno)

Online dal: 22.03.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1727
Carta · II + 516 pp. · 29 x 19.5 cm · dopo il 1599/prima metà del XVII sec.
Compendio dell’alchimia: Aureum Vellus oder Guldin Schatz und Kunstkammer, libri I-III

Copia letterale dei libri I-III del compendio dell'alchimia, Aureum Vellus oder Guldin Schatz und Kunstkammer stampato nel 1598/99 da Georg Straub a Rorschach. Le xilografie della terza parte (Splendor Solis, pp. 219-270) sono costituite da acquerelli colorati e sono stati copiati, tranne qualche eccezione, esattamente dalla edizione a stampa. Un disegno diluito a penna a p. 116 rappresenta Paracelso. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1757
Pergamena · 308 pp. · 55 x 35/36 cm · 1473 / XVI/XVII secolo
Graduale de sanctis, Ordinarium missae

Il manoscritto di grande formato, che forma un solo volume con il Cod. Sang. 1758, è costituito da due parti. La prima parte (p. 1-214) del 1473 (datazione nell'iniziale a p. 1) venne integrata nel secolo XVI/XVII dalla seconda. Entrambe le parti però non sono complete, spesso inoltre sono state cancellate delle sezioni e sostituite con altre. Il volume raccoglie i canti per la messa - Proprium de sanctis, Commune sanctorum, Ordinarium missae (in parte con tropi), sequenze e Tractus- con notazione gregoriana di tipo tedesco ("Hufnagelnotation") in un sistema con 5 linee. Insieme al Cod. Sang. 1758 offre la più antica e sistematica notazione sangallese di sequenze su linee di note. In alcune pagine si trova una decorazione costituita da bordure e iniziali, in parte con rappresentazioni figurate. Il manoscritto venne custodito fino al 1930 nella biblioteca del coro (prima del monastero, più tardi della cattedrale di S. Gallo). (sno)

Online dal: 07.10.2013

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1758
Pergamena · 478 pp. · 50/50.5 x 33/34 cm · seconda metà del sec. XV (intorno al 1473?) / XVI secolo / aggiunte del sec. XVIII
Graduale de tempore, Ordinarium missae, Sequentiar

Il manoscritto di grande formato, che forma un solo volume con il Cod. Sang. 1757, contiene dei canti per la messa – Proprium de tempore, Ordinarium missae (in parte con tropi), sequenze e messe votive - in notazione gregoriana di tipo tedesco ("Hufnagelnotation") in un sistema con quattro linee. Spesso delle parti sono state cancellate e sostituite con altre. Insieme al Cod. Sang. 1757 offre la più antica e sistematica notazione sangallese di sequenze su linee di note. In alcune pagine si trova una decorazione costituita da iniziali (alcune squisite con immagini in parte con oro in foglia) e bordure marginali. Nella legatura pesanti cantonali con teste di animale ed esseri favolosi. Il manoscritto venne custodito fino al 1930 nella biblioteca del coro (prima del monastero, più tardi nella cattedrale di S. Gallo). (sno)

Online dal: 07.10.2013

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1759
Carta · 628 pp. · 51 x 36 cm · monastero di S. Gallo (p. Martin ab Yberg; p. Notker Grögle) · intorno al 1770
Antiphonarium officii per la chiesa abbaziale di S. Gallo, parte invernale

Parte invernale di un antifonario di grande formato in due volumi (parte estiva nel Cod. Sang. 1760) per la liturgia delle ore dei monaci sangallesi, scritto intorno al 1770 dal monaco di S. Gallo Martin ab Yberg (1741-1777) e riccamente miniato con piccoli dipinti ad acquarello di padre Notker Grögle (1740-1816) con cornici fiorite rococò. Il volume, munito di sontuose borchie di ottone, contiene i canti dei monaci di S. Gallo per le feste solenni e dei santi tra la prima domenica di Avvento e l'Ascensione. Si suddivide nelle parti Proprium de tempore (pp. 1357), Proprium sanctorum (pp. 358500) e Commune sanctorum (pp. 501559). Alla fine ci sono dei suffragi e antifone e responsori per i giorni feriali (pp. 560-616). Quali aggiunte figurano canti per i giorni festivi dell'arcangelo Gabriele e per s. Scolastica (pp. 617-626). Le melodie sono in notazione gregoriana di tipo tedesco. Il volume giunse nel 1930 nella biblioteca abbaziale dalla biblioteca del coro della cattedrale. (smu)

Online dal: 26.09.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1760
Carta · IV + 462 pp. · 50 × 35,5 cm · monastero di S. Gallo (p. Martin ab Yberg; p. Notker Grögle) · 1770
Antiphonarium officii per la chiesa abbaziale di S. Gallo, parte estiva

Parte estiva di un antifonario di grande formato in due volumi (parte estiva nel Cod. Sang. 1759) per la liturgia delle ore dei monaci sangallesi, scritto intorno al 1770 (cronogramma in argento sul frontespizio) dal monaco di S. Gallo Martin ab Yberg (1741-1777) e riccamente miniato con piccoli dipinti ad acquarello di padre Notker Grögle (1740-1816) con cornici fiorite rococò. Il volume, munito di sontuose borchie di ottone, contiene i canti dei monaci di S. Gallo per la liturgia delle ore per le feste solenni e dei santi tra Pentecoste e l'ultima domenica dopo Pentecoste. Si tratta delle parti del Proprium de tempore (pp. 1113), Proprium sanctorum (pp. 114353) e Commune sanctorum (pp. 354400). Alla fine ci sono dei suffragi, e antifone e responsori per i giorni feriali (pp. 401-431). Quali aggiunte figurano canti per i giorni festivi di s. Gioacchino e dell'arcangelo Raffaele (pp. 432-440). Le melodie sono in notazione gregoriana di tipo tedesco. Il volume giunse nel 1930 nella biblioteca abbaziale dalla biblioteca del coro della cattedrale. (smu)

Online dal: 26.09.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1762
Carta · IV + 300 pp. · 48.5 x 35 cm · monastero di S. Gallo: Dominikus Feustlin · 1757
Antifonario, parte invernale

Parte invernale di un antifonario, originariamente organizzato in due volumi, e al momento della rilegatura suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Codd. Sang. 1763, 1764 e 1795, fu scritto e molto probabilmente anche decorato, da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e cartigli per i titoli. Pagina del titolo con lo stemma di S. Gallo, S. Giovanni, del Toggenburgo e dell'abate Cölestin Gugger von Staudach (1740-1767) a p. III. Altri cartigli decorati con il titolo alle pp. 1, 45, 48, 53, 101, 104, 162, 178, 202 e 214. La parte invernale raccoglie il Proprium de tempore per la prima di Avvento fino al mercoledì delle Ceneri (pp. 1161), il Proprium de Sanctis per novembre fino a febbraio (pp. 162213), il Commune Sanctorum (pp. 214251), delle messe votive (pp. 252272) e le Antiphonae feriales (pp. 272297). (sno)

Online dal: 22.03.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1763
Carta · I + 386 pp. · 48 x 35 cm · monastero di S. Gallo, p. Dominikus Feustlin · [1757]
Antifonario, parte primaverile

Parte primaverile di un antifonario originariamente organizzato in due volumi e, al momento della rilegatura, suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Cod. Sang. 1762, 1764 e 1795, fu scritto e probabilmente anche decorato da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e ai cartigli per i titoli. Cartigli decorati con i titoli si trovano alle pp. 68, 87, 106, 123, 179, 206, 260, 271 e 307. La parte primaverile comprende il Proprium de tempore dal mercoledì delle Ceneri al giorno dell'Ascensione (pp. 1-205), il Proprium de sanctis da fine febbraio a maggio (pp. 206-306), il Commune sanctorum (pp. 307-338), gli Uffici in onore di s. Benedetto (i martedì, pp. 339-343) e della Vergine Maria (i sabati, pp. 344-347), i Suffragia sanctorum (pp. 348-352), e antifone e responsori per i giorni feriali (pp. 352-384). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee. (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1764
Carta · IV + 302 pp. · 48 x 35.5 cm · monastero di S. Gallo, p. Dominikus Feustlin · 1759
Antifonario, parte estiva

Parte estiva di un antifonario, originariamente organizzato in due volumi, e al momento della rilegatura suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Cod. Sang. 1762, 1763 e 1795, fu scritto e probabilmente anche decorato da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e ai cartigli per i titoli. Pagina del titolo con lo stemma di S. Gallo, S. Giovanni, del Toggenburgo e dell'abate Cölestin Gugger von Staudach (1740-1767) a p. III. Altri cartigli decorati con il titolo alle pp. 1, 36, 43, 122, 202 e 241. La parte estiva comprende il Proprium de tempore da Pentecoste fino alla domenica XVI dopo Pentecoste (pp. 1121), il Proprium de sanctis da giugno fino ad agosto (pp. 122240), il Commune sanctorum (pp. 241269), uffici per la dedicazione della chiesa (pp. 270273), in onore di s. Benedetto (i martedì, pp. 274279) e della Vergine Maria (i sabati, pp. 280-285), i Suffragia sanctorum (pp. 286289) e antifone per i giorni feriali (pp. 290297). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee. (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1767
Pergamena · IV + 556 pp. · 55.5–56 x 39.5–40 cm · intorno al 1500/1520
Graduale de tempore

Graduale de tempore commissionato dal principe abate Franz Gaisberg (1504-1529, stemma p. 1) e miniato dall'artista di Augusta Nikolaus Bertschi (iniziali, miniature e bordure con tralci e animali). Il cartiglio a p. 55, che termina con etc. 156, fornisce forse una falsa indicazione sulla datazione (1506 o 1516?). I canti per la messa presentano una notazione gregoriana di tipo tedesco. Il codice costituisce il più grande manoscritto della biblioteca dell'abbazia di S. Gallo. In origine era ancora più grande ma le pagine sono state fortemente rifilate in occasione di una nuova rilegatura, come si può vedere dal margine ripiegato di p. 1 o dalla bordura tagliata di p. 444. Legatura con pesanti borchie su fondo di velluto. (sno)

Online dal: 22.06.2017

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1768
Pergamena · II + 452 pp. · 55 x 35 cm · monastero di S. Gallo, p. David Schaller · 1614
Antifonario, parte invernale

Parte invernale di un antifonario di grande formato, scritto e decorato da p. David Schaller (1581-1636). La parte estiva si trova nel Cod. Sang. 1769. All’inizio si trova un calendario da gennaio fino ad aprile, e dicembre (pp. 4-8), infine il Proprium de tempore (pp. 9285), il Proprium de sanctis (pp. 291377) e il Commune sanctorum (pp. 387451). Frontespizio con miniatura a piena pagina raffigurante la Lactatio sancti Bernardi nel terzo superiore, Gallo e Otmaro nel terzo inferiore, che affiancano lo stemma della abbazia di San Gallo sotto l'abate Bernhard Müller (1594-1630). Alcune grandi iniziali in foglia d'oro su fondo colorato e decorato con racemi, e bordure nel margine (pp. 9, 63, 109, 244, 291, 345 e 387). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee.  (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1769
Pergamena · 504 pp. · 54 x 37 cm · monastero di S. Gallo, p. David Schaller · 1618
Antifonario, parte estiva

Parte estiva di un antifonario di grande formato, scritto e decorato da p. David Schaller (1581-1636). La parte invernale si trova nel Cod. Sang. 1768. All’inizio si trova un calendario da aprile fino a novembre (pp. A-6), infine il Proprium de tempore (pp. 7191), il Proprium de sanctis (pp. 195425), il Commune sanctorum (p. 429495) e antifone per compieta (pp. 497499). Su due fogli di carta allegati due responsori (p. 501, 503). La decorazione si limita a delle lombarde con arabeschi. Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee. (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1795
Carta · II + 366 pp. · 48 x 35 cm · monastero di S. Gallo, p. Dominikus Feustlin · 1762
Antifonario, parte autunnale

Parte autunnale di un antifonario, originariamente organizzato in due volumi, e al momento della rilegatura suddiviso in quattro tomi. L'antifonario, le cui altre parti si conservano nei Cod. Sang. 1762, 1763 e 1764, fu scritto e probabilmente anche decorato da p. Dominikus Feustlin (1713-1782). Il suo stile si caratterizza per delle cornici a colori intensi, realizzate con mille lineette tracciate intorno alle iniziali e ai cartigli per i titoli. Cartigli decorati con i titoli si trovano alle pp 1, 36, 73, 118, 151, 203 e 266. Pagina finale con cronogramma (1762) a p. 360. La parte autunnale comprende il Proprium de tempore per i sabati da fine agosto e dall'XI alla XXIV domenica dopo Pentecoste (pp. 1-30), antifone per la terza e la sesta domenica dopo l'Epifania (pp. 31-36), il Proprium de sanctis da settembre a novembre (pp. 36-265), il Comune sanctorum (pp. 266-305), gli uffici per la dedicazione della chiesa (pp. 306-311), in onore di s. Benedetto (i martedì, pp. 312319) e della Vergine Maria (i sabati, p. 319326), i Suffragia sanctorum (pp. 326331) e antifone per i giorni feriali (pp. 332359). Dopo la pagina finale (p. 360) segue ancora la festa per l’arcangelo Raffaele (pp. 361365). Le melodie sono scritte in notazione quadrata su cinque linee. (sno)

Online dal: 12.12.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1853c
Carta · 236 pp. · 10.5 x 8 cm · Convento delle cappucine di Notkersegg presso S. Gallo: fr. Mathias Jansen · 1774
Fr. Mathias Jansen, Interpretazione dei dipinti della cattedrale di S. Gallo e relazione sulla elevazione delle ossa di s. Otmaro del 1774

Il volume di piccolo formato contiene due scritti di mano di Mathias Jansen, come è attestato da una sottoscrizione del 1774 a p. 201. Alle pp. 7-39 ansen descrive i dipinti della cattedrale di S. Gallo operando una descrizione della successione delle volte e dei campi. A p. 20 è riportato il miglioramento di un dipinto raffigurante Otmaro e altri santi. Il secondo scritto alle pp. 40-201 raccoglie relazioni storiche sulla vita, l’aldilà e il culto di s. Otmaro sotto forma di documenti protocollari, risoluzioni e preparativi e processi di culto, per es. la elevazione delle ossa di Otmaro avvenuta nel 1773/1774. A p. 99 è disegnato un altare decorato. Le pp. 202-207 contengono delle aggiunte tarde del 1823 o poco dopo. Alle p. 39 e 202 si trovano aggiunte sporadiche (dopo 1823) sul bassorilievo dello scultore Johann Christian Wentzinger, a p. 39 anche sui nuovi dipinti dell’artista Antonio Moretto nel coro. Le pp. 1-6 e 208-236 sono bianche. Proveniente dal convento delle cappuccine di Notkersegg, secondo una nota all’interno della coperta anteriore il codice giunse probabilmente intorno al 1852 in possesso del vescovo di S. Gallo Greith. Dal 1930 si trova nella biblioteca abbaziale quale deposito della biblioteca vescovile. (nie)

Online dal: 13.06.2019

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1859
Carta · 614 pp. · 14 x 10.5 cm · Strasburgo (convento delle domenicane di S. Agnese o S. Margherita, poi convento delle domenicane di S. Caterina a Wil SG) · fine del XV secolo
Manoscritto composito contenente testi a carattere spirituale ed ascetico proveniente da un convento di domenicane di Strasburgo (S. Agnese o S. Margherita)

Introdotto da un calendario di Strasburgo, il volume contiene tra l'altro vari testi del teologo e filosofo italiano Bonaventura (1221-1274), le Regula monachorum ad Eustochium del padre della Chiesa Gerolamo, estratti dal trattato ascetico-mistico Stimulus amoris, le istruzioni per una vita monastica del francescano Heinrich Vigilis di Weissenburg e l'opera di Davide di Asburgo De compositione exterioris et interioris hominis, tutti in lingua tedesca. Il volume, definito da Kurt Ruh «Encheiridion asceticum» francescano, dovette giungere con altri manoscritti di Strasburgo (Codd. Sang. 1904, 1915 ed eventualmente 1866) nel 1590 nel monastero delle domenicane di Wil. (smu)

Online dal: 07.10.2013

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1869
Carta · 532 pp. · 15 x 10.5 cm · convento delle domenicane di S. Gallo (Angela Varnbühler) · intorno al 1487
Prediche ed istruzioni spirituali per le sorelle del convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo

Manoscritto composito contenente prediche ed istruzioni spirituali, scritto nel convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo intorno al 1487 dalla priora Angela Varnbüeler. Il volume contiene tra l'altro una dettagliata predica su santa Chiara di Assisi nella quale è introdotta la sua vita, una lettera aperta di un padre al figlio spirituale attribuito ad una frate francescano, una predica sulla sofferenza, la morte ed i sacramenti (quale interpretazione di Giovanni 16,21) ed una meditazione Von der Maß des gaistlichen Crutz falsamente attribuita ad Anselmo di Canterbury. (smu)

Online dal: 07.10.2013

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1878
Carta · 2 + 482 + 2 pp. · 19.5/20 x 13.5 cm · St. Katharinental presso Diessenhofen (?) · intorno al 1400
«Engelberger Predigten» (prima anche «Engelberger Prediger»)

Copia delle cosiddette Engelberger Predigten. Si tratta di una raccolta di prediche in tedesco per le diverse occasioni dell’anno liturgico, scritte intorno al 1400 in un convento di domenicane, forse a St. Katharinental presso Diessenhofen, dove il manoscritto è rimasto per vari secoli. (smu)

Online dal: 22.06.2010

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1902
Pergamena · 394 + w–z pp. · 12.5 x 9 cm · probabilmente diocesi di Costanza · XIV sec.
Salterio/breviario, domenicano

Salterio/breviario per un convento femminile domenicano. Alle pp. 1-12 presenta un calendario di santi con molte donne e alcuni santi rari. La presenza di santi di S.Gallo e di Costanza rimanda ad una origine nella diocesi di Costanza. Alle pp. 390-393 istruzioni di preghiera in tedesco. Particolarmente degne di nota sono le tredici miniature e le iniziali con oro in foglia. Il volume proviene dal convento domenicano di S. Caterina a Nollenberg presso Wuppenau (Turgovia), dove di trovava, secondo delle note di possesso, al più tardi nel XVI secolo. Dal 1930 quale deposito della biblioteca vescovile di San Gallo nella biblioteca del monastero. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1903
Pergamena · 810 pp. · 13.5 x 9–9.5 cm · Germania meridionale (?) · seconda metà del XV sec.
Breviario (diurnale), domenicano

Breviario domenicano per suore, scritto probabilmente nella Germania meridionale. La scrittura e la decorazione del libro seguono modelli del XIV secolo, ma la presenza di san Vincenzo Ferrer (canonizzato nel 1453/54) e santa Caterina da Siena (canonizzata nel 1461) rimandano ad una origine soltanto nella seconda metà del XV secolo. Numerose iniziali con foglia d'oro e tralci marginali alle pp. 21 e 168 (due cani, misericordia e Justicia, cacciano un cervo, Verbum patris). Il volume proviene dal convento domenicano di Santa Caterina a Nollenberg presso Wuppenau (Turgovia), dove si trovava, secondo delle note di possesso, al più tardi nel XVII secolo. Dal 1930 quale deposito della biblioteca vescovile di San Gallo nella biblioteca del monastero. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1908
Pergamena · 252 pp. · 15–15.5 x 10–10.5 cm · XIV sec.
Sermoni spirituali e discorsi; il Mönch von Heilsbronn, Das Buch von den sechs Namen des Fronleichnams

Il manoscritto contiene alle pp. 1-140 le cosiddette 14 Hermetschwiler Predigten, un ciclo di sermoni in lingua alto alemannica del XIII secolo, di cui è l'unico testimone. Il testo è difettoso all'inizio e alla fine. Alle pp. 141-214 segue il trattato in tedesco del Corpus Domini del «Mönch von Heilsbronn», un monaco del monastero cistercense di Heilsbronn situato tra Norimberga e Ansbach, che visse probabilmente nel XIV secolo. Alle pp. 214-252 seguono altri discorsi spirituali. Il volume si trovava al più tardi nel XIX secolo nel monastero benedettino di Hermetschwil (Argovia). Dal 1930 quale deposito della biblioteca vescovile di San Gallo nella biblioteca del monastero. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1916
Carta · II + 760 pp. · 21.5/22 x 14.5 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina · 1483
Johannes Meyer, Buch der Reformatio Prediger Ordens (Libro sulla riforma dell’ordine domenicano)

Importante copia per la storia del testo dell’opera Reformatio Prediger Ordens del domenicano Johannes Meyer (1442-1482) attivo a Basilea. Si tratta della copia trascritta nel 1483 da suor Elisabeth Muntprat (1459-1531) e appartenente al convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo. L’opera, copiata da un modello del convento di S. Caterina di Norinberga, è una fonte preziosa per la storia dell’ordine domenicano nell’area di lingua tedesca. (smu)

Online dal: 19.12.2011

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1917
Carta · 342 pp. · 20.5 x 14.5 cm · probabilmente S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina · XV secolo
Compilatio Mystica (Greith’scher Traktat)

Raccolta di trattati mistici chiamato, dal nome del primo editore Carl Greith (1808-1882, vescovo di San Gallo dal 1862), Greith’scher Traktat. Le fonti principali del testo in tedesco sono Meister Eckhart, Johannes Tauler e Enrico Susone. Il manoscritto, difettoso nella parte finale, proviene dal convento delle domenicane di Santa Caterina a San Gallo (poi Wil), dove probabilmente è stato copiato. Il testo stesso potrebbe anche essere stato compilato da una copista del convento sulla base di una raccolta di testi. Dal 1930 quale deposito della biblioteca vescovile di San Gallo nella biblioteca del monastero. (sno)

Online dal: 14.12.2018

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1919
Carta · 632 pp. · 21 x 14 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina · seconda metà del sec. XV (prima del 1498)
Prediche in tedesco («Engelberger Predigten», Johannes Tauler); Insegnamenti spirituali; parabole spirituali

Raccolta manoscritta a carattere spirituale proveniente dal convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo, scritta nella seconda metà del sec. XV per mano di una esperta copista. Il volume trasmette molte prediche in varie versioni importanti per la storia del testo. Contiene tra gli altri sette cosiddette Engelberger Predigten, la più antica trascrizione della versione B dell’opera De Nabuchodonosor di Marquardo di Lindau († 1392), dieci prediche di Johannes Tauler († 1361), una raffigurazione della vita, delle azioni e dei miracoli di S. Domenico tratta dall’opera Der Heiligen Leben, un trattato Vom klösterlichen Leben attribuito a Maestro Eckhart e degli epigrammi spirituali. (smu)

Online dal: 19.12.2011

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 1920
Carta · 180 pp. · 21 x 14.5 cm · convento delle domenicane di S. Caterina a S. Gallo (?) · XIV secolo / prima metà del sec. XV
Salterio in tedesco

Salterio in tedesco, completo tranne la caduta di un foglio alla fine: salmi (pp. 1-164), cantici (pp. 164-178). Con poche iniziali figurate (cane a p. 1, pesci alle pp. 141, 153 e 157). Il volume proviene dal convento delle domenicane di S. Caterina di S. Gallo; non è possibile dire con sicurezza se vi sia stato anche scritto. Dal 1930 presente in qualità di deposito della biblioteca vescovile di S. Gallo presso la biblioteca abbaziale. (sno)

Online dal: 08.10.2015

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 2097
Carta · 180 (165 + 15) ff. · 29 x 20 cm · probabilmente Ittingen · intorno al 1620, aggiunte fino agli anni ’40 del XVII sec.
Catalogo della biblioteca di una certosa, probabilmente Ittingen

Questo catalogo della biblioteca di una certosa è probabilmente di Ittingen. Questa attribuzione è supportata da indizi quali la struttura quasi identica al più recente catalogo di Ittingen del 1717 (Friburgo, Biblioteca cantonale e universitaria, Ms. L 558), le ampie analogie di contenuto tra i due cataloghi, così come le registrazioni quali collectore Patre nostro Guigone Ittingae Professo (f. 154v). La raccolta è suddivisa in 19 sezioni (aree tematiche). La sezione XIX (Manuscripta) contiene unicamente manoscritti, mentre nelle altre sezioni vi sono sia edizioni a stampa che manoscritti. Le singole voci includono l'autore e il titolo, talvolta anche ulteriori dettagli come il luogo e l'anno di pubblicazione, il numero di volumi, il numero di copie presenti ecc. Il catalogo è stato acquisito sul mercato antiquario nel 1976 da Peter Ochsenbein, in seguito bibliotecario dell'abbazia di S. Gallo, per poi diventare proprietà della biblioteca abbaziale. (sno)

Online dal: 18.06.2020

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 2106
Pergamena · 4 ff. · 21-22 x 23 / 28-28.5 x 22.5-24 cm · Svizzera · probabilmente non dopo la metà del IX secolo
Frammento di un passionario: Vita sancti Galli vetustissima, Laudatio Lucae evangelistae, Passio Simonis et Iudae apostolorum

I due bifogli in pergamena vennero trovati nel 1895 dall'archivista dello stato Paul Schweizer in rilegature dell'Archivio di Stato di Zurigo; fino al 2006 vi vennero lì conservati sotto la segnatura C VI 1 II 8a. Al termine della lunga disputa tra S. Gallo e Zurigo sulla proprietà di questo patrimonio, il 27 aprile 2006 il canton Zurigo ha donato questo frammento alla biblioteca dell'abbazia di S.Gallo. I fogli provengono da un passionario e contengono undici capitoli in parte frammentari della più antica versione della vita di Gallo (Vita sancti Galli vetustissima) e gli inizi delle passioni dell'evangelista Luca e degli apostoli Simone e Giuda. L'ultimo testo (per il 28 ottobre) porta il numero 80, dal quale si può dedurre che il passionario conteneva in origine più di 90 testi. (sno)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 2107
Pergamena · 111 ff. · 15.2 × 10.5 cm · Svizzera/Germania meridionale, forse scritto per un monaco di S. Gallo · 1475/1500
Libro d'ore in latino (di proprietà di un monaco di S. Gallo?)

Libro di preghiere tardomedievale. Contiene nella prima parte un ufficio per Maria incompleto (ff. 1r-45v) con varianti per l'avvento e il tempo tra Natale e la Candelora (ff. 46r-51v), le Assoluzioni, le Benedizioni, le Orazioni e altre brevi orazioni (ff. 51v-68r). All'ufficio dei morti (ff. 69r-98v) con il vespro, la vigilia e le orazioni per tutto l'anno di preti, abati e di altri morti, fanno seguito orazioni di indulgenza (ff. 99r-111v). Sono andati perduti l'inizio dell'ufficio per la Madonna così come il calendario che forse precedeva il testo. Fa pensare ad una provenienza dal monastero di S. Gallo soprattutto il fatto che oltre a Maria e Benedetto vengano ricordati i santi di S. Gallo, Gallo e Otmaro (ff. 56r-56v; ff. 58r-58v). Il manoscritto, vergato in scrittura gotica, è decorato da numerose iniziali con oro in foglia e da alcune pagine con fregi vegetali nei margini. L'inizio dell'ufficio dei morti (f. 69r) è adornato da una piccola miniatura con un catafalco attorniato da due monaci benedettini, dei quali uno regge un libro di preghiera nelle mani. Da notare la legatura in pelle, che venne creata da un maestro del cuoio sconosciuto, con il monogramma S. Sulla coperta sono raffigurati i due principi degli apostoli Pietro (coperta anteriore, con libro e chiavi) e Paolo (coperta posteriore, con libro e spada), circondati da un ricco ornamento vegetale. La biblioteca abbaziale di S. Gallo poté acquisire questo manoscritto nel giugno 2006 in una vendita di Christie a New York dalla collezione del fabbricante di birra americano Cornelius J. Hauck (1839-1967) di Cincinnati (ex-libris nella copertina interna anteriore). (smu)

Online dal: 23.09.2014

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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 2135
Carta · 127 pp. · 36 x 24.5 cm · monastero di S. Gallo (Joseph Adam Burke; p. Notker Grögle) · 1774
Vesperale pontificale dell'abate-principe di S. Gallo Beda Angehrn del 1774

Il vesperale, rilegato da una rappresentativa coperta, fu vergato nel 1774 su commissione dell'abate principe Beda Angehrn (1767-1796) da Joseph Adam Bürke (cronogramma con nome del copista a p. 92), un ex- diplomato del liceo di Neu St. Johann, condotto dai monaci di S. Gallo, e riccamente decorato da padre Notker Grögle (1740-1816). Il volume contiene gli inizi dei canti per il vespero (antifone e inni) con notazione gregoriana di tipo tedesco, per le feste solenni e dei santi di tutto l'anno liturgico. Si suddivide in Proprium de tempore (pp. 136), Proprium sanctorum (pp. 3780) e Commune sanctorum (pp. 8192). Fino al 1989 il manoscritto era conservato nella biblioteca del coro della cattedrale di S. Gallo. Successivamente fu spostato nell'archivio della parrocchia del duomo di S. Gallo; nel 2014 fu depositato nella biblioteca del monastero. Il volume, che nel 1774 comprendeva 96 pagine, fu sicuramente usato per la liturgia nella cattedrale di S. Gallo fino agli anni '30 del XX secolo. La maggior parte delle aggiunte e integrazioni manoscritte (dopo p. 97) risalgono al XIX secolo. Vi sono anche incollati e rilegati testi da edizioni liturgiche a stampa non meglio identificate del XIX e inizio del XX secolo. Tra le illustrazioni è degna di nota la finora più antica raffigurazione conosciuta dell'allora nuovo duomo, ora cattedrale di S. Gallo (p. 72). Sulla pagina di guardia è finemente disegnato lo stemma dell'abate principe Beda Angehrn. (smu)

Online dal: 26.09.2017

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St. Paul in Kärnten, Stiftsbibliothek St. Paul im Lavanttal, 30-1
Pergamena · 165 ff. · 20.5 x 15 cm · Engelberg · 1143-1178
Liber magistri Hugonis in Ecclesiasten ; Controversia Guimundi et Rogerii contra Berengarium ; Controversia Lanfranci contra Berengarium

Il codice di Engelberg, oggi conservato in Carinzia, corrisponde interamente alla accurata ma sobria produzione di manoscritti all’epoca dell’abate Frowin (1143-1178) cui il volume è attribuito a c. 1r. All’inizio dei testi si trova dello spazio o lasciato vuoto (1v, 103v) o riempito con delle iniziali a inchiostro rosso o nero (2r) e incipit con inchiostro rosso; tranne qualche iniziale decorata (per es. all’inizio dell’ultimo testo, 145r) non si trova nessun altro tipo di decorazione. Sono invece presenti i rammendi artistici nei punti difettosi della pergamena, tipici dei manoscritti prodotti a Engelberg (18, 59, 62, 141, 153). (grd)

Online dal: 04.07.2012

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St. Petersburg, National Library of Russia, Lat.F.papyr. I.1
Papiro · 1 f. · 30 x 21/21.5 cm · Lyon o Luxeuil (?) · VII/VIII secolo
Augustini Hipponensis Fragmentum Sermonis CCCLI

Il frammento su papiro contiene una parte della predica n. 351 di Agostino (c. 3.6: ... agitur in stadio sumus …; cf. PL 39, col. 1542 bis c. 4.7: … exserat seueritatem suam, cf. PL 39, col. 1543) su 29 righe, in scrittura onciale del tardo sec. VII o dell’inizio del sec. VIII, senza divisione delle parole. Questo singolo foglio apparteneva originariamente ad un volume di almeno 30 fascicoli contenenti prediche e lettere di Agostino. Oggi si conservano ancora i fascicoli 4-11 (conservati sono 63 fogli + 1 foglio) conservati a Parigi nel ms. BnF lat. 11641, ed i fascicoli 24-30 (conservati 53 fogli) oggi nel ms. lat. 16 della Biblioteca di Ginevra. Faceva parte del fascicolo 8 (quinione) di cui costituiva il secondo bifoglio, e si colloca nel ms. lat. 11641 di Parigi tra il f. 26 e 27. Le annotazioni marginali sul verso appartengono alla mano di Floro di Lione († ca. 860). (flu)

Online dal: 04.07.2012

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Steinhausen, Archiv der Waldgenossenschaft Steinhausen, B WG Steinhausen
Pergamena · 2 ff. · ca. (22.5) x 19 cm · Fulda · IX sec., secondo terzo
Concilium Ephesinum (frammento)

Bifoglio interno di un fascicolo, il cui secondo bifoglio più interno è conservato a Chicago, Newberry Library Case MS Fragment 7. Si tratta dei resti di un manoscritto da Fulda del secondo terzo del IX secolo contenente la cosiddetta Collectio Veronensis degli atti del terzo concilio ecumenico di Efeso svoltosi nel 431. Apparentemente il codice è stato maculato in tempi moderni in Svizzera. Non è possibile stabilire quando e per quale via sia arrivato in Svizzera da Fulda; tuttavia, come per altri manoscritti fuldensi, potrebbe essere giunto nella prima metà del XVI secolo come potenziale modello di testo per le edizioni a stampa delle officine basileesi. Per la ricostituzione virtuale dei frammenti vedi [sine loco], codices restituti, Cod. 6, Concilium Ephesinum. (stb)

Online dal: 18.06.2020

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Stuttgart, Württembergische Landesbibliothek, Cod. Don. B VI 4
Pergamena · 1 f. · 41.5 x 27 cm · Fulda · ca. 1156
Legendario fuldense

Foglio proveniente dal quarto volume (luglio-agosto) di un legendario da Fulda, originariamente composto di sei volumi, commissionato nel 1156 da Rugger, monaco nel monastero di Frauenberg a Fulda (dal 1176 al 1177 abate di Fulda col nome Ruggero II). Il frammento contiene parti della Vita s. Amalbergae e si deve probabilmente alla mano di Eberhard di Fulda. Il legendario fu utilizzato ancora nella metà del XVI secolo da Georg Witzel (1501-1573) per il suo Hagiologium seu de sanctis ecclesiae (Magonza 1541) e per il suo Chorus sanctorum omnium. Zwelff Bücher Historien Aller Heiligen Gottes (Colonia 1554). Si tratta dell’unico frammento documentabile del quarto volume. I rimanenti frammenti rimasti del legendario si trovano a Basilea, Soletta e Norimberga. Provengono dal volume terzo (maggio-giugno) e sesto (novembre-dicembre) e dimostrano che almeno questi volumi già dopo poco tempo giunsero a Basilea dove evidentemente, intorno al 1580, vennero maculati. (stb)

Online dal: 13.06.2019

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Tesserete, Archivio parrocchiale, codice 1
Pergamena · III + 190 pp. · 31.5 x 22.5 cm · Italia settentrionale (Milano) · 1342
Epistolarium ambrosianum

Il manoscritto, finora praticamente sconosciuto, contiene un Epistolario secondo il rito ambrosiano. È stato commissionato nel 1342 dal prete Giacomo de Parazo per una chiesa dedicata a S. Fermo, non meglio identificata. Probabilmente nel XV/XVI secolo il codice giunse nel territorio di rito ambrosiano di Tesserete (Canton Ticino) dove venne slegato e nuovamente rilegato con l'aggiunta della copia di un testamento - di dubbia autenticità - redatto nel 1078 da Contessa, della città di Milano, a favore della chiesa di S. Stefano di Tesserete. Nel XVII secolo il codice era in possesso della famiglia di notai Verdoni e dal XX secolo è conservato presso la parrocchia di Tesserete. Presenta sulla pagina d'apertura una iniziale miniata raffigurante il patrono della diocesi di Milano, S. Ambrogio.  (ber)

Online dal: 14.12.2017

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Torre, Archivio parrocchiale, s. n. (quale prestito a lungo termine a Lottigna, Museo storico della Valle di Blenio)
Pergamena · 32 ff. · 20.9 x 15.5 cm · Torre · 1568-1593
Martirologio-inventario della chiesa di S. Stefano di Torre, 1568

Questo martirologio-inventario della chiesa di S. Stefano di Torre in Valle di Blenio (Ticino) venne allestito nel 1568, su incarico dei vicini di Torre e Grumo, per sostituire un esemplare più antico. Contiene l’elenco degli annuali, cioè delle celebrazioni annuali dell’anniversario di morte dei defunti della chiesa, l’inventario dei beni mobili e immobili della chiesa, della monacharia e della luminaria. Il volume è introdotto da un disegno acquarellato raffigurante il patrono della chiesa, s. Stefano. (ber)

Online dal: 13.12.2013

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Torre, Archivio parrocchiale, s. n. (quale prestito a lungo termine a Lottigna, Museo storico della Valle di Blenio)
Pergamena · 60 ff. · 31.2 x 21 cm · Torre · 1639 (-1924)
Martirologio-inventario della chiesa di S. Stefano di Torre, 1639

Questo martirologio-inventario della chiesa di S. Stefano di Torre in Valle di Blenio (Ticino) venne allestito nel 1639, su incarico dei vicini di Torre e Grumo, per sostituire l’ esemplare del 1569 non più aggiornato. Contiene una descrizione dell’antica chiesa di S. Stefano prima del rifacimento barocco, l’inventario dei mobili, paramenti e oreficerie della stessa, l’elenco degli annuali, cioè delle celebrazioni annuali dell’anniversario di morte dei defunti della chiesa, e dei redditi della chiesa. Il volume è introdotto da un disegno, in parte dorato, raffigurante il patrono della chiesa, s. Stefano. (ber)

Online dal: 13.12.2013

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, CM Ms. 4
Pergamena · 202 ff. · 17.5 x 12.5 cm · Parigi · inizio del sec. XV
Libro d'ore di Parigi

La concezione di questo manoscritto, sia per quanto riguarda il testo che l'esecuzione, corrisponde alla tradizione parigina delle Horae dell'inizio del XV secolo ('Boucicaut-Meister'). Il livello più alto nell'articolazione degli elementi della decorazione del libro è raggiunto nelle sette pagine decorate con miniature; iniziali colorate su più linee marcano le divisioni testuali secondarie. Lo spazio delle illustrazioni, estremamente squadrato, di queste pagine decorate con scene figurative è circondato su tre lati da bastoni intrecciati con tralci decorativi di foglie spinose in oro, rosso e blu che riempiono completamente il largo margine della pergamena. Quattro linee di testo, accompagnate da una larga iniziale colorata, sono inserite tra l'illustrazione e il bastone decorativo in basso. La linea di apertura di ognuno dei rispettivi uffici è decorata in questo modo. Il Libro delle ore non è solamente l'oggetto più antico della collezione Carl Meyer della biblioteca cantonale dell'Appenzello Esterno, ma è pure uno dei suoi migliori e più importanti. Il committente originale di quest'opera non è conosciuto. (eis)

Online dal: 20.05.2009

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, CM Ms. 5
Pergamena · 191 ff. · 15 x 11 cm · Francia · prima metà del sec. XV
Libro d'ore della Francia (orientale?)

Il nome del committente laico di questo Libro delle ore è sconosciuto, ma egli ha lasciato distinte tracce personali nel manoscritto: al f. 11v vi è una miniatura a piena pagina con il suo ritratto, in ginocchio e accompagnato dalle armi. La presenza di un ritratto così prominente del benefattore, indica un'ambizione considerevole da parte del committente, il quale probabilmente era un membro della classe mercantile. Inoltre, l'esecuzione del ritratto rivela l'opera di un'artista più talentuoso rispetto a quella delle altre miniature del manoscritto. Il Libro delle ore può essere stato concepito per un uso nella Francia orientale. Stilisticamente, l'opera fa mostra di un carattere provinciale. (eis)

Online dal: 20.05.2009

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, CM Ms. 6
Pergamena · 212 ff. · 18.5 x 13 cm · Nord della Francia (Parigi?) · metà del sec. XV
Libro d'ore dalla Francia

Questo Libro d'ore è stato realizzato secondo l'uso delle Horae parigine. Ne differisce nella sua serie, più ricca e qualitativamente più condensata, di illustrazioni: ognuna delle selezioni dei passi dei Vangeli è accompagnata da un ritratto del suo autore e l'Ufficio mariano da un ciclo completo sull'infanzia di Gesù. La ricezione, passata attraverso diverse fasi intermediarie, degli originali realizzati dal noto miniatore parigino rivela numerose incomprensioni o revisioni intenzionali. Nella loro piattezza, l'audace combinazione dei colori e le estreme diminuzioni prospettive si presentano, all'occhio contemporaneo, abituato alle moderne norme di estetica, come immagini espressive e originali. Il committente dell'opera è sconosciuto. (eis)

Online dal: 08.06.2009

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, CM Ms. 7
Pergamena · 108 ff. · 18 x 13 cm · Lilla · intorno al 1500
Libro d'ore da Lille

L'origine di questo manoscritto, nella regione della frontiera settentrionale francese e fiamminga, può essere determinata dalle sue caratteristiche liturgiche, dalla sua legatura in cuoio a disegni stampati e dall'iscrizione Robiers Plovrins, come pure da un paragone con manoscritti stilisticamente simili. Un altro Libro d'ore, decorato dallo stesso artista, è conservato a Claremont vicino a Berkeley, California (USA). Questo esemplare è un'imitazione abbastanza rozza dello stile dello scriba e miniatore Jean Markant, il quale era piuttosto popolare verso il 1500 a Lilla. Il committente di questo volume non è conosciuto. (eis)

Online dal: 08.06.2009

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, CM Ms. 8
Pergamena · 104 ff. · 14 x 7 cm · Parigi · secondo quarto del sec. XVI
Libro d'ore di Parigi

Questo Libro d'ore, in un formato lungo e stretto, è un vero libro da tasca. La struttura delle miniature, con elementi architetturali, volute incoronate , putti e ghirlande, mostra una chiara influenza del Rinascimento. Questo manoscritto è illustrato con 16 miniature a piena pagina e 21 più piccole e più semplici di una mano diversa. Una delle illustrazioni a piena pagina mostra le armi della persona che ha commissionato il libro: si tratta di un certo Michel de Champrond (morto il primo agosto 1539), Signore di Ollé, consigliere e tresoriere del re. Questo indicherebbe che una persona nota, non di nobile nascita, ma presente alla corte, possedeva un libro di preghiere elaborato, riccamente decorato e parzialmente personalizzato, realizzato in un'atelier di manoscritti di media qualità al più tardi negli anni 1530, quando i Libri delle ore stampati erano già largamente disponibili. (eis)

Online dal: 08.06.2009

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, CM Ms. 9
Pergamena · 31 ff. · 20.5 x 16 cm · Fiandre · secondo quarto del sec. XVI
Libro di devozione privata appartenuto ad Anna di Cleves

Questo oggetto testuale estremamente insolito contiene tre pastiche di iniziali colorate e dodici miniature fiamminghe della seconda metà del XVI secolo ritagliate e incollate su fogli di pergamena più recente, quindi ridisposte nel corso del XIX secolo: le immagini frutto di tale combinazione risultano come fossero dipinte su un passe-partout. Le miniature sono state tratte da un libro di devozione privata appartenuto ad Anna di Cleves (1515-1557). (eis)

Online dal: 31.07.2007

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, CM Ms. 13
Carta · 107 ff. · 30 x 21 cm · intorno al 1530-1540
Johann von Schwarzenberg, Memorial der Tugendt

Manoscritto cartaceo: vi si rappresentano comportamenti moralmente e socialmente negativi attraverso l’uso di illustrazioni tratte da episodi sia di storia biblica, antica e medievale che da opere contemporanee, sulle maniere e le abitudini da tenere in società. L’ultimo terzo di ogni pagina contiene un proverbio in rima che allude alla virtù cristiana che è il corrispondente positivo di ciascun comportamento negativo. (eis)

Online dal: 26.04.2007

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, CM Ms. 14
Carta · 50 ff. · 16.5 x 11 cm · Ingolstadt · 1584–1589
Libro di costumi tradizionali

Il manoscritto cartaceo - un Liber Amicorum per Ladislao von Törring - contiene 49 immagini di costumi tradizionali e quattro con stemmi: tutti acquerelli in buona qualità e probabilmente di una sola mano. I costumi mostrano per lo più persone di alto rango, provenienti soprattutto dalla Francia (Parigi), dalla Spagna e dal Veneto. Sono raffigurati anche mezzi di trasporto contemporanei come navi e carrozze. Alcune delle persone raffigurate sono identificate da didascalie in francese e in italiano. Aforismi e dediche, per lo più in latino, sono aggiunti in sette pagine. Il dedicatario è Ladislao von Törring (1566-1638), barone di Stein e Pertenstein, rettore dell'Università di Ingolstadt, parente della famiglia reale bavarese. (eis)

Online dal: 19.03.2020

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, Fa Zellweger 90/A : 01.1
Carta · 31 ff. · 37 x 32.5 cm · Trogen · 1891
Cronaca della famiglia Zellweger, vol. 1

Album con raffigurazioni di membri della famiglia di commercianti tessili Zellweger di Trogen e testi biografici riguardanti i rappresentanti maschi di questa famiglia. La famiglia Zellweger ha plasmato l'economia e la politica di Appenzello Esterno dai primi tempi moderni fino alla metà del XIX secolo. Victor Eugen Zellweger, l'autore dei testi, si è incaricato della riproduzione di dipinti, disegni e stampe di proprietà della famiglia utilizzando le più moderne tecniche fotografiche. L’incarico per la progettazione grafica e per l'illustrazione dell’opera in tre volumi venne da lui commissionato al disegnatore di San Gallo Salomon Schlatter. (eis)

Online dal: 29.03.2019

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, Fa Zellweger 90/A : 01.2
Carta · 26 ff. · 37 x 32.5 cm · Trogen · 1891
Cronaca della famiglia Zellweger, vol. 2

Album con raffigurazioni di membri della famiglia di commercianti tessili Zellweger di Trogen e testi biografici riguardanti i rappresentanti maschi di questa famiglia. La famiglia Zellweger ha plasmato l'economia e la politica di Appenzello Esterno dai primi tempi moderni fino alla metà del XIX secolo. Victor Eugen Zellweger, l'autore dei testi, si è incaricato della riproduzione di dipinti, disegni e stampe di proprietà della famiglia utilizzando le più moderne tecniche fotografiche. L’incarico per la progettazione grafica e per l'illustrazione dell’opera in tre volumi venne da lui commissionato al disegnatore di San Gallo Salomon Schlatter. (eis)

Online dal: 29.03.2019

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, Fa Zellweger 90/A : 01.3
Carta · 39 ff. · 37 x 32.5 cm · Trogen · 1891
Cronaca della famiglia Zellweger, vol. 3

Album con raffigurazioni di membri della famiglia di commercianti tessili Zellweger di Trogen e testi biografici riguardanti i rappresentanti maschi di questa famiglia. La famiglia Zellweger ha plasmato l'economia e la politica di Appenzello Esterno dai primi tempi moderni fino alla metà del XIX secolo. Victor Eugen Zellweger, l'autore dei testi, si è incaricato della riproduzione di dipinti, disegni e stampe di proprietà della famiglia utilizzando le più moderne tecniche fotografiche. L’incarico per la progettazione grafica e per l'illustrazione dell’opera in tre volumi venne da lui commissionato al disegnatore di San Gallo Salomon Schlatter. (eis)

Online dal: 29.03.2019

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, Ms. 1
Carta · 459 ff. · 20 x 16 cm · Speicher · 1625/26
Bartholomäus Anhorn, Cronaca di Appenzello

Cronaca di Appenzello scritta da Bartholomäus Anhorn (1566-1640, 1623-1626 pastore a Speicher AR, 1626-1640 pastore a Gais AR). Il manoscritto descrive gli avvenimenti riguardanti la storia del cantone indiviso di Appenzello e del cantone di Appenzello Esterno costituitosi nel 1597, attribuendo un grande peso alla Riforma ed alla Controriforma. (hoe)

Online dal: 20.12.2012

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, Ms. 300
Carta · 73 ff. · 48 x 32 cm · Trogen · 1818-1824
Johann Ulrich Fitzi e Johann Caspar Zellweger, Libro delle bandiere appenzellesi

Volume contenente una raccolta di disegni con bottini di bandiere e vetri blasonati, paesaggi ed edifici dei secc. XVII e XVIII, realizzati dal disegnatore Johann Ulrich Fitzi, con commenti dello storiografo e committente Johann Caspar Zellweger. (hoe)

Online dal: 13.12.2013

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, Ms. 301-1
Carta · 507 pp. · 39 x 21 cm · Trogen · 1829-1830
Johann Georg Schläpfer, Elucubrazioni o studi scientifici

Tre volumi contenenti gli studi scientifici di Johann Georg Schläpfer concernenti soggetti storici, di biologia, geologici, medici e filosofici, così come molti disegni e acquarelli di pesaggi, piante, animali e preparazioni anatomiche, realizzati da Johann Ulrich Fitzi. (hoe)

Online dal: 09.04.2014

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, Ms. 301-2
Carta · 439 pp. · 39 x 21 cm · Trogen · 1829-1830
Johann Georg Schläpfer, Elucubrazioni o studi scientifici

Tre volumi contenenti gli studi scientifici di Johann Georg Schläpfer concernenti soggetti storici, di biologia, geologici, medici e filosofici, così come molti disegni e acquarelli di pesaggi, piante, animali e preparazioni anatomiche, realizzati da Johann Ulrich Fitzi. (hoe)

Online dal: 09.04.2014

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Trogen, Kantonsbibliothek Appenzell Ausserrhoden, Ms. 301-3
Carta · 433 pp. · 39 x 21 cm · Trogen · 1829-1830
Johann Georg Schläpfer, Elucubrazioni o studi scientifici

Tre volumi contenenti gli studi scientifici di Johann Georg Schläpfer concernenti soggetti storici, di biologia, geologici, medici e filosofici, così come molti disegni e acquarelli di pesaggi, piante, animali e preparazioni anatomiche, realizzati da Johann Ulrich Fitzi. (hoe)

Online dal: 09.04.2014

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Überlingen, Leopold-Sophien-Bibliothek, Ms. 22
Carta · I + 321 ff. · 29.5 x 21 cm · Costanza, convento delle domenicane di Zoffingen · intorno al 1505
Manoscritto miscellaneo in tedesco con poemi in forma di dialogo, un dialogo in prosa, testi di Enrico Suso, "Schwesternbüchern", leggende come i "Vierzig Myrrhenbüscheln vom Leiden Christi"

Il mansocritto, composto di quattro unità codicologiche, é stato scritto intorno al 1505 dalle due domenicane Cordula von Schönau (Costanza, prima S. Gallo) e Regina Sattler (S. Gallo) nel e per il convento delle domenicane di Zoffingen. Le due suore vi hanno trascritto i poemi in forma di dialogo Kreuztragende Minne e Christus und die minnende Seele, il dialogo in prosa Disput zwischen der minnenden Seele und unserem Herrn, l'Exemplar di Enrico Suso (senza il Büchlein der ewigen Weisheit così come 15 delle sue lettere aperte, il Tösser Schwesternbuch, la leggenda di Elisabetta di Ungheria, di Margherita di Ungheria e di Ludovico di Tolosa, i Vierzig Myrrhenbüschel vom Leiden Christi, la leggenda della fondazione del convento domenicano di Katharinental presso Diessenhofen e il St. Katharinentaler Schwesternbuch. (fas)

Online dal: 09.04.2014

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Überlingen, Leopold-Sophien-Bibliothek, Ms. 62
Carta · 200 ff. · 40 x 24 cm · Bremgarten · [1514-1532]
Werner Schodoler, Eidgenössische Chronik, vol. 1

La Eidgenössische Chronik di Werner Schodoler (1490-1541) è l’ultima in ordine cronologico delle cronache illustrate svizzere del tardo medioevo. La sua redazione venne intrapresa a titolo privato tra il 1510 ed il 1535 prendendo a modello soprattutto la cronaca di Berna - Amtliche Berner Chronik - di Diebold Schilling e la cronaca - Kronica - di Petermann Etterlin. Questo volume, il primo di tre volumi della cronaca, contiene la storia dalle origini leggendarie di Zurigo e Lucerna fino alla fuga da Costanza dell’antipapa Giovanni XXIII (1415). Nonostante lo spazio lasciato libero, le illustrazioni – tranne quella a (c. 12v) - non sono state eseguite. I tre volumi si trovano ora in tre diverse biblioteche: il primo nella Leopold-Sophien-Bibliothek di Überlingen, il secondo nell’Archivio della Città di Bremgarten ed il terzo nella Biblioteca cantonale di Aarau. (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Urnäsch, Gemeindearchiv Urnäsch, Fragment
Pergamena · 2 ff. · 21.6 x 37 cm (Fragm. 1), 21.7 x 20 cm (Fragm. 2) · S. Gallo · intorno al 900 o X secolo
Psalterium iuxta Hebraeos (frammento)

Si tratta di due frammenti ben conservati di uno Psalterium iuxta Hebraeos, che probabilmente venne scritto nel secolo X nel monastero di S. Gallo su modello del Cod. Sang. 19. Entrambi i frammenti sono stati staccati nel 1963 dalla borsa di un messaggero e si conservano oggi nell’archivio del comune di Urnäsch (Appenzello Esterno). (sol)

Online dal: 08.10.2015

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 1 (=Oxford, Bodleian Library, MS. Don. e. 253)
Pergamena · 1 + 78 ff. · 17.7 x 13.5 cm · ca. 1500-1520
Johann von Indersdorf: orazioni tratte dal Ebran-Gebetbuch

Collezione di preghiere in tedesco, verosimilmente trascritta per un patrono laico (1500-1520 circa). (pal)

Online dal: 26.04.2007

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 2 (Codex Pandeli)
Carta · 240 pp. · 29 x 21 cm · Cairo · 1723
I quattro vangeli in lingua araba

A detta del colophon che si legge alla fine del Vangelo di Giovanni, la trascrizione venne terminata al Cairo da Ibrāhīm ibn Būluṣ ibn Dāwūd al-Ḥalabī, in scrittura Nasḫī. Le illustrazioni sono opera di Ğirğis ibn Ḥanāniyā, miniatore e pittore di icone di Aleppo e rappresentano i quattro evangelisti Matteo, Marco, Luca e Giovanni nonché 43 scene dalla vita di Gesù. Il titolo arabo „Questo è il santo e puro Vangelo, la brillante e splendida luce“ è menzionato alla fine del Vangelo di Giovanni. Il codice è stato depositato presso la Stiftsbibliothek di S. Gallo dalla famiglia Pandeli quale prestito a lungo termine. (wid)

Online dal: 03.11.2009

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 3
Pergamena · 321 ff. · 12.7 x 9 cm · Brnakot (Armenia) · 1662
Innario armeno - Sharaknots

Manoscritto liturgico (Sharaknots o Sharakan) contenente la raccolta degli inni - più di mille divisi in otto gruppi - in uso nella chiesa armena. Molti di questi sono stati composti dalle più importanti personalità di questa chiesa, mentre altri sono precoci traduzioni di inni sacri risalenti ai primi secoli del cristianesimo. I testi presentano la notazione musicale Khaz, in uso presso gli armeni. Il codice è stato trascritto dal copista Simeon nel 1662 nella città di Brnakot, nella provincia di Siounik, un importante centro per la produzione di manoscritti liturgici nel sud dell’Armenia. L’apparato decorativo consiste in 8 pannelli decorativi nel margine superiore, 120 iniziali decorate e zoomorfe e numerose semplici iniziali in rosso. Conserva la legatura originale in cuoio marrone con impressioni a secco. (ber)

Online dal: 04.07.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 4
Carta · 416 ff. · 13.1 x 10 cm · Awendants, Khizan in provincia di Van · 1647
Innario armeno - Sharaknots

Manoscritto liturgico (Sharaknots) scritto dal copista Awetis nel 1647 (1096 dell'era armena) ad Awendants, Khizan nella provincia di Van. Contiene 11 grandi miniature e 28 illustrazioni marginali realizzate e firmate dal pittore Yovanes Gharietsi, uno dei più affascinanti artisti della tarda scuola di Vaspurakan. Fa parte di una particolare produzione di innari destinati ad una committenza privata realizzata nell'area intorno al lago di Van e che si caratterizza per dei colori brillanti e dei motivi a intreccio. Presenta la notazione musicale Khaz in uso presso gli armeni; contiene la raccolta degli inni in uso nella chiesa armena nello stesso ordine poi utilizzato nel primo innario stampato ad Amsterdam nel 1664. Sono noti altri tre innari di questo tipo opera della collaborazione di questi due artisti: due a Gerusalemme ed uno a Yerevan. Due fogli di pergamena, che contengono una parte del Proprium sanctorum, tolti da un breviario latino dei secc. XIII/XIV, sono rilegati rispettivamente all'inizio e alla fine del manoscritto. (ber)

Online dal: 23.04.2013

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 5
Pergamena · 126 ff. · 30 x 22.4 cm · secondo quarto del secolo XIV
Liber bonorum et iurium Castropolae

Il volume trasmette una raccolta di 213 atti notarili datati dal 1324 al 1327, trascritti da nove diversi notai che usano una minuscola corsiva molto accurata. La raccolta contiene la documentazione relativa ai diritti di proprietà che i Castropola dei Sergi, signori di Pola, vantavano nel distretto di Pola, in Istria e a Venezia. Gli atti notarili sono organizzati in sezioni distinte in base alla città o alla località in cui ricadevano tali beni; il nome della località è vergato sul margine superiore della carta che apre la sezione; ogni sezione contiene la lista dettagliata delle proprietà fondiarie e delle loro dipendenze, con la localizzazione esatta del fondo. (tog)

Online dal: 20.12.2016

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, cod. 6 (JUD040)
Pergamena · IV + 476 + IV ff. · 23.7 x 19 cm · Spagna (Castiglia?) · prima metà del XIV sec.
Bibbia con Masora magna e Masora parva

Bibbia sefardita, realizzata nel corso della prima metà del XIV secolo in Spagna, probabilmente in Castiglia. Il manoscritto si apre e si chiude con delle liste masoretiche (ff. IIr-IXv e 463v fino a 466v), inquadrate di bordure miniate, che costituiscono delle «pagine tappeto». Il testo biblico, copiato su una o due colonne, è accompagnato dalla grande e dalla piccola Masora (regole della tradizione rabbinica concernenti la lettura e l'accentuazione dei testi sacri), scritte in lettere minuscole nei margini e nell'intercolunnio. Questi elementi micrografici si animano talvolta nei margini inferiori delle pagine (circa 70 volte) o sui quattro lati del foglio (per es. ff. 42r-43r, 461v-463r), dove formano delle meravigliose figure geometriche e degli intrecci. I primi libri biblici sono introdotti da titoli realizzati in oro brunito e inseriti su dei fondi bicolori rosa e blu percorsi da tralci bianchi (f. 1v/Gn, 33v/Ex, 59v/Nb, 77v/Dt, 102v/Js, 125v/Jg). Secondo una nota di possesso (f. 467v), datata 1367 (?), questa Bibbia ebraica appartenne probabilmente a David ha-Cohen Coutinho – membro di una famiglia di marrani portoghese. Nel XV sec. fu in possesso di Moses Abulafia prima di essere venduta dalla vedova, come indica il contratto di vendita collocato all'inizio del libro (f. Ir), datato e firmato nel 1526 a Salonicco. La Bibbia si ritrova nel XVI sec. nelle mani del talmudista e rabbino di Salonicco Abraham di Boton (f. 467v). La sua presenza è poi attestata nel XIX sec. ad Alessandria, nella sinagoga Zaradel (R. Gottheil, «Some Hebrew Manuscripts in Cairo», Jewish Quarterly Review 17, 1905, p. 648). Giunta sul mercato antiquario, dal 1996 la Bibbia è custodita in una collezione privata. (rou)

Online dal: 14.12.2017

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 7
Carta · 476 pp. · 20 x 29 cm · 1562-1669
Cudesch da Estems (Registro delle stime e delle imposte) 1562-1669

Elenco del patrimonio degli abitanti dei comuni di Bergün, Filisur, Latsch e Stuls, elencati dall'allora notaio pubblico, cancelliere, più tardi landamano e poi parroco, Tumesch Zeuth; rinnovato circa ogni 10 anni, prima in tedesco, verso la fine anche in romancio. Importanza non provata chiaramente; eventualmente servì in origine quale base per il finanziamento del riscatto del vescovo di Coira nel 1537, più tardi anche chiave di ripartizione delle entrate dei comuni, tra i quali dalle magistrature valtellinesi, dalle pensioni, dalle tasse doganali sulle merci e le strade, ecc. Il più antico manoscritto oggi conosciuto da Bergün. Di proprietà di Werner Dübendorfer di Eglisau. Il volume che ne costituiva la continuazione, che andava probabilmente fino al 1799, è scomparso. (fal)

Online dal: 14.12.2017

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 8
Pergamena · 4 ff. · 32 x 24 cm · dopo il 1442 - fine del XV sec.
Martin le Franc, Le Champion des Dames

Il frammento in pergamena del Champion des Dames di Martin le Franc (Libro I, v. 3901-v. 4062 + Libro II, v. 4313 – v. 4470) risale al XV sec. Il testo corrisponde a quello dell’edizione Deschaux (1999). Copiato con cura su due colonne, le diverse strofe del poema sono introdotte da iniziali colorate, alternativamente rosse e blu, e da lettere campite. Il Libro II è introdotto da una iniziale ornata su fondo oro, molto rovinata dal fatto che questo frammento è stato utilizzato nel corso del XVII sec. quale legatura di un registro fondiario appartenuto a Jacques Etienne Clavel, cosignore di Marsens, Ropraz e Brenles (f. 2r). (rou)

Online dal: 14.12.2018

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 9
Pergamena e carta · 132 ff. · 9.5 x 7 cm · Italia · XIV sec.
Raccolta di leggi sulla macellazione rituale e sugli alimenti proibiti (Hilkhot Shekhitah e Treifah)

Manuale per la macellazione rituale del XIV secolo di provenienza italiana di formato minuscolo, comprendente le leggi della shekhitah (macellazione rituale) e treifot (possibili difetti degli animali kosher) di Judah ben Ben Benjamin ha-Rofe Anaw di Roma (XIII sec.). Seguono estratti delle leggi sulla shekhitah, tratti dalla Torat ha-Bayit ha-Bayit ha-Arokh, opera giuridica sulle leggi della casa ebraica di Solomon ben Abraham ben Adret di Barcellona (1235-1310). (iss)

Online dal: 10.10.2019

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 100
Pergamena · 201 ff. · 18 x 13.3 cm · Parigi · intorno al 1408-1410
Libro d’ore da Parigi

Libro d’ore all’uso di Roma in latino, con calendario in francese contenente una scelta di santi venerati a Parigi. Contiene 17 miniature realizzate a Parigi intorno al 1408-1410 nella cerchia artistica del Maestro di Boucicaut, uno dei più influenti miniatori dell’inizio del sec. XV. Alla decorazione hanno collaborato anche il Maestro di Mazarino e lo Pseudo-Jacquemart, un artista della generazione precedente il cui lavoro è riconoscibile nei famosi Libri d’ore eseguiti per il duca di Berry. La miniatura raffigurante Re Davide è stata eseguita su di un foglio aggiunto e rivela la mano di un seguace del maestro che ha miniato il breviario di Giovanni di Borgogna. (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 101
Pergamena · 210 ff. · 16.9 x 12.8 cm · Parigi / Tours · secondo quarto del sec. XV / intorno al 1490
Libro d’ore da Parigi

Libro d’ore in latino e francese scritto a Parigi nel secondo quarto del sec. XV ma miniato intorno al 1490 a Parigi o forse a Tours da vari artisti che si sono divisi il lavoro. Due miniature, l’ornamentazione del calendario e dell’Ufficio dei Morti sono opera di un artista della cerchia del Maître François, uno stretto collaboratore del Maestro di Jacques de Besançon che vi celebra Notre-Dame di Parigi in una veduta di questa città (f. 93r). I colori luminosi e le forme monumentali delle altre miniature rivelano l’influsso di Jean Bourdichon di Tours che va forse visto quale supervisore del Maestro della Chronique Scandaleuse, qui attivo in età giovanile. (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 102
Pergamena · 248 ff. · 18 x 11.5 cm · Bourges · intorno al 1500-1510
Libro d’ore di Agnès le Dieu

Libro d’ore all’uso di Roma con calendario in francese. Le miniature sono incorniciate da cornici popolate di piante eseguite con grande precisione botanica. Costituisce un esempio completo dell’epoca tarda della illustrazione dei libri d’ore francesi. E’ stato miniato da un importante maestro di questa fase finale della miniatura francese, influenzato dal Maestro di Claude de France e da identificare nell’appena riconosciuto Maestro del Boezio Lallemant. Nelle piccole immagini dei margini gareggia con Jean Bourdichon, che ha introdotto l’ornamentazione vegetale realistica nella decorazione marginale nelle Grandes Heures di Anna di Bretagna e in altri capolavori, ma si orienta anche alla miniatura fiamminga dell’epoca. Sul f. 1r si legge il nome di Agnès le Dieu, proprietaria del codice nel 1605. (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 103
Pergamena · 179 ff. · 14.5 x 8.5 cm · Digione · 1524
Libro d’ore di Bénigne Serre

Libro d’ore all’uso di Roma con calendario contenente una scelta di santi per Langres. Miniato e datato al 1524 da un Maestro di Bénigne Serre, dal nome del committente, un alto funzionario del re in Borgogna. Si tratta di un miniatore finora sconosciuto della cerchia del «1520 Hours Workshop» che inserisce le miniature in una cornice architettonica rinascimentale o che popola i bordi con fiori ed animali naturalistici. Contiene una serie di immagini unusuali per i Libri d’ore, quale per es., alle Laudi nell’Ufficio della Madonna, l’Incontro di Gioacchino ed Anna davanti alle porte di Gerusalemme invece della consueta scena della Visitazione. Il codice appartenne nel XVII sec. alla famiglia Bretagne di Digione, i cui membri trascrissero su alcuni fogli di carta aggiunti un «Livre de raison». (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 104
Pergamena · 181 ff. · 19.2 x 13.3 cm · tra Tournai e L’Aia · intorno al 1440/50
Libro d’ore delle Dame von Oudenaarde

Alla decorazione del Libro d’ore hanno partecipato due miniatori attivi intorno al 1440/50: il più vecchio, autore unicamente delle miniature ai f. 13v, 105v e 140v, appartiene al «Goldrankenstil» (stile dei racemi dorati), mentre il maestro più giovane, che si caratterizza per una maggiore corporeità ed un colorito più marcato, ha assorbito l’influsso dei rinnovamenti apportati alla pittura contemporanea dai fratelli van Eyck. Questo secondo artista è responsabile del completamento nel 1440 delle Ore di Torino e ha lavorato anche al Libro d’ore Llangattock. Nel 1813 il codice venne regalato alla priora del monastero delle Bernardine di Oudenaarde dal principe de Broglie. (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 105
Pergamena · 172 ff. · 13.2 x 8.8 cm · Poitiers · 1450-60
Libro d’ore all’uso di Roma

Libro d’ore all’uso di Roma con calendario all’uso di Poitiers. Tutte le miniature principali sono opera del Maestro di Poitiers 30, il cui nome deriva da due sue miniature eseguite in un messale ad uso di Poitiers conservato nella locale biblioteca, e che prima era conosciuto col nome di Maestro di Adelaide di Savoia, per la quale aveva miniato il Libro d’ore Ms. 76 del Musée Condé di Chantilly. Appartenente alla cerchia del Maestro di Jouvenel des Ursins, fu per lo più attivo a Poitiers, dove influenzò la tarda miniatura locale. (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 106
Pergamena · 307 ff. · 18.7 x 12.8 cm · Parigi · 1458-60
Libro d’ore da Parigi

Libro d’ore in latino con calendario contenente una scelta di santi di Parigi ed alcune preghiere in francese. Le tavole sulle feste mobili alla fine del codice iniziano con l’anno 1460, data da ritenere quella nella quale il manoscritto è stato terminato. La maggior parte delle miniature sono state realizzate dal Maestro di Coëtivy, cui si devono probabilmente tutte le composizioni ed i disegni preparatori. La mano di un secondo miniatore, che si propone di identificare con il Maestro di Dreux Budé, si distingue nei volti di Maria nella miniatura con la Nascita di Gesù (f. 83v), nella Adorazione dei Magi (f. 92v) e nella Incoronazione della Vergine (f. 107r). (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 107
Pergamena · 152 ff. · 20 x 14.3 cm · Parigi · intorno al 1390/1405
Salterio con calendario, litanie e Ufficio dei Morti

Il codice contiene un salterio ad uso di Evreux, città vescovile e residenza privilegiata dei re di Navarra. Si tratta di un libro liturgico che, con il calendario, le litanie e l’Ufficio dei Morti unisce in un volume alcuni tra i più importanti testi contenuti nei Libri d’ore. La decorazione è opera di un miniatore operante a Parigi intorno al 1400 che, su fondi ancora d’oro, inserisce eleganti figure in paesaggi pittoreschi. La sua paletta di colori si situa già pienamente nel XV secolo. Si propone qui di attribuirlo alla mano e all’atelier del parigino Josephus-Meister. Almeno due miniature – la miniatura con il buffone (f. 44r) e quella per l’Ufficio dei Morti (f. 131r) sono da attribuire allo Pseudo-Jacquemart. (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 108
Pergamena · 192 ff. · 20.7 x 14 cm · Parigi · intorno al 1410
Libro d’ore da Parigi

Il Libro d’ore, indirizzato ad una donna, reca una annotazione leggibile unicamente con i raggi ultravioletti (f. 27v) che ricorda una Jaquette de la Barre, forse appartenente alla famiglia parigina di costruttori di organi che tra il 1401 ed il 1404 realizzò l’organo di Notre-Dame. Le miniature sono state eseguite intorno al 1410 da un prominente miniatore parigino identificato con il Maestro della Mazarine, mentre i bordi sono stati aggiunti in un secondo tempo da una mano forse provenzale. Dal solito programma iconografico si distinguono le scene della Gloria di Cristo (f. 101r) invece dell’immagine di David per i Salmi penitenziali, la Resurrezione di Lazzaro (f. 141r) invece della Messa per i Morti, e la miniatura con la preghiera di S. Gerolamo (f. 139v), qui rappresentato con paramenti cardinalizi. (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 109
Pergamena · 186 ff. · 18.1 x 13.5 cm · Angers · intorno al 1429/30
Libro d’ore all’uso di Angers

Alla decorazione di questo Libro d’ore hanno collaborato vari miniatori. Tra questi alcune semplici miniature sono opera di un artista cresciuto nella cerchia del Maestro di Giovanni di Borgogna, mentre molti volti di Maria sono stati integrati dal Maestro di Margherita di Orléans, un notevole artista attivo intorno al 1430. Il codice appartenne nel XV sec. a Guillaume Prevost, come attestano le annotazioni relative a dei battesimi nel «Livre de raison» trascritto al f. 186v. (ber)

Online dal: 20.12.2012

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 110
Pergamena · 149 ff. · 18 x 12.5 cm · Parigi · intorno al 1495-98
Libro d'ore del Maestro di Carlo VIII – ev. supplemento a Utopia Cod. 111

Oltre all'inusuale codice per il re Carlo VIII, qui descritto con la collocazione Utopia Cod. 111, esiste un secondo Libro d'ore, dipinto dallo stesso artista. È rimasto incompleto nella decorazione dei margini, e non tutte le grandi immagini seguono il canone usuale per i Libri d'ore ma mostrano al contrario dei motivi non convenzionali. In entrambi i manoscritti spicca il motivo dell'Albero di Adamo che unisce otticamente i due volumi e che non si trova in altri codici dello stesso miniatore. Anche le quasi identiche dimensioni dei fogli suggeriscono che possa trattarsi di due volumi collegati, prodotti per il re ad una certa distanza di tempo. La morte prematura ed inaspettata di Carlo VIII dopo un incidente nel castello di Amboise potrebbe costituire la spiegazione del perché questo secondo manoscritto non venne completato. (net)

Online dal: 13.10.2016

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Utopia, armarium codicum bibliophilorum, Cod. 111
Pergamena · 107 + 8 + 8 ff. · 18.2 x 12.5 cm · Paris · intorno al 1488
Libro d'ore del re Carlo VIII

Questo Libro d'ore costituisce un regalo dell'editore parigino Anthoine Vérard al re francese Carlo VIII (1470-1498). Il monarca fu uno delle figure più importanti per l'editoria parigina dal 1480. La sua attività di collezionista è strettamente collegata alla produzione a stampa di lusso del libraio ed editore Anthoine Vérard. Soprattutto degne di nota sono i bordi: il margine di ogni foglio è decorato da otto immagini nei quali si susseguono gli avvenimenti del Vecchio e del Nuovo Testamento. Notevole il valore didattico attribuito a questo Libro d'ore, poiché ogni paio di immagini viene commentato con dei versi di spiegazione in francese medio. Questo codice si colloca stilisticamente in stretto contatto con il Cod. 110, realizzato probabilmente anche per il re, dal medesimo artista. (net)

Online dal: 13.10.2016

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Vevey, Musée historique de Vevey, Inv. Nr. 1346
Pergamena · 360 pp. · 59-59.5 x 41-41.5 cm · Berna, S. Vincenzo · intorno al 1489/1490
Antiphonarium lausannense, pars hiemalis (vol. I)

Fa parte di un antifonario in tre volumi realizzato in doppia copia per la liturgia del capitolo collegiale di San Vincenzo della città di Berna, fondato nel 1484/85. Contiene l'intera parte invernale del Temporale e Santorale e del comune dei santi secondo la liturgia della diocesi di Losanna e costituisce il duplicato del volume I‬ oggi custodito presso la parrocchia cattolica di S. Lorenzo di Estavayer-le-Lac. La decorazione comprendeva in origine otto iniziali, di cui ne sono rimaste unicamente due decorate (p. 71 e p. 429), ed è attribuibile al decoratore e copista Conrad Blochinger, attivo quale correttore e integratore di parti di testo anche negli altri volumi. In seguito all'introduzione della Riforma nel 1528, e alla conseguente secolarizzazione del capitolo, nel 1530 l'intero gruppo di antifonari venne disperso: quattro furono venduti alla cittadina di Estavayer-le-Lac che li utilizzò per la liturgia della collegiata di S. Lorenzo, mentre altri due - tra cui questo - giunsero in circostanze non ancora chiarite a Vevey, dove vengono conservati nel Museo storico. (ber)

Online dal: 25.06.2015

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Vevey, Musée historique de Vevey, Inv. Nr. 1347
Pergamena · 2 + 299 + 2 pp. · 59 x 40 cm · Berna, S. Vincenzo · intorno al 1485/1490
Antiphonarium lausannense, pars aestiva, de Sanctis (vol. II)

Fa parte di un gruppo di tre antifonari realizzato in doppia copia per la liturgia del capitolo collegiale di S. Vincenzo della città di Berna, fondato nel 1484/85. Contiene il Proprium de sanctis ed il Commune sanctorum per la parte estiva secondo la liturgia della diocesi di Losanna e costituisce il duplicato del volume II oggi custodito presso la parrocchia cattolica di S. Lorenzo di Estavayer-le-Lac. Le tre iniziali miniate figurate (p. 207, p. 271 e p. 397) rimaste sono attribuite al Maestro del Breviario di Jost von Silenen, un miniatore itinerante che operò a Friburgo, Berna, Sion e in seguito Ivrea e Aosta. È conosciuto con il nome di Maestro del Breviario di Jost von Silenen e di Miniatore di Giorgio di Challant. In seguito all'introduzione della Riforma nel 1528, e alla conseguente secolarizzazione del capitolo, nel 1520 l'intero gruppo di antifonari venne disperso: quattro furono venduti alla cittadina di Estavayer-le-Lac che li utilizzò per la liturgia della collegiata di S. Lorenzo, mentre altri due — tra cui questo — giunsero in circostanze non ancora chiarite a Vevey, dove vengono conservati nel Museo storico. (ber)

Online dal: 20.12.2016

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Wädenswil, Dokumentationsstelle Oberer Zürichsee, LC 11
Carta · 638 pp. · 40.5 x 25 cm · Wädenswil · 1797-1855
Cronaca della Società di lettura di Wädenswil, volume 1

La Società di lettura di Wädenswil, fondata nel 1790, tenne dal 1797 una cronaca manoscritta nella quale sono raccolti tutti gli avvenimenti di interesse locale di ogni anno. Ogni volta veniva designato un membro della società quale cronista. Il suo compito consisteva nel descrivere alla fine dell’anno tutti gli avvenimenti che dal suo punto di vista rivestivano una certa importanza. Contiene anche degli esaustivi necrologi di singole persone. Quasi per ogni anno sono inoltre state aggiunte delle annotazioni relative al clima, una statistica sulla popolazione ed una visione generale dei prezzi dei generi alimentari. Accanto ad avvenimenti a carattere locale si accenna anche a temi di interesse cantonale e federale (tra questi la guerra di Bocken, il memoriale di Uster, la guerra del Sonderbund), La cronaca venne scritta manualmente fino al 1886. La parte manoscritta comprende due volumi in-folio. Quelli successivi sono costituiti da estratti di giornale incollati (1890 fino 1945) e da pagine scritte a macchina, rilegate in annate (1948-1974). I due volumi che comprendono l’epoca dal 1797 al 1886 costituiscono una delle fonti più preziose per la storia di Wädenswil nel XIX secolo. (scr)

Online dal: 17.12.2015

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Wattwil, Kloster Maria der Engel Wattwil, Ms. 1
Pergamena · 499 pp. · 20 x 15.5 cm · Wattwil · 1739
Farmacopea

Raccolta di ricette per la produzione di sostanze medicinali. La forma in cui sono presentate le ricette spazia dagli elenchi degli ingredienti a testi più o meno dettagliati con informazioni sulla fabbricazione e sull'uso dei farmaci. Nell’indice le ricette sono suddivise in 10 capitoli secondo la forma del farmaco (pp. 456-479). Alla fine di ogni capitolo ci sono diverse pagine bianche che sono state lasciate libere per ulteriori ricette. Il manoscritto proviene dalla farmacia dell'ex convento delle cappuccine di Wattwil ed è stato realizzato nel 1739. Contiene numerose aggiunte del XVIII secolo di varie mani. Dalla soppressione del convento delle cappuccine di S. Maria degli Angeli di Wattwil, avvenuta nel 2010, il manoscritto appartiene alla farmacia del convento della fondazione Kloster Maria der Engel Wattwil. (hle)

Online dal: 13.06.2019

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Wattwil, Kloster Maria der Engel Wattwil, Ms. 2
Carta · A-B, 1-13, 13a, 14-276 pp. · 20.7 x 16.5 cm · Schänis · 1755
Farmacopea

Raccolta di ricette per la produzione di sostanze medicinali. La forma in cui sono presentate le ricette spazia dagli elenchi degli ingredienti a testi più o meno dettagliati con informazioni sulla fabbricazione e sull'uso dei farmaci. Manca un indice. Il manoscritto proviene dal capitolo secolare di canonichesse nobili di Schänis (f. Br) ed è stato redatto nel 1755. Alcune ricette sono state aggiunte in un secondo momento. Le numerose pagine bianche dimostrano che sin dall’inizio era prevista l’aggiunta di ulteriori ricette. Non si sa quando il manoscritto è entrato nella farmacia dell'ex convento delle cappuccine di Wattwil. Dalla soppressione del convento delle cappuccine di S. Maria degli Angeli di Wattwil, avvenuta nel 2010, il manoscritto appartiene alla farmacia del convento della fondazione Kloster Maria der Engel Wattwil. (hle)

Online dal: 13.06.2019

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Wattwil, Kloster Maria der Engel Wattwil, Ms. 3
Carta · A-F, 1-282 pp. · 22.5 x 18.5 cm · Wattwil · 1881
Farmacopea

Raccolta di ricette per la produzione di sostanze medicinali. La forma in cui vengono presentate le ricette spazia da un semplice elenco degli ingredienti a testi più dettagliati con informazioni sulla fabbricazione e sull'utilizzo dei farmaci. Alle ricette è allegato un indice (pp. 262-264). Il manoscritto proviene dalla farmacia dell'ex convento delle cappuccine di Wattwil ed è stato «migliorato e scritto» («verbessert und geschrieben») nel 1881 da un originale più antico (p. E). Il libro contiene pochi supplementi fino al XX secolo. Dalla soppressione del convento delle cappuccine di S. Maria degli Angeli di Wattwil, avvenuta nel 2010, il manoscritto appartiene alla farmacia del convento della fondazione Kloster Maria der Engel Wattwil. (hle)

Online dal: 10.10.2019

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Wattwil, Kloster Maria der Engel Wattwil, Ms. 4
Carta · A-B, 1-98 pp. · 21 x 17.5 cm · Wattwil · prima metà del XX secolo
Erbario

L’erbario contiene in ordine alfabetico descrizioni di erbe medicinali e gli effetti medicinali ad esse attribuiti. Alle ricette è allegato un indice (p. 94). Tuttavia, questo indice si interrompe già dopo il numero 5 «Anice». Il manoscritto proviene dalla farmacia dell'ex convento delle cappuccine di Wattwil ed è stato scritto nella prima metà del XX secolo. Dalla soppressione del convento delle cappuccine di S. Maria degli Angeli di Wattwil, avvenuta nel 2010, il manoscritto appartiene alla farmacia del convento della fondazione Kloster Maria der Engel Wattwil. (hle)

Online dal: 10.10.2019

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, **m 18
Carta · 70 ff. · 15 x 10.5/11 cm · seconda metà del XV secolo
Preghiere, latino

Volumetto contenente diverse preghiere in latino, talvolta precedute da rubriche in tedesco. Di una sola mano, non presenta note di possesso ed è rivestito con una legatura floscia probabilmente contemporanea. (ber)

Online dal: 04.10.2018

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, **m 19
Carta · 165 ff. · 11 x 9 cm · 1620 / seconda metà del XV sec. / intorno al 1600
Preghiere e meditazioni

Volumetto composto di due parti, contenente preghiere e meditazioni su vari temi da leggere sull’arco di 30 giorni. Una parte (cc. 1r-45r) – ora all’inizio ma probabilmente originariamente collocata alla fine – è stata scritta da Maria Ferrin, come si legge a c. 45r. Quella che oggi è la seconda parte è stata vergata da due mani della seconda metà del XV-inizio del XVI secolo. Per la legatura floscia è stato utilizzato un frammento di lezionario pergamenaceo. (ber)

Online dal: 04.10.2018

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 1
Carta · 105 ff. · 33 x 22 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina · seconda metà del sec. XV (ca. 1470)
Psalterium feriatum

Contiene i salmi biblici ordinati secondo la suddivisione della liturgia delle ore in latino, con la rispettiva traduzione in tedesco. E' stato trascritto da due copiste, monache del convento domenicano di S. Caterina a S. Gallo, di cui una riconoscibile in Angela Varnbühler. La rilegatura, semplici assi di legno rivestiti di pelle senza alcuna decorazione, è tipica della prima fase dello scriptorium di S. Caterina ed un ulteriore elemento che ne certifica la provenienza. (ber)

Online dal: 23.04.2013

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 3
Carta · 208 ff. · 24 x 17 cm · S. Gallo, convento di S. Caterina · seconda metà del sec. XV
Breviario con calendario

Breviario scritto dalle domenicane del convento di S. Caterina di S. Gallo Cordula von Schönau e Verena Gnepser nella seconda metà del sec. XV. Oltre al calendario contiene la parte estiva del Proprium de tempore (domenica di Pasqua fino alla 25. settimana dopo l’ottava di Pentecoste), l’ufficio In dedicatione ecclesiae, le Collectae de sanctis et de communi sanctorum (Tiburzio e Valeriano fino a Domenico), l’Officium commune sanctorum, due salteri e un innario. Nel calendario che apre il manoscritto cartaceo, si leggono alcune annotazioni di mano di Verena Gnesper con i nomi di alcuni parenti. Questo fa pensare che il breviario fosse di suo uso personale. (fas)

Online dal: 21.12.2010

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 13
Carta · I + 238 ff. · 16.5 x 11. 5 cm · S. Gallo, convento di S. Caterina, Cordula von Schönau · [14]92
Breviario con calendario

Manoscritto contenente un breviario domenicano, introdotto dal calendario che presenta alcune note obituarie. Il codice è stato scritto da Cordula von Schönau, domenicana nel convento di S. Caterina di S. Gallo, che si firma all’interno della coperta anteriore e appone l’ex-libris con la data sulla prima carta di guardia. La mano di Cordula si ritrova anche in S. Gallo, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 406, in Überlingen, Leopold-Sophien-Bibliothek, Ms. 22 e, a Wil, nel codice M 3, in alcune parti dello «Schwesternbuch» (Libro delle sorelle) e del «Konventsbuch» (Cronaca). (ber)

Online dal: 04.10.2018

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 16
Carta · 126 ff. · 15 x 10 cm · XV sec. / 1513
Ascetica et liturgica varia

Manoscritto contenente vari testi di contenuto liturgico e ascetico. Il volume è stato copiato da varie mani più o meno esperte, delle quali una appone la data .I.5.I.3. con le iniziali J. ae. (c. 47v) e un’altra solo le iniziali J. h. L. (c. 101v). Funge da coperta una pergamena contenente un atto del vescovo di Costanza del 1441. (ber)

Online dal: 04.10.2018

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 32
Carta · 112 ff. · 18.5 x 15 cm · San Gallo · 1543
Regola di Agostino e le Costituzioni dell'ordine dei predicatori

Dopo che il consiglio cittadino di San Gallo abolì, il 2 maggio 1528, la clausura del convento delle suore domenicane a S. Caterina e il convento si chiuse gradualmente, soltanto Regula Keller e due altre sorelle restarono negli edifici del convento, dove continuarono a lavorare fino al 1543, trascrivendo la Regola di Agostino e le Costituzioni dell'ordine dei predicatori. La lettura della Regola e delle Costituzioni fu poi fortemente accentuata nei conventi riformati, conformemente al carattere della loro osservanza religiosa. (men)

Online dal: 31.07.2009

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 41
Carta · 452 ff. · 21 x 14.5 cm · San Gallo · 1484
Otto von Passau, Die vierundzwanzig Alten

Quest'opera presenta in 24 discorsi, ognuno dei quali assegnato a un diverso tema, una guida alla vita cristiana, combinata con passaggi scelti da più di 100 autori. Nel tardo Medioevo questo era uno dei testi favoriti da leggere ad alta voce durante i pasti, specialmente la lunga e dettagliata vita di Maria del «12. Alten», la quale lega la storia della Passione di Cristo al destino di Maria. (men)

Online dal: 31.07.2009

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 42
Carta · III + 294 ff. · 20.5 x 14 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina · probabilmente 1484
Marquardo di Lindau, "Engelberger Predigten", "Fegfeuer des hl. Patricius", prediche anonime

Il manoscritto contiene una versione finora sconosciuta della traduzione tedesca del De reparatione hominis, opera principale del francescano Marquardo di Lindau. Tramanda inoltre alcune delle «Engelberger Predigten», completando in questo modo la raccolta contenuta nel Cod. Sang. 1919. Degno di nota il fatto che entrambi i manoscritti si rifacciano a un modello al quale circa 50 anni prima si erano orientati anche il Cod. Sang. 1004 e il Wil M 47 per la loro scelta (anche in questo caso complementare) di «Engelberger Predigten». (nem)

Online dal: 07.10.2013

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 46
Carta · 50 ff. · 15.5 x 10.5 cm · seconda metà XVI sec. / seconda metà XV sec.
Manoscritto composito

La prima parte del codice contiene due prediche sulla carità tradotte dal latino e vergate nel 1589 da un copista che si firma F. C. A. (c. 7v). Il resto del manoscritto è opera di due diversi copisti operanti nella seconda metà del XV secolo e contiene una predica per ordini religiosi (cc. 8r-30r) e un trattato su peccati e pentimento (cc. 31r-49r). Quale copertina è stata usata la pagina di un calendario (novembre/dicembre, XIV sec.) che presenta alcune note obituarie. (ber)

Online dal: 04.10.2018

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M 47
Carta · 179 ff. · 14 x 11 cm · S. Gallo, monastero benedettino / eremitaggio S. Giorgio · 1432-1436
Jan van Schoonhoven, Johannes Tauler, Enrico Susone, "Engelberger Predigten", interpretazione del Padre Nostro, preghiere

Questo codice, scritto dal benedettino Friedrich Kölner e destinato all'eremitaggio di S. Giorgio, contiene tra l'altro una traduzione - tramandata unicamente in questo codice - della Lettera di Jan van Schoonhoven, una predica di Tauler (Vetter Nr. 70) ed estratti dal capitolo 49 della Vita di Enrico Susone. Tramanda inoltre alcune delle «Engelberger Predigten» completando in questo modo la raccolta contenuta nel Cod. Sang. 1004. Degno di nota il fatto che entrambi i manoscritti si rifacciano ad un modello al quale si orienteranno circa 50 anni dopo anche i mss. Cod. Sang. 1919 e Wil M 42 (anche in questo caso in modo complementare) per la loro scelta di «Engelberger Predigten». La brachetta del fascicolo 12 è costituita da resti di un manoscritto pergamenaceo tedesco su due colonne, rubricato, della prima metà/metà del XIII sec. (nem)

Online dal: 07.10.2013

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M II
Pergamena · 224 ff. · 53 x 39 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina (?) · fine del sec. XV
Antifonario (de tempore, pars hiemalis)

Questo manoscritto su pergamena, decorato e con notazione musicale, contiene il Proprium de tempore (parte invernale, dalla prima domenica d’Avvento fino al Venrdì Santo), ed è stato scritto verso la fine del sec. XV. Il testo si interrompe in fondo alla pagina con la fine del terzo salmo delle Laudi per il Venerdì Santo. L’antifonario si trovava nel convento delle domenicane di S. Caterina a S. Gallo dove forse è anche stato scritto. La stessa mano ha redatto anche il manoscritto contenente la parte estiva dell’antifonario (Wil, convento delle domenicane di S. Caterina, M III). (fas)

Online dal: 21.12.2010

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M III
Pergamena · 219 pp. · 53 x 39 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina (?) · fine del sec. XV
Antifonario (de sanctis, pars aestivalis)

Questo antifonario con la segnatura M III contenente le feste dei santi (Proprium de sanctis da Andrea a Domenico), è stato scritto dalla stessa mano di quello contenente la parte invernale (Wil, convento delle domenicane di S. Caterina, M II). Su pergamena, decorato e con notazione musicale, come l’M II è stato scritto probabilmente nel convento delle domenicane di S. Caterina a S. Gallo. (fas)

Online dal: 21.12.2010

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, M VII
Pergamena · 24 ff. · 22 x 15.5 cm · S. Gallo, convento delle domenicane di S. Caterina · XV secolo (1484?)
Processionale

Processionale copiato dalle domenicane del convento di S. Caterina di S. Gallo nella seconda metà del sec. XV . Il codice è trascritto in gotica testuale dalla stessa monaca che ha copiato i Processionali M VIII, forse il processionale M VI e quello ora Cod. Sang. 1914. Potrebbe trattarsi del manoscritto ij nv́wi procesional ricordato nel 1484 nella Cronaca del convento (Konventsbuch) e che nel 1485, secondo la stessa cronaca, venne poi rilegato. La copertina - dei semplici assi di legno rivestiti di pelle senza alcuna decorazione - è tipica della prima fase dello scriptorium di S. Caterina ed un ulteriore elemento che ne certifica la provenienza. (ber)

Online dal: 23.04.2013

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, Chronik ("Konventsbuch")
Carta · 187 ff. · 29 x 21.5 cm · San Gallo · ca. 1481/82-1528
Cronaca ("Konventsbuch")

Il manoscritto, che nelle ricerche storiche precedenti era definito col nome di «Chronik», è il «Konventsbuch» del convento di S. Caterina di S. Gallo (61r:...und sol dis also in des convents buoch gesetz werden...). Vi si trovano, in ordine cronologico, registrazioni relative agli interessi economici del convento. Il manoscritto venne iniziato in occasione della Riforma, quando il monastero passò da proprietà singola a proprietà comuitaria. Così il «Konventsbuch» permise alla comunità di suore di ottenere ragione sui propri diritti relativi ai beni amministrati ed informazioni su quanto rimasto di quelli prima in loro possesso. Nel manoscritto hanno trovato posto informazioni sull’attività edilizia, sulle dotazioni, sullo Scriptorium, sulle vertenze giuridiche, sulle donazioni, informazioni su singole sorelle, sulla cura delle anime o lavori in genere, così come sporadicamente notizie sulla storia del convento. (rue)

Online dal: 31.07.2009

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, Schwesternbuch
Carta · 257/266 ff. · 31 x 23.5 cm · San Gallo · verso il 1480 (?)
"Schwesternbuch"

Il titolo attribuito a questo manoscritto è ingannevole: non indica infatti, come solito nella ricerca, una collezione di brevi biografie delle suore decedute di un particolare convento composta da persone loro vicine nelle successive generazioni di suore. Per quanto riguarda il contenuto, il Libro delle sorelle di San Gallo si compone di due parti, probabilmente composte all'inizio degli anni 1480: Parte 1, ff. jr-xxiiijv (pp. 5-14r nella nuova numerazione): regesti della storia del convento durante gli anni 1229-1488, con riferimento ai relativi documenti. Parte 2, ff. xxvir-xxxvjr: corrispondenza tra le suore domenicane di San Gallo e quelle del monastero di Santa Caterina a Norimberga; ff. xlviijr-CClvjr: non più in forma di lettera (con allocuzioni o formule di saluto, ecc.), ma piuttosto riassunti, redatti in forma di rapporto e raggruppati per tema, di pratiche in uso a Norimberga; ff. CCLIXr-CCLXIVv: indice. (men)

Online dal: 31.07.2009

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Wil, Dominikanerinnenkloster St. Katharina, Urbar
Carta · 99 ff. · 31 x 41.5 cm · San Gallo · metà del sec. XV
Urbarium

Descritto ai ff. Ir-Ixxxjv: un catalogo dei fondi, delle tenute e delle proprietà terrene insieme con delle informazioni sulla loro produttività e sui redditi generati; dopo il f. 84 è inserito un fascicolo contenente un registro, in una mano del 1600 circa, con un lista in ordine alfabetico, situata nella parte destra. (men)

Online dal: 31.07.2009

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Zofingen, Stadtbibliothek, Pa 31
Carta · 136 ff. · 28 x 20 cm · Lucerna (?) · verso il 1420 (?)
Schachzabelbuch

Questo manoscritto del Gioco degli scacchi, un trattamento allegorico dell'ordine sociale basato sul gioco degli scacchi, è stato realizzato durante gli anni 1420, probabilmente a Lucerna. 24 disegni diluiti a penna mostrano i rappresentanti di ogni ceto. (red)

Online dal: 31.07.2009

Documenti: 2894, Mostrati: 2601 - 2700