Per questo manoscritto sono disponibili le seguenti descrizioni

  • Bruckner Albert, Scriptoria Medii Aevi Helvetica 3, Schreibschulen der Diözese Konstanz, St. Gallen II, Genf 1938, S. 62.
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  • Caldini Montanari Roberta, Tradizione medievale ed edizione critica del Somniom Scipionis, Firenze, 2002, pp. 46-47.
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  • Scherrer Gustav, Verzeichniss der Handschriften der Stiftsbibliothek von St. Gallen, Halle 1875, S. 29.
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St. Gallen, Stiftsbibliothek, Cod. Sang. 65
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Caldini Montanari Roberta, Tradizione medievale ed edizione critica del Somniom Scipionis, Firenze, 2002, pp. 46-47.

Titolo del codice: 26. IL TESTIMONE G

SANKT GALLEN, Stiftsbibliothek
65 (α) [pp. 2-7] -
LEIDEN, Bibliotheek der Rijksuniversiteit
Voss. lat. Q 33 (ß) [f. 58r-v] -
(α + ß) [α p. 2 + ß f. 58r-v + α pp. 3-7]
Datazione:
Composizione dei fascicoli: Il manoscritto sangallense è composito, e consta di due elementi di diversa età: il Somnium è nel primo (il secondo contiene le Epistole cattoliche del Nuovo Testamento).
Condizione: Dal manoscritto - e precisamente dalla parte che riporta il Somnium - è stato sottratto un foglio (fra le attuali pagine 2 e 3), ora inserito nel codice leidense (segnalato da Munk Olsen tra i mss ciceroniani come [B. 214], anch'esso originario di San Gallo) come f. 58 (si tratta dell'ultimo foglio del primo elemento): contiene il testo da 127.26 coac]ta a 130.11 magnitu[dines (il foglio è stato rintracciato da Barker-Benfield 1977, 252 s.). Non si può determinare con certezza il momento della sottrazione (Nota: Secondo la precisa ricostruzione di Barker-Benfield 1975, 323 ss. (si veda anche Barker-Benfield 1977, 252 s.), i responsabili della sottrazione del foglio sarebbero probabilmeme Bartholomaeus Schobinger e Melchior Goldast, che furono accusati di furto «by the Council of St. Gall in 1605» (si veda anche De Meyïer 1975, 85 ss.).): se l'identificazione proposta qui sopra è corretta, deve essere avvenuta dopo la collazione sull'edizione gryphiana (si veda oltre, IX§4). In questa descrizione il manoscritto sarà dunque considerato nella sua forma originaria, comprensiva del foglio leidense.
Disposizione della pagina: scritto a piena pagina di 29 righe.
Tipo di scrittura e mani: Il Somnium è scritto da un'unica mano;
Aggiunte: Compaiono correzioni, variae lectiones e glosse di mano del librario, e di almeno altre due mani (una, che opera una specie di revisione in caratteri molto piccoli, potrebbe essere quella del librario, o almeno appartiene allo stesso scriptorium); le mani di altre correzioni più minute non sono distinguibili. Tutte le correzioni saranno qui indistintamente indicate con Gc.
Contenuto:
® Il manoscritto è segnalato come [B. 475] da Munk Olsen (p. 285) (Nota: Il codice è accuratamente descritto da Barker-Benfield 1975, 319 ss. ).
Il codice deve essere con ogni probabilità identificato col testimone G, utilizzato nelle edizioni del Somnium da Jan (anche per l'edizione del Commento di Macrobio), Ziegler, Castiglioni e Bréguet (si veda oltre, IX§4): adotto comunque la sigla G.
Ho collazionato il manoscritto su riproduzioni da microfilm e per autopsia (della parte conservata a San Gallo).
  • Il Somnium è contenuto nel prima quaternione.
    inc.: manca.
    expl.: manca.
  • © Il primo elemento del manoscritto (si veda qui sopra) contiene:
    • >Ad Meadac<
    • Somnium Scipionis
    • (a p. 6) come glossa marginale, accessus n° 100 b (Munk Olsen, p. 117).
    • (pp . 7-151) il Commento di Macrobio
    • Si cupimus vitare … (probatio pennae) sec. XII.
Origine del manoscritto:
  • Per il primo elemento del codice (si veda qui sotto) Munk Olsen registra una datazione al sec. X, confermata da Barker-Benfield 1983, 230.
  • Munk Olsen registra una provenienza da San Gallo; Barker-Benfield 1983, 230, precisa che il manoscritto è stato scritto a S. Gallo.